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15/01/14

IlMigliorGiornalistaDelWeb chi?

In questi giorni la Lega Nord sta dando il peggio di sé. Le intimidazioni al ministro Kyenge e la pubblicazione della sua agenda di impegni da parte del giornale leghista La Padania con l'unico scopo di informare i lettori sui luoghi dove il ministro si recherà e quindi quando e dove poterla contestare e spesso insultare.
Nel mentre in Europarlamento un parlamentare belga attacca Salvini accusandolo di essere un fannullone in quanto non lavora mai ma è sempre in televisione.

Ma nonostante c'è tanto da dire sulla Lega Nord, Andrea Scanzi preferisce commentare il "sono serenissimo" del componente della segreteria PD Faraone indagato in Sicilia per uso improprio dei fondi ai gruppi. 

Ci sarebbe tanto da dire sui leghisti, ma attaccare il PD porta tanti like. Non ho ancora capito secondo Scanzi cosa avrebbe dovuto dire Faraone, attaccare la magistratura? Stare zitto? Oppure ammettere la colpevolezza sapendo di essere innocente?

Per la cronaca, a Faraone è stata contestata una cifra che si aggira sui tre mila euro. Ha già dichiarato di possedere le fatture e che quei soldi sono stati utilizzati per attività istituzionale. 

Il miglior giornalista del web chi?




25/06/13

Il boom delle larghe intese a Ragusa. #ModelloRagusa

Ieri è stata senz'altro la giornata più grigia per il governo Letta. Tre importanti avvenimenti che modificheranno senza dubbio il proseguo di questo governo.

Alle dimissioni del Ministro Josefa Idem e alla condanna di Silvio Berlusconi, ai continui rinvii e alla mancanza di provvedimenti urgenti per il Paese, si aggiunge la sconfitta delle larghe intese.

Enrico Letta disse qualche settimana fa che la vittoria del PD alle amministrative era un rafforzamento delle larghe intese. Gli contestai subito questa convinzione, e con me tanti altri, soprattutto perché non c'è stato un candidato sindaco che avesse il sostegno sia del PD che del PDL. I due partiti erano alternativi in tutte i comuni in cui si andava al voto e a preoccupare Letta doveva essere il forte astensionismo.

Ieri a Ragusa si è celebrata la sconfitta delle larghe intese. Il candidato è Giovanni Cosentini, uomo vicinissimo a Totò Cuffaro a cui lo stesso Cosentini, per stessa ammissione, gli scrive una lettera ogni mese indirizzata al carcere di Rebibbia dove l'ex presidente della regione sta scontando una condanna di 7 anni per favoreggiamento a "Cosa Nostra".

Lo stesso Cosentini è stato il vicesindaco di Ragusa sino a qualche mese fa e il sindaco era un uomo di Forza Italia, oggi consigliere regionale passato alla corte di Rosario Crocetta. Ho detto già abbastanza di questi personaggi politici. Cosentini era sostenuto dall'Udc, dal PD e dal PDL che sono anche i partiti di maggioranza in parlamento.
Ha vinto il grillino Federico Piccitto con il 70%! Per la felicità anche di molti democratici come Valentina Spata, a cui sono giunte le solite minacce di espulsione. Questa è la vittoria di Valentina e di tanti altri democratici contrari agli inciuci.

Però Enrico Letta non commenta questo risultato, eppure questo è l'unico caso nelle amministrative 2013 dove PD e PDL non sono alternativi ma alleati. Magari sarebbe anche il caso che qualche giornalista lo incalzasse su questa sciagura delle larghe intese.
Forse il caro Enrico è preoccupato della tenuta del governo dopo la condanna inflitta a Silvio Berlusconi, forse dovrebbe preoccuparsi di essere sostenuto da chi votò in aula che Ruby era minorenne.

I problemi sono tutti politici, un ministro che si dimette, il più grande alleato condannato, molti alleati che votarono per Ruby nipote di Mubarak e la sconfitta a Ragusa delle larghe intese. Questo governo ha le ore contate e Letta lo sa già.


