22/01/13

Liste pulite, sporche, asciugate e strane.

Liste Pulite. Tutti, evidenzio il tutti, hanno accusato il Partito Democratico di aver fatto delle primarie per i parlamentari farlocche.
Poi andiamo a scoprire che il PD ha presentato le liste con il 40% di donne, senza un indagato, con un forte rinnovamento e con ben otto under 30, appartenenti anche ai Giovani Democratici, vincitori delle primarie. Sono talmente farlocche che il PD ha scelto solo il 25% dei parlamentari nel caso di vittoria.

Liste Strane. I primi accusatori sono stati i Rivoluzionari. Prendo in prestito le parole di Alessandro Gilioli del suo post odierno Ingroiellum:
Funziona così: Ingroia è capolista in tutti i collegi, ma ovviamente dopo il voto dovrà “optare” per uno solo, quindi in tutte le altre circoscrizioni entreranno i secondi in lista. Questi secondi in lista sono appunto la cosiddetta ’società civile’. Tuttavia anche questi candidati sono stati piazzati in più di un collegio, sempre al secondo posto dopo Ingroia, quindi dovranno optare per uno dei due. Ecco che ai terzi posti, che quindi entrano di diritto, sono stati infilati i vertici di partito (ad esempio Di Pietro in Lombardia, ma come lui anche gli altri, secondo un ‘Cencelli’ concordato fra i quattro partiti).
Non so, vedete voi. A me sembra un uso estremo e un po’ spregiudicato del Porcellum. E credo che questo sistema non sia migliore – in termini di onestà e di trasparenza verso gli elettori – che mettere semplicemente in lista, dal primo all’ultimo, dirigenti e funzionari.
Poi c’è la ciliegina di Sandro Ruotolo, ottimo giornalista, che sarà il candidato governatore di Rivoluzione Civile nel Lazio. Ma Ruotolo è anche candidato alla Camera in Rivoluzione Civile, in posizione blindata. E questo perché il candidato governatore di una regione se non vince non diventa automaticamente consigliere regionale. Quindi resterebbe a spasso. Di qui la doppia candidatura. Che pertanto, nel caso della Regione, è una candidatura civetta.
Sono queste le pratiche che alla fine hanno prevalso in Rivoluzione civile. Aritmetiche e forse un po’ ingannevoli.
Nulla da aggiungere a quanto detto dal caro Alessandro.

Liste Asciugate. Poi è stato il turno di Grillo. Trentun mila votanti alle parlamentarie del movimento, quanto la Sardegna alle parlamentarie del PD. Tutti i candidati sono stati sconfitti alle amministrative e alle regionali degli ultimi anni. Quindi bocciati dai cittadini e promossi dagli attivisti. Attenzione, però. In molte città e regioni non si sono svolte elezioni negli anni scorsi, di conseguenza un'attivista di Firenze o Roma non ha potuto partecipare alla competizione. Errore, grosso.

