12/09/12

Fammolo: Legalizziamola!

Cercare marijuana e hashish nelle nostre città significa entrare nel territorio dell'illegalità e della criminalità.
Se è impossibile comprare del pane dopo le venti, la droga è sempre disponibile a qualsiasi ora, basta sapere dove cercare.
Il 32% degli italiani ha fumato cannabis almeno una volta nella vita. i consumatori abituali Sono 3 milioni, con oltre 800 mila persone coinvolte in Italia in procedimenti per possesso di droga, e sono 28 mila i carcerati per violazione della legge sugli stupefacenti.
Le soglie di quantità permessa, periodicamente aggiornate dal ministero della salute, sono irrealistiche. L'applicazione delle normative è molto discrezionale. Viene ritenuta tossicodipendente anche una persona trovata in possesso di qualche grammo di hashish o di 2-3 canne. Capita di vedersi ritirare la patente, di essere costretti a dei controlli periodici sanitari e psicologici per diversi anni oppure a farsi qualche giorno di carcere, o un soggiorno in comunità di recupero.
Il commercio dello stupefacente è gestito dal mercato nero, in cui gli spacciatori spesso sono l'anello più povero del sistema.
Le mafie secondo un rapporto di Sos Impresa, ne hanno fatto un business, che frutta 60 miliardi di euro l'anno.
Grazie ai profitti garantiti alla criminalità organizzata dalle leggi proibizioniste, le narcomafie con il riciclaggio hanno infiltrato l'economia legale (al Nord come al Sud e al Centro) e si stanno letteralmente comprando le nostre città.
Dopo un secolo di politiche proibizioniste, ci si interroga in tutto il mondo su quali siano gli effettivi benefici. E se la via giusta da intraprendere fosse quella della legalizzazione? Quanto incasserebbero gli Stati? E quanto ci costa invece proibire?
Se lo stato italiano avesse esteso la regolamentazione fiscale dei tabacchi anche alle droghe non legali avrebbe risparmiato circa due miliardi l'anno e ne avrebbe incassati 8. Un totale di 10 miliardi l'anno.
Fatte le debite proporzioni questo risparmio ad esempio solo a Roma potrebbe ammontare a circa 66 milioni di euro l'anno.
Ma già nel marzo 2009 l'Economist in un lungo articolo-analisi intitolato "la legalizzazione è il male minore" sosteneva apertamente che la lotta alle sostanze stupefacenti è stata un fallimento.
Legalizzare la droga non significa renderla libera. Innanzitutto si dovrebbe legalizzare la produzione delle piante, consentendo un guadagno non alla criminalità organizzata ma a chi legalmente produce e vende, registrandosi, pagando le tasse, includendo così in un sistema lavorativo legale i propri dipendenti.
Mezzo secolo di caccia alle streghe può essere invertito rivedendo una dopo l'altra le misure che hanno messo le droghe fuori legge. Gli italiani hanno dimostrato di essere favorevoli nel referendum promosso dal partito radicale e poi stravolto dalla legge Fini-Giovanardi. E tu? Da che parte stai?





Ecco da dove dobbiamo far ripartire il Sulcis. Chiudiamo le industrie, apriamo immense coltivazioni di Marijuana, legalizzata e statale ovviamente. Ripartire da una nuova agricoltura che allo Stato farebbe guadagnare 10 miliardi all'anno e che farebbe rifiorire il Sulcis. E poi tutto il resto l'avete già visto in questo video.

Ho visto cose che voi umani...

potete solo immaginare. Già.
La storia ci insegna che il PDS tolse la faccia e il martello al momento della fondazione dei DS.
Poi sapete come andò, i DS confluirono nel PD, ma della falce e il martello non se ne trovò più traccia se non nei partiti estremisti da zerovirgola.
Ma un gruppo di autentici democratici di sinistra ripropongono "Da sinistra con Bersani" e sotto al logo del PD ecco, a distanza di anni, la falce e il martello.
L'idea è di Alessandro Camiz, su Facebook.

E per fortuna è l'idea di un fan e non dello staff di Bersani.
Comunque è puramente dimostrato che tanti del progetto Partito Democratico non hanno capito una mazza. "Partito Comunista o Partito Democristiano e non vado avanti, né indietro".

Che poi la maggior parte dei sostenitori di Bersani sono di area popolare e non capisco nemmeno perché lo sostengono. Sentire Bersani e neanche un'ora dopo Letta, Bindi o Franceschini fa capire che quell'alleanza non è costruita sulle idee, ma sul potere.

Comunque ora mi aspetto che a questa immagine vengano aggiunti simboli cristiani. Non so, magari una croce o un'aureola. Ecco fammolo così: sotto al simbolo PD la falce e il martello e sopra una bella aureola.
Che figata.