24/06/13

Per Scalfari Crozza sarebbe il premier ideale?

Sono cosciente che questo post porterà dietro una serie di insulti al sottoscritto, ma ho sempre provato ad essere obiettivo e lo sarò anche stavolta.
Nel consueto appuntamento domenicale, Scalfari da' il peggio di sé. E questa volta difenderò persino Matteo Renzi (l'ho fatto anche altre volte, non è il male assoluto).

Ieri Scalfari dice che ha conosciuto Matteo e gli è simpatico, poi ne parla bene. Questo sta a dimostrare che nei mesi scorsi, sino a ieri, Scalfari ha parlato male di Renzi solo perché gli era antipatico. Qualche editoriale fa, lo soprannominò Bettino Renzi paragonandolo a Craxi!

Come può un giornalista, uno dei più amati e seguiti, giudicare l'operato e il politico solo dalla simpatia? Perché di questo parliamo, il succo del discorso è tutto qui. A me, ad esempio, Renzi è molto simpatico ma condivido poco delle sue idee. Per Scalfari un Crozza sarebbe il premier ideale. Con tutto il rispetto per Crozza, che mi è simpaticissimo anche lui, non penso sia la persona più adatta a ricoprire quel ruolo.

Perché d'ora in poi anziché fare le primarie possiamo fare le Zeligarie o Lasaiultimarie. E se Renzi è stato giudicato il quel modo per tutti quei mesi solo perché antipatico dovrebbe pretendere delle scuse pubbliche. In realtà è Scalfari che dovrebbe chiedere scusa all'intero Paese. Già, ma Scalfari è un dio del giornalismo. Nessuno si è mai permesso di pressare il Padre Eterno affinché chiedesse scusa per i peli nelle gambe delle donne.


13/12/12

4 Princìpi.

Avremo le primarie per i parlamentari. Certo, una sfida difficile per tanti ma pur sempre una battaglia vinta.
E allora l'entusiasmo andrebbe accompagnato da quattro princìpi (e non principi).

1. Le primarie devono essere aperte a tutti gli elettori. Perché mettere barriere alle primarie? Manco siamo il Movimento 5 Stelle. Devono essere aperte, apertissime, perché non siamo solo tre milioni e qualcun altro, ma molti di più. E in tanti possono aver deciso, dopo aver visto che acqua c'è dagli altri, di votare Italia Bene Comune e di scegliere il parlamentare.
Che poi non ha tanto senso, elettoralmente, non permettere il voto a tanti. Insomma, questa è un'altra partita, mica il terzo set.

2. Chi non paga può votare comunque. Diciamocelo, ci sono tanti morosi tra gli eletti. Ecco, signori e signore se volete candidarvi saldate il debito verso il partito perché noi siamo per le regole uguali per tutti.

3. Deroghe. Anche no, anzi proprio no. Tre mandati sono stati sufficienti, vi ringraziamo e vi chiediamo di formare i giovani del partito. Le regole valgono per tutti, come detto prima. Quindi seguite l'esempio di Veltroni e D'Alema e non chiedetela la deroga.

4. Chi è già nelle istituzioni finisca il proprio mandato. Ecco, io spero che tutti coloro che hanno un mandato (esclusi i parlamentari) devono finire il loro mandato dato dai cittadini. Ci vuole rispetto per chi li ha votati gli anni scorsi. Perché è ora di finire con il gioco delle sedie.

09/12/12

sfiducie e fiducie.

Sembravamo un Paese normale dove tutti (quasi tutti) lavoravano per un obiettivo comune e non facevano populismo.
Ci eravamo americanizzati, un poco poco. Monti aveva restituito credibilità all'Italia e, in buona parte, alla politica. Potevamo rimontare seriamente. Potevamo mettere da parte gli ultimi venti anni e ricostruire un Paese normale.
Ma la normalità non è italiana. E forse nemmeno Mario Monti è italiano.

