23/12/12

i quattro interventi più belli del 2012.

Vabbè sono di parte. Però voglio dedicare questo post a tutti i democratici, iscritti ed elettori, candidati e sostenitori.
Io questo 2012 lo voglio ricordare con gli interventi alla Camera di Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Walter Veltroni e con la lettura della Costituzione di Roberto Benigni che ci diano la carica giusta per la prossima campagna elettorale che sarà tanto difficile. Spetta a noi cambiare la politica e rifondare l'Italia. E per favore, RESTIAMO UMANI!!!





22/12/12

una soddisfazione

La candidatura di Thomas Castangia. Una vera soddisfazione perché si candida un amico, una persona che voglio bene, un compagno con cui sto condividendo un grande percorso politico, quello di Prossima Italia. Non so da dove iniziare per descrivere questo fico, come direbbe Pippo.

Sicuramente è il peggiore dei fratelli Castangia, l'altro, Cristiano, è quello buono. Si scherza.

Io a Thomas devo davvero tanto perché penso che senza il suo entusiasmo e la sua passione che avvolge chiunque collabora in Prossima Italia non so se starei ancora nel Partito Democratico. Ricordo ancora Prossima Sardegna a Oristano. Ci siamo conosciuti quel giorno, si provava a costruire un qualcosa di nuovo, sia per il PD, che per la Sardegna che per la nostra amata e violentata Italia.

Il giorno è nata forse un'amicizia (attendo conferme da parte sua) e sicuramente una stima e un affetto da parte mia. Il giorno, quel giorno, dopo aver sentito Thomas, Pippo e tanti altri ho capito che la mia casa sarebbe stata il PD. E fidatevi che quelli erano giorni grigi per il PD visti gli innumerevoli delusi.

Raramente mi sono trovato in disaccordo con una sua idea, ma a differenza di tanti altri, con calma e pace tentava di motivare e spesso mi sono ricreduto e capivo che aveva ragione.

Ho sperato fortemente in una sua candidatura e visto che tantissimi si riconoscono nel suo programma e viste le tante battaglie fatte insieme, sarebbe stato meglio un collegio regionale. L'avrei votato senza nessunissimo dubbio.

E diciamolo che quella di Thomas è una candidatura partita dal basso, soprattutto dal circolo Copernico. Un circolo modello a cui tutti dovrebbero ispirarsi.

Molti chiameranno questo enderosement, io lo chiamo un attestato di stima, un ringraziamento a un amico e compagno che voglio davvero bene.

Mi auguro con tutto il cuore che possa diventare Onorevole, anche perché non è né alcolizzato né derogato. Ha tutte le carte in regola per rappresentarci.

Non so come andrà, ma nonostante questo io ti voglio dire GRAZIE, Thomas.

20/12/12

non sono cinque, ma sei (sindaco compreso).

E' sfuggita a tutti. Ah, parlo di deroghe. Oltre ai quattro consiglieri regionali citati ieri, oltre al sindaco di Sassari Ganau ci sarebbe un altro richiedente di deroga. Si tratta del responsabile università della segreteria nazionale e consigliere regionale della Sardegna Marco Meloni, grande assenteista dal consiglio regionale.

19/12/12

Un appello al PD Sardo.

Visto che i consiglieri regionali Gian Valerio Sanna, Chicco Porcu, Giuseppe Luigi Cucca e Gavino Manca hanno chiesto la deroga per presentarsi alle primarie del 29-30 Dicembre 2012 dei parlamentari, ritengo che gli onorevoli reputano finito il loro mandato in consiglio regionale, pertanto si chiedono le dimissioni.

Affido queste parole ai componenti della direzione regionale e invito tutti i democratici che sono d'accordo con quanto detto sopra a firmare l'appello.

#Novantadueminutidiapplausi per Mario Bruno

"Non mi sono candidato a Sindaco di Alghero per rispetto del patto stipulato con gli elettori che mi hanno chiesto di rappresentarli in Regione per tutta la legislatura. Ho fatto lo stesso ragionamento ora, per coerenza, anche se non credo che il mandato regionale possa durare ancora a lungo, per il palese fallimento in atto. Però rimarrò qui fino all'ultimo giorno. Nessuna richiesta di deroga per le primarie."

Io propongo novantadue minuti di applausi per il Consigliere Regionale del Partito Democratico Mario Bruno. E questo deve essere di esempio per tutti, colleghi compresi.
A proposito di colleghi, Gian Valerio Sanna ha chiesto la deroga dopo essere stato consigliere comunale, presidente della provincia di Oristano, consigliere regionale, assessore regionale e ha avuto la deroga per ricandidarsi tre anni fa in consiglio regionale ed eletto. Poi c'è Gavino Manca, un renziano che ha già fatto tre mandati in consiglio regionale, che ha chiesto la deroga. Poi Chicco Porcu, anche lui renziano dell'ultima ora, prima soriano, poi chissà più cosa, al secondo mandato in consiglio regionale che ha chiesto la deroga. E poi c'è Giuseppe Luigi Cucca.
Per loro io propongo 92 Minuti di fischi e sperare che per una volta Roma non respinga i pastori ma i nostri quattro consiglieri che pensano di aver già dato tutto per la Regione Sardegna e già da domani potrebbero dimettersi.

due euro, grazie e arrivederci.

L'ho scritto quindici giorni fa che i due euro sarebbero stata una cosa sbagliata. Ovviamente non sono un big (nemmeno un pig) e sicuramente quello che scrivo io ce lo vediamo tra 200 e 1000 persone ogni giorno. E la maggior parte di chi fa parte della direzione nazionale sicuramente non è stata ai seggi a fare il volontario, e sicuramente i componenti della segreteria nazionale hanno votato e sono scappati.

C'erano già le lamentele per le scorse primarie, nessuno se n'è accorto? Sapete quante persone si sono ritrovate impossibilitate economicamente e non hanno votato? Alcune, troppe.

E ora invito a chi fa parte della direzione nazionale a fare i volontari il 29 o il 30, perché voglio vedere anche se ne trovate di volontari per quella data. IO NO SICURAMENTE.

E bastava chiedere un'offerta libera agli elettori, l'avrebbero data. Oppure ricordarsi che il rimborso elettorale lo vogliamo per permettere al figlio dell'operaio di candidarsi, e il figlio dell'operaio può candidarsi alle primarie. Avremo potuto chiedere una buonuscita ai parlamentari, tipo 300 euro, e 300x318 fa 95400 euro. Anche perché con l'albo chiuso non dobbiamo registrare nessuno e sappiamo il numero massimo di voti. E quindi ci sarebbe stato un ulteriore risparmio.

E poi ci sarebbe la campagna elettorale.. ma fare le primarie per i parlamentari non sarà la campagna elettorale più grande che possiamo fare?

Io mi sbilancio, al massimo saremo in un milione a votare. Perché se dare il diritto di scegliere il parlamentare costa due euro in molti preferiranno non avere questo diritto.

17/12/12

Altre tre cose sulle #primarieparlamentari

1. Che i Presidenti di Provincia non si potessero candidare si sapeva già, si sarebbero dovuti dimettere sei mesi prima della data delle elezioni.

