13/07/12

Clientelismo democratico.

Si parla di una nuova legge elettorale.
Si parla anche di primarie per il leader e per i parlamentari.
Si parla anche di alleanze.
Di programmi non se ne parla, ma questi sono dettagli. E' solo la ciliegina sulla torta, mica la torta intera.

E comunque si va verso i collegi uninominali con il maggioritario corretto. Perché non usare il maggioritario puro come in Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna?
Sarebbe più semplice fare dei collegi da 74 mila votanti. Ma con Casini di mezzo è impossibile fare un bipolarismo.
Detto questo, senza preferenze si andrebbe verso un porcellum. Ossia c'è un vincitore sicuro che sarà il capo lista, e poi tutti gli altri. Cioè, non cambierà nulla.

E poi ci sarebbero le primarie. Appunto, ci sarebbero. Non si faranno, mettiamocelo in testa. Perché anche qui si parla di preferenze e il Partito Democratico vuole evitare voti di preferenza. Dicono che si tornerebbe ai tempi delle clientele.

Già le clientele, chissà perché con l'accordo che si sta per fare tra i capi corrente mi ricorda tanto le clientele. Ossia, Bersani non fa le primarie, verrà sostenuto da quasi tutto il partito e in cambio darà X posti in parlamento alle varie tribù. E poi vorrei che venissero in tutte le città dove abbiamo svolto le primarie e abbiamo vinto le amministrative e raccontassero che il centro sinistra ha vinto con i voti delle clientele.

Magari sarebbe il caso di dare il buon esempio, tipo che le prime clientele da abbattere sono quelle interne. E non pensateci troppo su come fare, bastano le primarie.