06/05/13

#ètuttacolpadelweb 10 consigli non richiesti.

Sembra che la dirigenza del PD abbia individuato il responsabile della catastrofe economica mondiale, dell'abisso del Partito Democratico e dell'apocalisse dell'era bersaniana: il web.

Perché è tutta colpa del web, di Facebook, di Twitter, delle note, delle interviste e anche di Farmville. Beh, anche Youporn ha le sue responsabilità, per carità.

Allora vorrei dirvi dieci cose, dieci. Così ci riflettete.
  1. Il popolo del web non esiste. Esiste un popolo, quello che vota, che fa uso dei social network.
  2. Il web è una minoranza, ma è destinata a diventare maggioranza o a estinguersi? 
  3. Il web non si usa solo in campagna elettorale, si usa anche in campagna elettorale.
  4. Si parla sul web perché non ci sono altri spazi di discussione. Createli.
  5. Criticare il web sul web è un po' come andare a urlare froci di merda ad un gay pride.
  6. Per sentirsi 2.0 non basta scrivere, bisogna soprattutto leggere e interloquire.
  7. Se quello che vi scriviamo sul web ve lo mandiamo per posta, critichiamo le poste italiane?
  8. I politici che non sanno usare i social (vedi punto 6) finiranno la loro carriera politica al prossimo voto, più o meno.
  9. Chi critica il web sono gli stessi che hanno una pagina fans. 
  10. A quelli del PD: avessimo diritto di parola negli organismi dirigenti non avremmo problemi a dire quello che scriviamo.
Vi regalo l'undicesimo, rileggete questi dieci punti dieci volte.