2. Non trovo giusto che i sindaci non si possano candidare. Penso che si debba dare una deroga a chi ha già fatto almeno 40 mesi di mandato. Ovviamente il conteggio deve tener conto solo dell'ultimo mandato.

3. E' finito il gioco delle sedie. E' importante la scelta che è stata fatta di impedire la candidatura ai consiglieri regionali in carica. Dicono che questo agevoli i parlamentari uscenti. Forse sì e forse no. Un parlamentare stava sempre a Roma e se non ha clientele e un outsider forte vedo la partita molto competitiva.

15/12/12

Primarie Sardegna. (Video)*


A tutti i democratici sardi, quelli veri e autentici.
A quelli che hanno dedicato due domeniche consecutive d'autunno alle primarie.
A quelli che ci hanno creduto nelle primarie, da subito.
Ma anche a quelli che non ci hanno creduto da subito e si sono ricreduti.
Ci dicevano che il Partito Democratico è un partito finito.
Rispondiamo che il Partito Democratico è un partito, finito.
Un senso questa storia ce l'ha!
Viva la democrazia, viva le primarie, viva il PD.

*non lo posso mettere su youtube perché ci sono i copyright della canzone.

13/12/12

4 Princìpi.

Avremo le primarie per i parlamentari. Certo, una sfida difficile per tanti ma pur sempre una battaglia vinta.
E allora l'entusiasmo andrebbe accompagnato da quattro princìpi (e non principi).

1. Le primarie devono essere aperte a tutti gli elettori. Perché mettere barriere alle primarie? Manco siamo il Movimento 5 Stelle. Devono essere aperte, apertissime, perché non siamo solo tre milioni e qualcun altro, ma molti di più. E in tanti possono aver deciso, dopo aver visto che acqua c'è dagli altri, di votare Italia Bene Comune e di scegliere il parlamentare.
Che poi non ha tanto senso, elettoralmente, non permettere il voto a tanti. Insomma, questa è un'altra partita, mica il terzo set.

2. Chi non paga può votare comunque. Diciamocelo, ci sono tanti morosi tra gli eletti. Ecco, signori e signore se volete candidarvi saldate il debito verso il partito perché noi siamo per le regole uguali per tutti.

3. Deroghe. Anche no, anzi proprio no. Tre mandati sono stati sufficienti, vi ringraziamo e vi chiediamo di formare i giovani del partito. Le regole valgono per tutti, come detto prima. Quindi seguite l'esempio di Veltroni e D'Alema e non chiedetela la deroga.

4. Chi è già nelle istituzioni finisca il proprio mandato. Ecco, io spero che tutti coloro che hanno un mandato (esclusi i parlamentari) devono finire il loro mandato dato dai cittadini. Ci vuole rispetto per chi li ha votati gli anni scorsi. Perché è ora di finire con il gioco delle sedie.

12/12/12

Mi candido alle primarie dei parlamentari.

No, non è vero. Non ho neanche l'età.
Darò il mio contributo, seguirò la campagna elettorale di Caterina Pes. Ho deciso di sostenere Caterina perché le voglio bene, perché c'è una forte amicizia, perché ha lavorato benissimo e merita la conferma.
Ho deciso di sostenere Caterina a costo zero, così evitiamo anche una polemica inutile.

E se saranno collegi provinciali (come auspico) siate coscienti del fatto che andrò a fare campagna elettorale in un altro collegio che non mi appartiene. E questo è perché credo fortemente in questa candidatura.

E come potete ben capire, e l'ho dimostrato anche stavolta, spingo per alcune direzioni del partito non per interessi personali. Così la prossima volta ricorderete che il sottoscritto parla e lavora per il bene del partito e non di sé stesso.

E allora buone #primarieparlamentari a tutti e #SenzaDubbioPes




09/12/12

Democratici con almeno tre legislature.


  1. Massimo D'Alema, 7 legislature 
  2. Livia Turco, 7 legislature 
  3. Walter Veltroni, 6 legislature 
  4. Rosi Bindi, 5 legislaure 
  5. Pierluigi Castagnetti, 5 legislature 
  6. Piero Fassino, 5 legislature 
  7. Giovanna Melandri, 5 legislature 
  8. A.Soro, 5 legislaure 
  9. S.Amici 4 legislature  
  10. G. Bressa 4 legislature 
  11. L. Duilio 4 legislature 
  12. G. Fioroni 4 legislature 
  13. A. Luongo 4 legislature 
  14. A. Maran 4 legislature 
  15. C.Marini 4 legislature 
  16. G. Merlo 4 legislature 
  17. A.M.L. Parisi 4 legislature 
  18. M.Pepe 4 legislature 
  19. G.Servodio 4 legislature  
  20. A. Sesa 4 legislature 
  21. U. Sposetti 4 legislature 
  22. M.Ventura 4 legislature 
  23. G. Albonetti 3 legislature 
  24. P. Bersani 3 legislature 
  25. O. D'Antona 3 legislature 
  26. S. D'Antoni 3 legislature 
  27. A. Fluvi 3 legislature 
  28. D. Franceschini 3 legislature
  29. P. S. Gentiloni 3 legislature 
  30. R. Giachetti 3 legislature 
  31. A. Giacomelli 3 legislature 
  32. E. Letta 3 legislature 
  33. A. Lulli 3 legislature 
  34. R. Mariani 3 legislature 
  35. A. Martella 3 legislature 
  36. M.P. Meta 3 legislature 
  37. M. Migliavacca 3 legislature 
  38. M. Minniti 3 legislature 
  39. C. Motta 3 legislature 
  40. R. Nannicini 3 legislature 
  41. E. Quartiani 3 legislature 
  42. N. N.Oliverio 3 legislature 
  43. L. Pistelli 3 legislature 
  44. B. Pollastrini 3 legislature 
  45. E. Realacci 3 legislature 
  46. A. Rugghia 3 legislature 
  47. B. M. Salvino 3 legislature 
  48. G.Santagata 3 legislature 
  49. M. Sereni 3 legislature 
  50. I. Tino 3 legislature 
  51. W. Tocci 3 legislature 
  52. R. Zaccaria 3 legislature 
  53. M. Zunino 3 legislature 
  54. Emma Bonino 8 legislature
  55. Anna Finocchiaro 7 legislature 
  56. Franco Marini 6 legislature 
  57. M.Serafini 6 legislature
  58. Giuseppe Lumia 5 legislature 
  59. Enrico Morando 5 legislature 
  60. M. Agostini 4 legislature 
  61. E. Bianco 4 legislature 
  62. Antonio Cabras 4 legislature 
  63. F.Chiaramonte 4 legislature 
  64. M.P. Garavaglia 4 legislature 
  65. Marco Follini 4 legislature 
  66. Paolo Giarretta 4 legislature 
  67. T.Treu 4 legislature 
  68. E. Baio 3 legislature 
  69. V. Chiti 3 legislature 
  70. M. Fistarol 3 legislature 
  71. V. Franco 3 legislature 
  72. C. Garraffa 3 legislature 
  73. M. Gasbarri 3 legislature 
  74. N. Latorre 3 legislature 
  75. G. Legnini 3 legislature 
  76. M. Magistrelli 3 legislature 
  77. M. M. Marino 3 legislature 
  78. M. Riccardo 3 legislature 
  79. A. Papania 3 legislature 
  80. R. Pinotti 3 legislature 
  81. N. Rossi 3 legislature 
  82. A. Rusconi 3 legislature 
  83. A. Soliani 3 legislature 
  84. G. Tonini 3 legislature 
  85. W.Vitali 3 legislature 
  86. L. Zanda 3 legislature 
  87. Sergio Zavoli 3 legislature 
  88. D. Mazzucconi 3 legislature

sfiducie e fiducie.

