30/07/11
Quando i conti con i fascistelli si regolavano così. Di Marco Ortu
"Era il nostro festival de l’unità a Guspini a metà degli anni settanta, uno dei momenti topici dell’attività e dell’iniziativa del PCI di allora, si svolgeva con la partecipazione di migliaia di persone ed una sera al tramonto, quando incominciava a farsi buio, apparvero un gruppo di fascistelli locali, per la verità era uno in compagnia di qualche malcapitato, che con fare un po’ provocatorio ( la provocazione constava solo nel fatto della loro presenza) ordinarono da bere BASTO’ SOLO UNO SGUARDO PER FARE CAPIRE A TUTTI I COMPAGNI CHE DOVEVAMO EVITARE QUALSIASI INCIDENTE E PROVOCAZIONE, fu loro servito da bere e cortesemente accompagnati all’uscita del festival, quando all’improvviso mancò la luce e in quei minuti avvenne il miracolo, i fascisti sparirono e furono ritrovati,dopo alcune ore, in una siepe di fichi d’india malconci e maleodoranti senza che nessuno si fosse accorto di niente e senza colpo ferire. ERANO I MIRACOLI DELL’ENEL"
L'uomo qualunque.
E' successo a sei chilometri da casa mia, un pomeriggio qualunque poco estivo.. i classici lavoretti pomeridiani.. e invece un muro di blocchi in cemento lo sotterra.. aveva solo 46 anni, non aveva nessun grado e nessuna missione di pace.
Era solo un padre, era solo un marito, era solo un uomo che umilmente lavorava per la sua famiglia.
Ma per lo Stato è un muratore o un operaio che muore, non un militare. E' ancora l'Italia che cataloga le morti.
Era un uomo che ha lasciato la sua famiglia per il lavoro. Per quei 800 o 1000 euro al mese che dovevano bastare a dar da mangiare, a far studiare i figli, a vestirsi e a pagare le tante tasse. Un uomo qualsiasi per lo Stato, un produttore di Pil forse. Un uomo che, per loro, non è fuori Italia a difendere la democrazia. Forse solo il fatto che non abbia mai partecipato ad una rivoluzione insieme a tanti altri operai, cassintegrati e precari è già un uomo che della democrazia se ne fottuto.
Domani non ci saranno funerali di Stato, nessuna medaglia, nessuna diretta televisiva. L'uomo qualunque verrà pianto solo da un paese e non da un Paese.
Era solo un padre, era solo un marito, era solo un uomo che umilmente lavorava per la sua famiglia.
Ma per lo Stato è un muratore o un operaio che muore, non un militare. E' ancora l'Italia che cataloga le morti.
Era un uomo che ha lasciato la sua famiglia per il lavoro. Per quei 800 o 1000 euro al mese che dovevano bastare a dar da mangiare, a far studiare i figli, a vestirsi e a pagare le tante tasse. Un uomo qualsiasi per lo Stato, un produttore di Pil forse. Un uomo che, per loro, non è fuori Italia a difendere la democrazia. Forse solo il fatto che non abbia mai partecipato ad una rivoluzione insieme a tanti altri operai, cassintegrati e precari è già un uomo che della democrazia se ne fottuto.
Domani non ci saranno funerali di Stato, nessuna medaglia, nessuna diretta televisiva. L'uomo qualunque verrà pianto solo da un paese e non da un Paese.
28/07/11
Il vero decalogo dell'antistupro.
Ho letto il decalogo dell'antistupro Made in Roma.. non mi è piaciuto e ve ne propongo uno io.
1. Donne, indossate un paio di ciabatte brevettate per l'antistupro come queste:
queste ciabatte oltre ad essere anti estetiche abbinate ad una passeggiata abbastastanza lunga rilasciano un odore paragonabile a quello di un animale in fase di decomposizione abbandonato in un ciglio di una strada.
2. Uomini, se siete in astinenza di sesso, prima di uscire si consiglia la visione di un video qualsiasi su Youporn con conseguente masturbazione e eiaculazione.
3. Donne, non usate minigonne. La minigonna eccita l'uomo. Usate dei jeans larghi in modo da confondere anche le curve, magari sporchi d'olio o di cemento per confondervi con qualche Rom che l'uomo non toccherebbe mai. Al massimo un vestito lungo con una fantasia floreale. Evitate trucco e pettinatura. Scarmigliate e con occhiaie magari anche con finti graffi nel volto e unghie sporche.
4. Uomini, quando pensate di obbligare la donna al sesso pensate che quella donna può essere vostra mamma o sorella.
5. Donne, evitate strade buie, portatevi una bajour da casa collegata ad una batteria di macchina da tenere dentro la vostra borsetta. Uomini, smettetela di camminare nelle strade buie. Donne avete mai pensato di chiedere al vostro comune di chiedere la riparazione dell'illuminazione nelle strade buie? Onde evitare violenze..
6. Mamme e papà, chiedete al ginecologo di far nascere le vostre figlie col Gps integrato e senza airbag, magari anche con la telecamera in fronte.
7. Donne, mirate sempre ai testicoli. Una volta colpiti lì penso che l'erezione maschile si avrà almeno una settimana dopo.
8. Donne, nella vostra rubrica scrivete 112, salva con nome "aaa". Sarà il vostro primo numero in rubrica, con due tasti e la parola aiuto i carabinieri saranno lì da voi a raccogliere la denuncia.
9. Uomini, chiedete un finanziamento per il sesso a pagamento. Alemanno è disponibile ad accogliere le vostre richieste.
10. Donne, uomini e tutti voi se avete letto questo decalogo rideteci su ma ricordatevi di colpire sempre i testicoli.
Mirko Solinas
1. Donne, indossate un paio di ciabatte brevettate per l'antistupro come queste:
queste ciabatte oltre ad essere anti estetiche abbinate ad una passeggiata abbastastanza lunga rilasciano un odore paragonabile a quello di un animale in fase di decomposizione abbandonato in un ciglio di una strada.
2. Uomini, se siete in astinenza di sesso, prima di uscire si consiglia la visione di un video qualsiasi su Youporn con conseguente masturbazione e eiaculazione.
3. Donne, non usate minigonne. La minigonna eccita l'uomo. Usate dei jeans larghi in modo da confondere anche le curve, magari sporchi d'olio o di cemento per confondervi con qualche Rom che l'uomo non toccherebbe mai. Al massimo un vestito lungo con una fantasia floreale. Evitate trucco e pettinatura. Scarmigliate e con occhiaie magari anche con finti graffi nel volto e unghie sporche.
4. Uomini, quando pensate di obbligare la donna al sesso pensate che quella donna può essere vostra mamma o sorella.
5. Donne, evitate strade buie, portatevi una bajour da casa collegata ad una batteria di macchina da tenere dentro la vostra borsetta. Uomini, smettetela di camminare nelle strade buie. Donne avete mai pensato di chiedere al vostro comune di chiedere la riparazione dell'illuminazione nelle strade buie? Onde evitare violenze..
6. Mamme e papà, chiedete al ginecologo di far nascere le vostre figlie col Gps integrato e senza airbag, magari anche con la telecamera in fronte.
7. Donne, mirate sempre ai testicoli. Una volta colpiti lì penso che l'erezione maschile si avrà almeno una settimana dopo.
8. Donne, nella vostra rubrica scrivete 112, salva con nome "aaa". Sarà il vostro primo numero in rubrica, con due tasti e la parola aiuto i carabinieri saranno lì da voi a raccogliere la denuncia.
9. Uomini, chiedete un finanziamento per il sesso a pagamento. Alemanno è disponibile ad accogliere le vostre richieste.
10. Donne, uomini e tutti voi se avete letto questo decalogo rideteci su ma ricordatevi di colpire sempre i testicoli.
Mirko Solinas
27/07/11
Caro Nonno..
E' la prima estate senza te, nonno.
La nostra estate infrasettimanale era costellate da lamentele quotidiane riguardo il caldo afoso. Ricordi?
Quanti meloni e angurie vittime dei nostri pomeriggi.. la notte seduti al fresco a parlare di tutto, con qualche urla per avere la ragione.
E anche queste piccole cose continuano a mancarmi.
Ciao Nonno!
La nostra estate infrasettimanale era costellate da lamentele quotidiane riguardo il caldo afoso. Ricordi?
Quanti meloni e angurie vittime dei nostri pomeriggi.. la notte seduti al fresco a parlare di tutto, con qualche urla per avere la ragione.
E anche queste piccole cose continuano a mancarmi.
Ciao Nonno!
26/07/11
Ufficialmente fuori dall'esecutivo GD
Sono felicemente e liberamente fuori dall'esecutivo dei Giovani Democratici del Medio Campidano. Il segretario, verbalmente, ha accettato le mie dimissioni. Ora attendo il comunicato che esporrò pubblicamente. Nel mentre oggi ho avuto il confronto con l'esecutivo dove si è parlato delle vicissitudini di questi giorni. Ahimè non ho registrato il confronto, ma sono a disposizione di tutti per eventuali botta e risposta.
Borghezio in manette subito!
Dalla legge Mancino del 25 giugno 1993, citato in Wikipedia: L’articolo 1 ("Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi") dispone quanto segue: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato, [...] è punito: a) con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell'assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni". L'articolo 2 ("Disposizioni di prevenzione") stabilisce che "chiunque, in pubbliche riunioni, compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi" come sopra definiti "è punito con la pena della reclusione fino a tre anni e con la multa da lire duecentomila a lire cinquecentomila." Inoltre lo stesso articolo vieta la propaganda fascista e razzista negli stadi, disponendo che "è vietato l'accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni agonistiche alle persone che vi si recano con emblemi o simboli" di cui sopra. "Il contravventore è punito con l'arresto da tre mesi ad un anno". L'articolo 4 punisce con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 400.000 a lire 1.000.000 "chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Se il fatto riguarda idee o metodi razzisti, la pena è della reclusione da uno a tre anni e della multa da uno a due milioni". Chiediamo a un magistrato di aprire un serio fascicolo contro il criminale Mario Borghezio per le dichiarazioni rilasciate a Radio 24
Come una qualsiasi crema alle nocciole... -di Paola Piras-
Qualche anno fa , durante una lezione di “Economia e Gestione delle Imprese” nell’ambito dei miei studi in economia aziendale, si discuteva dell’impatto della marca di un prodotto sugli acquirenti e sull’importanza della pubblicità legata ai prodotti stessi. Ci soffermammo in particolare sulla Nutella. La Nutella è il prodotto italiano per eccellenza! Questo prodotto incarna evidentemente i valori nostrani e nessun italiano cambierebbe la Nutella con una crema alle nocciole qualsiasi! La Nutella è più buona indubbiamente!!!
I prodotti, quelli alimentari in particolare, vengono sottoposti ai panel test. I panel test sono dei procedimenti che permettono di verificare il vero valore degli alimenti. Servono per confrontare i caratteri organolettici, paragonano lo stesso prodotto di marche differenti per verificarne la migliore in termini di qualità. Si assaporano i gusti, si sentono gli odori e si sceglie il colore più gradito. In tal modo si arriva a stabilire il prodotto migliore, il preferito, senza poter vedere la marca.
Gli italiani a seguito dei panel-test non scelgono quasi mai la Nutella! Preferiscono altre creme alla nocciola, quelle comuni, le sottomarche per intenderci! E’ quasi paradossale… di fatto le comuni creme alla nocciola sono migliori della Nutella, di fatto queste piacciono di più!
Ragionando su quello che imparai il giorno, rifletto ora sul nostro partito. Il nostro partito ha un bellissimo colore, il sapore è gustoso, il profumo inebriante! Noi lo conosciamo bene il nostro prodotto, lo mettiamo con sicurezza nel carrello anche se sappiamo che qualche lotto non è perfetto… abbiamo il dovere di farlo assaporare anche agli altri, alle persone comuni, a quelle che si ostinano a comprare la Nutella senza aver assaggiato dell’altro, a quelli che non sanno che una crema alla nocciola qualsiasi supererebbe di gran lunga il giudizio finale del palato!
I prodotti, quelli alimentari in particolare, vengono sottoposti ai panel test. I panel test sono dei procedimenti che permettono di verificare il vero valore degli alimenti. Servono per confrontare i caratteri organolettici, paragonano lo stesso prodotto di marche differenti per verificarne la migliore in termini di qualità. Si assaporano i gusti, si sentono gli odori e si sceglie il colore più gradito. In tal modo si arriva a stabilire il prodotto migliore, il preferito, senza poter vedere la marca.
Gli italiani a seguito dei panel-test non scelgono quasi mai la Nutella! Preferiscono altre creme alla nocciola, quelle comuni, le sottomarche per intenderci! E’ quasi paradossale… di fatto le comuni creme alla nocciola sono migliori della Nutella, di fatto queste piacciono di più!
Ragionando su quello che imparai il giorno, rifletto ora sul nostro partito. Il nostro partito ha un bellissimo colore, il sapore è gustoso, il profumo inebriante! Noi lo conosciamo bene il nostro prodotto, lo mettiamo con sicurezza nel carrello anche se sappiamo che qualche lotto non è perfetto… abbiamo il dovere di farlo assaporare anche agli altri, alle persone comuni, a quelle che si ostinano a comprare la Nutella senza aver assaggiato dell’altro, a quelli che non sanno che una crema alla nocciola qualsiasi supererebbe di gran lunga il giudizio finale del palato!
25/07/11
Ecco perché i commenti vanno letti attentamente uno ad uno.
"E' arrivato il momento di guardare al futuro, senza il rimpianto per il passato. Voi non potete, la vostra età non ve lo permette." [Gianni Sanna]
Una bella notte d'America, il coraggio di esserci per gli altri. - di Alessandra Pili -
La cena inizia in ritardo, in un tipical sunday americano di Chicago: pioggia lampi e tuoni tutta la notte, umidità per il resto del giorno, 85%. A fine cena mi sembrerà inutile tutto quello in cui cerco di applicarmi negli ultimi anni e che costituisce la ragione per la quale sono qui, nella città di Obama.
Barbeque in preparazione dalle quattro del pomeriggio, sospetto ci sia un ospite speciale. In effetti lo è.
E' un medico, Mohamed, PHD alla University of Chicago, viene dalla Libia. How is going, man? everything well?
No, ma non vi voglio annoiare, inizia. Dopo molto insistenze inizia a spiegare il motivo della sua insofferenza, serbata con dignità.
Il suo o la sua Visa è in scadenza, e per il rinnovo pare non funzioni neanche la potente burocrazia americana, in ritardo, che rischia di fargli perdere il suo posto come dottorando in una delle più prestigiose università del mondo e che pare non prenda in considerazione il fatto che in Libia si stia consumando una guerra; il dipartimento pare gli farà gentilmente anche il biglietto di back home.
Se non otterrò il rinnovo, tornerò in Libia ad aiutare la mia gente, è questo il mio compito prima che da medico, da cittadino libico, dice. La guerra sta esasperando il mio popolo, il mio paese, un paese in mano a un folle che per mantenere il potere è capace di assoldare mercenari da ogni parte del mondo e mandarli a sparare contro i suoi stessi cittadini.
La comunità internazionale sta facendo tanto, vi ringrazio, si gira verso me e Andrea, il mio amico italiano che vive con me, ma c'è bisogno di tutti noi.
E' sposato, sua moglie e la sua famiglia vivono a Bengasi, sua sorella è dovuta scappare in Tunisia perchè in Libia non poteva ottenere le cure per la sua bambina. Un popolo in fuga da se stesso che ha di fronte a se una battaglia per la libertà ancora molto lunga.
Poi menziona l'aiuto che la Tunisia e l'Egitto stanno fornendo al suo paese, scuole aperte ai cittadini libici, ospedali, le famiglie tunisine, le stesse che hanno combattuto per la propria rivoluzione di primavera, ospitano intere famiglie di profughi libici.
Un esempio di solidarietà, spontanea, un aiuto che porta necessariamente a una riflessione.
Chino la testa, e d'istinto l'unica cosa che mi viene in mente è chiedere scusa.
Scusa per il ruolo misero e miserabile che in questi anni ha svolto il mio paese, il mio stavolta, ogni volta che c'era di mezzo la parola immigrazione.
Sull'immigrazione, sulle politiche dell'immigrazione, sulle politiche per l'immigrazione, abbiamo perso il coraggio di esserci per gli altri. Ho numerosi esempi nei quali abbiamo e continuiamo a fare bene, penso solo, per fare un esempio, al lavoro che la mia Provincia svolge da anni nel campo dell'immigrazione che seguo indirettamente anche attraverso il lavoro che molti amici volontari vi hanno svolto o il lavoro che i nostri parlamentari svolgono per migliorare una legislazione ai limiti della xenofobia.
E non vi è retorica in quello che scrivo, vi è solo un senso di rimprovero anche personale, su quello che potremmo fare e non abbiamo fatto, ma soprattutto su quello che come Paese, votato a una massiccia migrazione nei secoli, non abbiamo voluto fare.
Un reato di immigrazione clandestina, le barche piene di profughi che diventano problema internazionale per "chi se li deve prendere questi immigrati", le case comprate dal premier a Lampedusa, gli accordi anti immigrati firmati dal nostro Governo e da quello libico, la costituzione di "campi" per fermare gli immigrati alla frontiera libica, i Cie che di centri temporanei hanno ben poco, il clima di intolleranza che stiamo sviluppando, le ordinanze della Lega nel nord Italia, Rosarno. Pagine tristi.
Abbiamo un lungo e faticoso lavoro da fare.
I suoi occhi si illuminano mentre parla di tutto questo e mentre discutiamo tutti insieme di Libia, Europa, progetti e speranze.
Chi ha il proprio paese in difficoltà, lontano da sè, sviluppa o riscopre un senso di amore e appartenza, forse solo sopito prima di allora.
Chiude gli occhi e canta l'inno nazionale, non quello di Gheddafi, ma quello del popolo libico.
Una sera d'America, la più bella da quando sono qui.
Barbeque in preparazione dalle quattro del pomeriggio, sospetto ci sia un ospite speciale. In effetti lo è.
E' un medico, Mohamed, PHD alla University of Chicago, viene dalla Libia. How is going, man? everything well?
No, ma non vi voglio annoiare, inizia. Dopo molto insistenze inizia a spiegare il motivo della sua insofferenza, serbata con dignità.
Il suo o la sua Visa è in scadenza, e per il rinnovo pare non funzioni neanche la potente burocrazia americana, in ritardo, che rischia di fargli perdere il suo posto come dottorando in una delle più prestigiose università del mondo e che pare non prenda in considerazione il fatto che in Libia si stia consumando una guerra; il dipartimento pare gli farà gentilmente anche il biglietto di back home.
Se non otterrò il rinnovo, tornerò in Libia ad aiutare la mia gente, è questo il mio compito prima che da medico, da cittadino libico, dice. La guerra sta esasperando il mio popolo, il mio paese, un paese in mano a un folle che per mantenere il potere è capace di assoldare mercenari da ogni parte del mondo e mandarli a sparare contro i suoi stessi cittadini.
La comunità internazionale sta facendo tanto, vi ringrazio, si gira verso me e Andrea, il mio amico italiano che vive con me, ma c'è bisogno di tutti noi.
E' sposato, sua moglie e la sua famiglia vivono a Bengasi, sua sorella è dovuta scappare in Tunisia perchè in Libia non poteva ottenere le cure per la sua bambina. Un popolo in fuga da se stesso che ha di fronte a se una battaglia per la libertà ancora molto lunga.
Poi menziona l'aiuto che la Tunisia e l'Egitto stanno fornendo al suo paese, scuole aperte ai cittadini libici, ospedali, le famiglie tunisine, le stesse che hanno combattuto per la propria rivoluzione di primavera, ospitano intere famiglie di profughi libici.
Un esempio di solidarietà, spontanea, un aiuto che porta necessariamente a una riflessione.
Chino la testa, e d'istinto l'unica cosa che mi viene in mente è chiedere scusa.
Scusa per il ruolo misero e miserabile che in questi anni ha svolto il mio paese, il mio stavolta, ogni volta che c'era di mezzo la parola immigrazione.