Bersani vince le primarie, è troppo di sinistra, c'è spazio per il centro destra di avanzare. Spazio che con Renzi non ci sarebbe stato. Alfano ha fatto perdere al PDL troppi punti percentuali. Meloni e Crosetto per pareggiarla con il PD pensano di fare le primarie. Il PDL ci sta ma non si fidano nemmeno di loro stessi e così, mentre Galliani organizza il colpo di Gennaio, Berlusconi prepara la sua discesa in campo.
La strategia deve cambiare, serve uno alla Sacchi. Ed ecco come nelle migliori soap opera il colpo di scena, lei è incinta e non sa di chi. Un grande colpo di scena che lascerebbe le casalinghe pensierose dalle 15 di oggi alle 14.30 di domani. Sfruttare i sacrifici di Monti per la campagna elettorale, andare oltre i comunisti e la magistratura. Dire da Trieste in giù che è stato Monti a tassare, a diminuire le pensioni, a creare disoccupazione. E a qualcuno avrebbero detto che loro a queste porcate di Monti e Fornero hanno sempre votato contro. Che quando c'erano loro si stava meglio.
E così gli dicono in faccia a Montecitorio, durante il voto sui tagli dei costi alla politica, che loro non se la sentono di sostenere questo governo che ha fatto solo danni. Alfano diventa influente nel PDL quanto un magazziniere con le scelte della formazione della Juventus, per intenderci. Loro volevano troppe cose per tenere Monti a galla, volevano l'election day perché nel Lazio prenderanno una sonora sconfitta e soprattutto c'è un patto con Maroni e la Lega per la Lombardia. Inoltre la legge per l'incandidabilità dei condannati non doveva passare, sulla magistratura può decidere solo il PDL, c'è il monopolio. Soprattutto vogliono votare con il Porcellum.

Ma Monti, in collaborazione con Giorgio Napolitano, smonta la strategia berlusconiana. Mario Monti si dimette e non è stato Berlusconi a mandarlo a casa. Perché Napolitano qualcuno lo rottamerebbe, ma anche stavolta forse ci ha salvato.
Quindi Mario Monti non è ricattabile. L'Election Day non ci sarà, le primarie nel centro destra non ci saranno, una parte del PDL vuole uscirne dal partito, Berlusconi si ricandida. Sembra che alla fine non è andata così male.

Invece qualcosa di storto c'è. Si vota con il Porcellum e dicono che non sarà possibile fare le primarie per i parlamentari.
Bisogna capire quando Mario Monti rassegnerà le dimissioni, se prima o dopo Natale. Se si porta la legge di stabilità sino a Gennaio (e si darebbe spazio a Berlusconi per organizzare compromessi e ricatti) si andrebbe a votare a Marzo.
Mettendo da parte lo statuto, io glielo voglio dire a Bersani che si possono fare le primarie per i parlamentari.
I segretari regionali convocano le assemblee entro 5 giorni. Ordine del giorno regolamento primarie per i parlamentari e si fanno dare il mandato dalle rispettive assemblee. E' più facile portare a Roma venti segretari anziché una Direzione intera.
Ora che il regolamento c'è, i candidati hanno sette giorni di tempo per trovare mille firme. Non è una missione impossibile.
I segretari provinciali verificano le firme in un giorno, non due, uno. Il Partito Democratico (e Sel se le vorrà fare come si spera) procede con la stampa delle schede e mette in moto la macchina organizzativa, quella da oltre centomila volontari. Non siamo nemmeno a Gennaio con i tempi e i candidati possono iniziare la campagna elettorale.

Le liste del Porcellum vanno consegnate 30 giorni prima della data delle elezioni. Male che vada le primarie si fanno il 3 Gennaio, oppure il 10 Gennaio, oppure il 10 Marzo se Monti decidesse di mangiare il panettone.
Siccome del segretario, sia a Gennaio che a Luglio, ci siamo fidati ora pretendiamo che il segretario mantenga la parola data. Si ponga il partito in una situazione straordinaria e si proceda. Male che vada ci resta una sola settimana di campagna elettorale per le primarie.

