07/12/12

Un appello da sottoscrivere.


Ricostruire il Paese. Facciamo la nostra parte.

A Pierluigi Bersani, Nichi Vendola, Riccardo Nencini;
Alle assemblee nazionali di Partito DemocraticoSinistra Ecologia e Libertà Partito Socialista Italiano;

Le primarie dei Progressisti appena terminate hanno regalato una bellissima pagina di partecipazione e di festa ad un Paese, il nostro, offeso e ferito da troppi anni di pessima politica che hanno allontanato i cittadini dall'idea di bene comune e ci restituiscono l’immagine di un’Italia che ha scommesso sul proprio futuro affidando al centrosinistra una grande responsabilità: il cambiamento.
Se la crisi economica del Paese e la crisi morale che ha attraversato la politica dipingevano un’Italia rassegnata, impaurita, arrabbiata o disinteressata, il 25 novembre e il 2 dicembre 2012 oltre tremilioni di elettrici ed elettori hanno voluto dare un segnale forte, chiedendo più coraggio, piùpartecipazione, più volontà di voltare pagina. Insieme, per restituire all’Italia la speranza.
Se, come è prevedibile, le prossime elezioni politiche saranno regolamentate dal Porcellum, una legge infame che ha tolto ai cittadini il potere di scelta, è però nelle nostre possibilità di donne e uomini di centrosinistra fare in modo che al popolo delle primarie, alle nostre elettrici e ai nostri elettori, siano date le chiavi per esprimersi sui rappresentanti in Parlamento che in primavera saranno chiamati a governare l’Italia nei prossimi cinque anni.
Diceva Gandhi: “Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Ecco perché noi, donne e uomini del centrosinistra, chiediamo ai partiti che hanno partecipato alle primarie Italia Bene Comune, PD SEL e PSI, di attivare tutti gli strumenti, dalle primarie alleassemblee popolari, per la discussione e la scelta dei candidati nelle nostre liste. Per restituire a chi ha partecipato alle primarie la fiducia che è stata riposta in noi.
C’è chi il cambiamento lo invoca a gran voce. Noi vogliamo esserlo, davvero.


Quanti vorranno sottoscrivere quest'appello, possono farlo scrivendo nei commenti Nome, Cognome, Città e indicando se iscritti a partiti della coalizione o elettori (QUI), oppure inviando una mail a 'facciamolanostraparte-2012@yahoo.it' con le stesse informazioni. Messaggi, commenti, critiche, suggerimenti sono i benvenuti, chiediamo solo di evitare battibecchi e riservare questa pagina per la raccolta delle firme , che verranno aggiunte man mano che arrivano e in rigoroso ordine alfabeticoSentitevi liberi di condividere quest'appello sulle vostre bacheche e di raccogliere firme tra i vostri contatti, mandando poi un elenco (in mail, o in formato txt-doc-xls) all'indirizzo sopra citato. Per ovvi motivi, non verranno considerate adesioni i "mipiace" alla nota. Arrivati a 100 sottoscrittori, la petizione continuerà online e chi ha firmato qui figurerà come promotore. Grazie!

Vai a dormire

Questo è il cuscino.


Hanno sbagliato onorevole, il cuscino serviva alla Binetti.


Due cosette sulle parlamentarie.

Sarò io quello sbagliato che ha un concetto ben preciso di democrazia e di primarie ma le parlamentarie del M5S di democrazia non hanno proprio nulla.

Il primo errore è limitare la candidarura a coloro che si sono già candidati alle amministrative negli anni precedenti e hanno perso. Questi candidati entreranno in parlamento in quanto primi nel listino. Molti territori, dove non si sono svolte le amministrative in questi anni, rimarranno scoperti.

Un'altra prassi antidemocratica è la limitazione del voto ai solo iscritti al blog. A votare anche il M5S ci sarà l'Italia intera e non solo gli illuminati che si sono potuti iscrivere al blog.

Ad accettare le candidature è il duo Grillo-Casaleggio in base al curriculum. Inoltre i candidati hanno firmato una delibera in cui una sostanziale parte dello stipendio andrà ad un'associazione di comunicazione intestata a Grillo-Casaleggio. Ma se non spendono un euro per l'attività politica e per le campagne elettorali a cosa servono quei soldi?