Sull'immigrazione, sulle politiche dell'immigrazione, sulle politiche per l'immigrazione, abbiamo perso il coraggio di esserci per gli altri. Ho numerosi esempi nei quali abbiamo e continuiamo a fare bene, penso solo, per fare un esempio, al lavoro che la mia Provincia svolge da anni nel campo dell'immigrazione che seguo indirettamente anche attraverso il lavoro che molti amici volontari vi hanno svolto o il lavoro che i nostri parlamentari svolgono per migliorare una legislazione ai limiti della xenofobia.
E non vi è retorica in quello che scrivo, vi è solo un senso di rimprovero anche personale, su quello che potremmo fare e non abbiamo fatto, ma soprattutto su quello che come Paese, votato a una massiccia migrazione nei secoli, non abbiamo voluto fare.
Un reato di immigrazione clandestina, le barche piene di profughi che diventano problema internazionale per "chi se li deve prendere questi immigrati", le case comprate dal premier a Lampedusa, gli accordi anti immigrati firmati dal nostro Governo e da quello libico, la costituzione di "campi" per fermare gli immigrati alla frontiera libica, i Cie che di centri temporanei hanno ben poco, il clima di intolleranza che stiamo sviluppando, le ordinanze della Lega nel nord Italia, Rosarno. Pagine tristi.
Abbiamo un lungo e faticoso lavoro da fare.
I suoi occhi si illuminano mentre parla di tutto questo e mentre discutiamo tutti insieme di Libia, Europa, progetti e speranze.
Chi ha il proprio paese in difficoltà, lontano da sè, sviluppa o riscopre un senso di amore e appartenza, forse solo sopito prima di allora.
Chiude gli occhi e canta l'inno nazionale, non quello di Gheddafi, ma quello del popolo libico.
Una sera d'America, la più bella da quando sono qui.
24/07/11
Oh Ragassi siam passi che non andiamo a vedere Crozza?
Mercoledì 27 Luglio alle ore 21 a Villacidro al Campo Comunale in via Stazione ci sarà lo spettacolo di Maurizio Crozza.
ELENCO DELLE PREVENDITE:
VILLACIDRO:
• Tabaccheria Aresti Via S.Gavino
• La Forestia Strada Provinciale Villacidro-San Gavino
• Sole mare Agenzia Viaggi Piazza Lavatoio, 1
• Pizzeria ESE Via Di Vittorio 101
• Net system computer via pascoli 4
VILLASOR:
• Betty boop ristorante
GUSPINI
• Hotel e resort Sa Rocca Strada Statale 196 Km. 42
• Agenzia GUS VIAGGI Via Gramsci 22
GONNOSFANADIGA
• Assicurazione Lloyd adriatico di Fausto Orrù
SAN GAVINO.
• INFINITY MODERN PUB PIAZZA CESARE BATTISTI 27
• Non Solo Bar di Ulzega Carlo F.te ospedale
ARBUS
• Bar Centrale 4.1.4 Viale Rinascita
ELENCO DELLE PREVENDITE:
VILLACIDRO:
• Tabaccheria Aresti Via S.Gavino
• La Forestia Strada Provinciale Villacidro-San Gavino
• Sole mare Agenzia Viaggi Piazza Lavatoio, 1
• Pizzeria ESE Via Di Vittorio 101
• Net system computer via pascoli 4
VILLASOR:
• Betty boop ristorante
GUSPINI
• Hotel e resort Sa Rocca Strada Statale 196 Km. 42
• Agenzia GUS VIAGGI Via Gramsci 22
GONNOSFANADIGA
• Assicurazione Lloyd adriatico di Fausto Orrù
SAN GAVINO.
• INFINITY MODERN PUB PIAZZA CESARE BATTISTI 27
• Non Solo Bar di Ulzega Carlo F.te ospedale
ARBUS
• Bar Centrale 4.1.4 Viale Rinascita
23/07/11
Su Baione. Buona la Prima!
Pienamente soddisfatto della giornata di oggi del PD Sardo a Su Baione. Interventi tecnici e ricchi di contenuti che hanno arricchito i presenti in sala. Molti i presenti, direi in tanti.. e tanti assenti, ma forse è meglio che fossero assenti.
E a me questo Segretario che quello che promette fa' piace sempre più.
E a me questo Segretario che quello che promette fa' piace sempre più.
21/07/11
Ecco la mia proposta bocciata dall'esecutivo GD Medio Campidano.
Per la Festa Democratica di San Gavino Monreale ho proposto, in quanto incaricato dal Segretario a ricoprire la carica di organizzatore di eventi, manifestazioni e campagne, il seguente dibattito:
Tema: I giovani nella società e nella politica. Il ricambio generazionale nelle classi dirigenti. I nuovi linguaggi.
Intervengono:
Giuseppe Civati. Consigliere regionale Lombardia PD, membro della direzione nazionale e responsabile nazionale del Forum Nuovi Linguaggi.
Egildo Tagliareni. Responsabile regionale del Forum Nuovi Linguaggi.
Antonio Meloni. 26 anni, Assessore ai servizi sociali di Villacidro e consigliere della provincia del Medio Campidano.
Marta Ecca. 27 anni, Assessore della Provincia di Cagliari.
Alessio Mandis. 25 anni. Sindaco Comune Gonnostramatza.
Massimo Zedda. 35 anni. Sindaco di Cagliari.
Questa è la mia idea bocciata in particolare da un membro dell'esecutivo in quanto Civati non è del territorio e non è giovane.
Ovviamente la proposta era aperta a modifiche e dibattito.
Forse, è molto più giovane dei giovani.
Tema: I giovani nella società e nella politica. Il ricambio generazionale nelle classi dirigenti. I nuovi linguaggi.
Intervengono:
Giuseppe Civati. Consigliere regionale Lombardia PD, membro della direzione nazionale e responsabile nazionale del Forum Nuovi Linguaggi.
Egildo Tagliareni. Responsabile regionale del Forum Nuovi Linguaggi.
Antonio Meloni. 26 anni, Assessore ai servizi sociali di Villacidro e consigliere della provincia del Medio Campidano.
Marta Ecca. 27 anni, Assessore della Provincia di Cagliari.
Alessio Mandis. 25 anni. Sindaco Comune Gonnostramatza.
Massimo Zedda. 35 anni. Sindaco di Cagliari.
Questa è la mia idea bocciata in particolare da un membro dell'esecutivo in quanto Civati non è del territorio e non è giovane.
Ovviamente la proposta era aperta a modifiche e dibattito.
Forse, è molto più giovane dei giovani.
Dimissioni dall'esecutivo dei GD del Medio Campidano.
Gonnosfanadiga, 21 Luglio 2011.
Al Segretario Provinciale dei Giovani Democratici Eliana Tatti.
All'esecutivo Provinciale dei Giovani Democratici del Medio Campidano.
Al Segretario Provinciale dei Giovani Democratici Eliana Tatti.
All'esecutivo Provinciale dei Giovani Democratici del Medio Campidano.
Alla Direzione Provinciale dei Giovani Democratici del Medio Campidano.
Dopo un'attenta valutazione e riflessione, prendo la decisione di rassegnare le dimissioni dall'esecutivo dei Giovani Democratici del Medio Campidano.
La scelta è dovuta all'incompatibilità con alcuni membri dell'esecutivo stesso, dalla mancanza di rispetto della delega “organizzazione di eventi, manifestazioni e campagne”assegnatomi dal Segretario Eliana Tatti.
Il fatto risale a pochi giorni fa' quando il segretario del circolo di San Gavino Mirko Vacca offre uno spazio per un dibattito dei Giovani Democratici concedendo la libertà dell'organizzare il dibattito con tema e ospiti.
Questa proposta ha coinvolto l'intero esecutivo dove ogni singolo componente si è occupato di fare la propria personale proposta senza rispettare l'autonomia della mia delega.
In un secondo momento dove ho messo per scritto tema e ospiti, l'ospite Pippo Civati è stato bocciato da un membro in quanto non giovane e fuori dal nostro territorio.
Dopo varie accuse come infantile, non umile e altre, e addirittura è stata tirata in ballo in una discussione mia sorella in modo provocatorio e offensivo, ripongo delega e incarico di membro dell'esecutivo al segretario Eliana Tatti.
Dopo varie accuse come infantile, non umile e altre, e addirittura è stata tirata in ballo in una discussione mia sorella in modo provocatorio e offensivo, ripongo delega e incarico di membro dell'esecutivo al segretario Eliana Tatti.
Ringrazio il segretario per la fiducia datomi e auguro a tutti buon lavoro.
Mirko Solinas.
Mirko Solinas.
20/07/11
Papa & Tedesco
La Camera, segretamente, dice Sì all'arresto dell'On. Papa. Il Senato dice No all'arresto del Senatore Tedesco. E pensare che io speravo nell'arresto di Papa, Tedesco e di un Papa Tedesco.
19/07/11
Grazie Compagno Piero.
Oggi, tra le lacrime, Piero Fassino si è dimesso da deputato per incanalare tutte le energie nel ruolo di sindaco di Torino, eletto qualche mese fa'.
Dopo 5 legislature lascia il Parlamento uno dei protagonisti della politica italiana. Ultimo segretario dei DS ha accettato di scogliere il partito per confluire nel PD senza chiedere incarichi di partito, rimarcato dall'ex Margherita Dario Franceschini.
Ora Piero ti aspetta una nuova battaglia, ma Torino sarà orgogliosa di averti come sindaco e l'Italia intera di averti avuto Parlamentare. Ma soprattutto hai dimostrato ancora una volta la tua generosità e lungiminanza rifiutando il doppio incarico che ha rovinato negli ultimi anni l'etica politica.
Ciao Piero, grazie.
Dopo 5 legislature lascia il Parlamento uno dei protagonisti della politica italiana. Ultimo segretario dei DS ha accettato di scogliere il partito per confluire nel PD senza chiedere incarichi di partito, rimarcato dall'ex Margherita Dario Franceschini.
Ora Piero ti aspetta una nuova battaglia, ma Torino sarà orgogliosa di averti come sindaco e l'Italia intera di averti avuto Parlamentare. Ma soprattutto hai dimostrato ancora una volta la tua generosità e lungiminanza rifiutando il doppio incarico che ha rovinato negli ultimi anni l'etica politica.
Ciao Piero, grazie.
Titanic..
Questa nave è destinata ad affondare, per evitare ciò il secondo ufficiale Bossi e il sesto ufficiale Calderoli decidono di eliminare un po' di equipaggio e dare più potere al comandante Berlusconi. Nel mentre la nave continua ad imbarcare acqua e nella sala i vari Gigi D'Alessio e Apicella suonano per gli ospiti canzoni napoletane mentre la gente è in preda al panico. Il quarto ufficiale Tremonti è impegnato nelle manovre al timone della nave, mentre Borghezio si occupa della scelta dei passeggeri da salvare: gli omossessuali si dovranno buttare direttamente in mare, gli extracomunitari verranno buttati in mare, i suddisti invece possono morire dentro la nave.
Il Titanic si spezza in due e Bossi & C. brindano per la secessione tanto cercata.
Il Titanic si spezza in due e Bossi & C. brindano per la secessione tanto cercata.
Secondo Pippo.. e secondo me
Secondo me
Secondo me, la politica italiana si deve svegliare.
Secondo me, deve farlo ora.
Secondo me, può prendere esempio da chi sta cercando di farlo altrove, come ha fatto Rubalcaba, il candidato del Psoe a prima vista del tutto improbabile (qui il discorso all'atto della sua candidatura, qui il video, qui un ottimo commento).
Secondo me, chi sta all'opposizione deve raccogliere per prima cosa il sostegno di chi non si sente di darlo a nessuno.
Secondo me, il problema principale è quello della fiducia.
Secondo me, il partito dell'astensione non è un fatto statistico, da convegno, ma il punto di partenza.
Secondo me, valgono di più le vite dei precari dei vitalizi dei parlamentari. E dei consiglieri, eh.
Secondo me, metà stipendio farebbe bene ai parlamentari. E dopo un po' farebbe bene anche smettere.
Secondo me, i parlamentari li devono scegliere gli elettori, come se fosse davvero, la prossima, un'assemblea costituente: non per via del volemose bene, come la intende qualcuno, ma del livello di qualità.
Secondo me, si deve partire dalla distanza che c'è e che si allarga tra politici e cittadini.
Secondo me, chi sta meglio deve aiutare chi sta peggio, perché il primo, e non solo il secondo, starebbe molto meglio di come si sta ora.
Secondo me, le disuguaglianze sono troppe. E la concorrenza sleale è parente dell'immobilità sociale (e bisogna essere parenti, in ogni caso, altro che merito).
Secondo me, cambiare si può.
Secondo me, c'è un posto dove farlo ed è il Pd. Che però deve avere l'intelligenza politica (e la moralità) di farlo. Ora o mai più. Perché si vive una volta sola. E la politica deve essere oggi all'altezza del proprio compito.
Secondo me, ci vuole più politica, non meno.
Secondo me, essere popolari non vuol dire essere populisti (e viceversa).
Secondo me, essere semplici non vuol dire essere banali (e viceversa).
Secondo me, viceversa, dobbiamo cambiare passo. E non è una critica a qualcuno, chissenefrega delle critiche. E, tutto sommato, anche di quel qualcuno.
Secondo me, ci vuole un progetto che cambi le cose, che ascolti tutti, ma che non guardi in faccia a nessuno.
Secondo me, la politica non si fa solo nei partiti, che hanno l'esclusivo compito di trasformarla in un percorso legislativo e in decisioni trasparenti e chiare.
Secondo me, non sono le donne che hanno bisogno di un partito di sinistra, ma un partito di sinistra che ha bisogno delle donne.
Secondo me, di tempo ne abbiamo perso fin troppo. Tutti quanti. Non solo quelli che sono lì da sempre, ma anche noi.
Secondo me, ho perso e fatto perdere troppo tempo anch'io, nel mio piccolo.
Secondo me, se venite ad Albinea, capirete che c'è un posto nel Pd, nella politica, in cui si può discutere di queste cose. In cui si possono piantare le tende (di campeggio si tratta) ed esigere quel cambiamento di cui parlano un po' tutti, senza che nulla cambi mai. Senza formare un altro partito, senza pensare che tutto si risolva in piazza, senza credere che si possa tornare, insomma, alla democrazia diretta, ma che si debba far funzionare la democrazia rappresentativa, sì, cazzo.
Secondo me, c'è il vento, ma ci vogliono i mulini. Che lo trasformino in energia di governo.
Secondo me, i gattopardi si possono smacchiare, ma bisogna essere determinati. E non avere niente da perdere, come la storia di questo Paese ci insegna, dove il fondo del barile è una bella immagine, perché non c'è più fondo e nemmeno il barile (lo hanno scaricato, molto tempo fa).
Secondo me, la politica italiana si deve svegliare.
Secondo me, deve farlo ora.
Secondo me, può prendere esempio da chi sta cercando di farlo altrove, come ha fatto Rubalcaba, il candidato del Psoe a prima vista del tutto improbabile (qui il discorso all'atto della sua candidatura, qui il video, qui un ottimo commento).
Secondo me, chi sta all'opposizione deve raccogliere per prima cosa il sostegno di chi non si sente di darlo a nessuno.
Secondo me, il problema principale è quello della fiducia.
Secondo me, il partito dell'astensione non è un fatto statistico, da convegno, ma il punto di partenza.
Secondo me, valgono di più le vite dei precari dei vitalizi dei parlamentari. E dei consiglieri, eh.
Secondo me, metà stipendio farebbe bene ai parlamentari. E dopo un po' farebbe bene anche smettere.
Secondo me, i parlamentari li devono scegliere gli elettori, come se fosse davvero, la prossima, un'assemblea costituente: non per via del volemose bene, come la intende qualcuno, ma del livello di qualità.
Secondo me, si deve partire dalla distanza che c'è e che si allarga tra politici e cittadini.
Secondo me, chi sta meglio deve aiutare chi sta peggio, perché il primo, e non solo il secondo, starebbe molto meglio di come si sta ora.
Secondo me, le disuguaglianze sono troppe. E la concorrenza sleale è parente dell'immobilità sociale (e bisogna essere parenti, in ogni caso, altro che merito).
Secondo me, cambiare si può.
Secondo me, c'è un posto dove farlo ed è il Pd. Che però deve avere l'intelligenza politica (e la moralità) di farlo. Ora o mai più. Perché si vive una volta sola. E la politica deve essere oggi all'altezza del proprio compito.
Secondo me, ci vuole più politica, non meno.
Secondo me, essere popolari non vuol dire essere populisti (e viceversa).
Secondo me, essere semplici non vuol dire essere banali (e viceversa).
Secondo me, viceversa, dobbiamo cambiare passo. E non è una critica a qualcuno, chissenefrega delle critiche. E, tutto sommato, anche di quel qualcuno.
Secondo me, ci vuole un progetto che cambi le cose, che ascolti tutti, ma che non guardi in faccia a nessuno.
Secondo me, la politica non si fa solo nei partiti, che hanno l'esclusivo compito di trasformarla in un percorso legislativo e in decisioni trasparenti e chiare.
Secondo me, non sono le donne che hanno bisogno di un partito di sinistra, ma un partito di sinistra che ha bisogno delle donne.
Secondo me, di tempo ne abbiamo perso fin troppo. Tutti quanti. Non solo quelli che sono lì da sempre, ma anche noi.
Secondo me, ho perso e fatto perdere troppo tempo anch'io, nel mio piccolo.
Secondo me, se venite ad Albinea, capirete che c'è un posto nel Pd, nella politica, in cui si può discutere di queste cose. In cui si possono piantare le tende (di campeggio si tratta) ed esigere quel cambiamento di cui parlano un po' tutti, senza che nulla cambi mai. Senza formare un altro partito, senza pensare che tutto si risolva in piazza, senza credere che si possa tornare, insomma, alla democrazia diretta, ma che si debba far funzionare la democrazia rappresentativa, sì, cazzo.
Secondo me, c'è il vento, ma ci vogliono i mulini. Che lo trasformino in energia di governo.
Secondo me, i gattopardi si possono smacchiare, ma bisogna essere determinati. E non avere niente da perdere, come la storia di questo Paese ci insegna, dove il fondo del barile è una bella immagine, perché non c'è più fondo e nemmeno il barile (lo hanno scaricato, molto tempo fa).
non basta non dimenticare.
19 Luglio 2011, 19 anni dopo l'Italia ricorda con sofferenza il complotto Stato-Mafia che ha portato la morte di Paolo Borsellino e la sua scorta. Quella strada sconosciuta ha prestato il nome ad una delle stragi più significative della Repubblica Italiana: la strage di Via D'Amelio.
L'effetto boomerang dello zittire con la forza, ha provocato un'Italia più coraggiosa e più combattiva. Ma per cambiare davvero quante altre stragi ci dovranno essere?
Ciao Paolo. Ciao Emanuela. Ciao Eroi.
L'effetto boomerang dello zittire con la forza, ha provocato un'Italia più coraggiosa e più combattiva. Ma per cambiare davvero quante altre stragi ci dovranno essere?
Ciao Paolo. Ciao Emanuela. Ciao Eroi.
15/07/11
Tutto ha un limite.
Il Tesoriere di Italia dei Valori della provincia del Medio Campidano Davide Spano dichiara: "Casualmente il PD sardo ad Arborea ha deciso all'indomani dell'astensione sull'onda della rivolta interna". Riferito al giorno dopo dell'astensione del Pd alla Camera sull'emendamento presentato dall'Idv riguardo l'abolizione dell'ente Provincia.
Da militante mi sento offeso dall'esponente di Italia di Valori in quanto insieme ad altri 547 militanti ho sostenuto questa proposta e ritengo questo passo una vittoria della base.
Invidia che siamo troppo democratici? E poi ci chiedono l'unità e il gioco di squadra.
Da militante mi sento offeso dall'esponente di Italia di Valori in quanto insieme ad altri 547 militanti ho sostenuto questa proposta e ritengo questo passo una vittoria della base.