La situazione non è facile, e nessuno pensa di avere le risposte in tasca. Ma qui serve solo buona volontà e rispettare la parola data.
Perché se iniziamo da prima delle elezioni ad avere la sfiducia dei democratici, non oso immaginare cosa sarà tra qualche mese.



07/12/12

Un appello da sottoscrivere.


Ricostruire il Paese. Facciamo la nostra parte.

A Pierluigi Bersani, Nichi Vendola, Riccardo Nencini;
Alle assemblee nazionali di Partito DemocraticoSinistra Ecologia e Libertà Partito Socialista Italiano;

Le primarie dei Progressisti appena terminate hanno regalato una bellissima pagina di partecipazione e di festa ad un Paese, il nostro, offeso e ferito da troppi anni di pessima politica che hanno allontanato i cittadini dall'idea di bene comune e ci restituiscono l’immagine di un’Italia che ha scommesso sul proprio futuro affidando al centrosinistra una grande responsabilità: il cambiamento.
Se la crisi economica del Paese e la crisi morale che ha attraversato la politica dipingevano un’Italia rassegnata, impaurita, arrabbiata o disinteressata, il 25 novembre e il 2 dicembre 2012 oltre tremilioni di elettrici ed elettori hanno voluto dare un segnale forte, chiedendo più coraggio, piùpartecipazione, più volontà di voltare pagina. Insieme, per restituire all’Italia la speranza.
Se, come è prevedibile, le prossime elezioni politiche saranno regolamentate dal Porcellum, una legge infame che ha tolto ai cittadini il potere di scelta, è però nelle nostre possibilità di donne e uomini di centrosinistra fare in modo che al popolo delle primarie, alle nostre elettrici e ai nostri elettori, siano date le chiavi per esprimersi sui rappresentanti in Parlamento che in primavera saranno chiamati a governare l’Italia nei prossimi cinque anni.
Diceva Gandhi: “Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Ecco perché noi, donne e uomini del centrosinistra, chiediamo ai partiti che hanno partecipato alle primarie Italia Bene Comune, PD SEL e PSI, di attivare tutti gli strumenti, dalle primarie alleassemblee popolari, per la discussione e la scelta dei candidati nelle nostre liste. Per restituire a chi ha partecipato alle primarie la fiducia che è stata riposta in noi.
C’è chi il cambiamento lo invoca a gran voce. Noi vogliamo esserlo, davvero.


Quanti vorranno sottoscrivere quest'appello, possono farlo scrivendo nei commenti Nome, Cognome, Città e indicando se iscritti a partiti della coalizione o elettori (QUI), oppure inviando una mail a 'facciamolanostraparte-2012@yahoo.it' con le stesse informazioni. Messaggi, commenti, critiche, suggerimenti sono i benvenuti, chiediamo solo di evitare battibecchi e riservare questa pagina per la raccolta delle firme , che verranno aggiunte man mano che arrivano e in rigoroso ordine alfabeticoSentitevi liberi di condividere quest'appello sulle vostre bacheche e di raccogliere firme tra i vostri contatti, mandando poi un elenco (in mail, o in formato txt-doc-xls) all'indirizzo sopra citato. Per ovvi motivi, non verranno considerate adesioni i "mipiace" alla nota. Arrivati a 100 sottoscrittori, la petizione continuerà online e chi ha firmato qui figurerà come promotore. Grazie!

06/12/12

SELezioniamoli noi.