Quindi chi voterà cinque stelle manderà in parlamento candidati di altri territori non votati nei loro comuni e decisi da pochi fedelissimi. Se questa è democrazia...

06/12/12

SELezioniamoli noi.

La proposta è del coordinatore provinciale di Cagliari di Sinistra Ecologia e Libertà, Francesco Agus:
Il candidato premier della coalizione di centrosinistra è stato scelto con le primarie. La legge elettorale con cui dovrà confrontarsi però è ancora quella che permette alle segreterie dei partiti di nominare (e talvolta catapultare) i parlamentari a cui sarà affidata la rappresentanza dei cittadini.
Dopo i gazebo di qualche giorno fa un passo indietro da parte nostra sarebbe incomprensibile e sbagliato. In politica non si può stare fermi: o si rilancia e si va avanti o si torna indietro.
E allora credo che i partiti della coalizione "Italia. Bene Comune" debbano sforzarsi e fare di tutto per fare in modo che gli elettori che hanno scelto Bersani siano richiamati alle urne per scegliere anche i loro parlamentari.
Concretizzo una proposta, per ora limitata alla nostra Regione:
Pd e Sel (e eventualmente PSI e altre liste collegate) possono organizzare le primarie per la scelta dei loro parlamentari lo stesso giorno sfruttando la stessa organizzazione, negli stessi seggi in un sistema che possiamo chiamare "Un gazebo, due urne, due schede".
Al voto avrebbero accesso (gratuito) i 75mila elettori sardi che hanno partecipato alle primarie per la scelta del candidato Presidente. Sarà possibile integrare l'albo con nuove registrazioni riaprendo gli uffici elettorali per un tempo limitato nei giorni precedenti al voto.
L'unica differenza rispetto alle primarie appena concluse sta nel fatto che l'elettore dovrà scegliere al seggio se prendere la scheda di SEL (e scegliere quindi tra i candidati parlamentari proposti dal nostro partito) o quella del PD (e scegliere quindi uno tra i loro candidati). Ovviamente non sarà possibile prendere entrambe le schede.
Questo sistema:
1) permetterebbe di sfruttare l'albo degli elettori del centrosinistra e di avere quindi un elettorato "certificato" in cui pesa di più il voto d'opinione rispetto a quello di preferenza. Quest'albo non è utilizzabile solo dal Pd o solo da SEL: in Sardegna 1 elettore su 5 ha scelto Vendola, in provincia di Cagliari 1 su 4.
2) evitarebbe ogni tipo di inquinamento del voto: gli iscritti all'albo sono elettori che hanno votato Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci quindi in grandissima maggioranza elettori di SEL e PD. La registrazione preventiva scoraggerebbe l'infiltrazione di eventuali truppe cammellate di altri partiti. E il fatto che si tengano simultaneamente le due consultazioni azzera la possibilità che gli elettori del Pd "falsino" la scelta dei candidati SEL (votando alle primarie di un partito che non hanno intenzione di votare alle politiche) e viceversa.
3) sarebbe facilmente comprensibile: comunicativamente sarebbe sufficiente dire agli elettori che "si vota dove si è votato l'altra volta". E a differenza delle precedenti primarie sarebbe possibile dotare i seggi di un elenco degli aventi diritto al voto certo e inconfutabile.
4) permetterebbe di sfruttare le organizzazioni dei due partiti e garantire una copertura totale dei comuni della Sardegna. E toglierebbe ogni alibi organizzativo: per le primarie di coalizione è già tutto pronto, è sufficiente riconfermare volontari e seggi dell'altra volta.
5) è compatibile con differenti criteri di scelta interni ai partiti. In questo modo la direzione del PD potrebbe scegliere una ripartizione degli eletti affidata a collegi provinciali mentre quella di SEL un sistema a collegio unico regionale.
Sarebbe un segnale d'unità eccezionale, un ottimo viatico per l'unità del futuro governo e un tassello importante per la costruzione di un centrosinistra regionale che dovrà, spero presto, confrontarsi con il governo di una Regione in crisi come mai prima d'ora.
Non possiamo stare fermi: rilanciamo o torniamo indietro?