Sembravamo un Paese normale dove tutti (quasi tutti) lavoravano per un obiettivo comune e non facevano populismo.
Ci eravamo americanizzati, un poco poco. Monti aveva restituito credibilità all'Italia e, in buona parte, alla politica. Potevamo rimontare seriamente. Potevamo mettere da parte gli ultimi venti anni e ricostruire un Paese normale.
Ma la normalità non è italiana. E forse nemmeno Mario Monti è italiano.

Bersani vince le primarie, è troppo di sinistra, c'è spazio per il centro destra di avanzare. Spazio che con Renzi non ci sarebbe stato. Alfano ha fatto perdere al PDL troppi punti percentuali. Meloni e Crosetto per pareggiarla con il PD pensano di fare le primarie. Il PDL ci sta ma non si fidano nemmeno di loro stessi e così, mentre Galliani organizza il colpo di Gennaio, Berlusconi prepara la sua discesa in campo.
La strategia deve cambiare, serve uno alla Sacchi. Ed ecco come nelle migliori soap opera il colpo di scena, lei è incinta e non sa di chi. Un grande colpo di scena che lascerebbe le casalinghe pensierose dalle 15 di oggi alle 14.30 di domani. Sfruttare i sacrifici di Monti per la campagna elettorale, andare oltre i comunisti e la magistratura. Dire da Trieste in giù che è stato Monti a tassare, a diminuire le pensioni, a creare disoccupazione. E a qualcuno avrebbero detto che loro a queste porcate di Monti e Fornero hanno sempre votato contro. Che quando c'erano loro si stava meglio.
E così gli dicono in faccia a Montecitorio, durante il voto sui tagli dei costi alla politica, che loro non se la sentono di sostenere questo governo che ha fatto solo danni. Alfano diventa influente nel PDL quanto un magazziniere con le scelte della formazione della Juventus, per intenderci. Loro volevano troppe cose per tenere Monti a galla, volevano l'election day perché nel Lazio prenderanno una sonora sconfitta e soprattutto c'è un patto con Maroni e la Lega per la Lombardia. Inoltre la legge per l'incandidabilità dei condannati non doveva passare, sulla magistratura può decidere solo il PDL, c'è il monopolio. Soprattutto vogliono votare con il Porcellum.

Ma Monti, in collaborazione con Giorgio Napolitano, smonta la strategia berlusconiana. Mario Monti si dimette e non è stato Berlusconi a mandarlo a casa. Perché Napolitano qualcuno lo rottamerebbe, ma anche stavolta forse ci ha salvato.
Quindi Mario Monti non è ricattabile. L'Election Day non ci sarà, le primarie nel centro destra non ci saranno, una parte del PDL vuole uscirne dal partito, Berlusconi si ricandida. Sembra che alla fine non è andata così male.

Invece qualcosa di storto c'è. Si vota con il Porcellum e dicono che non sarà possibile fare le primarie per i parlamentari.
Bisogna capire quando Mario Monti rassegnerà le dimissioni, se prima o dopo Natale. Se si porta la legge di stabilità sino a Gennaio (e si darebbe spazio a Berlusconi per organizzare compromessi e ricatti) si andrebbe a votare a Marzo.
Mettendo da parte lo statuto, io glielo voglio dire a Bersani che si possono fare le primarie per i parlamentari.
I segretari regionali convocano le assemblee entro 5 giorni. Ordine del giorno regolamento primarie per i parlamentari e si fanno dare il mandato dalle rispettive assemblee. E' più facile portare a Roma venti segretari anziché una Direzione intera.
Ora che il regolamento c'è, i candidati hanno sette giorni di tempo per trovare mille firme. Non è una missione impossibile.
I segretari provinciali verificano le firme in un giorno, non due, uno. Il Partito Democratico (e Sel se le vorrà fare come si spera) procede con la stampa delle schede e mette in moto la macchina organizzativa, quella da oltre centomila volontari. Non siamo nemmeno a Gennaio con i tempi e i candidati possono iniziare la campagna elettorale.

Le liste del Porcellum vanno consegnate 30 giorni prima della data delle elezioni. Male che vada le primarie si fanno il 3 Gennaio, oppure il 10 Gennaio, oppure il 10 Marzo se Monti decidesse di mangiare il panettone.
Siccome del segretario, sia a Gennaio che a Luglio, ci siamo fidati ora pretendiamo che il segretario mantenga la parola data. Si ponga il partito in una situazione straordinaria e si proceda. Male che vada ci resta una sola settimana di campagna elettorale per le primarie.

La situazione non è facile, e nessuno pensa di avere le risposte in tasca. Ma qui serve solo buona volontà e rispettare la parola data.
Perché se iniziamo da prima delle elezioni ad avere la sfiducia dei democratici, non oso immaginare cosa sarà tra qualche mese.



07/12/12

Lisa.

Lisa era una ragazza di 22 anni.
Lisa esisteva.
Lisa non esisteva per le forze dell'ordine.
Lisa aveva denunciato l'ex per ben tre volte.
Lisa era perseguitata dall'ex.
Lisa non è stata ascoltata.
Lisa non c'è più.
Lisa è l'ennesima vittima di femminicidio.

Un appello da sottoscrivere.


Ricostruire il Paese. Facciamo la nostra parte.

A Pierluigi Bersani, Nichi Vendola, Riccardo Nencini;
Alle assemblee nazionali di Partito DemocraticoSinistra Ecologia e Libertà Partito Socialista Italiano;

Le primarie dei Progressisti appena terminate hanno regalato una bellissima pagina di partecipazione e di festa ad un Paese, il nostro, offeso e ferito da troppi anni di pessima politica che hanno allontanato i cittadini dall'idea di bene comune e ci restituiscono l’immagine di un’Italia che ha scommesso sul proprio futuro affidando al centrosinistra una grande responsabilità: il cambiamento.
Se la crisi economica del Paese e la crisi morale che ha attraversato la politica dipingevano un’Italia rassegnata, impaurita, arrabbiata o disinteressata, il 25 novembre e il 2 dicembre 2012 oltre tremilioni di elettrici ed elettori hanno voluto dare un segnale forte, chiedendo più coraggio, piùpartecipazione, più volontà di voltare pagina. Insieme, per restituire all’Italia la speranza.
Se, come è prevedibile, le prossime elezioni politiche saranno regolamentate dal Porcellum, una legge infame che ha tolto ai cittadini il potere di scelta, è però nelle nostre possibilità di donne e uomini di centrosinistra fare in modo che al popolo delle primarie, alle nostre elettrici e ai nostri elettori, siano date le chiavi per esprimersi sui rappresentanti in Parlamento che in primavera saranno chiamati a governare l’Italia nei prossimi cinque anni.
Diceva Gandhi: “Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Ecco perché noi, donne e uomini del centrosinistra, chiediamo ai partiti che hanno partecipato alle primarie Italia Bene Comune, PD SEL e PSI, di attivare tutti gli strumenti, dalle primarie alleassemblee popolari, per la discussione e la scelta dei candidati nelle nostre liste. Per restituire a chi ha partecipato alle primarie la fiducia che è stata riposta in noi.
C’è chi il cambiamento lo invoca a gran voce. Noi vogliamo esserlo, davvero.