Invidia che siamo troppo democratici? E poi ci chiedono l'unità e il gioco di squadra.
14/07/11
Intervista a Giulio Cavalli. - di Mirko Solinas -
Ciao Giulio. Da qualche giorno il tuo passaggio a Sel. Da cosa è scaturita questa scelta?
Da posizioni politiche non conciliabili che si sono accentuate negli ultimi tempi. E dalla voglia di prendermi le mie responsabilità nel lavoro all'interno del "grande cantiere della sinistra" che soffia ancora più forte dopo le ultime amministrative. Ne parlano tutti ma tutti aspettano il "big bang" per raccogliere i cocci. Io vorrei, nel mio piccolo, partecipare al percorso.
Perché SEL e non PD?
Perché con Chiara Cremonesi di SEL ho condiviso un anno di battaglie comuni e perché troppe volte ho annusato in alcuni pezzi del PD una disponibilità che (secondo me) andava oltre la ragionevole mediazione. Detto questo vedo un gruppo (che non esiste) che ha la sua ricchezza in un'ampia componente del PD, in SEL e in un'area (sempre più minoritaria) di IDV. Penso a Pippo Civati o a Luigi De Magistris o Sonia Alfano voci che sono un costante confronto politico.
Hai citato molti personaggi interessanti. Partiamo da De Magistris, che valore politico dai alla sua vittoria a Napoli? Pensi che rimarrà in Idv?
No. Luigi ha costruito una sintesi che è molto più ampia di IDV e che è troppo costretta in IDV. Luigi si è buttato in mare aperto per abbracciare gente uguale che per sentieri diversi vuole arrivare allo stesso posto.
Sonia Alfano invece pensi che potrebbe migrare in altri partiti? PD o SEL?
Non rimarrà dov'è. Sonia ha per natura la schiena dritta e deciderà per "comune sentire" come ha sempre fatto. Non è questione di borsa dei partiti, credo che sia la soddisfazione di sentirsi in un luogo abitabile.
Pensi che Pippo sia il futuro del PD? Come lo valuti politicamente?
Pippo è già il protagonista di un ascolto nuovo nel centrosinistra. Se avrà le chiavi per esercitare l'ascolto non potrà che essere uno dei protagonisti.
Parliamo di casa tua: la Lombardia, si dice di forti infiltrazioni della 'Ndragheta, raccontaci la situazione..
direi che la fotografia è tutta nelle recenti operazioni. La DDA ha parlato di colonizzazione del territorio. Ora bisogna valutare che pezzi di questo territorio hanno deciso scientemente di farsi colonizzare.
Pensi che Di Pietro oscuri gli altri pezzi pregiati del partito come te, Sonia e Luigi?
In questo momento troverei inelegante esprimere giudizi su IDV. Credo che il tempo racconterà molte cose. E allora riproporrò alcune mie opinioni già espresse.
Posso però dirti che sui referendum IDV e i suoi militanti sono stati gli unici a crederci fin dall'inizio. Addirittura sbeffeggiati dai compagni di coalizione. Troverei invece miope puntare a trasformare i voti del referendum in voti al partito. Politicamente è un suicidio.
Si mette insieme molta più gente e molto più facilmente in una battaglia contro qualcosa. Fare gruppo per costruire e disegnare una linea di governo è tutt'altra sfida.
Mirko Solinas.
La locomotiva propulsiva.
Una locomotiva che va' a carbone. Vecchia, costosa e lenta. Non sa quale binario percorrere. Fa' tanto chiasso. Forse è meglio a giorno d'oggi attivare un treno di ultima generazione.
Una freccia rossa, completamente rossa, giovane, veloce e meno cara, un binario premeditato e percorso sino alla fine. Silenziosa.
La conferenza programmatica sarà la freccia rossa e non la solita locomotiva degli ultimi 50 anni.
Una freccia rossa, completamente rossa, giovane, veloce e meno cara, un binario premeditato e percorso sino alla fine. Silenziosa.
La conferenza programmatica sarà la freccia rossa e non la solita locomotiva degli ultimi 50 anni.
Effetto Boomerang.
Quando si lancia un boomerang, solitamente torna indietro al lanciatore. Bisogna essere bravi a lanciare. Un po' come ha fatto GVS che ha lanciato un attacco ai blogger del Pd e non, voleva intimidire e non provocare la reazione dell'apertura di nuovi blog dei militanti. Qualche giorno fa' è toccato a me aprirlo, non per ripicca, ma per essere etichettato blogger, per rientrare nella categoria. Oggi, il 14 Luglio, il giorno della ricorrenza della presa della Bastiglia, un giorno di libertà, è nato il blog delle Le Moschettiere Democratiche. Sara e Marta sono attiviste nel social network da anni, difendendo i diritti dei cittadini e in particolare della donna. Le loro lotte all'interno del Partito Democratico non si fermano al social network, ma anche nella quotidianeità combattono per le stesse battaglie. Pane, Gramsci e Berlinguer. Buon lavoro Compagne.
12/07/11
Rispondo all'On. Gianvalerio Sanna. Il ritorno.
Sono le 3.00, molti di voi ora saranno nel mondo dei sogni, io a leggere il nuovo post del blog di GVS. Forse voi donne starete sognando il vostro uomo con un bel mazzo di rose rosse, e voi uomini magari di regalare le rose rosse alla vostra donna. Altri staranno leggendo RosaRossa Online.
Un amico su Facebook mi avverte che GVS ha scritto ancora. Ancora parla di blog, blogger, Pd Sardo.
E allora mi dileguo nella lettura. L'alto tasso di demagogia e di interesse che alberga nei deliranti blog è una questione che andrebbe risolta urgentemente. Secondo la Chiesa Facebook è il diavolo, e forse anche secondo GVS. Continuo a chiedere ai nostri politici di differenziare demagogia da richieste del popolo. Sfido chiunque a fare un referendum con due temi:
- abolizione vitalizi per i politici.
- abolizione delle province.
Vorrei vedere le loro facce sbiancarsi e presentarsi in sala stampa spiegando che sono stati fraintesi e non capiti, che il giornalista ha scritto demagogia e non democrazia, che sono norme inapplicabili o chissà che altro si inventerebbero.
Vorrei capire qual'è l'interesse mio nell'avere un blog. Forse l'interesse di Emiliano Deiana, di Luca Mereu, di Massimo Marini o di Gianni Sanna nel scrivere liberamente le proprie idee su argomenti più o meno conosciuti, con opinioni a volte non condivisibili. Cosa potrebbe fare un piccolo pesce in un mare di pesci avvoltoi, squali e pesci cane, murene e orche. Forse da' fastidio la felicità nel leggere Deiana, la sottile ironia veritiera di Mereu e le provocazioni di Marini. Blogger deliranti, che non dicono ciò che squali, pesci cani, murene e orche vogliono sentir dire. La causa della perdita del 13% dei voti è nostra, noi abbiamo detto ai concittadini che il Pd fa' acqua ovunque, noi abbiamo votato leggi col Pdl, noi vogliamo la Tav.
Si rifiuta di rispondere a 10 domande fatte da un militante-blogger che non sa da quale partito viene. Forse per capire di chi si tratta GVS ha indagato tra i piani alti: ma questo Luca Mereu è un vostro ex? Era della Margherita? Era Soriano? Cazzo nel DB non trovo niente.
Cerca di appiccicare etichette, le cerca le etichette, forse l'unica che può trovare è Made in Sant'Antioco, come la Made in Bortigiadas e la Made in Gonnosfanadiga. Oppure 100% indipendente, 100% senza padrone ne padrini. E il costo non c'è, non ci vendiamo. La taglia identifica la cultura: XXL Deiana e Mereu, io mi accontento di una M. Chi sarà mai il capo bastone di questi individui? Gli devo dire di tenerli buoni, stanno sconfinando il perimetro deciso al secondo piano di Via Emilia.
Eh già e poi viene a fare il moralista sui problemi seri della gente reale nella vita reale. Non voglio vantarmene, ma penso che dopo anni di 118, Servizi Sociali e Protezione Civile ho toccato con le mie mani i problemi della gente. Forse conoscerai molte più persone, forse conoscerai molti più disoccupati che vengono a chiederti un posto di lavoro perché sei un onorevole. Ma tutti abbiamo una vita reale e una virtuale, due vite che si intersecano tra loro.
La vita virtuale non è parallela, ma è una carreggiata della vita reale. E non penso nemmeno che un sindaco di una piccola comunità come Bortigiadas non conosca i problemi della vita reale dei suoi cittadini. Ma oggi sono sotto gli occhi di tutti, ogni giorno una categoria di lavoratori è a manifestare, poi ci vanno i disoccupati e poi i cassaintegrati. Cosa ne sappiamo noi degli operai Vinlys auto esiliati in un carcere abbandonato. Cosa ne sappiamo noi dei nostri genitori o nonni che vivono con una pensione di 500 euro al mese. Cosa ne sappiamo noi della società? Ce lo raccontano ogni giorno nella vita virtuale. Lo leggiamo lì, gli occhi esprimono la disperazione, ma le parole la raccontano. Ma d'altronde vorrei capire cosa ne sa un uomo che ha 14 anni di consiglio regionale alle spalle con 14 mila euro di stipendio, e che ha accumulato abbastanza vitalizi da poter andare in pensione oggi stesso. Proprio tu cosa ne sai delle cartelle esattoriali di Equitalia ti chiedo io.
Poi pensi a un partito diverso da quello che è. Un partito di cui sei un capo bastone. Un partito che ha subito anche i tuoi tatticismi: prima con Soru, poi contro Soru, poi con Soru. Quando finiranno i petali della margherita che spogli ogni volta che devi prendere una posizione?
Continuo a chiedermi cosa chiedere.
Perché queste cose che scrivi nel tuo Blog non le hai esposte in un intervento in assemblea regionale? Perché stavi in via Canepa? La tua corrente, area, ha fatto scena muta per tutta l'assemblea. Avrebbero esposto il problema. Invece no, lì in silenzio ad ascoltare. Mentre un'altra componente pressava per dirottare la 2D di Baradili. Noi stavamo lì a fare demagogia? Non stavamo in uno spazio virtuale, ma reale e non c'eri. Io voglio leggere cosa vuoi dal Pd Sardo, o cosa vuoi dall'Udc sardo. Mentre noi scriviamo quando il nostro partito sbaglia, voi agite contro il nostro partito.
E poi parli di programma e di progetto. Chiedo, allora, ma la Conferenza Programmatica che è? Da lì nasce un progetto con un programma? O è un copia-incolla di Prossima Fermata?
Ci stiamo lavorando quotidianamente, anche virtualmente. Dialoghiamo e costruiamo, virtualmente.
E poi continui con questi moralismi su aree, correnti e sinonimi vari quando sei il primo a dire che ci sono almeno 10 anime nel PD sardo? Ma a che gioco stiamo giocando?
I poveri che non hanno tempo di leggere e curare i blog, non hanno nemmeno il tempo di andare alla tua prossima campagna elettorale a sentire la tua demagogia, le tue promesse. Con quale coraggio andrai da loro a dire di voler cambiare la Sardegna se al vitalizio e al terzo mandato non hai rinunciato?
E non venitemi a dire che l'assessorato era tecnico, a parer mio era tattico.
La politica non è più credibile.
Noi non siamo dalla parte della ragione, ma dalla parte della libertà.
Noi non siamo dalla parte della ragione, ma dalla parte della libertà.
11/07/11
Oggi a Gonnosfanadiga alle 19..
L'Amministrazione Comunale, ad un anno dalle elezioni, incontra i cittadini.
Sarà un'occasione per confrontarsi su tutti quegli aspetti che incidono sulla vita quotidiana e sullo sviluppo della Comunità, quali ad esempio:
• Occupazione e Disagio Sociale
• Sviluppo
• Scuola
• Servizi
• Gestione del Territorio
Quale miglior modo per dire la nostra?
Sarà un'occasione per confrontarsi su tutti quegli aspetti che incidono sulla vita quotidiana e sullo sviluppo della Comunità, quali ad esempio:
• Occupazione e Disagio Sociale
• Sviluppo
• Scuola
• Servizi
• Gestione del Territorio
Quale miglior modo per dire la nostra?
10/07/11
Gd Medio Campidano. E' nata la Segreteria.
La Direzione Provinciale dei Giovani Democratici del Medio Campidano ha approvato ad un'unanimità la Segreteria Provinciale.
Eliana Tatti (Villanovaforru) SEGRETARIA, Rappresentanza e coordinamento del gruppo, rapporti con forze politiche. Responsabile organizzazione.
Michela Cecchetto (Arbus) VICESEGRETARIA Responsabile tutela dell’ambiente e Responsabile artigianato.
Claudio Cabua (Furtei) PRESIDENTE Responsabile Università e delega organizzazione eventi.
Silvia Manca (Guspini) TESORIERE Responsabile Formazione Politica, delega associazionismo e politiche territoriali;
Davide Batzella (Serramanna) Responsabile tesseramento, Responsabile Comunicazione, web e informazione.
Mirko Solinas (Gonnosfanadiga) Responsabile organizzazione eventi, mobilitazioni e campagne.
Alberto Pusceddu (Arbus) Responsabile innovazione, tecnologia e turismo.
Fabio Acquas (Villamar) Responsabile politiche dello sport e cultura.
Salvatore Aresti (Villacidro); Responsabile lavoro e rapporti altre organizzazioni politiche giovanili; responsabile sanità.
Ilaria Caria (Samassi) Coordinatore Circoli territoriali. Rapporti con la segreteria regionale dei GD.
Buon Lavoro a tutti.
Eliana Tatti (Villanovaforru) SEGRETARIA, Rappresentanza e coordinamento del gruppo, rapporti con forze politiche. Responsabile organizzazione.
Michela Cecchetto (Arbus) VICESEGRETARIA Responsabile tutela dell’ambiente e Responsabile artigianato.
Claudio Cabua (Furtei) PRESIDENTE Responsabile Università e delega organizzazione eventi.
Silvia Manca (Guspini) TESORIERE Responsabile Formazione Politica, delega associazionismo e politiche territoriali;
Davide Batzella (Serramanna) Responsabile tesseramento, Responsabile Comunicazione, web e informazione.
Mirko Solinas (Gonnosfanadiga) Responsabile organizzazione eventi, mobilitazioni e campagne.
Alberto Pusceddu (Arbus) Responsabile innovazione, tecnologia e turismo.
Fabio Acquas (Villamar) Responsabile politiche dello sport e cultura.
Salvatore Aresti (Villacidro); Responsabile lavoro e rapporti altre organizzazioni politiche giovanili; responsabile sanità.
Ilaria Caria (Samassi) Coordinatore Circoli territoriali. Rapporti con la segreteria regionale dei GD.
Buon Lavoro a tutti.
09/07/11
Sondaggio online Unione Sarda
Votiamo tutti NO al sondaggio dell'Unione Sarda contro l'escamotage "botanico" che per stupidi e fasulli moralismi clericali vorrebbe bloccare uno spettacolo (bello o brutto che sia, non è questo il punto) già previsto a pochi giorni dalla messa in scena:
http://www.unionesarda.it/ Sondaggio.aspx?id=228293
http://www.unionesarda.it/
In Sardegna su Porcellum arrosto lo mangiamo.
Ecco che fine fa' il Porcellum in Sardegna. Alle prossime politiche degustazione a Cagliari in Via Emilia :)
08/07/11
Vittoria dei militanti.
E' a tutti gli effetti una vittoria. La vittoria dei militanti che tramite il Social Network Facebook hanno raccolto le adesioni. 548 adesioni, tra cui i parlamentari Caterina Pes, Guidi Melis, Giulio Calvisi, Amalia Schirru, il senatore Francesco Sanna, del sindaco più giovane della Sardegna Alessio Mandis, dei consiglieri regionali Chicco Porcu, Francesca Barracciu, Giampaolo Diana, Giuseppe Cuccu, Marco Meloni, anche i segretari federali Mirko Vacca, Gianni Sanna e Thomas Castangia, sindaci, assessori e amministratori.
Alla conclusione dell'Assemblea Regionale all'Ala Birdi di oggi, il Segretario Regionale del Partito Democratico annuncia le Primarie per scegliere Deputati e Senatori da candidare alle Politiche Nazionali.
Una forza di democrazia del Partito tanto criticato in questi ultimi giorni.
Anche il Segretario Lai si sbilancia sul voto del gruppo regionale PD sui vitalizi definendolo uno "scivolone". E allora che dire: doppia vittoria di chi fa' politica anche su Facebook, Primarie per la candidatura dei Parlamentari (nei prossimi giorni si farà il regolamento) e critica giusta per i nostri consiglieri regionali.
A questo punto mi sorge una domanda: ma Gian Valerio Sanna stava a casa a studiare?
Alla conclusione dell'Assemblea Regionale all'Ala Birdi di oggi, il Segretario Regionale del Partito Democratico annuncia le Primarie per scegliere Deputati e Senatori da candidare alle Politiche Nazionali.
Una forza di democrazia del Partito tanto criticato in questi ultimi giorni.
Anche il Segretario Lai si sbilancia sul voto del gruppo regionale PD sui vitalizi definendolo uno "scivolone". E allora che dire: doppia vittoria di chi fa' politica anche su Facebook, Primarie per la candidatura dei Parlamentari (nei prossimi giorni si farà il regolamento) e critica giusta per i nostri consiglieri regionali.
A questo punto mi sorge una domanda: ma Gian Valerio Sanna stava a casa a studiare?
Alfano candidato Premier mette fine ai giochi.
Se alle politiche Alfano sarà il candidato per il Centrodestra, il Centrosinistra può già considerarsi finito. Nel 2008 si raccoglieva il 37,6% tra Pd e Idv, oggi tra Sel, Pd e Idv se ne raccoglie lo stesso tanto. La candidatura di Alfano agevolerebbe un rientro in coalizione del Terzo Polo, che porterebbe così la coalizione del Centrodestra a più del 50%.
Non sarà il caso mica di fare un po' di populismo?
Non sarà il caso mica di fare un po' di populismo?
L'Unione Sarda 08 Luglio 2011
CADE PER CAPPELLACCI L'ACCUSA DI CORRUZIONE.
Ecco la Prima Pagina del quotidiano sardo. In questo modo venne scritta anche la Prima Pagina di quando venne indagato Renato Soru, allora governatore della Sardegna.
Invece quando venne assolto perché il reato non sussiste divenne una breve da Prima Pagina, come quando venne indagato Ugo Cappellacci, allora anche lui governatore della Regione.
Ecco la Prima Pagina del quotidiano sardo. In questo modo venne scritta anche la Prima Pagina di quando venne indagato Renato Soru, allora governatore della Sardegna.
Invece quando venne assolto perché il reato non sussiste divenne una breve da Prima Pagina, come quando venne indagato Ugo Cappellacci, allora anche lui governatore della Regione.
07/07/11
Fai partecipare le tue idee, le tue esperienze: costruisci con noi la Sardegna che vuoi.
Il Partito Democratico ha avviato in Sardegna un percorso ambizioso: costruire un programma per realizzare la Sardegna che vogliamo nel 2020 e promuovere la nascita di una forza regionale, democratica, federalista, autonomista e riformista.
Abbiamo scelto un percorso aperto al contributo di quanti intendano impegnarsi per una Sardegna capace di essere protagonista del suo futuro, coraggiosa e orgogliosa della propria autonomia, forte ed in grado di affrontare la crisi sociale e politica e superare il ritardo strutturale che impedisce la ripresa economica per dare opportunità nuove e migliori ai suoi abitanti. Per questo obiettivo abbiamo pensato di coinvolgere esperienze, intelligenze e competenze di tutta l’isola.
