05/03/12

Antonietta si incazza. Giustamente.

Ciao Mirko, ho letto e sottoscritto la nota relativa alle terribili parole di Borghezio su Rossella
Mi sento in dovere di ringraziarti non solo per lei ma in qualche modo anche per mio fratello Tore. 
Tore era missionario in Amazzonia ed è stato ucciso in un attentato. L'attentato era diretto al vescovo che, insieme a mio fratello si recava a portare sostegno a dei contadini che occupavano una sede governativa brasiliana. Aveva solo 31 anni e gli stessi ideali di Rossella e pensare che un povero imbecille come Borghezio li definisce radical-chic mi fa incazzare maledettamente


Scusa se ho invaso la tua posta ma sentivo veramente il bisogno di dirti GRAZIE, anche a Emiliano Deiana
Ti saluto con grande stima. Antonietta.

Rossella Urru: Lettera aperta al Presidente dell'Europarlamento Martin Schulz sulle dichiarazioni di Borghezio


Gent.mo Martin Schulz Presidente dell’Europarlamento,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un fatto increscioso che vede protagonista l'Europarlamentare Mario Borghezio della Lega Nord.

L'Eurodeputato - abbiamo delle difficoltà a chiamarlo Onorevole, ma con l'andare avanti nella lettura capirà meglio il motivo - non è nuovo a prese di posizione pubbliche di stampo razzista e fascista. Ricordiamo con vergogna la sua condanna per un episodio risalente al 2000 quando con alcuni attivisti della Lega, a seguito di una manifestazione antidroga, concorse ad appiccare un incendio nel pagliereccio dove dormivano alcuni migranti sotto il ponte della Principessa Clotilde a Torino. La Cassazione, nel 2005, ha condannato Borghezio in via definitiva a due mesi e venti giorni di galera.

Questo le serva, Presidente, per inquadrare il personaggio che, purtroppo, frequenta l'Assemblea che Lei presiede con imparzialità e senso di giustizia.

Qualche giorno fa Borghezio, durante un'intervista radiofonica al giornalista Klaus David, si è reso protagonista di affermazioni gravissime su una nostra conterranea, Rossella Urru, che si trova nelle mani di rapitori appartenenti al terrorismo islamico.


Rossella Urru è una giovane donna sarda di Samugheo, rappresentante Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP) che nella notte fra il 22 e il 23 ottobre del 2011 è stata rapita in Algeria insieme a due colleghi spagnoli Ainhoa Fernandez de Rincon ed Enric Gonyalons.

Al momento del rapimento Rossella si trovava nel campo profughi Saharawi per svolgere la sua missione umanitaria a servizio delle popolazioni.


Nei giorni scorsi si sono rincorse voci, non confermate dal Governo italiano, di una sua possibile liberazione nel Mali. La famiglia, la comunità di Samugheo, il popolo sardo e quello italiano vivono ore d’angoscia per la mancanza di certezze sulla sorte di Rossella. In questo contesto si inseriscono le offensive dichiarazioni di Borghezio, allegate alla presente, che accusa il mondo del volontariato di spassarsela in giro per il mondo – quindi anche Rossella - invece di aiutare le vecchiette che vivono da sole nelle valli del Nord che Borghezio, evidentemente, ama più della Sardegna.

L’Europarlamentare parla di "moda Radical Chic" inventata da un certo "catto-comunismo" italiano e da un certo cattolicesimo "che ama autoflaggellarsi sulle colpe dell’Occidente" nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo.

Colpisce, ma se ha avuto modo di ascoltare all’Europarlamento il delirio dei suoi interventi sa cosa intendiamo, oltre a un’ignoranza crassa sulle ragioni del colonialismo e sugli strascichi lasciati l’assoluta insensibilità umana verso una giovane donna in mano, ancora oggi e speriamo per poco, a dei rapitori che conducono, loro per davvero, una lotta contro l’Occidente.

Dichiarazioni che noi riteniamo non solo offensive, ma anche pericolose in un momento di trattativa coi rapitori che possono condurre alla liberazione di Rossella.

In concorso col giornalista Borghezio afferma che Rossella "quel che faceva lì poteva farlo in Italia" senza peraltro mettere a repentaglio la propria incolumità. Ancora una volta Borghezio dimostra tutta la sua ignoranza sul mondo della Cooperazione internazionale che si avvale del lavoro delle tante, tantissime Rossella sparse per il mondo.

In un momento di profonda angoscia, per i familiari innanzitutto, ma per l’intera Sardegna, noi le chiediamo con assoluta deferenza, di utilizzare il suo alto incarico per censurare le parole dell’Eurodeputato Mario Borghezio e per esaltare il ruolo della Cooperazione Internazionale a favore delle popolazioni del Terzo Mondo e in particolare il ruolo di Rossella Urru.

Per noi è un vanto che Rossella, che viene da una terra povera e con tanti problemi, sia andata in Algeria ad aiutare un’intera popolazione a migliorare la propria condizione di vita. Noi pensiamo che solo con l’umanità dimostrata da Rossella i popoli possano cooperare al fine di abbattere le disuguaglianze presenti nel mondo.

Quel che solleva muri e steccati sono le dichiarazioni di Borghezio e la sua ideologia razzista e fascista, steccati che noi vorremmo abbattere col dialogo, la fratellanza e la cooperazione.

Rossella, per la Sardegna, per l’Italia e per l’Europa, è un esempio di umanità ed è per questo che, insieme all’insostituibile lavoro delle autorità italiane e dell’Unità di Crisi del Ministero degli

Esteri, vorremmo Rossella a casa, sana e salva, libera per continuare ad aiutare i poveri di questo Pianeta.