Personalmente mi trova d'accordo, ma il compagno Agus non va lasciato solo in questa sua proposta, quindi compagni e amici sosteniamolo e aiutiamolo. E' chiaro che c'è sempre più sintonia tra PD e SEL ed è giusto continuare questo percorso insieme.

Quindi io sottoscrivo.

05/12/12

La buona politica.

E' la nostra, è quella delle primarie, è quella di cui parla Giulia Innocenzi dove ammette che il Partito Democratico sta facendo meglio e in modo più trasparente del Movimento 5 Stelle.


C'ha ragione la cara Giulia e non resta che ringraziarla perché anche in Televisione, soprattutto in Televisione, queste cose vanno evidenziate.

La questione dei voti volatili.

Oggi sono stati pubblicati i risultati dello studio del Professor Venturino sulle primarie. Pubblico ha reso nota del dato più incredibile, ossia metà dei votanti di Renzi non voteranno centrosinistra.
Il dato va analizzato meglio. E' certo che il 49% voterà centrosinistra, il 51% restante invece ha un 35% di indecisi, un 4% di astenuti e un 12% voterà per un'altra coalizione.

Prof. Venturino poi non parla di un elettorato di centrodestra che ha votato Renzi, ma di un elettorato volatile, ossia che non nasce e cresce né nel centrosinistra né nel centrodestra. E ricordiamolo ogni tanto a tutti che nessuno nasce e muore di centrosinistra né di centrodestra.

E poco c'è da girarci sull'elettorato di Matteo Renzi, ciò di cui si deve occupare la coalizione, il Partito Democratico e Bersani è quello di recuperare quei voti. Quei voti volatili erano e volatili rimangono ma per vincere e governare bene servono anche quelli.

E vanno benissimo le primarie per i parlamentari (qui la lettera di Civati alla Presidente Rosy Bindi e qui la pagina facebook per aderire) ma sono sufficienti? Certo la questione rinnovamento sarebbe risolta ma il programma di Matteo Renzi è tutto da buttare? Assolutamente no.

Si pensi alla sburocratizzazione, alle innovazioni tecnologiche e al Fisco 2.0 di Ernesto Ruffini (che reputo una delle idee più geniali e realizzabili degli ultimi anni).

Se poi trovate questi professori da salotto di Fermate il Declino che si presentano così
E' il momento di riflettere con molta attenzione. Ho molti amici dentro Fermare il Declino, e tutti hanno votato per Renzi sperando sinceramente nella sua vittoria. Per come lo capisco io, il loro piano B era: se Renzi vince, con lui; se perde, ci dobbiamo inventare qualcosa perché un governo Bersani-Vendola-Fassina (con le ombre di Bindi, D'Alema e tutti gli altri che conoscete) il declino non lo fermerà.Da oggi inizia una riflessione complicata. Per me e per quel quasi 40% che ha sperato in un Pd diverso, più pronto a innovare la sua affaticata tradizione.
Allora in questo caso c'è poco da fare.

Insomma, sarebbe il caso che non ci si preoccupasse solo degli astenuti di sinistra ma anche dei volatili perché per vincere questa battaglia servono veramente tutti.


04/12/12

Vincere le politiche in una sola mossa.

L'abbiamo pensata con Nicola Cillara su Facebook.
Facciamo le primarie dei parlamentari a campionato ogni Domenica sino a quella prima delle elezioni.
Di questo passo potremo arrivare tranquilli all'80%.

#PrimarieParlamentari, un contributo.

Premetto che il titolo del post non mi piace, io le avrei chiamate #Parlamentarie, l'ho fatto e Grillo me l'ha copiato.

C'è la necessità in Italia, soprattutto nel centrosinistra, di poter scegliere i parlamentari. Una cosa non da poco.
Le assemblee di partito regionali sarda e emiliana hanno già deciso che si faranno le primarie per i parlamentari.
Facciamole le primarie per i parlamentari ma mettiamo subito in chiaro una cosa: niente due euro.
Siamo tutti coscienti che preparare le primarie costa, è anche vero che chiediamo di non abolire i rimborsi elettorali per permettere a chiunque di candidarsi.
E quale occasione migliore per permettere anche allo studente senza un euro di candidarsi? Sarebbe il caso di sfruttare bene il rimborso elettorale.

