30/01/15

#RomanzoQuirinale. Perché il piano di Renzi non mi convince.

Così, a primo impatto, applaudirei anche io Matteo Renzi. Propone un buon nome come Presidente della Repubblica, non brucia Prodi, compatta il PD, si porta dietro SEL e utilizza una exit strategy dal patto del Nazareno spettacolare.

Eppur c'è qualcosa che non mi convince.
Innanzi tutto Renzi è un abile uomo di palazzo, ha sempre un asso nella manica, sposta equilibri e non si accontenterebbe di una vittoria così.
Poi ci sarebbe la posta in palio del Nazareno: legge elettorale e riforma del Senato, che Forza Italia ha minacciato di far saltare.
Infine c'è il NCD che non voterà Mattarella e che si dichiara "deluso" per il metodo di Renzi: avrebbe dovuto presentare una rosa di nomi.

E se alle prime due votazioni non accadrà nulla, alla terza Berlusconi e Alfano potrebbero decidere di votare Mattarella per non uscirne troppo malconci dalle botte di Renzi.

Oppure alla quarta ci saranno una ottantina di franchi tiratori, e qualcuno accuserà Civati, Bersani e Cuperlo di essersi vendicati di Prodi, ma quegli ottanta voti mancheranno sotto la regia dello stesso Renzi. E quindi alla quinta votazione non ci sarà Mattarella, ma un renziano di ferro o un qualsiasi nome che potrebbe far rientrare in gioco Alfano e Berlusconi. A questo punto Renzi si libererebbe delle minoranze (con cui non vuole dialogare, cit un deputato azzurro), salverebbe il governo e il patto del Nazareno con le sue riforme costituzionali.

Insomma, ci sono due dubbi grossi quanto un Quirinale qualsiasi:
Davvero Renzi ha cambiato interlocutori e quindi preferisce dialogare con le minoranze del PD piuttosto che con Alfano e Berlusconi?
Con quei numeri, sul serio Renzi non mette un suo uomo al Quirinale?