17/12/14

la carta Prodi.

E alla fine di tutto 'sto casino siamo tornati da dove avevamo iniziato, la scelta del Presidente della Repubblica. La situazione politica è molto diversa rispetto a 18 mesi fa, ci sono state scissioni ovunque (tranne nel PD!), c'è un governo diverso (il quarto in tre anni) e c'è già un patto tra Renzi e Berlusconi.

Berlusconi ha ammesso che nel Patto del Nazareno c'è anche il Presidente della Repubblica. E quindi pare che la metodologia non cambi rispetto a 18 mesi fa. Tutto dipende da come Renzi voglia impostare la prossima campagna elettorale, se continuare a pescare voti dal centro destra o se voglia liberarsi di Berlusconi e del patto.

E qui entra in gioco Romano Prodi, che non vuole essere bruciato una seconda volta, ma che sa bene di essere la carta da gioco di Renzi, l'asso della manica. Una carta pericolosa ma che può essere allo stesso tempo vincente.

La prima strategia che potrebbe adottare il premier è quella di mettere sotto scacco Berlusconi, costringerlo ad accettare alcune modifiche del patto o a firmare nuove clausole.
La seconda strategia sarebbe quella di proporre Prodi al Movimento Cinque Stelle e quindi liberarsi in un colpo solo sia del patto con Berlusconi che del governo con Alfano e il Nuovo Centro Destra.

Due strategie che capovolgerebbero la situazione politica. Non sarà facile coinvolgere il M5S, soprattutto dopo i fatti di Mafia Capitale, ma al tempo stesso il PD potrebbe non volere più scendere a compromessi al ribasso con Alfano e/o Berlusconi.

Se Renzi decidesse (ricordiamoci che decide lui!) di aprire al M5S il PD potrebbe essere ricompattato e in un anno si potrebbe mettere mano a un po' di leggi e decreti fatti con il NCD o con Berlusconi che le minoranze PD, M5S e SEL hanno contestato e provato a migliorare senza successo.

Renzi deve solo dire dove vuole andare e giocare bene la carta Prodi. Soprattutto non gli deve recare danno, come fecero i 101.




15/12/14

#Roma2014 e #Roma2024

Vi scrivo la fine di come andrà la storia se le Olimpiadi 2024 si terranno a Roma: verrà chiamato Raffaele Cantone nel 2022 per la conclusione "legale" dei lavori.

Questo sarà l'ennesimo epilogo di un'Italia malata che non ha mai dato affidabilità nell'organizzazione di eventi mondiali (ma anche nazionali). Dai mondiali di calcio del 1990 alle Olimpiadi invernali passando per i mondiali di nuoto e per concludere con l'Expo 2015. Tangenti, mazzette, arresti, mafia, incompiute e soldi pubblici buttati al vento.
Tutto il peggio del made in Italy viene a galla in questi momenti. 

Presentare la candidatura per Roma 2024 a parer mio non è il modo migliore per uscire da Roma 2014, ma un segnale al mondo che alla fine Mafia Capitale è una storia di poco conto. Come è possibile convincere una giuria che deciderà a chi affidare le Olimpiadi che l'Italia non è quella che specula sugli immigrati? Come possiamo convincere che in Italia non ci sarà corruzione nell'organizzazione delle Olimpiadi? Se dovreste affidare i lavori di ristrutturazione della vostra casa a chi affidereste i lavori, a una ditta che ha rubato o a una ditta onesta?

Potremmo chiedere a Cantone per una volta di non fare il commissario ma di occuparsi di tutta l'organizzazione fin dall'inizio, potremmo fare quelle leggi contro la corruzione che non sono state fatte per venti anni, potremmo rendere tutto trasparente attraverso gli open data. Potremmo, se la maggioranza in parlamento fosse diversa, magari senza quei soggetti politici che non hanno scritto quelle leggi per questioni di servitù al grande capo. 

Potremmo votare quelle leggi a prescindere dalle Olimpiadi, così come si chiede al governo dopo i fatti di Mafia Capitale. Abbiamo l'abitudine di fare le leggi dopo che il danno è stato fatto senza mai riuscire ad anticipare le mosse e quindi prevenire. Anche il pacchetto del governo per contrastare la corruzione prevede dei provvedimenti indirizzati solo ed esclusivamente a punire. Che paura infondiamo al corrotto dicendo che la pena minima passa da 4 a 6 anni e che dovrà restituire tutto il maltolto fino all'ultimo centesimo e nel mentre ha conservato tutto in qualche paradiso fiscale? 

Solo nel 2014 si sono susseguiti gli scandali Expo, Mose e Mafia Capitale. L'Italia non è credibile e non lo sarà fin quando la trasparenza sarà fatta soltanto a parole, fin quando i legislatori faranno il minimo per non scontentare quegli strani alleati, fin quando la stampa di tutto il mondo dice di noi che "non c'è angolo in Italia senza corruzione".

Le Olimpiadi che vorrei vedere sono quelle in Parlamento, insieme, contro la corruzione. Ma questo è un grande sogno, più o meno come immaginare che una giuria porti la fiamma olimpica a Roma, dopo un 2014 che resterà nella storia perché non c'è un angolo d'Italia senza corruzione.