08/05/13

Congresso, Web e Governo.












Si è concluso il primo tempo dell'assemblea regionale del Partito Democratico della Sardegna, Venerdì la presidente fischierà il secondo tempo.

Dalla discussione emergono tre concetti a larga maggioranza:

  • maggiore attenzione a quello che si scrive sul web.
  • il governo Letta è una necessità e non c'erano alternative.
  • meglio rinviare il congresso a dopo le elezioni regionali.
Come in questo caso, non avendo diritto di parola negli organismi dirigenti e avendo un parere, non abbiamo altro spazio se non il web per esternare pensieri e opinioni. Non accetto le parole dette in assemblea, l'organismo è formato da dirigenti eletti in un'altra era politica. Non accetto quelle critiche da chi il web lo usa solo in campagna elettorale e soprattutto da chi aveva aspramente criticato Gian Valerio Sanna qualche anno fa quando se la prese con i blogger. Anzi, i blogger erano stati strumentalizzati contro Sanna. 

Il governo Letta è una necessità se risolvesse quelle emergenze e se avesse una data di scadenza. Ma come ho scritto qui le alternative c'erano. Eccome.

Lo statuto mi pare parli chiaro e la data del congresso è già stata superata. Vogliono modificare ancora le regole perché le regionali sono tra un anno, ma se si è optato per quattro anni di mandato della dirigenza un motivo ci sarà. E quel motivo è la causa, che vede i dirigenti impegnati in un tentativo di rinvio delle date congressuali. 
Ci sono abbastanza motivi per cui si dovrebbe svolgere un congresso. Ma pensano di risolvere tutto con una spartizione di candidature pensando di riappacificare le diatribe tra le varie anime. Metodo che non ha funzionato mai in passato e che non capisco perché dovrebbe funzionare proprio ora. I nodi da sciogliere sono troppi e quale miglior occasione di un congresso per scioglierli? Invece si preferisce rinviare tutto a dopo le regionali in modo che quei problemi interni diventino discussione politica nell'istituzione Regione, anziché porre rimedio ai danni causati da Cappellacci. 

Serve il PD sardo, rinnovato nelle idee e nelle persone. Quindi un congresso. Non un Metodo Cencelli anche in Sardegna.
Servono spazi di confronto più ampi e inclusivi.

P.s.: sarebbe opportuno inserire una regola che vieti al segretario eletto di partecipare alle primarie come candidato governatore.