Quanti vorranno sottoscrivere quest'appello, possono farlo scrivendo nei commenti Nome, Cognome, Città e indicando se iscritti a partiti della coalizione o elettori (QUI), oppure inviando una mail a 'facciamolanostraparte-2012@yahoo.it' con le stesse informazioni. Messaggi, commenti, critiche, suggerimenti sono i benvenuti, chiediamo solo di evitare battibecchi e riservare questa pagina per la raccolta delle firme , che verranno aggiunte man mano che arrivano e in rigoroso ordine alfabeticoSentitevi liberi di condividere quest'appello sulle vostre bacheche e di raccogliere firme tra i vostri contatti, mandando poi un elenco (in mail, o in formato txt-doc-xls) all'indirizzo sopra citato. Per ovvi motivi, non verranno considerate adesioni i "mipiace" alla nota. Arrivati a 100 sottoscrittori, la petizione continuerà online e chi ha firmato qui figurerà come promotore. Grazie!

Vai a dormire

Questo è il cuscino.


Hanno sbagliato onorevole, il cuscino serviva alla Binetti.


Due cosette sulle parlamentarie.

Sarò io quello sbagliato che ha un concetto ben preciso di democrazia e di primarie ma le parlamentarie del M5S di democrazia non hanno proprio nulla.

Il primo errore è limitare la candidarura a coloro che si sono già candidati alle amministrative negli anni precedenti e hanno perso. Questi candidati entreranno in parlamento in quanto primi nel listino. Molti territori, dove non si sono svolte le amministrative in questi anni, rimarranno scoperti.

Un'altra prassi antidemocratica è la limitazione del voto ai solo iscritti al blog. A votare anche il M5S ci sarà l'Italia intera e non solo gli illuminati che si sono potuti iscrivere al blog.

Ad accettare le candidature è il duo Grillo-Casaleggio in base al curriculum. Inoltre i candidati hanno firmato una delibera in cui una sostanziale parte dello stipendio andrà ad un'associazione di comunicazione intestata a Grillo-Casaleggio. Ma se non spendono un euro per l'attività politica e per le campagne elettorali a cosa servono quei soldi?

Quindi chi voterà cinque stelle manderà in parlamento candidati di altri territori non votati nei loro comuni e decisi da pochi fedelissimi. Se questa è democrazia...

06/12/12

SELezioniamoli noi.

La proposta è del coordinatore provinciale di Cagliari di Sinistra Ecologia e Libertà, Francesco Agus:
Il candidato premier della coalizione di centrosinistra è stato scelto con le primarie. La legge elettorale con cui dovrà confrontarsi però è ancora quella che permette alle segreterie dei partiti di nominare (e talvolta catapultare) i parlamentari a cui sarà affidata la rappresentanza dei cittadini.
Dopo i gazebo di qualche giorno fa un passo indietro da parte nostra sarebbe incomprensibile e sbagliato. In politica non si può stare fermi: o si rilancia e si va avanti o si torna indietro.
E allora credo che i partiti della coalizione "Italia. Bene Comune" debbano sforzarsi e fare di tutto per fare in modo che gli elettori che hanno scelto Bersani siano richiamati alle urne per scegliere anche i loro parlamentari.
Concretizzo una proposta, per ora limitata alla nostra Regione:
Pd e Sel (e eventualmente PSI e altre liste collegate) possono organizzare le primarie per la scelta dei loro parlamentari lo stesso giorno sfruttando la stessa organizzazione, negli stessi seggi in un sistema che possiamo chiamare "Un gazebo, due urne, due schede".
Al voto avrebbero accesso (gratuito) i 75mila elettori sardi che hanno partecipato alle primarie per la scelta del candidato Presidente. Sarà possibile integrare l'albo con nuove registrazioni riaprendo gli uffici elettorali per un tempo limitato nei giorni precedenti al voto.
L'unica differenza rispetto alle primarie appena concluse sta nel fatto che l'elettore dovrà scegliere al seggio se prendere la scheda di SEL (e scegliere quindi tra i candidati parlamentari proposti dal nostro partito) o quella del PD (e scegliere quindi uno tra i loro candidati). Ovviamente non sarà possibile prendere entrambe le schede.
Questo sistema:
1) permetterebbe di sfruttare l'albo degli elettori del centrosinistra e di avere quindi un elettorato "certificato" in cui pesa di più il voto d'opinione rispetto a quello di preferenza. Quest'albo non è utilizzabile solo dal Pd o solo da SEL: in Sardegna 1 elettore su 5 ha scelto Vendola, in provincia di Cagliari 1 su 4.
2) evitarebbe ogni tipo di inquinamento del voto: gli iscritti all'albo sono elettori che hanno votato Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci quindi in grandissima maggioranza elettori di SEL e PD. La registrazione preventiva scoraggerebbe l'infiltrazione di eventuali truppe cammellate di altri partiti. E il fatto che si tengano simultaneamente le due consultazioni azzera la possibilità che gli elettori del Pd "falsino" la scelta dei candidati SEL (votando alle primarie di un partito che non hanno intenzione di votare alle politiche) e viceversa.
3) sarebbe facilmente comprensibile: comunicativamente sarebbe sufficiente dire agli elettori che "si vota dove si è votato l'altra volta". E a differenza delle precedenti primarie sarebbe possibile dotare i seggi di un elenco degli aventi diritto al voto certo e inconfutabile.
4) permetterebbe di sfruttare le organizzazioni dei due partiti e garantire una copertura totale dei comuni della Sardegna. E toglierebbe ogni alibi organizzativo: per le primarie di coalizione è già tutto pronto, è sufficiente riconfermare volontari e seggi dell'altra volta.
5) è compatibile con differenti criteri di scelta interni ai partiti. In questo modo la direzione del PD potrebbe scegliere una ripartizione degli eletti affidata a collegi provinciali mentre quella di SEL un sistema a collegio unico regionale.
Sarebbe un segnale d'unità eccezionale, un ottimo viatico per l'unità del futuro governo e un tassello importante per la costruzione di un centrosinistra regionale che dovrà, spero presto, confrontarsi con il governo di una Regione in crisi come mai prima d'ora.
Non possiamo stare fermi: rilanciamo o torniamo indietro?

Personalmente mi trova d'accordo, ma il compagno Agus non va lasciato solo in questa sua proposta, quindi compagni e amici sosteniamolo e aiutiamolo. E' chiaro che c'è sempre più sintonia tra PD e SEL ed è giusto continuare questo percorso insieme.

