19/06/13

L'astensionismo delle espulsionarie.

Rendiamoci conto quanto siamo messi male noi di centro sinistra se un nostro ex elettore ha preferito il MoVimento a noi. Lo dico con amarezza, oggi dovrei esultare per l'ennesimo abbandono al MoVimento. E invece c'è poco da esultare perché la tenuta democratica è a forte rischio ed è stata repressa la libertà di espressione.

Oddio, non è che con le nomine di Monti prima e Letta poi la democrazia fosse al sicuro. O se pensiamo al continuo aumentare degli astensionisti. Ma qui si parla di democrazia e di libertà, la libertà di pensiero e di espressione.

Non pensavo che il M5S arrivasse a tanto, a espellere una senatrice della Repubblica perché ha espresso un parere contrario alla strategia politica di Grillo. Perché è tornato il centralismo democratico, in salsa grillina. Se il Partito Democratico adottasse queste regole non resterebbe più nessuno e io sicuramente sarei tra i primi a essere cacciato.

Quindi è stato diagnosticato che nel MoVimento Cinque Stelle è vietato pensare ed è soprattutto vietato esprimere critiche verso Grillo, a cui comunque va gran parte del merito per il risultato elettorale di Febbraio. Sappiamo tutti che con le preferenze difficilmente il MoVimento avrebbe eletto tutti quei parlamentari.

C'è una questione trascurato dai media, c'è chi ha potuto fare campagna elettorale contro la Gambaro perché d'accordo con quanto affermava Grillo e quindi ha potuto esprimere il proprio parere e c'è chi si è permesso di difendere la Gambaro e ora rischia lo stesso processo interno. E' come se quando c'è stato il referendum sul nucleare solo i favorevoli hanno potuto fare campagna elettorale. Questo ha influito decisamente sul risultato delle espulsionarie.

L'espulsione della Gambaro decisa dal gruppo parlamentare aveva una maggioranza relativa. E anche questo dato è molto grave. Non si decideva se usare i cotton fioc per pulirsi il naso, ma l'espulsione di una senatrice della Repubblica.

Peggio ancora quanto accaduto con le espulsionarie dove i favorevoli sono il 27% degli aventi diritto, i contrari il 14% e gli astenuti il 59%.
Si può cacciare una persona da un gruppo con una maggioranza relativa senza raggiungere il 50%+1 degli aventi diritto? A parer mio assolutamente no!
Niente viene deciso nei partiti, nelle associazioni o in qualsiasi ente se non si ha un quorum del 50%+1.

Ma la domanda che si dovrebbero fare i grillini è la seguente: ma se sei su dieci si sono astenuti non pensate che agli iscritti al blog non gliene frega nulla di queste cazzate e che vi hanno sostenuto per altri motivi come cambiare in meglio l'Italia?



«Se la scelta fosse tra Grillo e 
la Gambaro per me sarebbe una 
scelta tra schiavitù e libertà. 
Io scelgo la libertà». 
On. Pinna (M5S)