Liste Sporche. Quelle del PDL. Cito Alfano e Berlusconi:
"Abbiamo in mente un grande rinnovamento" ... "il 90% delle liste sarà formato da chi non è mai stato parlamentare" ... "Presenteremo persone affidabili che non debbano far soldi con la politica" ... "Un bel mix tra innovazione ed esperienza, imprenditori, amministratori, professionisti, società civile ... una bella squadra". Certo, il Pdl ha lasciato fuori alcuni candidati scomodi, come Dell'Utri e Cosentino, ma sfogliando le "liste pulite" del "partito degli onesti" che dovevano essere "rivoluzionarie"
Nonleggerlo fa un elenco di indagati, condannati e nomi conosciutissimi e poco rivoluzionari:
Silvio Berlusconi (capolista in tutte le regioni)
Roberto Formigoni (sanità lombarda, indagato per corruzione)
Sandro Bondi
Manuela Repetti (moglie di Bondi)
Paolo Bonaiuti
Paolo Romani (tra le altre, creatore di "Colpo grosso")
Niccolò Ghedini (avvocato di Berlusconi)
Maurizio Sacconi
Augusto Minzolini (ex direttore Tg1)
Giulio Camber (condannato definitivamente per millantato credito)
Carlo Giovanardi
Franco Carraro (73 anni, record di cariche)
Altero Matteoli
Denis Verdini (indagini: P4, cricca, truffa ai danni dello Stato)
Maurizio Gasparri
Mariarosaria Rossi (assistente personale di Berlusconi)
Gaetano Quagliariello
Domenico Scilipoti
Antonio Razzi
Renato Schifani
Antonio D'Alì (indagato per concorso esterno in associazione mafiosa)
Mariastella Gelmini
Antonio Angelucci (indagato per associazione a delinquere, truffa e falso)
Renato "Betulla" Farina (ha patteggiato 6 mesi per favoreggiamento nel sequestro Abu Omar; da giornalista collaborò con i servizi segreti, pubblicando notizie false in cambio di denaro)
Daniela Santanché (indagata per interruzione di funzione religiosa)
Angelino Alfano
Daniele Capezzone
Osvaldo Napoli
Margherita Boniver
Demetrio Arena (da sindaco, Comune sciolto per mafia)
Elio Vito
Giancarlo Galan
Piero Longo (avvocato di Berlusconi)
Katia Polidori (per un breve periodo ultrà finiana)
Renato Brunetta
Maurizio Paniz (in Parlamento: "Ruby era la nipote di Mubarak!")
Michela Vittoria Brambilla
Fabrizio Cicchitto (ex P2)
Renata Polverini (a pochi mesi dagli scandali di Regione Lazio)
Michaela Biancofiore ("amazzone", fondamentalista berlusconiana)
Eugenia Maria Roccella
Dorina Bianchi (ex Pd, Udc, Margherita, Ccd)
Mario Baccini
Raffaele Fitto (tangenti: chiesti 6 anni di carcere)
Claudio Fazzone (indagato, lettere di raccomandazione Asl)
Nunzia De Girolamo
Elvira Savino ("Miss tacco 12")
Francesco Paolo Sisto
Saverio Romano
Nicola D'Ascola (già avvocato di Berlusconi e Tarantini)
Stefania Prestigiacomo (si definì "disgustata dal Pdl")
Simoneta Losi (moglie del pianista delle serate di Arcore)
Gianfranco Rotondi
Mara Carfagna 
Luigi Cesaro detto "Giggino 'a Purpetta" (indagato per i rapporti con il clan dei "Casalesi") 
Amedeo Laboccetta (caso Bpm e portatile "sparito") 
Francesco Nitto Palma (ex difensore di Cesare Previti, cultore dell'immunità parlamentare) 
Alessandra Mussolini.


A questo punto chiedo a voi chi sono i veri rivoluzionari, perché qui a parlare sono tutti bravi ma a mantenere le promesse sono davvero in pochi, o forse solo uno, Pierluigi Bersani.

La questione del voto utile.

Senza nessun giro di parole, tutti i voti sono utili. L'astensione è inutile.
La democrazia permette all'elettore di scegliere la coalizione e il partito che meglio lo rappresenta, dove si riconosce.

Esiste invece la coalizione inutile. Detta così sembra un'affermazione completamente sbagliata e antidemocratica. Mi spiego meglio. Sono un sostenitore convinto del bipolarismo e non penso ci sia la necessità di avere tanti schieramenti come quelli che si presentano alle prossime politiche. L'errore è dei grandi partiti (Pdl e Pd) che non riescono a includere i pensieri dei partiti che stanno "a fianco".

L'errore è anche dei "piccoli" partiti e delle "piccole" coalizioni che pur di avere due posti alla Camera e nessuno al Senato potrebbero permettere la vittoria dell'avversario anziché favorire la coalizione che un minimo li rappresenterebbe.

Nessun appello al voto utile deve essere fatto. I grandi partiti devono sudarseli uno per uno i voti. Devono convincere l'elettore a votarli perché sono in grado di rappresentarli. Trovo inopportuno basare una campagna elettorale sull'esito del voto al Senato. Trovo ingiusto incentrare questa campagna elettorale sulle alleanze post voto.

Manca poco più di un mese al voto. La speranza è che i cittadini siano informati sulle proposte, che siano coscienti di quali proposte sono quelle fattibili e quali non hanno possibilità di essere attuate. Che le televisioni, le radio e i giornali siano onesti a tal punto di incalzare i candidati sui temi, sulle proposte, e non sulle alleanze post voto e sull'esito del voto per il Senato.

Il vero cambiamento passa anche attraverso loro, i media, non è ancora tardi per capirlo.