Quindi io sottoscrivo.

05/12/12

La buona politica.

E' la nostra, è quella delle primarie, è quella di cui parla Giulia Innocenzi dove ammette che il Partito Democratico sta facendo meglio e in modo più trasparente del Movimento 5 Stelle.


C'ha ragione la cara Giulia e non resta che ringraziarla perché anche in Televisione, soprattutto in Televisione, queste cose vanno evidenziate.

La questione dei voti volatili.

Oggi sono stati pubblicati i risultati dello studio del Professor Venturino sulle primarie. Pubblico ha reso nota del dato più incredibile, ossia metà dei votanti di Renzi non voteranno centrosinistra.
Il dato va analizzato meglio. E' certo che il 49% voterà centrosinistra, il 51% restante invece ha un 35% di indecisi, un 4% di astenuti e un 12% voterà per un'altra coalizione.

Prof. Venturino poi non parla di un elettorato di centrodestra che ha votato Renzi, ma di un elettorato volatile, ossia che non nasce e cresce né nel centrosinistra né nel centrodestra. E ricordiamolo ogni tanto a tutti che nessuno nasce e muore di centrosinistra né di centrodestra.

E poco c'è da girarci sull'elettorato di Matteo Renzi, ciò di cui si deve occupare la coalizione, il Partito Democratico e Bersani è quello di recuperare quei voti. Quei voti volatili erano e volatili rimangono ma per vincere e governare bene servono anche quelli.

E vanno benissimo le primarie per i parlamentari (qui la lettera di Civati alla Presidente Rosy Bindi e qui la pagina facebook per aderire) ma sono sufficienti? Certo la questione rinnovamento sarebbe risolta ma il programma di Matteo Renzi è tutto da buttare? Assolutamente no.

Si pensi alla sburocratizzazione, alle innovazioni tecnologiche e al Fisco 2.0 di Ernesto Ruffini (che reputo una delle idee più geniali e realizzabili degli ultimi anni).

Se poi trovate questi professori da salotto di Fermate il Declino che si presentano così
E' il momento di riflettere con molta attenzione. Ho molti amici dentro Fermare il Declino, e tutti hanno votato per Renzi sperando sinceramente nella sua vittoria. Per come lo capisco io, il loro piano B era: se Renzi vince, con lui; se perde, ci dobbiamo inventare qualcosa perché un governo Bersani-Vendola-Fassina (con le ombre di Bindi, D'Alema e tutti gli altri che conoscete) il declino non lo fermerà.Da oggi inizia una riflessione complicata. Per me e per quel quasi 40% che ha sperato in un Pd diverso, più pronto a innovare la sua affaticata tradizione.
Allora in questo caso c'è poco da fare.

Insomma, sarebbe il caso che non ci si preoccupasse solo degli astenuti di sinistra ma anche dei volatili perché per vincere questa battaglia servono veramente tutti.


04/12/12

Vincere le politiche in una sola mossa.

L'abbiamo pensata con Nicola Cillara su Facebook.
Facciamo le primarie dei parlamentari a campionato ogni Domenica sino a quella prima delle elezioni.
Di questo passo potremo arrivare tranquilli all'80%.

#PrimarieParlamentari, un contributo.

Premetto che il titolo del post non mi piace, io le avrei chiamate #Parlamentarie, l'ho fatto e Grillo me l'ha copiato.

C'è la necessità in Italia, soprattutto nel centrosinistra, di poter scegliere i parlamentari. Una cosa non da poco.
Le assemblee di partito regionali sarda e emiliana hanno già deciso che si faranno le primarie per i parlamentari.
Facciamole le primarie per i parlamentari ma mettiamo subito in chiaro una cosa: niente due euro.
Siamo tutti coscienti che preparare le primarie costa, è anche vero che chiediamo di non abolire i rimborsi elettorali per permettere a chiunque di candidarsi.
E quale occasione migliore per permettere anche allo studente senza un euro di candidarsi? Sarebbe il caso di sfruttare bene il rimborso elettorale.

Quindi chiedo a Prossima Italia di fare un'integrazione al regolamento sulla trasparenza della campagna elettorale, sul finanziamento alle primarie per i parlamentari e sul tetto massimo di spesa in campagna elettorale. 

La trasparenza è importante in una competizione del genere, si chieda ai candidati di rendicontare quotidianamente entrate e uscite e pubblicazione delle fatture.

Finanziamento alle primarie. Non si possono chiedere altri due euro agli elettori. Si devono pensare altre forme di finanziamento. Possiamo usare una parte del rimborso elettorale, si chieda una quota ai candidati (500 euro è sufficiente), si prenda l'1% dall'ultimo tesseramento e si chieda un'offerta libera agli elettori.

Per garantire una leale competizione è opportuno mettere un tetto massimo di spesa per la campagna elettorale vietando, come per le primarie del candidato premier, l'acquisto di pagine di giornale e l'affissione di manifesti.

Infine, ma non meno importante, si deve vietare la candidatura a tutti quelli morosi verso il partito.


01/12/12

La fine dei gandhiani democratici.

Queste primarie stanno per giungere al termine. Ci siamo confrontati, ascoltati, letti, stretti la mano. Abbiamo fatto quasi tutti uno sforzo per non insultarci e picchiarci. Abbiamo provato ad essere rispettosi dell'avversario, ad applaudire la buona idea e limitarci a una critica quando quell'idea era sbagliata. Ma ci sono atteggiamenti e atteggiamenti. E non tutti siamo gandhiani, e non tutti siamo solo sostenitori.

In queste primarie c'è anche tanta rabbia. La rabbia di chi pensava che le illusioni nella politica fossero finite. Che quella stagione berlusconiana, fatta di bugie e favole che finivano in tragedia, fosse giunta al termine.
Per tre anni tanti democratici hanno riempito le piazze, i teatri, le assemblee e i circoli  per confrontarsi e mandare su a Roma idee per governare bene la prossima volta. Perché si sa, che ora tocca a noi.

E vanno ringraziati i democratici perché loro al bar, al lavoro, in famiglia e anche in chiesa, spiegavano perché era importante un governo Monti. Questi democratici hanno allentato la tensione. Hanno evitato manifestazioni violente come in Spagna e in Grecia. E non possono essere trattati a pesci in faccia. Quell'apparato, di cui parlano tutti, è un partito organizzato radicato sul territorio che ha deciso di premiare il lavoro svolto.

E' inaccettabile per tanti democratici vedere il loro lavoro, fatto di chilometri, di studio e ascolto spazzato via da promesse di una persona che il governo l'ha visto solo in televisione (come tanti di noi d'altronde).
Un partito che ha messo davanti a tutto e tutti le regole. Quelle stesse regole che vanno rispettate e che i militanti fanno di tutto per rispettarle e farle rispettare. Posso definirmi anche io contrario a impedire a chi non ha votato al primo turno di votare al secondo turno, ma le regole si definiscono prima, non tra il primo e il secondo tempo.