Chiediamo ai cittadini democratici la disponibilità a pensare, progettare e sostenere questo percorso con un contributo sul tema che ritenete più vicino e meglio conosciuto, a partire dai contenuti dell'ultima esperienza di governo di centrosinistra per confrontarli con i cambiamenti in atto e con le nuove sfide che ci attendono per i prossimi anni. Intendiamo rafforzare gli elementi di modernità contenuti in quell'esperienza, modificare gli aspetti di criticità e delineare un programma che porti ad una idea di Sardegna nel 2020 attraverso la valorizzazione della nostra cultura e identità, del nostro ambiente e del territorio, unendo innovazione cambiamento e coesione.
I temi generali sono:
- Identità e cultura
- Autogoverno e riforma della regione
- Ambiente e governo del territorio
- Conoscenza
- Sistemi produttivi e politiche del lavoro
- Infrastrutture e reti di servizio
- Solidarietà e coesione sociale
Puoi inviare il tuo contributo a: lasardegnachevogliamo@hotmail.it
Grazie sin d’ora per la tua partecipazione,
Silvio Lai
Abbiamo scelto un percorso aperto al contributo di quanti intendano impegnarsi per una Sardegna capace di essere protagonista del suo futuro, coraggiosa e orgogliosa della propria autonomia, forte ed in grado di affrontare la crisi sociale e politica e superare il ritardo strutturale che impedisce la ripresa economica per dare opportunità nuove e migliori ai suoi abitanti. Per questo obiettivo abbiamo pensato di coinvolgere esperienze, intelligenze e competenze di tutta l’isola.
Chiediamo ai cittadini democratici la disponibilità a pensare, progettare e sostenere questo percorso con un contributo sul tema che ritenete più vicino e meglio conosciuto, a partire dai contenuti dell'ultima esperienza di governo di centrosinistra per confrontarli con i cambiamenti in atto e con le nuove sfide che ci attendono per i prossimi anni. Intendiamo rafforzare gli elementi di modernità contenuti in quell'esperienza, modificare gli aspetti di criticità e delineare un programma che porti ad una idea di Sardegna nel 2020 attraverso la valorizzazione della nostra cultura e identità, del nostro ambiente e del territorio, unendo innovazione cambiamento e coesione.
I temi generali sono:
- Identità e cultura
- Autogoverno e riforma della regione
- Ambiente e governo del territorio
- Conoscenza
- Sistemi produttivi e politiche del lavoro
- Infrastrutture e reti di servizio
- Solidarietà e coesione sociale
Puoi inviare il tuo contributo a: lasardegnachevogliamo@hotmail.it
Grazie sin d’ora per la tua partecipazione,
Silvio Lai
Tagli e nessun investimento. Tremonti ministro dell'economia o parrucchiere?
Siamo alle solite, ancora tagli da 30 cm dal suolo che colpisce bassi e alti.
Analizzando la manovra si può notare che:
Superbollo solo per 439 modelli di auto. Auto che superano i 225 Kw, come che se quella da 200 Kw fosse l'auto dell'operaio o del disoccupato. Per esempio la Bmw 740d costa 104 mila euro e ha una potenza di 225 Kw, niente superbollo.
Nessuna assunzione nella scuola pubblica per gli insegnanti di sostegno, ma 330 milioni per il biennio 2011-2012 per le scuole private.
Stato d'emergenza. Per dichiarare lo Stato di emergenza in caso di calamità naturali, e lo stanziamento dei necessari fondi, la Protezione civile dovrà chiedere il consenso del ministero dell'Economia.
Anche i comuni saranno coinvolti, grazie a un sistema di incentivi, nella battaglia contro gli evasori: il 33% delle maggiori somme riscosse resterà nelle casse dell'ente locale... poi ne potranno utilizzare pochi per il patto di stabilità. Vorrei capire i comuni rurali quanti evasori fiscali possono avere...
Ticket sulle ricette. Dal 1° luglio 2010 potrebbe essere introdotto un ticket di 7,5 euro, e i cittadini attualmente esenti pagheranno invece 3 euro. Importi che dovrebbero ridursi a 6 e 2 euro a partire da gennaio 2011. Sempre i redditi alti ad avere la peggio.
Contromanovra:
Open Source nelle PA: risparmio di 2 miliardi annui.
Rinuncia alle missioni estere di pace: 6 miliardi annui.
Dimezzamento indennità parlamentari: 68 miliardi annui.
Senza fare rivoluzioni toccando tutte le classi sociali come invalidi, pensionati, disoccupati e cassaintegrati si può fare una manovra di 76 miliardi. E' vero: come fanno poi i politici con 4 mila euro a fine mese?
Analizzando la manovra si può notare che:
Superbollo solo per 439 modelli di auto. Auto che superano i 225 Kw, come che se quella da 200 Kw fosse l'auto dell'operaio o del disoccupato. Per esempio la Bmw 740d costa 104 mila euro e ha una potenza di 225 Kw, niente superbollo.
Nessuna assunzione nella scuola pubblica per gli insegnanti di sostegno, ma 330 milioni per il biennio 2011-2012 per le scuole private.
Stato d'emergenza. Per dichiarare lo Stato di emergenza in caso di calamità naturali, e lo stanziamento dei necessari fondi, la Protezione civile dovrà chiedere il consenso del ministero dell'Economia.
Anche i comuni saranno coinvolti, grazie a un sistema di incentivi, nella battaglia contro gli evasori: il 33% delle maggiori somme riscosse resterà nelle casse dell'ente locale... poi ne potranno utilizzare pochi per il patto di stabilità. Vorrei capire i comuni rurali quanti evasori fiscali possono avere...
Ticket sulle ricette. Dal 1° luglio 2010 potrebbe essere introdotto un ticket di 7,5 euro, e i cittadini attualmente esenti pagheranno invece 3 euro. Importi che dovrebbero ridursi a 6 e 2 euro a partire da gennaio 2011. Sempre i redditi alti ad avere la peggio.
Contromanovra:
Open Source nelle PA: risparmio di 2 miliardi annui.
Rinuncia alle missioni estere di pace: 6 miliardi annui.
Dimezzamento indennità parlamentari: 68 miliardi annui.
Senza fare rivoluzioni toccando tutte le classi sociali come invalidi, pensionati, disoccupati e cassaintegrati si può fare una manovra di 76 miliardi. E' vero: come fanno poi i politici con 4 mila euro a fine mese?
06/07/11
Manovra Populista.
Tanto clamore mediatico per il Super Bollo per Suv e auto di lusso che avrebbe dovuto aiutare l'Economia italiana. Gli stessi Suv che Marchionne propose agli operai Fiat per il rilancio dell'azienda. Tutto un Flop: infatti il testo inviato al quirinale dice che si pagherà 10 euro per ogni Kilowatt in più rispetto ai 225 Kw stabiliti come limite. Significa che verranno coinvolte poche macchine e il risparmio sarà di 190 milioni su una manovra di 47 miliardi, che tra l'altro prevede la riduzione del 30% degli incentivi alle energie rinnovabili.
MSolinas.
MSolinas.
Testamento Biologico.
Vi anticipo prima del voto che sono a favore del Testamento Biologico. Forse la mia laicità mi permette una scelta più facile, ma ho saputo di molti credenti che condividono la mia idea. Ogni individuo deve avere la libertà di decidere per se stesso senza portare problemi al prossimo. Ritengo che non si tratta di un argomento di destra o sinistra e penso sia opportuno che il voto sia individuale e non di gruppo.
Lo scenario prevede maggioranza favorevole e opposizioni contrarie, sicuramente con qualche astenuto o diverso dal gruppo di appartenenza.
Nello stesso gruppo Pd a quanto pare sono i cattolici a imporre la contrarietà al T.B. con a capo Fioroni. Confido nell'intelligenza dei singoli che valuteranno in autonomia se interrompere una non terapia di idratazione e alimentazione.
Sperando di non vedere l'ennesima astensione.
Mirko Solinas.
Lo scenario prevede maggioranza favorevole e opposizioni contrarie, sicuramente con qualche astenuto o diverso dal gruppo di appartenenza.
Nello stesso gruppo Pd a quanto pare sono i cattolici a imporre la contrarietà al T.B. con a capo Fioroni. Confido nell'intelligenza dei singoli che valuteranno in autonomia se interrompere una non terapia di idratazione e alimentazione.
Sperando di non vedere l'ennesima astensione.
Mirko Solinas.
Houston, we've had a problem! - di Thomas Castangia -
Dopo aver letto una decina di note e qualche centinaio di commenti sul web ho deciso di provare ad affrontare il tema da un punto di vista diverso.
La discussione che ieri si è scatenata sul web in seguito all'astensione del PD sul voto sull'abolizione delle Province ha portato a galla una serie di temi che voglio provare ad esaminare.
Non credo che il tema centrale possa essere la credibilità della proposta dell' IDV o il suo presunto intento provocatorio. Come in maniera puntuale ricorda Civati “il voto disastroso di oggi è la dimostrazione plastica che è ora (anzi, era ora un anno fa, almeno) che il centrosinistra si trovi intorno a un tavolo. E concordi le scelte che hanno una qualche rilevanza nell'opinione pubblica e nel nostro elettorato: ed è esattamente il caso del voto di oggi.” Ben venga l'analisi di Sarrubi ma qualcuno mi spiega perchè ancora oggi non esiste una proposta del PD su questo tema discussa nel partito ? Qualcuno mi sa dire perchè non si è tentato di costruire insieme ad IDV e SEL una proposta organica e condivisa? Io sinceramente non capisco come mai non si riesca mai ad essere chiari e netti “Le province le vogliamo superare? Non possiamo presentare un testo condiviso, accidenti? Dobbiamo farci dare le pagelle dai quei rivoluzionari del Terzo Polo? “ Il rischio vero è proprio quello sottolineato da Civati “Altrimenti, lo schema è quello di sempre: un centrosinistra diviso, che si scambia accuse. Alcuni passano per burocrati conservatori, altri per qualunquisti inclini alla demagogia. “
Entrando nel merito del tema come giustamente ricorda Stella “Soppresse già alla Costituente dalla Commissione dei 75, ma resuscitate dall'Assemblea in attesa delle Regioni, le Province avevano quella data di scadenza: il 1970. Ma quando le Regioni arrivarono, Ugo La Malfa invocò inutilmente la soppressione dei «doppioni»: il Parlamento decise di aspettare il consolidamento dei nuovi enti. Campa cavallo... Quarant'anni dopo, non c'è occasione in cui il problema non sia affrontato con il rinvio a un «ridisegno complessivo», a una «riscrittura delle competenze», a una «grande riforma» che tenga dentro tutto. “ Non credo sia più tempo di rinvii!
Sarebbe il caso di sintonizzarsi con il paese reale e capire che su alcuni temi la classe dirigente deve dare segnali chiari e netti in tempi brevissimi.
Nel 2009 Massimo Donati riesce a far calendarizzare la discussione alla Camera si approvo una delibera dove si diceva “che la riforma degli enti locali era «urgente e necessaria al fine di rimuovere la giungla amministrativa e di ridurre i costi della politica», denunciava la «proliferazione di innumerevoli enti» e «un intreccio inestricabile di funzioni che genera inefficienza e rende difficile la decisione amministrativa» e rinviava tutto al sorgere del mitico sole dell'avvenire berlusconian-federalista. E cioè alla «imminente presentazione di un disegno di legge recante la Carta delle autonomie locali».”
“Da allora sono passati, inutilmente, altri due lunghi anni e mentre la crisi azzannava i cittadini, gli artigiani, le piccole e grandi imprese causando crolli apocalittici, disperazione e suicidi, i palazzi del potere davano qui una sforbiciatina del tre per cento, lì del tre per mille. E quelle epocali riforme che dovevano ridisegnare tutto per restituire al Paese la forza, l'efficienza, la stima in un classe dirigente credibile, tutte cose necessarie per affrontare questi tempi bui, dove sono? Sempre lì torniamo: taglia taglia, hanno tagliato i tagli. “
Ora il rischio vero è quello che anche tutti gli argomenti seri risultino svuotati da decennali bla-bla e perdite di tempo.
Mi pare chiaro dunque che come scrive il Post “Sulla sbrigativa proposta dell’IdV ieri non ci si giocava solo l’abolizione delle province, pure benemerita anche in forme da perfezionare. Ci si giocava quel poco di credibilità che la politica potesse avere mantenuto sul tema, e su quello dei costi di se stessa, e degli sprechi: e il PD si giocava un’occasione per dare concretezza alla rinnovata immagine di sé uscita dai risultati elettorali, proprio mentre l’inchiesta Pronzato rischia invece di complicargli le cose. Non è demagogia, è comunicazione con gli elettori, rassicurazione sulle proprie buone intenzioni: a meno di non avere il coraggio di dire esplicitamente agli elettori “noi le province le vogliamo mantenere”. Ma se il vento è davvero cambiato, sarebbe il caso di girare le vele.
Thomas Castangia. Segretario PD Provincia Cagliari.
La discussione che ieri si è scatenata sul web in seguito all'astensione del PD sul voto sull'abolizione delle Province ha portato a galla una serie di temi che voglio provare ad esaminare.
Non credo che il tema centrale possa essere la credibilità della proposta dell' IDV o il suo presunto intento provocatorio. Come in maniera puntuale ricorda Civati “il voto disastroso di oggi è la dimostrazione plastica che è ora (anzi, era ora un anno fa, almeno) che il centrosinistra si trovi intorno a un tavolo. E concordi le scelte che hanno una qualche rilevanza nell'opinione pubblica e nel nostro elettorato: ed è esattamente il caso del voto di oggi.” Ben venga l'analisi di Sarrubi ma qualcuno mi spiega perchè ancora oggi non esiste una proposta del PD su questo tema discussa nel partito ? Qualcuno mi sa dire perchè non si è tentato di costruire insieme ad IDV e SEL una proposta organica e condivisa? Io sinceramente non capisco come mai non si riesca mai ad essere chiari e netti “Le province le vogliamo superare? Non possiamo presentare un testo condiviso, accidenti? Dobbiamo farci dare le pagelle dai quei rivoluzionari del Terzo Polo? “ Il rischio vero è proprio quello sottolineato da Civati “Altrimenti, lo schema è quello di sempre: un centrosinistra diviso, che si scambia accuse. Alcuni passano per burocrati conservatori, altri per qualunquisti inclini alla demagogia. “
Entrando nel merito del tema come giustamente ricorda Stella “Soppresse già alla Costituente dalla Commissione dei 75, ma resuscitate dall'Assemblea in attesa delle Regioni, le Province avevano quella data di scadenza: il 1970. Ma quando le Regioni arrivarono, Ugo La Malfa invocò inutilmente la soppressione dei «doppioni»: il Parlamento decise di aspettare il consolidamento dei nuovi enti. Campa cavallo... Quarant'anni dopo, non c'è occasione in cui il problema non sia affrontato con il rinvio a un «ridisegno complessivo», a una «riscrittura delle competenze», a una «grande riforma» che tenga dentro tutto. “ Non credo sia più tempo di rinvii!
Sarebbe il caso di sintonizzarsi con il paese reale e capire che su alcuni temi la classe dirigente deve dare segnali chiari e netti in tempi brevissimi.
Nel 2009 Massimo Donati riesce a far calendarizzare la discussione alla Camera si approvo una delibera dove si diceva “che la riforma degli enti locali era «urgente e necessaria al fine di rimuovere la giungla amministrativa e di ridurre i costi della politica», denunciava la «proliferazione di innumerevoli enti» e «un intreccio inestricabile di funzioni che genera inefficienza e rende difficile la decisione amministrativa» e rinviava tutto al sorgere del mitico sole dell'avvenire berlusconian-federalista. E cioè alla «imminente presentazione di un disegno di legge recante la Carta delle autonomie locali».”
“Da allora sono passati, inutilmente, altri due lunghi anni e mentre la crisi azzannava i cittadini, gli artigiani, le piccole e grandi imprese causando crolli apocalittici, disperazione e suicidi, i palazzi del potere davano qui una sforbiciatina del tre per cento, lì del tre per mille. E quelle epocali riforme che dovevano ridisegnare tutto per restituire al Paese la forza, l'efficienza, la stima in un classe dirigente credibile, tutte cose necessarie per affrontare questi tempi bui, dove sono? Sempre lì torniamo: taglia taglia, hanno tagliato i tagli. “
Ora il rischio vero è quello che anche tutti gli argomenti seri risultino svuotati da decennali bla-bla e perdite di tempo.
Mi pare chiaro dunque che come scrive il Post “Sulla sbrigativa proposta dell’IdV ieri non ci si giocava solo l’abolizione delle province, pure benemerita anche in forme da perfezionare. Ci si giocava quel poco di credibilità che la politica potesse avere mantenuto sul tema, e su quello dei costi di se stessa, e degli sprechi: e il PD si giocava un’occasione per dare concretezza alla rinnovata immagine di sé uscita dai risultati elettorali, proprio mentre l’inchiesta Pronzato rischia invece di complicargli le cose. Non è demagogia, è comunicazione con gli elettori, rassicurazione sulle proprie buone intenzioni: a meno di non avere il coraggio di dire esplicitamente agli elettori “noi le province le vogliamo mantenere”. Ma se il vento è davvero cambiato, sarebbe il caso di girare le vele.
Thomas Castangia. Segretario PD Provincia Cagliari.
Demagogia & Populismo. Intanto le Province non muoiono.
Le Province resistono grazie all'astensione del gruppo Pd al Senato. L'ennesima prova di quanto la classe politica del Partito Democratico sia lontana anni luce dai cittadini.
La stessa classe politica che in ogni campagna elettorale fa' la populista e demagoga. Che dice ai cittadini che si abbasseranno i costi della politica, che si creeranno nuovi posti di lavoro, ecc.. la solita cantilena. Al momento del voto però c'è chi cerca l'inappliccabilità, o peggio ancora c'è chi vuole la paternità di una riforma tanto populista e tanto richiesta.
Ma ciò non basta: oltre ad essere un chiaro dispetto a Italia dei Valori e Di Pietro, il Partito Democratico dice di avere la proposta alternativa sempre al momento delle dichiarazioni di voto.
Domani Zoggia presenterà l'alternativa, come fece qualcuno qualche giorno fa' in Sardegna riguardo ai vitalizi. Giusto per zittire le critiche e le polemiche.
Nel 2008 Veltroni e Berlusconi promisero agli elettori l'abolizione delle province, non l'abolizione delle province dopo una revisione costituzionale. E' come promettere al bambino che se farà i compiti potrà uscire a giocare con gli amici. Quando il bambino finisce i compiti, la mamma gli concede libera uscita ma non prima di essere passati dalla nonna a chiedere la lista della spesa, a fare la spesa e a portare le buste a casa.
Che Di Pietro fa' della demagogia e del populismo le sue armi ne siamo coscenti tutti, ma quando la demagogia e il populismo sfiorano una promessa in campagna elettorale ci penserei due volte prima di astenermi.
Anche il vento del cambiamento tanto citato in questi mesi è populista. Ma è un vento fresco che in Primavera faceva piacere a tutti, in estate no.
A cosa servono le Province? Prendiamo in esame la legge regionale 09/2006 che cita:
1.a,b,c) Un compito che può svolgere la Regione inserendo tavoli tematici con le amministrazioni comunali.
2) La tutela del territorio può essere distribuita tra i comuni sotto la supervisione della Regione tramite l'assessorato all'Ambiente.
3.a) Ancora Ambiente, ancora Regione. Dove sono le strumentazioni a disposizione delle Province per la prevenzione delle calamità? Dove è stata, per esempio, la Provincia di Cagliari durante le inondazioni di Capoterra e altri comuni dell'hiterland cagliaritano? Dov'è la tutela dell'ambiente nelle zone limitrofi al poligono di Quirra?
3.b) Dov'è la progettazione provinciale per l'energia alternativa pulita? Negli ultimi anni la Sardegna è stata invasa dalle pale eoliche ma è servita una legge regionale per regolamentare l'installazione delle pale, addirittura l'Onorevole Caterina Pes è dovuta ricorrere alla Camera presentando un ddl contro le aziende Offshore che avrebbero voluto installare pale eoliche ovunque senza criterio.
Il capitale sociale del gestore unico dell'acqua Abbanoa è per l'85,5% dei comuni sardi, e del 14.5% della Regione Sardegna. Che capitolo di voce hanno le Province?
