30/07/11
Quando i conti con i fascistelli si regolavano così. Di Marco Ortu
"Era il nostro festival de l’unità a Guspini a metà degli anni settanta, uno dei momenti topici dell’attività e dell’iniziativa del PCI di allora, si svolgeva con la partecipazione di migliaia di persone ed una sera al tramonto, quando incominciava a farsi buio, apparvero un gruppo di fascistelli locali, per la verità era uno in compagnia di qualche malcapitato, che con fare un po’ provocatorio ( la provocazione constava solo nel fatto della loro presenza) ordinarono da bere BASTO’ SOLO UNO SGUARDO PER FARE CAPIRE A TUTTI I COMPAGNI CHE DOVEVAMO EVITARE QUALSIASI INCIDENTE E PROVOCAZIONE, fu loro servito da bere e cortesemente accompagnati all’uscita del festival, quando all’improvviso mancò la luce e in quei minuti avvenne il miracolo, i fascisti sparirono e furono ritrovati,dopo alcune ore, in una siepe di fichi d’india malconci e maleodoranti senza che nessuno si fosse accorto di niente e senza colpo ferire. ERANO I MIRACOLI DELL’ENEL"
L'uomo qualunque.
E' successo a sei chilometri da casa mia, un pomeriggio qualunque poco estivo.. i classici lavoretti pomeridiani.. e invece un muro di blocchi in cemento lo sotterra.. aveva solo 46 anni, non aveva nessun grado e nessuna missione di pace.
Era solo un padre, era solo un marito, era solo un uomo che umilmente lavorava per la sua famiglia.
Ma per lo Stato è un muratore o un operaio che muore, non un militare. E' ancora l'Italia che cataloga le morti.
Era un uomo che ha lasciato la sua famiglia per il lavoro. Per quei 800 o 1000 euro al mese che dovevano bastare a dar da mangiare, a far studiare i figli, a vestirsi e a pagare le tante tasse. Un uomo qualsiasi per lo Stato, un produttore di Pil forse. Un uomo che, per loro, non è fuori Italia a difendere la democrazia. Forse solo il fatto che non abbia mai partecipato ad una rivoluzione insieme a tanti altri operai, cassintegrati e precari è già un uomo che della democrazia se ne fottuto.
Domani non ci saranno funerali di Stato, nessuna medaglia, nessuna diretta televisiva. L'uomo qualunque verrà pianto solo da un paese e non da un Paese.
Era solo un padre, era solo un marito, era solo un uomo che umilmente lavorava per la sua famiglia.
Ma per lo Stato è un muratore o un operaio che muore, non un militare. E' ancora l'Italia che cataloga le morti.
Era un uomo che ha lasciato la sua famiglia per il lavoro. Per quei 800 o 1000 euro al mese che dovevano bastare a dar da mangiare, a far studiare i figli, a vestirsi e a pagare le tante tasse. Un uomo qualsiasi per lo Stato, un produttore di Pil forse. Un uomo che, per loro, non è fuori Italia a difendere la democrazia. Forse solo il fatto che non abbia mai partecipato ad una rivoluzione insieme a tanti altri operai, cassintegrati e precari è già un uomo che della democrazia se ne fottuto.
Domani non ci saranno funerali di Stato, nessuna medaglia, nessuna diretta televisiva. L'uomo qualunque verrà pianto solo da un paese e non da un Paese.
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