E come pensate che possa reagire il democratico più gandhiano dell'intero partito? Male. Purtroppo male. Reagisce, attacca per difendersi e difendere a un progetto a cui ha aderito cinque anni fa. Perché a un democratico gli puoi dire anche stronzo che lo intasca e sta zitto, ma non prenderlo in giro perché allora reagisce e fa danni.
Sono i più calmi a fare danni e io, che calmo lo sono sempre stato, reagisco di istinto e mi trovo in seria difficoltà a sostenere un incantatore di serpenti che le regole le interpreta a modo suo.

E oggi proverò a calmarmi, a mettere in evidenza quanto di buono ha fatto Pierluigi Bersani. A fare campagna elettorale solo per lui.
Perché in questo governo ci vuole gente che dice la verità. In questo governo non vogliamo illusioni e favole, che come ho detto prima si sa come vanno a finire.


30/11/12

Foto dell'anno.

Ricordate la foto del cinese nella piazza di Tienanmen che bloccò i carro armati?

Oppure tutte le foto dal mondo con i piccoli gesti e grandi significati?

Guardate questa, io la voto come foto dell'anno. Perché è solo un piccolo gesto ma con un grande significato.

Viva la Palestina, la Palestina libera.


28/11/12

Caro Prof. Pigliaru

Sono un giovane (prima o poi passerà) militante del Partito Democratico sardo. 

Ho letto il suo post e le dico cosa penso.
Innanzi tutto il suo post è incompleto in quanto non tiene conto della differenza dei voti tra Bersani e Vendola, tiene conto solo della differenza tra Bersani e Renzi. E per un uomo che ama giocare con i numeri e  fare un'analisi socio-politica si tratta di un errore grave. Non riuscirebbe a spiegarmi, sennò, il risultato in Sardegna e a Roma, per esempio.
Fatto questo appunto riprendo la sua analisi, lei parla di capitale sociale, ossia di quanto è manovrabile un popolo, per farla breve.
Lei dice che al Sud ci sono state le truppe cammellate per Bersani, che i capo bastone hanno portato la gente a votare, un voto clientelare.
Sono leciti i dubbi (lei dice di non avere certezze) ma voglio ricordarle i numerosi scandali al Nord, soprattutto in Lombardia, dei voti clientelari acquistati alla mafia al prezzo modico di 50 €/cad.
Si rende conto della gravità delle sue affermazioni? Si rende conto che lei mette in dubbio il voto al Sud e prende per buono quello del centro nord dimenticandosi che in Lombardia ci sono politici che sono scortati?

Quando lei parla di Napoli glielo faccio io un nome a caso, Andrea Orlando, fedelissimo di Bersani e commissario del PD napoletano. Orlando ha  messo a posto il partito, e ci sono renziani (Francesco Nicodemo) che ancora dopo mesi lo ringraziano. E non le viene in mente che i napoletani possano aver ascoltato un Andrea Orlando? No. Lì ci stanno solo corrotti o gente cattiva, secondo lei.

Nessuno le ha mai raccontato la leggenda che le elezioni si vincono al sud?
Si è reso conto dei due modi diversi di fare campagna elettorale tra Bersani e Renzi? C'è chi andava nelle sale e chi nelle piazze. Insomma, diamo merito al merito.

E se davvero fosse vero quello che dice, non mi spiego perché Bersani ha vinto ovunque. Ma le ribadisco una cosa, lo studio che ha fatto lei lo può fare solo dopo questo ballottaggio dove a sfidarsi ci saranno i due oggetti del suo studio: Bersani e Renzi.

Un altro grave errore, come suggerisce Alessandra Sau, è che quell'indice si riferisce alle regioni e non al campione delle primarie che non necessariamente è rappresentativo delle regioni.

E per concludere, le segnalo un altro gravissimo errore: come pensa di utilizzare un calcolo del capitale sociale fatto nel 2001? Un calcolo di undici anni fa. E in undici anni le cose sono cambiate, al sud vincono governatori antimafia e al Nord i voti dalla mafia li comprano.


Il legittimo impedimento.

Fu così che anche il centrosinistra si ritrovò gente legittimamente impedita. Uno scambio equo con il centrodestra, le primarie per il legittimo impedimento. Perché non ci voglio credere che c'è gente che dal 4 al 25 Novembre non ce l'abbia fatta a registrarsi.
Se Mario ha trascorso tutto questo tempo in Francia poteva registrarsi Online. E anche Francesca dal letto dell'ospedale poteva farlo, registrarsi Online.

Potevate disertare la prima chiama, c'è chi era in trasferta perché fa sport, c'è chi va a caccia e ogni cinghiale ucciso sono almeno cinque bicchieri di vino (e fai bene preferire non votare piuttosto che votare quello sbagliato) e chi - in qualsiasi modo - voglia compresa, non ha votato.

Potevate anche stampare un biglietto aereo e dire al mio segretario provinciale (che non lo freghi) che vi trovavate al congresso cinese dei comunisti o al safari africano con Veltroni ma vi dirà che la registrazione online c'era e voi non l'avete fatta.

Fosse per me aprirei nuovamente le registrazioni (dove c'era grande partecipazione Bersani ha stravinto) ma con tutta la buona fede, anche se è una giusta causa, non si possono cambiare le regole in corsa.

E' sì vero che le abbiamo cambiate qualche mese per permettere a Matteo e Laura di candidarsi alle primarie, ma si parlava di regole scritte tre anni fa. Le regole delle primarie le abbiamo scritte un mese e mezzo fa e a scriverle non c'era Nico Stumpo (collegato su skype con il tipo che stava al congresso cinese e dice che non si è potuto registrare) da solo ma c'era il comitato elettorale composto anche dai rappresentanti di Renzi.

Come ha detto qualcuno "uno che compra il biglietto della lotteria, lo compra quando c'è la lotteria, non quando sono rimasti solo due numeri". E questa affermazione rende perfettamente l'idea.

26/11/12

10 considerazioni sulle primarie.

1. E' nato il Partito Democratico. E' nato perché gli ex non si sono contati, perché ex margherita hanno sostenuto Bersani ed ex diesse hanno sostenuto Renzi. Perché Renzi ha vinto in città e regioni storicamente rosse.

2. E' nato e ha anche vinto il Partito Democratico, ma anche il centrosinistra. Ha vinto la democrazia e il centro sinistra tutto. Quello che spende due euro, nonostante la crisi, per scegliere il candidato premier. Quello che rende una classica Domenica d'autunno una giornata bellissima di bella politica, quella che manca chissà da quanti autunni. Ha vinto quel centro sinistra che si è confrontato su Sky e ha parlato di contenuti.

3. I 2 euro. Dovremo fare le primarie per i parlamentari, per il congresso e per alcune regioni nei prossimi mesi. Non possiamo ancora chiedere due euro ogni volta. Si riveda il sistema del finanziamento delle primarie. Magari un'offerta, 50 centesimi da ogni tessera, l'1-2% dallo stipendio degli eletti e X euro dai candidati che possono cercare finanziamenti privati.

4. Il Monti-Cheese. Ecco, fai cheese, foto ricordo e torna alla Bocconi. Se questa gente, veramente tanta, ha scelto di votare è per superare Monti. L'abbiamo dimostrato.