3.d) Viabilità e Trasporti. I trasporti sono lottizzati dall'Arst (azienda regionale) e Trenitalia (azienda S.p.a. nazionale). La viabilità è gestita dall'Anas. Non ci sarebbe alcuna differenza se il tutto passasse nelle mani dei della Regione, o forse è già tutto in mano alla Regione?
3.e) Flora e Fauna devono essere tutelate, ma come? Con leggi regionali e appliccate dai Comuni che hanno strumenti fisici e umani per poter occuparsi della tutela ambientale.
3. f) La Caccia viene regolamentata da un calendario venatorio deciso dalla Regione. La regolamentazione dell'attività è dovuta alla Regione. I pagamenti delle tasse della caccia finiscono in Regione. Che potere ha la Provincia?
3.g) Raccontate ai cittadini del caso del Medio Campidano, dove la Regione vuole mettere i sigilli alla discarica villacidrese. Di chi è la decisione? Della provincia o della Regione?
3.h,i,l,m) Sono compiti svolgibili da Comuni e Regione.
L'abolizione delle Province è fattibile, ho riportato solo alcuni esempi. Ora il Pd porti in commissione e in aula la proposta alternativa all'alternativa e attendiamo gli sviluppi.
Quì l'unico che sfrutta il vento favorevole è D'Alema con la sua barca a vela.
E poi non lamentatevi se il PD perde consensi e militanti.. d'altronde in 3 anni e mezzo non è cambiato nulla: sommando i voti di Pd, Sel e Idv e sottraendoli a quelli del 2008 il risultato è zero.
Mirko Solinas.
La stessa classe politica che in ogni campagna elettorale fa' la populista e demagoga. Che dice ai cittadini che si abbasseranno i costi della politica, che si creeranno nuovi posti di lavoro, ecc.. la solita cantilena. Al momento del voto però c'è chi cerca l'inappliccabilità, o peggio ancora c'è chi vuole la paternità di una riforma tanto populista e tanto richiesta.
Ma ciò non basta: oltre ad essere un chiaro dispetto a Italia dei Valori e Di Pietro, il Partito Democratico dice di avere la proposta alternativa sempre al momento delle dichiarazioni di voto.
Domani Zoggia presenterà l'alternativa, come fece qualcuno qualche giorno fa' in Sardegna riguardo ai vitalizi. Giusto per zittire le critiche e le polemiche.
Nel 2008 Veltroni e Berlusconi promisero agli elettori l'abolizione delle province, non l'abolizione delle province dopo una revisione costituzionale. E' come promettere al bambino che se farà i compiti potrà uscire a giocare con gli amici. Quando il bambino finisce i compiti, la mamma gli concede libera uscita ma non prima di essere passati dalla nonna a chiedere la lista della spesa, a fare la spesa e a portare le buste a casa.
Che Di Pietro fa' della demagogia e del populismo le sue armi ne siamo coscenti tutti, ma quando la demagogia e il populismo sfiorano una promessa in campagna elettorale ci penserei due volte prima di astenermi.
Anche il vento del cambiamento tanto citato in questi mesi è populista. Ma è un vento fresco che in Primavera faceva piacere a tutti, in estate no.
A cosa servono le Province? Prendiamo in esame la legge regionale 09/2006 che cita:
Art. 5
Funzioni delle province
1. La provincia:
a) raccoglie e coordina le proposte avanzate dai comuni, ai fini della programmazione economica, territoriale ed ambientale della Regione;
b) concorre alla determinazione degli atti della programmazione regionale secondo norme dettate dalla legge regionale;
c) formula e adotta, con riferimento alle previsioni e agli obiettivi degli atti della programmazione regionale, propri programmi pluriennali, sia di carattere generale che settoriale, e promuove il coordinamento dell'attività programmatoria dei comuni.
2. La provincia, ferme restando le competenze dei comuni, predispone ed adotta gli atti di pianificazione territoriale di livello provinciale ai sensi della legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45 (Norme per l'uso e la tutela del territorio), e successive modificazioni.
3. Spettano alle province funzioni e compiti che riguardino vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nell'ambito delle seguenti materie:
a) difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità;
b) tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche;
c) valorizzazione dei beni culturali;
d) viabilità e trasporti;
e) protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali;
f) caccia e pesca nelle acque interne;
g) organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale;
h) rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore;
i) servizi sanitari, d'igiene e profilassi pubblica;
l) compiti connessi all'istruzione secondaria di secondo grado ed artistica e alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica;
m) raccolta ed elaborazione di dati ed assistenza tecnico-amministrativa e, ove necessario, economica e finanziaria, agli enti locali.
4. Fino all'adeguamento della legislazione regionale a quanto previsto dal presente articolo, per quanto non previsto dai titoli seguenti, restano ferme le competenze attribuite dalle vigenti disposizioni.
Funzioni delle province
1. La provincia:
a) raccoglie e coordina le proposte avanzate dai comuni, ai fini della programmazione economica, territoriale ed ambientale della Regione;
b) concorre alla determinazione degli atti della programmazione regionale secondo norme dettate dalla legge regionale;
c) formula e adotta, con riferimento alle previsioni e agli obiettivi degli atti della programmazione regionale, propri programmi pluriennali, sia di carattere generale che settoriale, e promuove il coordinamento dell'attività programmatoria dei comuni.
2. La provincia, ferme restando le competenze dei comuni, predispone ed adotta gli atti di pianificazione territoriale di livello provinciale ai sensi della legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45 (Norme per l'uso e la tutela del territorio), e successive modificazioni.
3. Spettano alle province funzioni e compiti che riguardino vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nell'ambito delle seguenti materie:
a) difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità;
b) tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche;
c) valorizzazione dei beni culturali;
d) viabilità e trasporti;
e) protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali;
f) caccia e pesca nelle acque interne;
g) organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale;
h) rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore;
i) servizi sanitari, d'igiene e profilassi pubblica;
l) compiti connessi all'istruzione secondaria di secondo grado ed artistica e alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica;
m) raccolta ed elaborazione di dati ed assistenza tecnico-amministrativa e, ove necessario, economica e finanziaria, agli enti locali.
4. Fino all'adeguamento della legislazione regionale a quanto previsto dal presente articolo, per quanto non previsto dai titoli seguenti, restano ferme le competenze attribuite dalle vigenti disposizioni.
1.a,b,c) Un compito che può svolgere la Regione inserendo tavoli tematici con le amministrazioni comunali.
2) La tutela del territorio può essere distribuita tra i comuni sotto la supervisione della Regione tramite l'assessorato all'Ambiente.
3.a) Ancora Ambiente, ancora Regione. Dove sono le strumentazioni a disposizione delle Province per la prevenzione delle calamità? Dove è stata, per esempio, la Provincia di Cagliari durante le inondazioni di Capoterra e altri comuni dell'hiterland cagliaritano? Dov'è la tutela dell'ambiente nelle zone limitrofi al poligono di Quirra?
3.b) Dov'è la progettazione provinciale per l'energia alternativa pulita? Negli ultimi anni la Sardegna è stata invasa dalle pale eoliche ma è servita una legge regionale per regolamentare l'installazione delle pale, addirittura l'Onorevole Caterina Pes è dovuta ricorrere alla Camera presentando un ddl contro le aziende Offshore che avrebbero voluto installare pale eoliche ovunque senza criterio.
Il capitale sociale del gestore unico dell'acqua Abbanoa è per l'85,5% dei comuni sardi, e del 14.5% della Regione Sardegna. Che capitolo di voce hanno le Province?
3.d) Viabilità e Trasporti. I trasporti sono lottizzati dall'Arst (azienda regionale) e Trenitalia (azienda S.p.a. nazionale). La viabilità è gestita dall'Anas. Non ci sarebbe alcuna differenza se il tutto passasse nelle mani dei della Regione, o forse è già tutto in mano alla Regione?
3.e) Flora e Fauna devono essere tutelate, ma come? Con leggi regionali e appliccate dai Comuni che hanno strumenti fisici e umani per poter occuparsi della tutela ambientale.
3. f) La Caccia viene regolamentata da un calendario venatorio deciso dalla Regione. La regolamentazione dell'attività è dovuta alla Regione. I pagamenti delle tasse della caccia finiscono in Regione. Che potere ha la Provincia?
3.g) Raccontate ai cittadini del caso del Medio Campidano, dove la Regione vuole mettere i sigilli alla discarica villacidrese. Di chi è la decisione? Della provincia o della Regione?
3.h,i,l,m) Sono compiti svolgibili da Comuni e Regione.
L'abolizione delle Province è fattibile, ho riportato solo alcuni esempi. Ora il Pd porti in commissione e in aula la proposta alternativa all'alternativa e attendiamo gli sviluppi.
Quì l'unico che sfrutta il vento favorevole è D'Alema con la sua barca a vela.
E poi non lamentatevi se il PD perde consensi e militanti.. d'altronde in 3 anni e mezzo non è cambiato nulla: sommando i voti di Pd, Sel e Idv e sottraendoli a quelli del 2008 il risultato è zero.
Mirko Solinas.
05/07/11
Ancora astenuti. Speriamo domani di non trovare qualcuno che ha votato col centrodestra.
Il Pd si astiene dalla proposta Idv di eliminare le Province.
A quanto pare voto unanime del Partito Democratico con l'astensione, sempre meglio aspettare.. lo dico per esperienza.
Bersani dice che "Il Pd ha una sua linea sull'argomento. Le province gestiscono diverse cose, per esempio i permessi urbanistici, se tornano alle Regioni poi ci sarà una caterva di lamentele per le lungaggini".
Franceschini invece apre al confronto parlamentare. Mentre Zoggia, responsabile Pd agli Enti Locali dice che "si deve rivedere il numero delle Province, considerare accorpamenti. Di Pietro vuole solo il titolo in prima pagina dei quotidiani. Si impegni a dare un suo contributo per una riforma organica che parta dall'alto e discenda sui territori".
Sono favorevole alla riduzione dei costi della Politica. Dalle parole di Bersani sembra che le province si occupano della burocrazia delle regioni. Se esiste un'alternativa studiamola. Intanto il PD Sardo intende accorpare le Province, abolirle o lasciarne otto? IO VOGLIO ABOLIRE LE PROVINCE!
A quanto pare voto unanime del Partito Democratico con l'astensione, sempre meglio aspettare.. lo dico per esperienza.
Bersani dice che "Il Pd ha una sua linea sull'argomento. Le province gestiscono diverse cose, per esempio i permessi urbanistici, se tornano alle Regioni poi ci sarà una caterva di lamentele per le lungaggini".
Franceschini invece apre al confronto parlamentare. Mentre Zoggia, responsabile Pd agli Enti Locali dice che "si deve rivedere il numero delle Province, considerare accorpamenti. Di Pietro vuole solo il titolo in prima pagina dei quotidiani. Si impegni a dare un suo contributo per una riforma organica che parta dall'alto e discenda sui territori".
Sono favorevole alla riduzione dei costi della Politica. Dalle parole di Bersani sembra che le province si occupano della burocrazia delle regioni. Se esiste un'alternativa studiamola. Intanto il PD Sardo intende accorpare le Province, abolirle o lasciarne otto? IO VOGLIO ABOLIRE LE PROVINCE!
Conferenza Programmatica. Primo Tempo,
Ho già strutturato nove punti per la conferenza programmatica del Partito Democratico Sardo per Settembre.
1. Open Source. Libertà di scelta del compratore. Passaggio da Windows a Linux nelle scuole e Pubbliche Amministrazioni.
2. Spese della Politica Sarda. Dimezzamento dei Consiglieri regionali e delle indennità. Abolizione vitalizi. Riduzione dei Cda da 5 a 3 elementi.
3. Criteri per la candidatura. Stop al terzo mandato e fedina penale pulita.
4. Turismo, Lavoro & Scuole nelle coste della lingua italiana per stranieri. A Malta funziona.
5. Trasporti interni ed esterni. Un'isola che si isola rimarrà sempre un'isola.
6. Primarie. Strumento democratico, ma serve un regolamento attento.
7. Liste civiche. Solo per chi è senza tessera di partito. Se un militante Pd volesse candidarsi in una lista civica chieda permesso alla segreteria federale provinciale giustificando la scelta. L'alternativa sono le Primarie.
8. Quote rosa. Il problema non è del partito, ma della propria famiglia.
9. Master And Back per i lavoratori. Porta innovazione e occupazione in Sardegna e ti aiuto nella nascita della tua attività.
1. Open Source. Libertà di scelta del compratore. Passaggio da Windows a Linux nelle scuole e Pubbliche Amministrazioni.
2. Spese della Politica Sarda. Dimezzamento dei Consiglieri regionali e delle indennità. Abolizione vitalizi. Riduzione dei Cda da 5 a 3 elementi.
3. Criteri per la candidatura. Stop al terzo mandato e fedina penale pulita.
4. Turismo, Lavoro & Scuole nelle coste della lingua italiana per stranieri. A Malta funziona.
5. Trasporti interni ed esterni. Un'isola che si isola rimarrà sempre un'isola.
6. Primarie. Strumento democratico, ma serve un regolamento attento.
7. Liste civiche. Solo per chi è senza tessera di partito. Se un militante Pd volesse candidarsi in una lista civica chieda permesso alla segreteria federale provinciale giustificando la scelta. L'alternativa sono le Primarie.
8. Quote rosa. Il problema non è del partito, ma della propria famiglia.
9. Master And Back per i lavoratori. Porta innovazione e occupazione in Sardegna e ti aiuto nella nascita della tua attività.
04/07/11
Rispondo all'On. Gianvalerio Sanna.
Caro On. Sanna, le scrivo queste due righe perché trovo subdolo e ridicolo ciò che ha scritto nel suo blog.
Lei parla tanto di innovazione, quell'innovazione con cui non ha fatto i conti al momento del SUO TERZO MANDATO. L'innovazione che passa nell'era informatica e dei Social Network, della rete libera e dell'informazione libera.
Oggi è molto più semplice smascherare l'inganno, è molto meno impegnativo informarsi.
Ed è difficile accettare la critica dall'elettore o dal militante. E mi dispiace leggere che un rappresentate di un'istituzione, un uomo eletto da un elettorato di centrosinistra dia dell'ignorante a chi ha avuto il coraggio di criticare in modo costruttivo un voto su un tema populista. Quel populismo però che cercate attraverso i Media e che raccoglie voti.
Un tema che, però caro Onorevole, voi riportate ad ogni campagna elettorale e di cui non vi siete mai occupati una volta eletti.
E' facile criticare, ma è forse più difficile proporre l'alternativa e noi l'abbiamo fatto. Ci vedremo alla conferenza programmatica e sarò tutto orecchie per le sue proposte. Io le mie le ho, ma forse per lei sono troppo innovative e populiste.
Ps: non sono un blogger, ma un militante che ha le palle di dire ciò che Lei ed altri non vogliono sentirsi dire.
Mirko Solinas.
Link: http://www.gianvaleriosanna.it/articoli_dettaglio.asp?ID=3856
Oggi è molto più semplice smascherare l'inganno, è molto meno impegnativo informarsi.
Ed è difficile accettare la critica dall'elettore o dal militante. E mi dispiace leggere che un rappresentate di un'istituzione, un uomo eletto da un elettorato di centrosinistra dia dell'ignorante a chi ha avuto il coraggio di criticare in modo costruttivo un voto su un tema populista. Quel populismo però che cercate attraverso i Media e che raccoglie voti.
Un tema che, però caro Onorevole, voi riportate ad ogni campagna elettorale e di cui non vi siete mai occupati una volta eletti.
E' facile criticare, ma è forse più difficile proporre l'alternativa e noi l'abbiamo fatto. Ci vedremo alla conferenza programmatica e sarò tutto orecchie per le sue proposte. Io le mie le ho, ma forse per lei sono troppo innovative e populiste.
Ps: non sono un blogger, ma un militante che ha le palle di dire ciò che Lei ed altri non vogliono sentirsi dire.
Mirko Solinas.
Link: http://www.gianvaleriosanna.it/articoli_dettaglio.asp?ID=3856
Pdindignados!
Era il 24 Giugno 2011, una calda notte d'estate, ore 23.38. Il consiglio regionale della Sardegna si accingeva a votare l'emendamento 3bis che recita così: L’assegno di vitalizio di Consigliere regionale della Sardegna non è cumulabile con l’assegno di vitalizio di parlamentare della Repubblica Italiana e/o parlamentare Europeo.
L'On. Capelli del gruppo Misto mette in rete quasi in tempo reale il voto sull'emendamento. Presenti 68, contrari 39, Favorevoli 8, Astenuti 15. Si dice che il gruppo Pd si è astenuto, quindi quei 15 erano riconducibili al gruppo del Partito Democratico.
Partono le richieste di spiegazioni dei militanti al Capogruppo Mario Bruno che replica “Il tema dei costi della politica è da affrontare in modo serio, nel gruppo (e lo farò alla prima occasione - tra qualche giorno - con una proposta), nel partito (a cominciare dalla imminente conferenza programmatica). Ieri notte, ripeto, e non voglio giustificarmi, non ho prestato la necessaria attenzione (ero concentrato su altri temi quali Abbanoa, Quirra, Aeroporti, la tensione nei rapporti con SEL) ed ho sottovalutato perfino il valore simbolico di quel voto. Non guidavo io nell'indicazione di voto, ma poco importa. Mi assumo tutta la responsabilità. Ho sbagliato, ma non avevo interessi personali nè di casta da difendere. Come capogruppo ho il cruccio di non aver chiesto una sospensione e affrontato comunque il voto dopo una valutazione più approfondita. Le affermazioni sulla non applicabilità della norma da parte della presidenza del Consiglio (che non vuol dire non ammissibilità al voto) mi hanno confuso.Spero salviate la buona fede che tuttavia non giustifica, mi rendo conto. Se serve al partito sono pronto anche a lasciare l'incarico di presidente del gruppo...tengo molto alla opinione dei cittadini e ho impostato tutta la mia attività politica nella partecipazione...non al mantenimento di cariche. Vi ringrazio per le critiche e per la vostra costante azione di controllo. Vi chiedo scusa. Questa è democrazia. “
Ieri sono stati saltati fuori i votanti e come hanno votato.
Risultano 10 astenuti PD e non 15 come si sapeva 4 giorni fa'. Gli altri 5 erano assenti? No, hanno votato con il centrodestra. Stiamo parlando di Valerio Meloni, Franco Sabatini, Giuseppe Cuccu, Cesare Moriconi e Gavino Manca.
Sono disgustato dal voto di questi cinque consiglieri, cinque persone delegate dai cittadini di area centrosinistra ad essere rappresentati. Cinque consiglieri che hanno preso i voti di giovani speranzosi, di disoccupati, di inoccupati, di cassaintegrati, di pensionati, di lavoratori in nero e di lavoratori precari.
Queste persone se siedono lì e prendono 14 mila di euro al mese lo devono a noi militanti che in ogni campagna elettorale andiamo a cercare i voti per loro.
Hanno fatto gli interessi della Casta, hanno perso l'ennesima occasione per distruggere la teoria dei qualunquisti del PD-L.
Ogni giorno noi ci impegniamo per un partito migliore, ogni giorno proviamo a convincere gli astenuti a diventare elettori del centrosinistra, ogni giorno accettiamo il confronto con altre forze politiche e antipolitiche.
E domani con quale faccia questi elementi si presentano alla Conferenza Programmatica per dialogare sui tagli alla politica?
Chiedo ufficialmente come militante Pd, come precario, come cittadino, come elettore Pd di spiegare il loro voto.
Mirko Solinas.
L'On. Capelli del gruppo Misto mette in rete quasi in tempo reale il voto sull'emendamento. Presenti 68, contrari 39, Favorevoli 8, Astenuti 15. Si dice che il gruppo Pd si è astenuto, quindi quei 15 erano riconducibili al gruppo del Partito Democratico.