Quindi chiedo a Prossima Italia di fare un'integrazione al regolamento sulla trasparenza della campagna elettorale, sul finanziamento alle primarie per i parlamentari e sul tetto massimo di spesa in campagna elettorale. 

La trasparenza è importante in una competizione del genere, si chieda ai candidati di rendicontare quotidianamente entrate e uscite e pubblicazione delle fatture.

Finanziamento alle primarie. Non si possono chiedere altri due euro agli elettori. Si devono pensare altre forme di finanziamento. Possiamo usare una parte del rimborso elettorale, si chieda una quota ai candidati (500 euro è sufficiente), si prenda l'1% dall'ultimo tesseramento e si chieda un'offerta libera agli elettori.

Per garantire una leale competizione è opportuno mettere un tetto massimo di spesa per la campagna elettorale vietando, come per le primarie del candidato premier, l'acquisto di pagine di giornale e l'affissione di manifesti.

Infine, ma non meno importante, si deve vietare la candidatura a tutti quelli morosi verso il partito.


01/12/12

La fine dei gandhiani democratici.

Queste primarie stanno per giungere al termine. Ci siamo confrontati, ascoltati, letti, stretti la mano. Abbiamo fatto quasi tutti uno sforzo per non insultarci e picchiarci. Abbiamo provato ad essere rispettosi dell'avversario, ad applaudire la buona idea e limitarci a una critica quando quell'idea era sbagliata. Ma ci sono atteggiamenti e atteggiamenti. E non tutti siamo gandhiani, e non tutti siamo solo sostenitori.

In queste primarie c'è anche tanta rabbia. La rabbia di chi pensava che le illusioni nella politica fossero finite. Che quella stagione berlusconiana, fatta di bugie e favole che finivano in tragedia, fosse giunta al termine.
Per tre anni tanti democratici hanno riempito le piazze, i teatri, le assemblee e i circoli  per confrontarsi e mandare su a Roma idee per governare bene la prossima volta. Perché si sa, che ora tocca a noi.

E vanno ringraziati i democratici perché loro al bar, al lavoro, in famiglia e anche in chiesa, spiegavano perché era importante un governo Monti. Questi democratici hanno allentato la tensione. Hanno evitato manifestazioni violente come in Spagna e in Grecia. E non possono essere trattati a pesci in faccia. Quell'apparato, di cui parlano tutti, è un partito organizzato radicato sul territorio che ha deciso di premiare il lavoro svolto.

E' inaccettabile per tanti democratici vedere il loro lavoro, fatto di chilometri, di studio e ascolto spazzato via da promesse di una persona che il governo l'ha visto solo in televisione (come tanti di noi d'altronde).
Un partito che ha messo davanti a tutto e tutti le regole. Quelle stesse regole che vanno rispettate e che i militanti fanno di tutto per rispettarle e farle rispettare. Posso definirmi anche io contrario a impedire a chi non ha votato al primo turno di votare al secondo turno, ma le regole si definiscono prima, non tra il primo e il secondo tempo.

E come pensate che possa reagire il democratico più gandhiano dell'intero partito? Male. Purtroppo male. Reagisce, attacca per difendersi e difendere a un progetto a cui ha aderito cinque anni fa. Perché a un democratico gli puoi dire anche stronzo che lo intasca e sta zitto, ma non prenderlo in giro perché allora reagisce e fa danni.
Sono i più calmi a fare danni e io, che calmo lo sono sempre stato, reagisco di istinto e mi trovo in seria difficoltà a sostenere un incantatore di serpenti che le regole le interpreta a modo suo.

E oggi proverò a calmarmi, a mettere in evidenza quanto di buono ha fatto Pierluigi Bersani. A fare campagna elettorale solo per lui.
Perché in questo governo ci vuole gente che dice la verità. In questo governo non vogliamo illusioni e favole, che come ho detto prima si sa come vanno a finire.


30/11/12

Foto dell'anno.

Ricordate la foto del cinese nella piazza di Tienanmen che bloccò i carro armati?

Oppure tutte le foto dal mondo con i piccoli gesti e grandi significati?

Guardate questa, io la voto come foto dell'anno. Perché è solo un piccolo gesto ma con un grande significato.

Viva la Palestina, la Palestina libera.