Certo che Lei saprà trovare i giusti modi per censurare le parole dell’Europarlamentare Mario Borghezio e per esaltare il ruolo della cooperazione internazionale e di Rossella Urru le porgiamo i più Distinti Saluti.

Emiliano Deiana - Mirko Solinas

Qui l'elenco dei firmatari.

I commenti un po strani sulle Primarie, Rosanere.

Il giorno dopo il risultato delle primarie è il giorno dove, nel caso perde il candidato del Pd, le primarie diventano lo strumento di distruzione democratica.
Oggi ne ho lette troppe, talmente tante che sono riusciti a provocarmi la brutta voglia di partito. Va bene, vi riporto qualche commento.

"a ridateci il centralismo democraticoooo..."
"basta primarie sono un suicidio"
"a questo punto direi basta ai partiti, evviva la democrazia diretta: si candida chi vuole, quando vuole, come vuole! ormai i partiti non hanno più il ruolo di far crescere e selezionare la classe dirigente: ci pensano le tanto belle primarie in una domencia qualunque."
"Ma come possiamo pensare che la gente si innamori del fatto che gli diciamo «Non sappiamo chi candidare, decidete voi?». (D'Alema 2009)" 
"sono queste primarie di coalizione che non convincono e ancor meno funzionano. Stanno ancor più lacerando un partito che ancora non ha costruito neppure le fondamenta."
"ASTA PUBBLICA PER LA CANDIDATURA A SINDACO, LE OFFERTE DEVONO ARRIVARE ENTRO LE ORE 12, PER I POSSESSORI DI TESSERA "FAIDA INTERNA" E' CONCESSO IL BONUS SPUTTANAMENTO, PER GLI ALTRI NON SARANN AMMESSE DEROGHE ALLA DECENZA...
"Comunque se fossi in Bersani e la sua segreteria, convocherei una riunione con gli alleati e candiderei la Borsellino a sindaco di Palermo indipendentemente dal risultato delle primarie. Furbizia per furbizia, mi imporrei perchè il centro sinistra non può permettersi a Palermo di non candidare un simbolo dell'antimafia.
"A me l’idea che uno sconosciuto raccattato per strada che voti un candidato valga nella selezione delle candidature quanto il mio voto che faccio militanza politica lo trovo dannosissimo. Per quale motivo uno dovrebbe fare politica in un partito se non è in grado di avere un quid in più, si badi bene, non nel voto normale, ma nella selezione della candidature? Non è, appunto il modello primarie aperte il principale avversario della politica con la P maiuscola ed al servizio del capitalismo e della finanza? Quel modello di Partito in cui i dirigenti vengono scelti da tutti e non dagli iscritti e un modello oggettivamente antipolitico che uccide la politica e rende i partiti meri comitati elettorali (come vuole Emiliano che almeno non le manda a dire) Veltroni lo ha dichiarato da tempo ed in questo concorda pienamente con l’analisi Vendoliana sino a ieri. Resta da capire, infatti, i motivi che hanno spinto SEL ad appoggiare Veltroni contro Bersani nel referendum Parisi, ma pazienza. Oggi, oggi una sola cosa è urgente in Italia: la riforma della Politica, dei Partiti a partire dalla sinistra. L’Italia è l’unica nazione in Europa in cui manca un partito chiaramente aderente alla Socialdemocrazia europea che con mille difetti è l’unico strumento (da cambiare profondamente) capace di affrontare sulla scala giusta le questioni della crisi e del debito. Alternative personalistiche (e prepolitiche) non solo sono inutili ma sono dannose. Nel Pd è aperta questa discussione in modo evidente. SEL dovrebbe proporre al PD di fare assieme in Italia una moderna forza politica che abbia nel Socialismo e nella Socialdemocrazia (che per definizione non è personalistica) e rapporto con mondo del lavoroil fine portandosi dentro tutti i filoni propri della tradizione italiana da cui non può essere rimossa la Storia del PCI. L’altra sera nella stessa aula in cui il giovane dirigente di SEL lanciava sentenze sui “partiti” e sulle sorti magnifiche e progressive dei modelli personalistici durante la presentazione di un libro “nostalgia canaglia” altri protagonisti della stessa area politica riallacciavano le fila di un discorso a partire dalla famiglia comune che ancora oggi tiene insieme tanti di noi. Come coniugare la necessità di un moderno partito laburista alle sfide nuove posteci dall’ambiente e dal pensiero di genere è l’unica cosa su cui vale la pena lavorare a venti anni dallo scioglimento del PCI. Il resto sono spin doctors e apparati di propaganda. C’erano anche prima ed in genere propagandavano la linea del partito, oggi, invece, la danno. Perché? Semplice come tutte le burocrazie anche loro devono sopravvivere e lo possono fare, a differenza di chi deve portare solo avanti una idea, solo se vincono: la sconfitta in nome di un ideale non è prevista. Se perdono non mangiano più, anzi non hanno più commesse da parte dei Comitati Elettorali (i partiti secondo questi). Da questo punto di vista sono più pericolosi di qualunque burocrazia di Partito essendo portatori di una ideologia assoluta: i loro interessi economici, appunto che vengono sempre prima di tutto. Se questo è il nuovo….
 Questi sono estrapolati da una discussione tra dirigenti del Partito Democratico Sardo. Meno male che oltre  il Tirreno ci sono Nicodemo e Raffa che la vedono da altre prospettive.