Partono le richieste di spiegazioni dei militanti al Capogruppo Mario Bruno che replica “Il tema dei costi della politica è da affrontare in modo serio, nel gruppo (e lo farò alla prima occasione - tra qualche giorno - con una proposta), nel partito (a cominciare dalla imminente conferenza programmatica). Ieri notte, ripeto, e non voglio giustificarmi, non ho prestato la necessaria attenzione (ero concentrato su altri temi quali Abbanoa, Quirra, Aeroporti, la tensione nei rapporti con SEL) ed ho sottovalutato perfino il valore simbolico di quel voto. Non guidavo io nell'indicazione di voto, ma poco importa. Mi assumo tutta la responsabilità. Ho sbagliato, ma non avevo interessi personali nè di casta da difendere. Come capogruppo ho il cruccio di non aver chiesto una sospensione e affrontato comunque il voto dopo una valutazione più approfondita. Le affermazioni sulla non applicabilità della norma da parte della presidenza del Consiglio (che non vuol dire non ammissibilità al voto) mi hanno confuso.Spero salviate la buona fede che tuttavia non giustifica, mi rendo conto. Se serve al partito sono pronto anche a lasciare l'incarico di presidente del gruppo...tengo molto alla opinione dei cittadini e ho impostato tutta la mia attività politica nella partecipazione...non al mantenimento di cariche. Vi ringrazio per le critiche e per la vostra costante azione di controllo. Vi chiedo scusa. Questa è democrazia. “
Ieri sono stati saltati fuori i votanti e come hanno votato.
Risultano 10 astenuti PD e non 15 come si sapeva 4 giorni fa'. Gli altri 5 erano assenti? No, hanno votato con il centrodestra. Stiamo parlando di Valerio Meloni, Franco Sabatini, Giuseppe Cuccu, Cesare Moriconi e Gavino Manca.
Sono disgustato dal voto di questi cinque consiglieri, cinque persone delegate dai cittadini di area centrosinistra ad essere rappresentati. Cinque consiglieri che hanno preso i voti di giovani speranzosi, di disoccupati, di inoccupati, di cassaintegrati, di pensionati, di lavoratori in nero e di lavoratori precari.
Queste persone se siedono lì e prendono 14 mila di euro al mese lo devono a noi militanti che in ogni campagna elettorale andiamo a cercare i voti per loro.
Hanno fatto gli interessi della Casta, hanno perso l'ennesima occasione per distruggere la teoria dei qualunquisti del PD-L.
Ogni giorno noi ci impegniamo per un partito migliore, ogni giorno proviamo a convincere gli astenuti a diventare elettori del centrosinistra, ogni giorno accettiamo il confronto con altre forze politiche e antipolitiche.
E domani con quale faccia questi elementi si presentano alla Conferenza Programmatica per dialogare sui tagli alla politica?
Chiedo ufficialmente come militante Pd, come precario, come cittadino, come elettore Pd di spiegare il loro voto.
Mirko Solinas.
Agli amici di Sel.
Ho appreso oggi la proposta-sfida di Sel al PD di candidare alle prossime politiche regionali una donna e di un'unico partito che comprenda Pd e Sel.
Vorrei rispondere da militante del Pd agli amici di Sel:
Cari Compagni,
ho sempre apprezzato il vostro modo di lavorare, soprattutto durante l'ultima tornata elettorale che ci ha visto vincitori a Cagliari.
Ho letto con piacere le vostre proposte in quanto costruttive e propense ad un futuro migliore ma, purtroppo, mi trovo in totale disaccordo.
Spiego, ovviamente, il perché: la donna ha lottato per anni versando tanto sangue per avere gli stessi diritti dell'uomo, tutelandola ora non stiamo rispettando ciò per cui le donne hanno lottato. Ho sempre apprezzato il modo di fare "femminile" nel fare tanto e del parlare poco, al contrario di noi "maschietti" che parliamo tanto e facciamo poco.
Il candidato a salvare questa immensa barca chiamata Sardegna dev'essere una persona capace e di qualità che vada aldilà del sesso e dell'età. Io mi sento rappresentato da una persona vicina ai miei ideali di sinistra, una persona che deve ridare speranze di vita a quest'isola, e non importa se sia donna, uomo, gay o trans, giovane o vecchio.
Abbiamo uno strumento democratico chiamato Primarie, che hanno quasi sempre espresso il candidato migliore. E' a disposizione di tutto il centro sinistra. L'importante è che, concluse le primarie, si collabori tutti in una stessa direzione.
Non sono d'accordo nemmeno nel far confluire i nostri partiti in un unico, la ragione più importante forse è quella relativa alla rivendicazione dell'ex appartenenza. Non so se in Sel tra compagni vi etichettate come ex Ds ed ex Prc, ma da noi, purtroppo, accade dopo quattro anni di nascita del partito, che ci si etichetta come ex Ds, ex Margherita, ex Progetto Sardegna ecc.
Questo immobilizza il partito in molte circostanze. Come accade anche nel PDL dove si quota tra ex FI ed ex AN.
Abbiamo anche alcune vedute e ideali diversi, i vostri un po' più estremisti. Ben vengano collaborazioni future, anche perché vi vedo come il partito più vicino a noi, ma perdonatemi se in queste due vedute sono contrario.
Vi faccio una controproposta: facciamo decidere a tutti i militanti.
Con affetto.
Mirko Solinas.
Vorrei rispondere da militante del Pd agli amici di Sel:
Cari Compagni,
ho sempre apprezzato il vostro modo di lavorare, soprattutto durante l'ultima tornata elettorale che ci ha visto vincitori a Cagliari.
Ho letto con piacere le vostre proposte in quanto costruttive e propense ad un futuro migliore ma, purtroppo, mi trovo in totale disaccordo.
Spiego, ovviamente, il perché: la donna ha lottato per anni versando tanto sangue per avere gli stessi diritti dell'uomo, tutelandola ora non stiamo rispettando ciò per cui le donne hanno lottato. Ho sempre apprezzato il modo di fare "femminile" nel fare tanto e del parlare poco, al contrario di noi "maschietti" che parliamo tanto e facciamo poco.
Il candidato a salvare questa immensa barca chiamata Sardegna dev'essere una persona capace e di qualità che vada aldilà del sesso e dell'età. Io mi sento rappresentato da una persona vicina ai miei ideali di sinistra, una persona che deve ridare speranze di vita a quest'isola, e non importa se sia donna, uomo, gay o trans, giovane o vecchio.
Abbiamo uno strumento democratico chiamato Primarie, che hanno quasi sempre espresso il candidato migliore. E' a disposizione di tutto il centro sinistra. L'importante è che, concluse le primarie, si collabori tutti in una stessa direzione.
Non sono d'accordo nemmeno nel far confluire i nostri partiti in un unico, la ragione più importante forse è quella relativa alla rivendicazione dell'ex appartenenza. Non so se in Sel tra compagni vi etichettate come ex Ds ed ex Prc, ma da noi, purtroppo, accade dopo quattro anni di nascita del partito, che ci si etichetta come ex Ds, ex Margherita, ex Progetto Sardegna ecc.
Questo immobilizza il partito in molte circostanze. Come accade anche nel PDL dove si quota tra ex FI ed ex AN.
Abbiamo anche alcune vedute e ideali diversi, i vostri un po' più estremisti. Ben vengano collaborazioni future, anche perché vi vedo come il partito più vicino a noi, ma perdonatemi se in queste due vedute sono contrario.
Vi faccio una controproposta: facciamo decidere a tutti i militanti.
Con affetto.
Mirko Solinas.
Predicatori non professionisti che da commentatori televisivi diventano lavatori di panni sporchi in casa.
Il Pd è il partito più attaccato nel panorama politico italiano. PDL, Lega, Fli, Api, Udc, Idv, M5S, Sel, Fds e a volte lo stesso PD sono gli attentatori mediatici del PD.
Tutti grandi commentatori, personaggi come Grillo che fanno dei loro buoni risultati l'anti politica, personaggi come Di Pietro nati per opporsi e il Pd e Bersani che incassano colpi bassi e alti ogni giorno.
Italia dei Valori, per esempio, chiede una coalizione di centrosinistra e dopo due minuti il loro leader sta parlando male del PD a qualche giornalista sapendo che nell'ultima tornata elettorale hanno raggiunto il minimo storico dei voti.
Ma ecco che questi grandi predicatori perfetti devono cambiare mestiere. E già, direbbe Vasco, voi siamo ancora qua. Ancora qua a parlare del Pd e di non preoccuparsi delle vicende interne. Perché ricordiamo che Idv oltre ad aver candidato Scilipoti, oltre Di Pietro che firma un ddl sull'acqua e che successivamente chiede un referendum per abrogarlo, oltre al fatto che poco prima della votazione in aula dell'accorparmento delle amministrative col referendum, è di oggi la notizia di un Bunga Bunga made Idv.
Anche l'Italia dei Valori con il suo ex coordinatore regionale pugliese e attuale deputato, Pierfelice Zazzera e un suo senatore tra i più in vista, Stefano Pedica. La denuncia sarebbe partita dall'ex responsabile dell'Osservatorio pugliese dell'IdV sulla Legalità, Michele Cagnazzo. Zazzera avrebbe promesso l'assunzione di una giovane tarantina laureata in legge presso l'Ufficio legislativo del Parlamento. La denuncia parla poi di incontri, messaggi e appuntamenti "clandestini" in un albergo a Massafra, in provincia di Taranto. Una volta a Roma, invece, gli incontri tra i due si sarebbero verificati presso l'appartamento privato di Zazzera che non nega ma spiega: "era necessaria la presenza di lei sia perché consegnasse il curriculum sia per sottoscrivere alcune domande o moduli, insomma documenti finalizzati a perfezionare un rapporto di lavoro". A questo punto sarebbe entrata la figura del senatore Pedica: "anche lui avrebbe messo una buona parola". [Fonte Diritto di Critica, L'Espresso e vari quotidiani della maggioranza]
Non solo Idv, anche Grillo ha le sue gatte da pelare, oggi sul blog de l'Espresso viene pubblicata un'intervista alla candidata sindaco a Roma di M5S Serenetta Monti che attacca pesantemente sia Grillo che il Movimento. Ecco il link http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/06/17/serenetta-beppe-e-il-m5s/
L'ex candidata sindaco, portatrice di 44 mila voti, spara subito grosso «In realtà nel novembre del 2008 ho iniziato ad allontanarmi e non per motivi da poco. C’era ormai un clima molto particolare, anche all’interno del movimento non sono mancati gli attacchi, il mio buon risultato elettorale non era andato giù a qualcuno. Era stata una sorpresa, quel 2,7 per cento, anche per me. Tra l’altro avevamo fatto una campagna molto basica, porta a porta, volantini, una presenza di Beppe molto più ridotta rispetto a quello che è successo alle ultime amministrative con il M5S. Poi la situazione è cambiata.
Il movimento vicino a Beppe Grillo qui a Roma è entrato in una stasi che è sotto gli occhi di tutti anche adesso. Sul territorio non fa campagne da tempo, a parte l’ultima per i referendum. Disoccupazione, precariato, casa, bilancio comunale: tutti questi temi sono stati abbandonati. Non si è riusciti nemmeno a fare una lista per le regionali, l’anno scorso. E su quattro consiglieri municipali eletti nel 2008 tre hanno lasciato il movimento. Ne è rimasto uno solo, ma lavora con mille difficoltà, non è supportato da nessuno.
Il non-statuto in teoria dovrebbe garantire il fatto che il movimento è una continua creazione dal basso, in realtà l’asssenza di regole crea risultati differenziati e non sempre positivi. Si produce ad esempio la stasi di cui ti parlavo qui a Roma, ma anche il fatto che le primarie a volte si fanno e a volte no. Ma soprattutto, in questa assenza di regole alla fine tutti i ragazzi si sentono vincolati alle dichiarazioni di Beppe e del suo blog. E gli imbarazzi non mancano. Basta un’affermazione di Grillo per mandare in frantumi il lavoro di mesi di centinaia di ragazzi».
E alla domanda Quando si mette a litigare con altre voci della coscienza civile e dell’opposizione italiana, da Saviano a De Magistris, fino a Sonia Alfano?
Risponde così: «Sì, l’isolamento in cui si è rinchiuso Grillo è un’altra questione calda. Ed è un limite enorme il fatto che lui non scenda mai al confronto con nessuno, specie con il resto della politica».
Ognuno si lavi i propri panni sporchi in casa. Ai nostri ci pensiamo noi. Grazie.
Mirko Solinas
Tutti grandi commentatori, personaggi come Grillo che fanno dei loro buoni risultati l'anti politica, personaggi come Di Pietro nati per opporsi e il Pd e Bersani che incassano colpi bassi e alti ogni giorno.
Italia dei Valori, per esempio, chiede una coalizione di centrosinistra e dopo due minuti il loro leader sta parlando male del PD a qualche giornalista sapendo che nell'ultima tornata elettorale hanno raggiunto il minimo storico dei voti.
Ma ecco che questi grandi predicatori perfetti devono cambiare mestiere. E già, direbbe Vasco, voi siamo ancora qua. Ancora qua a parlare del Pd e di non preoccuparsi delle vicende interne. Perché ricordiamo che Idv oltre ad aver candidato Scilipoti, oltre Di Pietro che firma un ddl sull'acqua e che successivamente chiede un referendum per abrogarlo, oltre al fatto che poco prima della votazione in aula dell'accorparmento delle amministrative col referendum, è di oggi la notizia di un Bunga Bunga made Idv.
Anche l'Italia dei Valori con il suo ex coordinatore regionale pugliese e attuale deputato, Pierfelice Zazzera e un suo senatore tra i più in vista, Stefano Pedica. La denuncia sarebbe partita dall'ex responsabile dell'Osservatorio pugliese dell'IdV sulla Legalità, Michele Cagnazzo. Zazzera avrebbe promesso l'assunzione di una giovane tarantina laureata in legge presso l'Ufficio legislativo del Parlamento. La denuncia parla poi di incontri, messaggi e appuntamenti "clandestini" in un albergo a Massafra, in provincia di Taranto. Una volta a Roma, invece, gli incontri tra i due si sarebbero verificati presso l'appartamento privato di Zazzera che non nega ma spiega: "era necessaria la presenza di lei sia perché consegnasse il curriculum sia per sottoscrivere alcune domande o moduli, insomma documenti finalizzati a perfezionare un rapporto di lavoro". A questo punto sarebbe entrata la figura del senatore Pedica: "anche lui avrebbe messo una buona parola". [Fonte Diritto di Critica, L'Espresso e vari quotidiani della maggioranza]
Non solo Idv, anche Grillo ha le sue gatte da pelare, oggi sul blog de l'Espresso viene pubblicata un'intervista alla candidata sindaco a Roma di M5S Serenetta Monti che attacca pesantemente sia Grillo che il Movimento. Ecco il link http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/06/17/serenetta-beppe-e-il-m5s/
L'ex candidata sindaco, portatrice di 44 mila voti, spara subito grosso «In realtà nel novembre del 2008 ho iniziato ad allontanarmi e non per motivi da poco. C’era ormai un clima molto particolare, anche all’interno del movimento non sono mancati gli attacchi, il mio buon risultato elettorale non era andato giù a qualcuno. Era stata una sorpresa, quel 2,7 per cento, anche per me. Tra l’altro avevamo fatto una campagna molto basica, porta a porta, volantini, una presenza di Beppe molto più ridotta rispetto a quello che è successo alle ultime amministrative con il M5S. Poi la situazione è cambiata.
Il movimento vicino a Beppe Grillo qui a Roma è entrato in una stasi che è sotto gli occhi di tutti anche adesso. Sul territorio non fa campagne da tempo, a parte l’ultima per i referendum. Disoccupazione, precariato, casa, bilancio comunale: tutti questi temi sono stati abbandonati. Non si è riusciti nemmeno a fare una lista per le regionali, l’anno scorso. E su quattro consiglieri municipali eletti nel 2008 tre hanno lasciato il movimento. Ne è rimasto uno solo, ma lavora con mille difficoltà, non è supportato da nessuno.
Il non-statuto in teoria dovrebbe garantire il fatto che il movimento è una continua creazione dal basso, in realtà l’asssenza di regole crea risultati differenziati e non sempre positivi. Si produce ad esempio la stasi di cui ti parlavo qui a Roma, ma anche il fatto che le primarie a volte si fanno e a volte no. Ma soprattutto, in questa assenza di regole alla fine tutti i ragazzi si sentono vincolati alle dichiarazioni di Beppe e del suo blog. E gli imbarazzi non mancano. Basta un’affermazione di Grillo per mandare in frantumi il lavoro di mesi di centinaia di ragazzi».
E alla domanda Quando si mette a litigare con altre voci della coscienza civile e dell’opposizione italiana, da Saviano a De Magistris, fino a Sonia Alfano?
Risponde così: «Sì, l’isolamento in cui si è rinchiuso Grillo è un’altra questione calda. Ed è un limite enorme il fatto che lui non scenda mai al confronto con nessuno, specie con il resto della politica».
Ognuno si lavi i propri panni sporchi in casa. Ai nostri ci pensiamo noi. Grazie.
Mirko Solinas
Annozero, Politicamercato & Politicainformatica!
Scoppiettante puntata di Annozero dove Bersani spiega all'Italia finalmente che con gli USA parlò di ricerca nucleare e non di piano energetico nucleare, spiega anche che lui l'acqua vorrebbe liberalizzarla e non privatizzarla; dove Brunetta è uno della peggior specie, dove Castelli si è preso una sussa dovuta da Santoro e Travaglio, dove Grillo non si capisce più se è Grillo, Pinocchio o la Fatina, dove Celentano non capisco se fosse sobrio e Di Pietro se ha fatto una visita cardiologica.
Partiamo da Di Pietro. Idv ha attaccato in questi giorni Bersani e il PD sui trascorsi di Bersani con Nucleare e Acqua Pubblica, ieri Bersani ha risposto e ha spiegato i due avvenimenti. Ma Di Pietro come ha spiegato quel famoso del 7%? Si è semplicemente assunto le sue responsabilità. I tempi cambiano e in 16 anni si sono visti mille cambiamenti (vedi Rutelli), ma da qui ad attaccare Bersani che concretamente come Ministro ha fatto tanto per le rinnovabili e niente per il Nucleare ce ne passa. E allora spieghiamo che Ricerca e Piano energetico sono due cose completamente diverse, come è diverso parlare di liberalizzazione e privatizzazione.
Questione Rai. Santoro è stato chiaro: noi siamo pagati dagli sponsor e non dal canone. E allora propongo: Rai3 vive solo di sponsor e senza un euro del canone. Tutte le trasmissioni che non hanno bisogno di finanziamenti dai cittadini spostiamole alla terza rete della Rai e lasciamo le prime due pagate dai cittadini. Sperimento per 12 mesi!
Beppe Grillo. Informarsi fa bene, controinformarsi è meglio Beppe. Bersani ha spiegato perfettamente che è accaduto il giorno della votazione per accorpare referendum alle amministrative. Idv non ha spiegato perché un loro deputato è uscito dall'aula poco prima della votazione. I 300 milioni di cui parla Beppe quindi andrebbero restituiti dal deputato Idv o dal partito stesso. E' legittimo ammalarsi, illegittimo è assentarsi durante la votazione.
Di ieri la notizia che Forza del Sud si distacca dal PDL. Ora vedremo che posizioni assumeranno in maggioranza al Governo. Vogliono essere una forza autonoma come la Lega Nord. E certo che allearsi con Forza del Sud e Lega Nord riesce solo Berlusconi. E' come unire Milan e Inter in una sola squadra. Con la riapertura del Calciomercato ecco alcuni di Berlusconi che si svincolano e altri che verranno acquistati. Ora vediamo la metamorfosi della maggioranza, sperando che gli Scilipoti di turno siano finiti.
Infine, noto con dispiacere che la maggiorparte degli antiberlusconiani utilizzano Windows. Windows da sempre viene installato in qualsiasi personal computer decidiate di comprare, è l'antidemocrazia per eccellenza, viene violata la libertà del cittadino di scegliere il sistema operativo, e non obbligatoriamente Windows. Il lavaggio del capo berlusconiano è come quello windosiano!