5. Chi ha tentato Bersani vada in pellegrinaggio. Ci sono i soliti noti che l'hanno tentato Bersani e gli hanno chiesto di non fare le Primarie. Lui non li ha ascoltati e ha avuto ragione. Ora questa gente ha perso la lungimiranza, soprattutto la credibilità (già da qualche anno, vabbè) e dovrebbe andare in pellegrinaggio per capire il loro IO.

6. Registrazioni Online, anzi Offline. Non hanno avuto proprio senso, i registrati online hanno dovuto attendere la compilazione dei moduli più burocratici. Che senso hanno avuto?

7. I volontari. Erano, siamo, volontari e non hanno preso un euro. Una Domenica rinchiusi in un seggio nonostante il sole, la serie A, famiglie e amici. Spettacolo!

8. Il ballottaggio. Lo ha voluto Bersani, ma anche Stumpo (ne ha azzeccata una) mentre Renzi si lamentava. Oggi, se Renzi è ancora in corsa lo deve al segretario, così come lo deve ringraziare (e l'ha fatto) se si è potuto candidare.

9. La zavorra. Sia chiaro, Bersani vuole un ampio consenso per sciogliere molti patti con alcuni capo bastone. Ha il consenso degli elettori, ed è più grande di quello del partito.

10. Se(l) scelgono Renzi mi servirebbe un mese, almeno, per capirli. Sel dovrà dare indicazione di voto e forse saranno determinanti nella scelta del candidato Premier. Ricordino che Renzi non li voleva nella coalizione e che Bersani ha detto che sono gli alleati naturali (aspettando che Sel confluisca nel PD). Inoltre Vendola ha sempre lamentato la linea liberista di Renzi, perché ci devono riflettere? Bersani ha già detto che verrà superato il governo Monti e si ritiene totalmente contrario a un Monti bis.

22/11/12

L'Omofobia uccide.


Chissà che insulti avrà ricevuto, e per quanto tempo, per portarlo a un gesto simile. Un gesto che ha tolto una vita di una persona, di un giovane prima che omosessuale.
Era solo omosessuale, aveva capito che mai avrebbe potuto amare una donna. Lui amava gli uomini. O il fidanzato, chissà se ne ha mai avuto uno.
Amava vestirsi di rosa, come le ragazze. Eppure nella sua vita ha incontrato coetanei malati, omofobi. Loro, quelli malati, pensano di essere superiori, perfetti. Pensano, no, non pensano.
Hanno emarginato un altro ragazzo, l'hanno insultato, picchiato e violentato verbalmente. 
Oggi un ragazzo è morto di omofobia. Oggi un altro italiano senza diritti è morto. 
E ognuno di noi deve farsi un'esame di coscienza. Andare a casa del deputato che ha votato contro la legge Concia e dirglielo che è un coglione. Scrivere a quella insegnante che lo aveva ripreso perché aveva lo smalto sulle unghie e ringraziarla per averlo aiutato e difeso. Andare dai suoi compagni e spiegare a loro cosa è l'omosessualità e che cosa è l'omofobia e spiegare anche perché hanno istigato un loro coetaneo al suicidio. 
Andare anche dai loro genitori e stringere la mano e congratularsi per l'educazione che hanno dato ai figli. 
Infine, ma non per ultima, andare dai candidati alle primarie e spiegare che riconoscere i matrimoni gay e portare avanti la legge Concia è lottare contro l'omofobia e salvare qualche vita perché di omofobia non si può più morire.

21/11/12

Parlamentarie.

Sì, chiamiamole così: parlamentarie. Che il nome non è male e almeno rottamiamo per un bel po' la parola "primarie" che la leggiamo e sentiamo ovunque.
Parlamentarie per i parlamentari. Ecco ci sta bene. E che si facciano subito, come vorrebbero sia Renzi che Bersani e la maggior parte degli elettori democratici.
In Sardegna e in Emilia l'hanno già approvato in assemblea e si faranno, non si sa ancora come visto il nodo della legge elettorale.

Il problema serio è scegliere se rappresentare i territori o ottenere la parità di genere. Secondo molti l'una esclude l'altra. Io la penso come Emiliano Deiana, si può ottenere tutte e due abbinandoli.
L'ideale sarebbe fare le parlamentarie a coppie, dove la coppia è composta da un uomo di un territorio e la donna da un altro territorio della stessa regione.
Ad esempio, Zia Furicca della Gallura parteciperebbe alle primarie con Vincenzo di Cagliari, il famoso barista di Bar Sport Democratico.
A sfidarli ci sarebbero Ziu Antoni di Sassari e Giovanna la dottoressa dell'Ogliastra.

Ma non si possono smentire i professori, nemmeno se non stanno al Governo.

10/11/12

#PB2013.


Sono di sinistra ed essere di sinistra è una malattia strana. Mio bis nonno prima di andare via disse ai figli e alle figlie che non aveva nulla da lasciare in eredità se non il voto ai comunisti. Mio nonno era un minatore e proprio la miniera gli ha portato via la vita.

Ho ereditato quel voto. Sono di sinistra non perché lo disse il mio bis nonno ma perché stanno sempre tra gli ultimi si capiscono le difficoltà dei cittadini. Sono di sinistra perché gli ultimi li ho sempre aiutati. Ne ho conosciuto di situazioni tristi.

E come me, penso che anche il mio segretario che tra la gente, prima e ultima, ci è sempre stato. E come me, anche Pierluigi Bersani i problemi della gente li conosce.

E penso che Bersani ci possa far vivere un sogno. Un sogno chiamato Italia. No, nulla camice bianche, niente scritte rosse e blu, niente effetti da palcoscenico e nessuna lampada. Bersani è fatto così, sta nelle piazze tra la gente a prendersi anche qualche insulto.

Io voglio Bersani perché è convinto che chi paga di più deve dare di più. E' semplice.
E voglio Bersani non perché lo vogliono anche Rosi e Massimo, ma perché l'ho attaccato e sostenuto, criticato e consigliato. 

E voglio dirgliene ancora tante a Bersani. Glielo voglio dire che i matrimoni gay si devono fare e a fanculo il Vaticano. Glielo voglio dire che gli F35 non li vogliamo e che anche il computer si è fermato all'F11. Glielo voglio dire che è tempo di legalizzare la marijuana, che male non fa e che se vogliamo dircela tutta l'aspirina e la caffeina fanno più male.

E gli voglio dire che è il momento di basare il welfare sul singolo e non sulla famiglia. Che il singolo va tutelato. Che i disoccupati si contano singolarmente e non a gruppi almeno di due. Che gli studenti che tali non possono essere si contano uno a uno e non due a due o tre a tre. 

Glielo voglio raccontare delle ore in attesa al pronto soccorso e dell'amianto che pavimenta il mio ospedale.
E gli voglio anche raccontare di come è difficile essere giovani e di come sia complicato diventare adulti. 
E le voglio raccontare a Bersani queste cose perché lui ascolta. E voglio che gliele racconti tutta l'Italia e non solo io. 

E voglio bene a Bersani, perché come mio nonno a cui ero molto affezionato, mi parla alla testa e non alla pancia. Ecco perché abbiamo bisogno di Bersani, un uomo che non è solo al comando, che non riempie la pancia della gente di cazzate, che non illude, che non sfrutta il malessere dell'Italia per avere voti in più. 

