Mettiamo le cose in ordine. Esposito nella scorsa legislatura ha votato 222 volte diversamente dal gruppo quando era Deputato.
Per esempio, era
- assente quando si è votato sullo scudo fiscale (PD contrario),
- favorevole alla Spending Review (PD contrario),
- astenuto sulla riduzione numero di armi nucleari in Europa (PD contrario),
- contrario alla riduzione dei rimborsi elettorali ai partiti e ai movimenti (PD favorevole),
- contrario agli emendamenti al ddl anticorruzione (4 emendamenti dove il PD era contrario, astenuto, favorevole e astenuto) e favorevole all'unico emendamento dove il PD era contrario,
- contrario al riordino dei contributi all'editoria (PD favorevole),
- favorevole al riordino della protezione civile (PD contrario),
- contrario a una mozione di contrasto all'evasione fiscale (PD favorevole),
- contrario a escludere la partecipazione attiva del nostro Paese ai bombardamenti contro obiettivi in suolo libanese (PD astenuto),
- assente sull'incostituzionalità dell'aggravante omofobia e razzismo,
- assente alla sospensione esame legge per abolizione delle province,
- assente alla proroga delle missioni internazionali,
- assente per la riforma Gelimini dell'Università,
- assente sul lodo Alfano.
Questi sono solo alcuni voti chiave, ma per chi ha voglia può trovare tanto altro.
Intanto ha già votato cinque volte diversamente del gruppo PD al Senato, a un ordine del giorno e quattro emendamenti.
Ora, caro senatore Esposito, Lei potrebbe avere ragione o meno su Civati e Puppato. Però sappia che la sua è un'autodenuncia e magari, dimettendosi, potrebbe dare il buon esempio.