Mirko Solinas (solo Mirko Solinas!)
Partiamo da Di Pietro. Idv ha attaccato in questi giorni Bersani e il PD sui trascorsi di Bersani con Nucleare e Acqua Pubblica, ieri Bersani ha risposto e ha spiegato i due avvenimenti. Ma Di Pietro come ha spiegato quel famoso del 7%? Si è semplicemente assunto le sue responsabilità. I tempi cambiano e in 16 anni si sono visti mille cambiamenti (vedi Rutelli), ma da qui ad attaccare Bersani che concretamente come Ministro ha fatto tanto per le rinnovabili e niente per il Nucleare ce ne passa. E allora spieghiamo che Ricerca e Piano energetico sono due cose completamente diverse, come è diverso parlare di liberalizzazione e privatizzazione.
Questione Rai. Santoro è stato chiaro: noi siamo pagati dagli sponsor e non dal canone. E allora propongo: Rai3 vive solo di sponsor e senza un euro del canone. Tutte le trasmissioni che non hanno bisogno di finanziamenti dai cittadini spostiamole alla terza rete della Rai e lasciamo le prime due pagate dai cittadini. Sperimento per 12 mesi!
Beppe Grillo. Informarsi fa bene, controinformarsi è meglio Beppe. Bersani ha spiegato perfettamente che è accaduto il giorno della votazione per accorpare referendum alle amministrative. Idv non ha spiegato perché un loro deputato è uscito dall'aula poco prima della votazione. I 300 milioni di cui parla Beppe quindi andrebbero restituiti dal deputato Idv o dal partito stesso. E' legittimo ammalarsi, illegittimo è assentarsi durante la votazione.
Di ieri la notizia che Forza del Sud si distacca dal PDL. Ora vedremo che posizioni assumeranno in maggioranza al Governo. Vogliono essere una forza autonoma come la Lega Nord. E certo che allearsi con Forza del Sud e Lega Nord riesce solo Berlusconi. E' come unire Milan e Inter in una sola squadra. Con la riapertura del Calciomercato ecco alcuni di Berlusconi che si svincolano e altri che verranno acquistati. Ora vediamo la metamorfosi della maggioranza, sperando che gli Scilipoti di turno siano finiti.
Infine, noto con dispiacere che la maggiorparte degli antiberlusconiani utilizzano Windows. Windows da sempre viene installato in qualsiasi personal computer decidiate di comprare, è l'antidemocrazia per eccellenza, viene violata la libertà del cittadino di scegliere il sistema operativo, e non obbligatoriamente Windows. Il lavaggio del capo berlusconiano è come quello windosiano!
Mirko Solinas (solo Mirko Solinas!)
Ora Tocca a Noi. Grazie.
Stiamo per chiudere il secondo capitolo di questa lunga campagna elettorale. Ricordo ancora quando si decise di iniziare il libro: le primarie. Il Pd un po' deluso perché non è stato scelto Antonello Cabras, la grande avanzata di Filippo Petrucci e la vittoria di Massimo Zedda. Qualcosa stava cambiando. E qualcosa è cambiato: la fiducia a Silvio Lai, le nuove energie e idee dei sostenitori di Meglio di Prima non ci basta (per ovvie ragioni d'ora in poi li chiamerò sostenitori di Petrucci o M.d.p.n.c.b.), l'entusiasmo di Sel.
E come dimenticare il vero inizio: Primavera Democratica. Un evento che ha dato il via, Emiliano Deiana, Caterina Pes, Gino Derosas, Chiara Cortese, Walter Veltroni, ma soprattutto lui: Renato Soru. In quell'evento si capii che il PD sosteneva a fondo Massimo Zedda.
Ma la parte più bella è stata fuori dall'Hotel Mediterraneo, nelle strade e nelle piazze, è lì che ci si è divertiti e che si è trasmessa quella sindrome chiamata "cambiamento".
E non so se sia un cambiamento o un evoluzione, se è vento o tempesta.. ma qualcosa era nell'aria.
E quel qualcosa è accaduto. E' accaduto per il semplice fatto che la base è stata messa in prima fila, direi direttamente sul palco. Nessuna guerra tra partiti, nessuna rivendicazione patriarcale di niente.
Bersani lo disse: a Olbia, Milano, Torino, Bologna e Cagliari si vince. Calci e schiafi dall'intera stampa. E 3 su 5 le ha azzeccate, mica passo il Segretario.
Ma all'avviso "se si vince a Milano cade Berlusconi, se si vince a Cagliari cade Cappellacci" si scatena l'Italia intera, la Sardegna intera.
E Giovedì a Cagliari in piazza del Carmine è stato emozionante. Noi, figli dell'era del Berlusconismo, ci ritroviamo in una realtà nuova, in una piazza colorata con bambini, giovani, adulti e anziani.. con le bandiere orgogliose di stare in alto, con la birra in mano, con buonissima musica.. e come ho detto nella nota precedente "nessuno mi ha risposto compagno a tzia tua".
E in quel momento le correnti interne non esistevano, erano assenti giustificate, come che quell'uragano rosso le ha spazzate via, le ritroveremo perché vivono dentro di loro, ma in quel momento erano azzerate, sicuramente si stava meglio.
Ed è stato bellissimo anche vedere la situazione di sinistra in via Puccini lunedì 16 notte, tutti sui marciapiedi, rossi, si beveva, si festeggiava..
Questo era quello che mancava e che è stato ritrovato in questo centro sinistra. E certo il PD si è confermato primo partito sardo e nazionale, ma Sel, Sel ha riportato quella vitalità ed energia di cui tutti avevamo bisogno.
E un giovane non si avvicina casualmente alla politica, ma quest'entusiasmo ha contaggiato tutti.. e non ditemi che è merito di Cristicchi, appena ha iniziato la piazza si è dimezzata.
E infine il Flash Mob concluso con Bella Ciao in piazza dove si notano Michele Piras, Chicco Porcu, Francesca Barracciu, Marco Espa, Cristina Lavinio e Massimo Zedda che la cantavano. Già, ora non si può più tornare indietro. Ora tocca a noi.
A tutti un grazie.
Meglio di Prima non ci basta, hai ragione Petrucci..
Ora Tocca a noi Compagni, spero che tutti ti daranno ragione Massimo.
Mirko Solinas
E come dimenticare il vero inizio: Primavera Democratica. Un evento che ha dato il via, Emiliano Deiana, Caterina Pes, Gino Derosas, Chiara Cortese, Walter Veltroni, ma soprattutto lui: Renato Soru. In quell'evento si capii che il PD sosteneva a fondo Massimo Zedda.
Ma la parte più bella è stata fuori dall'Hotel Mediterraneo, nelle strade e nelle piazze, è lì che ci si è divertiti e che si è trasmessa quella sindrome chiamata "cambiamento".
E non so se sia un cambiamento o un evoluzione, se è vento o tempesta.. ma qualcosa era nell'aria.
E quel qualcosa è accaduto. E' accaduto per il semplice fatto che la base è stata messa in prima fila, direi direttamente sul palco. Nessuna guerra tra partiti, nessuna rivendicazione patriarcale di niente.
Bersani lo disse: a Olbia, Milano, Torino, Bologna e Cagliari si vince. Calci e schiafi dall'intera stampa. E 3 su 5 le ha azzeccate, mica passo il Segretario.
Ma all'avviso "se si vince a Milano cade Berlusconi, se si vince a Cagliari cade Cappellacci" si scatena l'Italia intera, la Sardegna intera.
E Giovedì a Cagliari in piazza del Carmine è stato emozionante. Noi, figli dell'era del Berlusconismo, ci ritroviamo in una realtà nuova, in una piazza colorata con bambini, giovani, adulti e anziani.. con le bandiere orgogliose di stare in alto, con la birra in mano, con buonissima musica.. e come ho detto nella nota precedente "nessuno mi ha risposto compagno a tzia tua".
E in quel momento le correnti interne non esistevano, erano assenti giustificate, come che quell'uragano rosso le ha spazzate via, le ritroveremo perché vivono dentro di loro, ma in quel momento erano azzerate, sicuramente si stava meglio.
Ed è stato bellissimo anche vedere la situazione di sinistra in via Puccini lunedì 16 notte, tutti sui marciapiedi, rossi, si beveva, si festeggiava..
Questo era quello che mancava e che è stato ritrovato in questo centro sinistra. E certo il PD si è confermato primo partito sardo e nazionale, ma Sel, Sel ha riportato quella vitalità ed energia di cui tutti avevamo bisogno.
E un giovane non si avvicina casualmente alla politica, ma quest'entusiasmo ha contaggiato tutti.. e non ditemi che è merito di Cristicchi, appena ha iniziato la piazza si è dimezzata.
E infine il Flash Mob concluso con Bella Ciao in piazza dove si notano Michele Piras, Chicco Porcu, Francesca Barracciu, Marco Espa, Cristina Lavinio e Massimo Zedda che la cantavano. Già, ora non si può più tornare indietro. Ora tocca a noi.
A tutti un grazie.
Meglio di Prima non ci basta, hai ragione Petrucci..
Ora Tocca a noi Compagni, spero che tutti ti daranno ragione Massimo.
Mirko Solinas
Una serata di.. Sinistra!
" Studio solo due ora, vorrei andare a Cagliari a sentire Nichi dato che è la seconda chance per andarci. Dopo Veltroni, Bindi e Bersani vorrei sentire Vendola..
Azz, c'è il Face to Face su Sky, non posso perdermelo, studierò domani.. o dopo.. ma questa sfida di Cagliari sarà storica, anzi è già nella storia della politica sarda.
Ahahahaha ma che faccia che ha Fantola, ma siam sicuri che nella busta ci fosse un proiettile e non un dente, quello mancante, il dente d'unione tra la parte superiore destra e quella sinistra.. nemmeno i denti hanno resistito alle sue cazzate che si sono dovuti aprire in due per far uscirle tutte...
Là, compagno Zedda, maturato in fretta, la dialettica, le idee.. che progressi.. e che pugno a Fantola sulla questione dei finanziamenti alle low cost. Studia Fantola, studia. Vai Massimeddu Arrogattottu!!!
Mi sono straconvinto che è il caso di andare dai compagni di città!
Ore 18.30 Piazza del Carmine. Oh una puzza che non vi dico, peggio delle spiaggie di Arborea. Unu fragu de comunistasa.. puff.. vabbò, faccio un pezzo di strada con un'amica-compagna che mi assicura oi si spassiausu!
Tutti con la T-Shirt Ora tocca a noi , fillusu de mamma bona, tanto che me ne hanno conservato una, casteddaiusu e tottu :)
Ess quanti coetanei, ma che siamo al Giubileo? O alla mensa di Piazza Giovannni? Oh ragassi mica siam qui a tappare le ciambelle col buco.
Iniziamo gli incontri con gli amici, Piero Marcialis, Egildo Tagliareni, Stefania Spiga, Ely Dettori.. l'assessore Ecca con Fabio.. ma secondo voi poteva mancare Moreno Pisano? ma candu mai, ajò una zeroventi Pisano :) Arrivi al bar e trovi seduti al tavolino del bar i Re di Isili con la loro Corona.. con sale e limone.
Che aria di sinistra..
Appena l'ho pensato si sente in tutta Cagliari De Magistris al telefono.. e pensavo fosse tutto di sinstra :) Meno male che aveva poco credito nel telefono..
Ok fermiamoci con la birra, dai in piazza.. cee ma gente che conoscevo solo in miniatura ne volete? Gente che al massimo ti diceva Mi Piace questo elemento! Finalmente so' che esistono, che sono reali..
Ma dov'è Luca Mereu??? Ma porca miseria, non conoscerò mai quest'uomo.
Bellissima musica, tutto utopistico, della serie film anni 60-70.. Si vede il nuovo vento e non so se è vento dall'Africa o dal nord, ma questa energia positiva e questa voglia di cambiare si sono stabilite qua. Oh c'è Thomas Castangia. Un Vip... sorride e saluta tutti.. sembra candidato!
Quanti giovani liberi, abbigliamenti originali, loro.. tutti ci sentiamo a nostro agio, posso dire compagno a chiunque senza che nessuno mi risponde Compagno a tzia tua!
Oh Alessio Ghiani è ancora nascosto.. non viene in piazza, gli piace il sale col limone.. grazie per la zeroquaranta compagno!!
Passeggiare con l'assessore Marta Ecca non fa', eccheppalle, la fermano tutti. Prossima Fermata Ecca!
C'è Marco Espa, Giampaolo Diana, Francesca Barracciu. Si sentiranno a loro agio con i compagni? Bene bene, ci fa' piacere vedervi con Noi!..
C'è Nichi! sch sch..
Si alzano le bandiere al cielo, sventolano con energia.. Pd, Sel, Idv, Giovani Comunisti, Rossomori, Verdi.. c'è anche Federico Porcu con quella dei Gd.. no signora non è dell'Anas, è dei Gd!
C'è Milia sul palco, mi chiedono perché c'è Milia sul palco.. e cosa ne so.. chiedete alla segreteria del PD o agli organizzatori.
La' compagno Massimeddu, scedau è emozionato.. oh ci sono settemila/00 persone per te. Ti rendi conto Massime'?? Arrodugò!
C'è Soru tra la gente.. perché non è sul palco? Amico di Massy e di Nichi.. Sono indeciso se intonare "Soru Soru" o "Bella ciao.." dai non facciamo i biddunchi..
C'è Marco Matta che mi marca a uomo.. tanto non ti cumbido.. non ne ho monetine Marco! Accabbadda!
Vendola nomina la (S)antanché, sta per partire il coro "Nuda.. Nuda.." .. bocciata sul nascere per fortuna..
Finito il comizio.. poi vedi Laura Pisano e Francesca Barracciu sul palco.. ah meno male devono solo presentare Cristicchi..
Bravo Cristicchi.. al momento giusto nel posto giusto! La gente si diverte.. cantano tutti con lui..
E' Mezzanotte, si torna a casa senza cena.. Ci sono i ragazzi che puliscono la piazza.. quando si dice cultura mancina.. d'altronde Tocca Sempre a NOI!!!
Qualcosa è cambiato, non sta cambiando.. dopo quello che ho visto ieri una cosa è certa: Fantola non vince.
Mirko Solinas
Azz, c'è il Face to Face su Sky, non posso perdermelo, studierò domani.. o dopo.. ma questa sfida di Cagliari sarà storica, anzi è già nella storia della politica sarda.
Ahahahaha ma che faccia che ha Fantola, ma siam sicuri che nella busta ci fosse un proiettile e non un dente, quello mancante, il dente d'unione tra la parte superiore destra e quella sinistra.. nemmeno i denti hanno resistito alle sue cazzate che si sono dovuti aprire in due per far uscirle tutte...
Là, compagno Zedda, maturato in fretta, la dialettica, le idee.. che progressi.. e che pugno a Fantola sulla questione dei finanziamenti alle low cost. Studia Fantola, studia. Vai Massimeddu Arrogattottu!!!
Mi sono straconvinto che è il caso di andare dai compagni di città!
Ore 18.30 Piazza del Carmine. Oh una puzza che non vi dico, peggio delle spiaggie di Arborea. Unu fragu de comunistasa.. puff.. vabbò, faccio un pezzo di strada con un'amica-compagna che mi assicura oi si spassiausu!
Tutti con la T-Shirt Ora tocca a noi , fillusu de mamma bona, tanto che me ne hanno conservato una, casteddaiusu e tottu :)
Ess quanti coetanei, ma che siamo al Giubileo? O alla mensa di Piazza Giovannni? Oh ragassi mica siam qui a tappare le ciambelle col buco.
Iniziamo gli incontri con gli amici, Piero Marcialis, Egildo Tagliareni, Stefania Spiga, Ely Dettori.. l'assessore Ecca con Fabio.. ma secondo voi poteva mancare Moreno Pisano? ma candu mai, ajò una zeroventi Pisano :) Arrivi al bar e trovi seduti al tavolino del bar i Re di Isili con la loro Corona.. con sale e limone.
Che aria di sinistra..
Appena l'ho pensato si sente in tutta Cagliari De Magistris al telefono.. e pensavo fosse tutto di sinstra :) Meno male che aveva poco credito nel telefono..
Ok fermiamoci con la birra, dai in piazza.. cee ma gente che conoscevo solo in miniatura ne volete? Gente che al massimo ti diceva Mi Piace questo elemento! Finalmente so' che esistono, che sono reali..
Ma dov'è Luca Mereu??? Ma porca miseria, non conoscerò mai quest'uomo.
Bellissima musica, tutto utopistico, della serie film anni 60-70.. Si vede il nuovo vento e non so se è vento dall'Africa o dal nord, ma questa energia positiva e questa voglia di cambiare si sono stabilite qua. Oh c'è Thomas Castangia. Un Vip... sorride e saluta tutti.. sembra candidato!
Quanti giovani liberi, abbigliamenti originali, loro.. tutti ci sentiamo a nostro agio, posso dire compagno a chiunque senza che nessuno mi risponde Compagno a tzia tua!
Oh Alessio Ghiani è ancora nascosto.. non viene in piazza, gli piace il sale col limone.. grazie per la zeroquaranta compagno!!
Passeggiare con l'assessore Marta Ecca non fa', eccheppalle, la fermano tutti. Prossima Fermata Ecca!
C'è Marco Espa, Giampaolo Diana, Francesca Barracciu. Si sentiranno a loro agio con i compagni? Bene bene, ci fa' piacere vedervi con Noi!..
C'è Nichi! sch sch..
Si alzano le bandiere al cielo, sventolano con energia.. Pd, Sel, Idv, Giovani Comunisti, Rossomori, Verdi.. c'è anche Federico Porcu con quella dei Gd.. no signora non è dell'Anas, è dei Gd!
C'è Milia sul palco, mi chiedono perché c'è Milia sul palco.. e cosa ne so.. chiedete alla segreteria del PD o agli organizzatori.
La' compagno Massimeddu, scedau è emozionato.. oh ci sono settemila/00 persone per te. Ti rendi conto Massime'?? Arrodugò!
C'è Soru tra la gente.. perché non è sul palco? Amico di Massy e di Nichi.. Sono indeciso se intonare "Soru Soru" o "Bella ciao.." dai non facciamo i biddunchi..
C'è Marco Matta che mi marca a uomo.. tanto non ti cumbido.. non ne ho monetine Marco! Accabbadda!
Vendola nomina la (S)antanché, sta per partire il coro "Nuda.. Nuda.." .. bocciata sul nascere per fortuna..
Finito il comizio.. poi vedi Laura Pisano e Francesca Barracciu sul palco.. ah meno male devono solo presentare Cristicchi..
Bravo Cristicchi.. al momento giusto nel posto giusto! La gente si diverte.. cantano tutti con lui..
E' Mezzanotte, si torna a casa senza cena.. Ci sono i ragazzi che puliscono la piazza.. quando si dice cultura mancina.. d'altronde Tocca Sempre a NOI!!!
Qualcosa è cambiato, non sta cambiando.. dopo quello che ho visto ieri una cosa è certa: Fantola non vince.
Mirko Solinas
25 Aprile. Non un giorno qualunque.
Parole di sangue dette da un ragazzo massacrato dai fascisti presso il fiume Tenna
M’hanno preso dietro una siepe di more
Hanno sparato sulla mia bocca d’ombra
Un papavero presso il mio cuore
È caduto con un rosso tonfo.
M’hanno spogliato come un rospo nero
Nero di fame, di paura e follia,
M’hanno steso sul sentiero
Come un pezzo di biancheria.
Parla, parla! Ma la mia bocca di marmo,
Di marmo il cielo, il sole nella mia bocca,
Nuca contro la pietra, sangue nella mia gola di marmo,
Se avessi parlato non m’avrebbero capito.
Allora mi strapparono i peli
Come si strappano spine dalle rose,
Cercavano le mie parole, ma le mie parole erano sangue,
E il mio petto un campo di trifogli rossi.
