06/12/12

SELezioniamoli noi.

La proposta è del coordinatore provinciale di Cagliari di Sinistra Ecologia e Libertà, Francesco Agus:
Il candidato premier della coalizione di centrosinistra è stato scelto con le primarie. La legge elettorale con cui dovrà confrontarsi però è ancora quella che permette alle segreterie dei partiti di nominare (e talvolta catapultare) i parlamentari a cui sarà affidata la rappresentanza dei cittadini.
Dopo i gazebo di qualche giorno fa un passo indietro da parte nostra sarebbe incomprensibile e sbagliato. In politica non si può stare fermi: o si rilancia e si va avanti o si torna indietro.
E allora credo che i partiti della coalizione "Italia. Bene Comune" debbano sforzarsi e fare di tutto per fare in modo che gli elettori che hanno scelto Bersani siano richiamati alle urne per scegliere anche i loro parlamentari.
Concretizzo una proposta, per ora limitata alla nostra Regione:
Pd e Sel (e eventualmente PSI e altre liste collegate) possono organizzare le primarie per la scelta dei loro parlamentari lo stesso giorno sfruttando la stessa organizzazione, negli stessi seggi in un sistema che possiamo chiamare "Un gazebo, due urne, due schede".
Al voto avrebbero accesso (gratuito) i 75mila elettori sardi che hanno partecipato alle primarie per la scelta del candidato Presidente. Sarà possibile integrare l'albo con nuove registrazioni riaprendo gli uffici elettorali per un tempo limitato nei giorni precedenti al voto.
L'unica differenza rispetto alle primarie appena concluse sta nel fatto che l'elettore dovrà scegliere al seggio se prendere la scheda di SEL (e scegliere quindi tra i candidati parlamentari proposti dal nostro partito) o quella del PD (e scegliere quindi uno tra i loro candidati). Ovviamente non sarà possibile prendere entrambe le schede.
Questo sistema:
1) permetterebbe di sfruttare l'albo degli elettori del centrosinistra e di avere quindi un elettorato "certificato" in cui pesa di più il voto d'opinione rispetto a quello di preferenza. Quest'albo non è utilizzabile solo dal Pd o solo da SEL: in Sardegna 1 elettore su 5 ha scelto Vendola, in provincia di Cagliari 1 su 4.
2) evitarebbe ogni tipo di inquinamento del voto: gli iscritti all'albo sono elettori che hanno votato Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci quindi in grandissima maggioranza elettori di SEL e PD. La registrazione preventiva scoraggerebbe l'infiltrazione di eventuali truppe cammellate di altri partiti. E il fatto che si tengano simultaneamente le due consultazioni azzera la possibilità che gli elettori del Pd "falsino" la scelta dei candidati SEL (votando alle primarie di un partito che non hanno intenzione di votare alle politiche) e viceversa.
3) sarebbe facilmente comprensibile: comunicativamente sarebbe sufficiente dire agli elettori che "si vota dove si è votato l'altra volta". E a differenza delle precedenti primarie sarebbe possibile dotare i seggi di un elenco degli aventi diritto al voto certo e inconfutabile.
4) permetterebbe di sfruttare le organizzazioni dei due partiti e garantire una copertura totale dei comuni della Sardegna. E toglierebbe ogni alibi organizzativo: per le primarie di coalizione è già tutto pronto, è sufficiente riconfermare volontari e seggi dell'altra volta.
5) è compatibile con differenti criteri di scelta interni ai partiti. In questo modo la direzione del PD potrebbe scegliere una ripartizione degli eletti affidata a collegi provinciali mentre quella di SEL un sistema a collegio unico regionale.
Sarebbe un segnale d'unità eccezionale, un ottimo viatico per l'unità del futuro governo e un tassello importante per la costruzione di un centrosinistra regionale che dovrà, spero presto, confrontarsi con il governo di una Regione in crisi come mai prima d'ora.
Non possiamo stare fermi: rilanciamo o torniamo indietro?

Personalmente mi trova d'accordo, ma il compagno Agus non va lasciato solo in questa sua proposta, quindi compagni e amici sosteniamolo e aiutiamolo. E' chiaro che c'è sempre più sintonia tra PD e SEL ed è giusto continuare questo percorso insieme.

Quindi io sottoscrivo.