Stiamo per chiudere il secondo capitolo di questa lunga campagna elettorale. Ricordo ancora quando si decise di iniziare il libro: le primarie. Il Pd un po' deluso perché non è stato scelto Antonello Cabras, la grande avanzata di Filippo Petrucci e la vittoria di Massimo Zedda. Qualcosa stava cambiando. E qualcosa è cambiato: la fiducia a Silvio Lai, le nuove energie e idee dei sostenitori di Meglio di Prima non ci basta (per ovvie ragioni d'ora in poi li chiamerò sostenitori di Petrucci o M.d.p.n.c.b.), l'entusiasmo di Sel.
E come dimenticare il vero inizio: Primavera Democratica. Un evento che ha dato il via, Emiliano Deiana, Caterina Pes, Gino Derosas, Chiara Cortese, Walter Veltroni, ma soprattutto lui: Renato Soru. In quell'evento si capii che il PD sosteneva a fondo Massimo Zedda.
Ma la parte più bella è stata fuori dall'Hotel Mediterraneo, nelle strade e nelle piazze, è lì che ci si è divertiti e che si è trasmessa quella sindrome chiamata "cambiamento".
E non so se sia un cambiamento o un evoluzione, se è vento o tempesta.. ma qualcosa era nell'aria.
E quel qualcosa è accaduto. E' accaduto per il semplice fatto che la base è stata messa in prima fila, direi direttamente sul palco. Nessuna guerra tra partiti, nessuna rivendicazione patriarcale di niente.
Bersani lo disse: a Olbia, Milano, Torino, Bologna e Cagliari si vince. Calci e schiafi dall'intera stampa. E 3 su 5 le ha azzeccate, mica passo il Segretario.
Ma all'avviso "se si vince a Milano cade Berlusconi, se si vince a Cagliari cade Cappellacci" si scatena l'Italia intera, la Sardegna intera.
E Giovedì a Cagliari in piazza del Carmine è stato emozionante. Noi, figli dell'era del Berlusconismo, ci ritroviamo in una realtà nuova, in una piazza colorata con bambini, giovani, adulti e anziani.. con le bandiere orgogliose di stare in alto, con la birra in mano, con buonissima musica.. e come ho detto nella nota precedente "nessuno mi ha risposto compagno a tzia tua".
E in quel momento le correnti interne non esistevano, erano assenti giustificate, come che quell'uragano rosso le ha spazzate via, le ritroveremo perché vivono dentro di loro, ma in quel momento erano azzerate, sicuramente si stava meglio.
Ed è stato bellissimo anche vedere la situazione di sinistra in via Puccini lunedì 16 notte, tutti sui marciapiedi, rossi, si beveva, si festeggiava..
Questo era quello che mancava e che è stato ritrovato in questo centro sinistra. E certo il PD si è confermato primo partito sardo e nazionale, ma Sel, Sel ha riportato quella vitalità ed energia di cui tutti avevamo bisogno.
E un giovane non si avvicina casualmente alla politica, ma quest'entusiasmo ha contaggiato tutti.. e non ditemi che è merito di Cristicchi, appena ha iniziato la piazza si è dimezzata.
E infine il Flash Mob concluso con Bella Ciao in piazza dove si notano Michele Piras, Chicco Porcu, Francesca Barracciu, Marco Espa, Cristina Lavinio e Massimo Zedda che la cantavano. Già, ora non si può più tornare indietro. Ora tocca a noi.
A tutti un grazie.
Meglio di Prima non ci basta, hai ragione Petrucci..
Ora Tocca a noi Compagni, spero che tutti ti daranno ragione Massimo.
Mirko Solinas