Allora non potendo trovare le mie parole
Cercarono i miei pensieri e mi strapparono gli occhi,
Coi coltelli mi frugarono nel cervello
E l’avvoltoio del buio calò su me dal cielo.
Ora sono là sulla strada di fango
Pieno di mosche, di morte, di cecità,
Solo sulla mia bocca c’è una scrittura di sangue
Che dice sempre, sempre: Libertà.
Tratto da Franco MATACOTTA, Fisarmonica rossa, Roma, Gianni Darsena, 1945.
M’hanno preso dietro una siepe di more
Hanno sparato sulla mia bocca d’ombra
Un papavero presso il mio cuore
È caduto con un rosso tonfo.
M’hanno spogliato come un rospo nero
Nero di fame, di paura e follia,
M’hanno steso sul sentiero
Come un pezzo di biancheria.
Parla, parla! Ma la mia bocca di marmo,
Di marmo il cielo, il sole nella mia bocca,
Nuca contro la pietra, sangue nella mia gola di marmo,
Se avessi parlato non m’avrebbero capito.
Allora mi strapparono i peli
Come si strappano spine dalle rose,
Cercavano le mie parole, ma le mie parole erano sangue,
E il mio petto un campo di trifogli rossi.
Allora non potendo trovare le mie parole
Cercarono i miei pensieri e mi strapparono gli occhi,
Coi coltelli mi frugarono nel cervello
E l’avvoltoio del buio calò su me dal cielo.
Ora sono là sulla strada di fango
Pieno di mosche, di morte, di cecità,
Solo sulla mia bocca c’è una scrittura di sangue
Che dice sempre, sempre: Libertà.
Tratto da Franco MATACOTTA, Fisarmonica rossa, Roma, Gianni Darsena, 1945.
Scandalo PD!
E' di pochi minuti fa' la notizia di un disegno di legge che prevede il rimborso delle spese dei partiti in campagna elettorale. Ciò che preoccupa maggiormente è che il primo firmatario è il deputato PD Ugo Sposetti e che tra i firmatari compaiono i deputari sardi PD Amalia Schirru e Paolo Fadda.
Nemmeno una settimana dallo "scandalo Milia" che aveva annunciato due nuovi assessorati nella provincia di Cagliari.
Il PD che si batte per ridurre i costi della politica, si mostra per l'ennesima volta incoerente. Mentre quasi l'intero PD sardo attaccava Milia per l'aggiunta dei due assessori, due deputati programmavano questo disegno di legge, un modo per attirare i cittadini alla politica? Un modo per guadagnare fiducia nei cittadini? Dopo che si aumentano i costi dei carburanti per salvare la cultura si fa' uno scempio del genere?
La proposta viene accettata in modalità bipartisan confermando le voci popolari: sono tutti uguali. Ad oggi i partiti ricevono 170 milioni di euro, con questa proposta riceveranno il doppio.
E se questa legge passerà, spero di no, chiediamo che vengano ristrutturati i circoli e che il tesseramento sia gratuito.
Non so voi, ma io non ci sto.
Mirko Solinas
Nemmeno una settimana dallo "scandalo Milia" che aveva annunciato due nuovi assessorati nella provincia di Cagliari.
Il PD che si batte per ridurre i costi della politica, si mostra per l'ennesima volta incoerente. Mentre quasi l'intero PD sardo attaccava Milia per l'aggiunta dei due assessori, due deputati programmavano questo disegno di legge, un modo per attirare i cittadini alla politica? Un modo per guadagnare fiducia nei cittadini? Dopo che si aumentano i costi dei carburanti per salvare la cultura si fa' uno scempio del genere?
La proposta viene accettata in modalità bipartisan confermando le voci popolari: sono tutti uguali. Ad oggi i partiti ricevono 170 milioni di euro, con questa proposta riceveranno il doppio.
E se questa legge passerà, spero di no, chiediamo che vengano ristrutturati i circoli e che il tesseramento sia gratuito.
Non so voi, ma io non ci sto.
Mirko Solinas
;)
"Non credo che siamo stretti parenti, ma se lei è capace di tremare d’indignazione ogni qualvolta si commetta un’ingiustizia nel mondo, siamo compagni, il che è più importante." (Ernesto Che Guevara)
LA GNOCCACRAZIA- il mio intervento a Serrenti.
La gnoccacrazia, ossia il merito di essere gnocca. Quando le donne si battevano per il diritto al voto o per le pari opportunità si sono dimenticate che per qualcuno le donne vengono catalogate come gnocche o brutte, o belle quanto intelligenti (vedi Rosy Bindi).
Se accendiamo la TV le ragazze sono brave ballando quanto vestite, in ogni talk, quiz o Reality Show c'è almeno una donna quasi nuda.
La donna quasi nuda o quasi mai vestita attrae il popolo maschile quanto il popolo femminile, mentre l'uomo sbava d'innanzi a quel corpo che sembra un'opera d'arte, la donna vorrebbe essere quell'opera d'arte.
Anche aprendo qualsiasi quotidiano negli inserti pubblicitari si trova una donna, che se va bene, ha il perizoma.
E non possiamo condannare una donna che tiene al suo fisico e che è nata così. Ma la bellezza femminile, oltre che essere soggettiva, provoca una metamorfosi intellettuale, infatti l'uomo per natura cede al fascino di una quinta di reggiseno o a due cosce depilate, senza cellulite e lucide.
Nel mondo del lavoro infatti il criterio gnocca è molto ambito, avvolte si chiede anche un rapporto sessuale di prova, la donna prende la sua decisione come gli operai della Fiat: “se ti concedi avrai il lavoro, se no tieni le gambe chiuse e torna a casa!”
Anche nella giustizia è molto importante: ho visto una donna che abbassando il colletto a Vu verso la pancia ha evitato l'alcol test.
Ma il campo principale del partito della Gnocca è il PDL, Gelmini,Brambilla, Carfagna, Santanchè, Minetti.
Daniela Garnero, in arte Daniela Santanché è la donna che dice di piacere alle donne perché si sente uomo. Daniela si era sposata a soli 21 anni con un chirurgo estetico Paolo Santanché, poi si lasciarono per questioni di corna. Entra in politica perché collaboratrice di La Russa, entra in An, poi va ne La Destra, poi fonda Mpi, oggi nel PDL.
Famosa per il dito medio alzato verso gli studenti durante le proteste per la riforma Moratti e per aver detto: “Maometto aveva nove mogli, l'ultima era una bambina di nove anni. Maometto era un poligamo e un pedofilo!“
Poi: “Berlusconi è ossessionato da me, ma non gliela do!”
E infine: “Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi, perché Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali" e "Il voto a Silvio Berlusconi è il voto più inutile che le donne possano dare".
Oggi lo difende a spada tratta!
Nicole Minetti, igienista dentale e ballerina di Colorado Cafè e poi di Scorie, è stata inserita grazie all'amicizia con Silvio nella lista del regionale con Formigoni.
Diventa consigliere regionale della Lombardia e consigliere di dentifrici e prostitute per Silvio. Infatti nel suo curriculum non si riscontrano azioni politiche, solo intercettazioni telefoniche con Silvio, Fede, Mora, 100 ragazze e neanche un ragazzo. Nicole è il contatto!
La Gelmini è il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Maristella, per gli amici MaryStar, è la protagonista della favola della bambina figlia dell'agricoltore -sindaco democristiano e sorella di una rappresentante della CIGL. Infatti la giovane MaryStar dopo una penosa carriera come studentessa delle superiori e dell'università viene candidata con Forza Italia per le comunali di Desenzano del Garda, dopo 2 anni viene sfiduciata. Poi viene candidata e vince nell'elezioni provinciali e nelle regionali, infine con la legge Porcellum diventa ministro di un ambito di cui non ha mai capito granché.
La Brambilla invece viene pescata dal giornalista del TG5 Medail in un concorso di Miss Italia, durante le selezioni quel furbantelllo di Medail le propone un contratto per Fininvest, dove conduce qualche trasmissione come I Misteri della Notte, programma che raggiunse l'1% di share. E dopo 4 anni entra nell'albo dei giornalisti. 1 anno dopo Emilio Fede la manda in missione per seguire la guerra del Golfo nella nave Zefiro.
Dopo la TV si dedica all'imprenditoria dove assume il comando di due SPA, diventa presidente della confcommercio under 40 e successivamente entra in politica dove abbandona tutte le cariche imprenditoriali e non.
Si batte per il turismo e per gli animali. Su Rai1 infatti presenta una trasmissione per rilanciare il turismo italiano con 30 puntate settimanali con scarso successo, ma nonostante ciò nel 2010 viene premiata con 157 mila euro di viaggi in elicottero.
A fine 2002 la LNDC-Lecco rinuncia alla gestione del canile, e il Comune delibera con urgenza di affidare la gestione del canile, direttamente e senza gara d'appalto, alla LIDA della stessa Brambilla, per 9 anni rinnovabili ed un importo di 542.000 €, di molto superiore al limite di 200.000 € fissato per gli appalti di pubblici servizi. La LIDA, al momento di ottenere l'incarico, non è ancora iscritta al registro regionale delle onlus e non potrebbe pertanto ricevere finanziamenti pubblici.
Mara Carfagna, dopo una prestigiosa carriera universitaria capisce che con la cultura non si mangia, così concorre per Miss Italia dove riceve la fascia di Miss Cinema, da lì una carriera nello spettacolo tra conduzioni e fiction, più avanti vi racconterò la sua fiction.
Diventa anche modella e posa per un calendario completamente nuda provocando l'erezione del Premier Silvio Malandrino Berlusconi.
La stessa Mara nel 2007 durante la presentazione dei Telegatti provoca le ire di Veronica Cornuta Lario riferendosi a Silvio: “se non fosse già sposato, lo sposerei immediatamente”.. come a dire “non ti conosco ma hai molti soldi..”.
Nel 2006 viene candidata ed eletta nella camera dei deputati con.. Silvio Presidente, suscitando scalpore e polemiche fuori e dentro il suo partito. Talmente delusi da Silvio, che nel 2008 Mara viene ricandidata piazzandola al terzo posto della lista per essere una sicura deputata, e infatti quella deputata della Carfagna diventa ministro delle Pari e Opportunità, lei è l'unica che da opportunità pari a tutti: una volta a Silvio e l'altra a Berlusconi.
Dopo una buona riforma come quella dello Stalking (anche se come tutte le leggi, viene fatta e attuata ma non fatta rispettare), Mara propone un ddl che vieta la Prostituzione in Pubblico, e così Arcore e il Bunga Bunga non sono fuorilegge.
Nel 2007 si schiera contro gli omossessuali dichiarandoli sterili costituzionalmente. Fatta notare la Gaffe dall'onorevole transessuale Luxuria che la paragona ai nazisti, Mara si accorge che le parole copiate da Francesco D'Agostino sono riferite alla costituzione di tipo fisiologico.
Vieta il Gay Prade e due anni dopo si scusa.
Il clamoroso della vita di Mara la Bocchinara, e non perché segue l'ideale di Italo Bocchino, avviene quando il camerata Guzzanti scrive sul blog: « È ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente? Potrebbe essere il suo giardiniere che ha ben potato le sue rose, l’autista che lo ha ben guidato in un viaggio, la meretrice che ha ben succhiato il suo uccello, ma anche il padre spirituale che abbia ben salvato la sua anima, il ciabattino che abbia ben risuolato le sue scarpe.»
Così Sabina, la figlia del senatore PDL, riprende le parole del padre in una manifestazione in piazza, che successivamente La Repubblica e il Corriere della Sera riportano.
Così la Serva Mara minaccia di querela la Guzzanti che replica dicendo che avrebbe chiamato a testimoniare politici che avevano letto le intercettazioni e ritenevano credibile l'asserita relazione sessuale tra la Carfagna e il premier. La querela non è mai stata fatta.
Ma se negli anni 90 è cresciuto il movimento sociale-politico della gnoccacrazia, ecco nel 2011 un nuovo movimento: la mignottacrazia, ossia se sei mignotta e concedi il tuo corpo in cambio di denaro si può ambire a poltrone politiche di prestigio o a lavori a tempo indeterminato.
E se sono minorenni poco importa.. si aspetta che diventino maggiorenni o si fa' un ddl retroattivo per diminuire l'età per essere maggiorenni.
Mirko Solinas
Se accendiamo la TV le ragazze sono brave ballando quanto vestite, in ogni talk, quiz o Reality Show c'è almeno una donna quasi nuda.
La donna quasi nuda o quasi mai vestita attrae il popolo maschile quanto il popolo femminile, mentre l'uomo sbava d'innanzi a quel corpo che sembra un'opera d'arte, la donna vorrebbe essere quell'opera d'arte.
Anche aprendo qualsiasi quotidiano negli inserti pubblicitari si trova una donna, che se va bene, ha il perizoma.
E non possiamo condannare una donna che tiene al suo fisico e che è nata così. Ma la bellezza femminile, oltre che essere soggettiva, provoca una metamorfosi intellettuale, infatti l'uomo per natura cede al fascino di una quinta di reggiseno o a due cosce depilate, senza cellulite e lucide.
Nel mondo del lavoro infatti il criterio gnocca è molto ambito, avvolte si chiede anche un rapporto sessuale di prova, la donna prende la sua decisione come gli operai della Fiat: “se ti concedi avrai il lavoro, se no tieni le gambe chiuse e torna a casa!”
Anche nella giustizia è molto importante: ho visto una donna che abbassando il colletto a Vu verso la pancia ha evitato l'alcol test.
Ma il campo principale del partito della Gnocca è il PDL, Gelmini,Brambilla, Carfagna, Santanchè, Minetti.
Daniela Garnero, in arte Daniela Santanché è la donna che dice di piacere alle donne perché si sente uomo. Daniela si era sposata a soli 21 anni con un chirurgo estetico Paolo Santanché, poi si lasciarono per questioni di corna. Entra in politica perché collaboratrice di La Russa, entra in An, poi va ne La Destra, poi fonda Mpi, oggi nel PDL.
Famosa per il dito medio alzato verso gli studenti durante le proteste per la riforma Moratti e per aver detto: “Maometto aveva nove mogli, l'ultima era una bambina di nove anni. Maometto era un poligamo e un pedofilo!“
Poi: “Berlusconi è ossessionato da me, ma non gliela do!”
E infine: “Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi, perché Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali" e "Il voto a Silvio Berlusconi è il voto più inutile che le donne possano dare".
Oggi lo difende a spada tratta!
Nicole Minetti, igienista dentale e ballerina di Colorado Cafè e poi di Scorie, è stata inserita grazie all'amicizia con Silvio nella lista del regionale con Formigoni.
Diventa consigliere regionale della Lombardia e consigliere di dentifrici e prostitute per Silvio. Infatti nel suo curriculum non si riscontrano azioni politiche, solo intercettazioni telefoniche con Silvio, Fede, Mora, 100 ragazze e neanche un ragazzo. Nicole è il contatto!
La Gelmini è il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Maristella, per gli amici MaryStar, è la protagonista della favola della bambina figlia dell'agricoltore -sindaco democristiano e sorella di una rappresentante della CIGL. Infatti la giovane MaryStar dopo una penosa carriera come studentessa delle superiori e dell'università viene candidata con Forza Italia per le comunali di Desenzano del Garda, dopo 2 anni viene sfiduciata. Poi viene candidata e vince nell'elezioni provinciali e nelle regionali, infine con la legge Porcellum diventa ministro di un ambito di cui non ha mai capito granché.
La Brambilla invece viene pescata dal giornalista del TG5 Medail in un concorso di Miss Italia, durante le selezioni quel furbantelllo di Medail le propone un contratto per Fininvest, dove conduce qualche trasmissione come I Misteri della Notte, programma che raggiunse l'1% di share. E dopo 4 anni entra nell'albo dei giornalisti. 1 anno dopo Emilio Fede la manda in missione per seguire la guerra del Golfo nella nave Zefiro.
Dopo la TV si dedica all'imprenditoria dove assume il comando di due SPA, diventa presidente della confcommercio under 40 e successivamente entra in politica dove abbandona tutte le cariche imprenditoriali e non.
Si batte per il turismo e per gli animali. Su Rai1 infatti presenta una trasmissione per rilanciare il turismo italiano con 30 puntate settimanali con scarso successo, ma nonostante ciò nel 2010 viene premiata con 157 mila euro di viaggi in elicottero.
A fine 2002 la LNDC-Lecco rinuncia alla gestione del canile, e il Comune delibera con urgenza di affidare la gestione del canile, direttamente e senza gara d'appalto, alla LIDA della stessa Brambilla, per 9 anni rinnovabili ed un importo di 542.000 €, di molto superiore al limite di 200.000 € fissato per gli appalti di pubblici servizi. La LIDA, al momento di ottenere l'incarico, non è ancora iscritta al registro regionale delle onlus e non potrebbe pertanto ricevere finanziamenti pubblici.
Mara Carfagna, dopo una prestigiosa carriera universitaria capisce che con la cultura non si mangia, così concorre per Miss Italia dove riceve la fascia di Miss Cinema, da lì una carriera nello spettacolo tra conduzioni e fiction, più avanti vi racconterò la sua fiction.
Diventa anche modella e posa per un calendario completamente nuda provocando l'erezione del Premier Silvio Malandrino Berlusconi.
La stessa Mara nel 2007 durante la presentazione dei Telegatti provoca le ire di Veronica Cornuta Lario riferendosi a Silvio: “se non fosse già sposato, lo sposerei immediatamente”.. come a dire “non ti conosco ma hai molti soldi..”.
Nel 2006 viene candidata ed eletta nella camera dei deputati con.. Silvio Presidente, suscitando scalpore e polemiche fuori e dentro il suo partito. Talmente delusi da Silvio, che nel 2008 Mara viene ricandidata piazzandola al terzo posto della lista per essere una sicura deputata, e infatti quella deputata della Carfagna diventa ministro delle Pari e Opportunità, lei è l'unica che da opportunità pari a tutti: una volta a Silvio e l'altra a Berlusconi.
Dopo una buona riforma come quella dello Stalking (anche se come tutte le leggi, viene fatta e attuata ma non fatta rispettare), Mara propone un ddl che vieta la Prostituzione in Pubblico, e così Arcore e il Bunga Bunga non sono fuorilegge.
Nel 2007 si schiera contro gli omossessuali dichiarandoli sterili costituzionalmente. Fatta notare la Gaffe dall'onorevole transessuale Luxuria che la paragona ai nazisti, Mara si accorge che le parole copiate da Francesco D'Agostino sono riferite alla costituzione di tipo fisiologico.
Vieta il Gay Prade e due anni dopo si scusa.
Il clamoroso della vita di Mara la Bocchinara, e non perché segue l'ideale di Italo Bocchino, avviene quando il camerata Guzzanti scrive sul blog: « È ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente? Potrebbe essere il suo giardiniere che ha ben potato le sue rose, l’autista che lo ha ben guidato in un viaggio, la meretrice che ha ben succhiato il suo uccello, ma anche il padre spirituale che abbia ben salvato la sua anima, il ciabattino che abbia ben risuolato le sue scarpe.»
Così Sabina, la figlia del senatore PDL, riprende le parole del padre in una manifestazione in piazza, che successivamente La Repubblica e il Corriere della Sera riportano.
Così la Serva Mara minaccia di querela la Guzzanti che replica dicendo che avrebbe chiamato a testimoniare politici che avevano letto le intercettazioni e ritenevano credibile l'asserita relazione sessuale tra la Carfagna e il premier. La querela non è mai stata fatta.
Ma se negli anni 90 è cresciuto il movimento sociale-politico della gnoccacrazia, ecco nel 2011 un nuovo movimento: la mignottacrazia, ossia se sei mignotta e concedi il tuo corpo in cambio di denaro si può ambire a poltrone politiche di prestigio o a lavori a tempo indeterminato.
E se sono minorenni poco importa.. si aspetta che diventino maggiorenni o si fa' un ddl retroattivo per diminuire l'età per essere maggiorenni.
Mirko Solinas
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