16/02/13

L’Italia come gli Stati Uniti, scatta l’operazione Ohio.


Mancano pochissimi giorni al voto. Sembra che i giochi sono già fatti, ma come nel calcio anche i minuti di recupero fanno parte della partita. Data per certa la vittoria alla Camera per la coalizione guidata da Pierluigi Bersani, la partita si gioca al Senato dove il premio di maggioranza è basato sull’esito regionale e non nazionale. E così, nonostante Bersani ha la vittoria in tasca in almeno diciassette regioni, nelle altre tre tutto è in ballo.

La Lombardia, la Sicilia e il Veneto sceglieranno il futuro dell’Italia. In Lombardia alcuni democratici, guidati da Pippo Civati, lanciano l’Operazione Ohio. Come negli Stati Uniti dove l’Ohio era decisivo per la vittoria di Barack Obama, in Italia sarà la Lombardia a decidere la vittoria di Bersani.

In cosa consiste questa operazione? Semplicemente “attaccare bottone” con tutti, senza lasciare nessuno indietro, parlando con tutti e convincendoli a votare l’Italia Giusta.

Non solo la Lombardia per la Lombardia ma anche l’Italia intera per la Lombardia. L’operazione prevede anche l’impegno di tutta l’Italia nel convincere i lombardi a votare l’Italia Giusta. Il messaggio è chiaro, telefonare gli amici e i parenti in Lombardia, invadere strade e condomini. Scendere dal divano e andare in strada, una mobilitazione che vada oltre il virtuale, che coinvolga direttamente.

Della direzione operativa dell'iniziativa di sabato 16 si sta occupando Elly Schlein, che porterà con sé l’esperienza acquisita nella campagna elettorale per Obama. L’Operazione Ohio pone in evidenza un aspetto importante, ancora oggi i social network da soli non sono sufficienti in campagna elettorale. Invadere tutti gli spazi e attaccare bottone, l’Ohio è lontano, la Lombardia no.  

01/02/13

Addio, Compagno.

Oggi è volato in cielo un Compagno di Guspini. Un uomo con una gran forza di combattere ancora oggi. Marco, Compagno Marco, è rimasto fedele ai suoi ideali, è rimasto a tutta sinistra. Me ne ha raccontate tante, storie losche di vecchi politici, lotte con i fascisti alle feste dell'Unità e tante altre storie soprattutto personali.

Mi diceva quanto Rossella è brava, che va difesa, tutelata. Che l'uomo che tratta in quel modo una donna andrebbe preso a calci in culo. Era bello parlare di politica con lui.

Già da qualche giorno si sentiva la sua assenza, stavo per scrivergli per sapere come stava. Non ho fatto in tempo perché appena entrato nel suo profilo di Facebook ho letto messaggi d'addio.

Una triste sorpresa, inattesa. Sicuramente avrebbe voluto fare ancora tante battaglie politiche, come quella di queste politiche.

Marco era veramente un grande uomo, che dava sempre consigli, che voleva bene ai giovani, che amava la politica e il suo paese. Guspini ha perso oggi un pezzo della politica locale, ha perso un grande uomo.

Io davanti a questi addii non riesco a trovare tante parole ma ho voluto dedicargli un post in questo blog che leggeva spesso.

Ciao, Compagno.