Bersani non verrà nel Sulcis a dire che chiamerà a Putin o a Obama. Sarà finito questo modo di fare politica.

Io sostengo Bersani perché è 2.0 ma è ancora anche 1.0, e le piazze ringrazieranno.

02/11/12

Anziana voleva vendere la fede nuziale per pagare le bollette.

Da una settimana guardavo un vestito in una vetrina di un negozio di Oristano. Lavoro tutto il giorno tutti i giorni, ma conti alla mano per me è troppo caro. La mia fantasia non mi e' affatto d'aiuto in questi casi, già me lo immaginavo indosso. Poi questa mattina mi è venuta in mente una scatolina piena di chincaglierie d'argento che tengo in casa, pezzi di nessun valore né artistico né affettivo, ma conservo sempre queste cose, che non si sa' mai, è comunque un materiale prezioso. L'ho aperta, perché non andare in uno di questi negozi "compro oro"?Trasformerà il mucchietto in gruzzolo, entrerò nel negozio di abbigliamento, indicherò con il dito la vetrina alla commessa, dirò "quello" e da lì in poi conquisterò il mondo. 

Vi ho già parlato del potere della mia fantasia? Ci sono andata, tutta beata e felice, il migliore dei miei sorrisi stampato in faccia. 
Entro, "buongiorno" dice la ragazza dietro una sorta di vetro di sicurezza. "Ciao" rispondo io, non per maleducazione, ma ero così di buon umore che avrei trattato in maniera amichevole anche il mio peggior nemico, se lo avessi, ma non credo di averne, sono troppo amabile. C'è una signora anziana prima di me, già al banco. L'unica cosa che mi ha colpito inizialmente è stata la gonna, chiaramente di un costume sardo, nera lunga e con le pieghe, mi sono soffermata un'attimo su di lei, ma poco davvero, poi l'occhio mi è caduto sulla macchinetta del caffè. Sì, quasi quasi sessanta centesimi e un minuto dopo ero ancora seduta sorseggiando un thè caldo e mi davo già un tono pensando al dopo. Le gambe accavallate, inizio a dondolare il piede, è un vizio che ho ereditato da mia mamma, un segnale di inizio noia, io nemmeno me ne rendo conto ormai. Butto il bicchiere vuoto e riguardo la gonna nera, poi alzo lo sguardo, ha anche il fazzoletto in testa, che carine le donne che ancora vestono in costume, e sorrido. Nella gonna ha una tasca, afferra un fazzoletto, si asciuga gli occhi, ed a me si congela il sorriso. Troppo intenta a pensare ad un vestito per guardare meglio la scena. Piangeva senza fare rumore, davanti a quel bancone mentre la ragazza testava con un reagente l'autenticità dell'oro. E anche la commessa non si era resa conto di nulla, perché quando la ragazza le dice il valore dell'oggetto (settanta euro) aggiunge subito "signora,tutto a posto? Vuole pensarci un po'?" 

Non credo fosse assunta da tanto, si sentiva chiaramente che era ancora sensibile, troppo. La signora piange più forte, ma senza lamenti, sempre quasi in silenzio, si soffia il naso e poi dice con voce chiara "me la passa un'attimo che le do' un bacio prima?", gliela passa, la gamba mi si blocca, passata la noia, passato il sorriso, bloccata la fantasia. Avvicina alle labbra una fede nuziale, adesso il pianto e' rumoroso, ma come promesso da' il bacio e restituisce l'oggetto. Contemporaneamente la ragazza esce fuori da una porticina ed io mi avvicino alla signora. Nello stesso momento infrante privacy e sicurezza, che persone scorrette. Nessuna dice nulla, la signora tira di nuovo fuori il fazzoletto, la ragazza ha gli occhi lucidi, ed io ferma "signora si calmi, si sieda..gliela rido', torna a casa e ci pensa". Singhiozzi. "No,no, la vendo, mi scusi, mi servono davvero, non ce la faccio con la pensione, è arrivata una bolletta e dicono che se non pago danno all'avvocato, ed io ho sempre pagato tutto, ma adesso non ne ho più, e non vogliono aspettare alla prossima pensione.."
Ecco, dopo lo sfogo il pianto diventa rumoroso "io ho sempre pagato tutto, ma adesso non ne ho, e questi mi basterebbero." 
Ancora più rumoroso, e poi si aggiunge quello della ragazza. Davvero, troppo giovane e con un cuore per lavorare lì, ma e' un lavoro, e deve farlo. Io sono sempre in silenzio, gelata, razionalizzo "puoi valutare il mio argento mentre la signora si calma un po'?" La ragazza credo mi abbia guardato con odio pensando. "Ma guarda questa, tutta questa fretta??". "Va bene", risponde.

Ha fatto sedere la signora, le ha detto un attimo, "sbrigo la (stronza) signorina e torno".
Fatto le analisi, appurato che è argento, pesato e centosette euro. Che bello, viva la saggezza del conservare. Certo che mi vanno bene, "dia dia". Il vestito ne costa novanta, vestito? Quale vestito?? Non mi farebbe mica tornare il sorriso quella cosa addosso. Non ora, non oggi. Prendo i soldi, ne tolgo settanta, vado dalla signora seduta e mi piego sulle ginocchia "signora, guardi, ecco i settanta euro, non pianga pero'." Li prende, mi guarda, la ragazza riesce dalla porticina, mi guarda, dai pero', basta fissarmi che mi imbarazzo. 

Mi alzo verso di lei, e un po' sottovoce le dico "Asco', ti spiace se restituiamo la fede alla signora? So' che per te è un mancato guadagno, però non lo diciamo a nessuno" mi riguarda, fa' un sorriso enorme, "certo (santa subito) signorina" torna dietro, prende la fede e la rida' alla signora. Lei si alza, la prende, le da' di nuovo un bacio "grazie" e me la porge. Ecco,adesso i miei occhi diventano lucidi. Lo ammetto, mi scendono anche un po' di lacrime, un po' tante. "No signora, questa è sua, non gliela sto' comprando io, è sua (spero per tanto, ma in cuor mio non so', le bollette sono mensili), prenda tutto e vada a casa. Mi fissa di nuovo." 
"Grazie. lei e' un'angelo, come si chiama??"
"Angela" 
E sorridiamo.
"Visto?? Lei e' un angelo" e mi afferra la mano e mi da' un bacio.
Inizio a trovarmi a disagio però, quindi saluto veloce, devo correre al lavoro. Prima di uscire però una curiosità "ma tu da quanto lavori qui?"
"Un mese circa"
Avevo ragione, ma io ho sempre ragione. Troppo poco.
Ho scritto qui questa mia esperienza mattutina non per avere applausi, non perché qualcuno clicchi mi piace, ho scritto qui perché si sappia a che punto siamo, perché si sappia che ci sono persone in giro costrette a vendere i ricordi, ho scritto qui perché io oggi, grazie ad una rinuncia, sono vestita del migliore dei miei sorrisi...
e mo' vado da papa' a vedere se me lo compra lui..

Una vera storia raccontata da Angela Zuccheddu.