La proposta è del coordinatore provinciale di Cagliari di Sinistra Ecologia e Libertà, Francesco Agus:
Il candidato premier della coalizione di centrosinistra è stato scelto con le primarie. La legge elettorale con cui dovrà confrontarsi però è ancora quella che permette alle segreterie dei partiti di nominare (e talvolta catapultare) i parlamentari a cui sarà affidata la rappresentanza dei cittadini.
Dopo i gazebo di qualche giorno fa un passo indietro da parte nostra sarebbe incomprensibile e sbagliato. In politica non si può stare fermi: o si rilancia e si va avanti o si torna indietro.
E allora credo che i partiti della coalizione "Italia. Bene Comune" debbano sforzarsi e fare di tutto per fare in modo che gli elettori che hanno scelto Bersani siano richiamati alle urne per scegliere anche i loro parlamentari.
Concretizzo una proposta, per ora limitata alla nostra Regione:
Pd e Sel (e eventualmente PSI e altre liste collegate) possono organizzare le primarie per la scelta dei loro parlamentari lo stesso giorno sfruttando la stessa organizzazione, negli stessi seggi in un sistema che possiamo chiamare "Un gazebo, due urne, due schede".
Al voto avrebbero accesso (gratuito) i 75mila elettori sardi che hanno partecipato alle primarie per la scelta del candidato Presidente. Sarà possibile integrare l'albo con nuove registrazioni riaprendo gli uffici elettorali per un tempo limitato nei giorni precedenti al voto.
L'unica differenza rispetto alle primarie appena concluse sta nel fatto che l'elettore dovrà scegliere al seggio se prendere la scheda di SEL (e scegliere quindi tra i candidati parlamentari proposti dal nostro partito) o quella del PD (e scegliere quindi uno tra i loro candidati). Ovviamente non sarà possibile prendere entrambe le schede.
Questo sistema:
1) permetterebbe di sfruttare l'albo degli elettori del centrosinistra e di avere quindi un elettorato "certificato" in cui pesa di più il voto d'opinione rispetto a quello di preferenza. Quest'albo non è utilizzabile solo dal Pd o solo da SEL: in Sardegna 1 elettore su 5 ha scelto Vendola, in provincia di Cagliari 1 su 4.
2) evitarebbe ogni tipo di inquinamento del voto: gli iscritti all'albo sono elettori che hanno votato Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci quindi in grandissima maggioranza elettori di SEL e PD. La registrazione preventiva scoraggerebbe l'infiltrazione di eventuali truppe cammellate di altri partiti. E il fatto che si tengano simultaneamente le due consultazioni azzera la possibilità che gli elettori del Pd "falsino" la scelta dei candidati SEL (votando alle primarie di un partito che non hanno intenzione di votare alle politiche) e viceversa.
3) sarebbe facilmente comprensibile: comunicativamente sarebbe sufficiente dire agli elettori che "si vota dove si è votato l'altra volta". E a differenza delle precedenti primarie sarebbe possibile dotare i seggi di un elenco degli aventi diritto al voto certo e inconfutabile.
4) permetterebbe di sfruttare le organizzazioni dei due partiti e garantire una copertura totale dei comuni della Sardegna. E toglierebbe ogni alibi organizzativo: per le primarie di coalizione è già tutto pronto, è sufficiente riconfermare volontari e seggi dell'altra volta.
5) è compatibile con differenti criteri di scelta interni ai partiti. In questo modo la direzione del PD potrebbe scegliere una ripartizione degli eletti affidata a collegi provinciali mentre quella di SEL un sistema a collegio unico regionale.
Sarebbe un segnale d'unità eccezionale, un ottimo viatico per l'unità del futuro governo e un tassello importante per la costruzione di un centrosinistra regionale che dovrà, spero presto, confrontarsi con il governo di una Regione in crisi come mai prima d'ora.
Non possiamo stare fermi: rilanciamo o torniamo indietro?

Personalmente mi trova d'accordo, ma il compagno Agus non va lasciato solo in questa sua proposta, quindi compagni e amici sosteniamolo e aiutiamolo. E' chiaro che c'è sempre più sintonia tra PD e SEL ed è giusto continuare questo percorso insieme.

Quindi io sottoscrivo.