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13/12/12

4 Princìpi.

Avremo le primarie per i parlamentari. Certo, una sfida difficile per tanti ma pur sempre una battaglia vinta.
E allora l'entusiasmo andrebbe accompagnato da quattro princìpi (e non principi).

1. Le primarie devono essere aperte a tutti gli elettori. Perché mettere barriere alle primarie? Manco siamo il Movimento 5 Stelle. Devono essere aperte, apertissime, perché non siamo solo tre milioni e qualcun altro, ma molti di più. E in tanti possono aver deciso, dopo aver visto che acqua c'è dagli altri, di votare Italia Bene Comune e di scegliere il parlamentare.
Che poi non ha tanto senso, elettoralmente, non permettere il voto a tanti. Insomma, questa è un'altra partita, mica il terzo set.

2. Chi non paga può votare comunque. Diciamocelo, ci sono tanti morosi tra gli eletti. Ecco, signori e signore se volete candidarvi saldate il debito verso il partito perché noi siamo per le regole uguali per tutti.

3. Deroghe. Anche no, anzi proprio no. Tre mandati sono stati sufficienti, vi ringraziamo e vi chiediamo di formare i giovani del partito. Le regole valgono per tutti, come detto prima. Quindi seguite l'esempio di Veltroni e D'Alema e non chiedetela la deroga.

4. Chi è già nelle istituzioni finisca il proprio mandato. Ecco, io spero che tutti coloro che hanno un mandato (esclusi i parlamentari) devono finire il loro mandato dato dai cittadini. Ci vuole rispetto per chi li ha votati gli anni scorsi. Perché è ora di finire con il gioco delle sedie.

07/12/12

Un appello da sottoscrivere.


Ricostruire il Paese. Facciamo la nostra parte.

A Pierluigi Bersani, Nichi Vendola, Riccardo Nencini;
Alle assemblee nazionali di Partito DemocraticoSinistra Ecologia e Libertà Partito Socialista Italiano;

Le primarie dei Progressisti appena terminate hanno regalato una bellissima pagina di partecipazione e di festa ad un Paese, il nostro, offeso e ferito da troppi anni di pessima politica che hanno allontanato i cittadini dall'idea di bene comune e ci restituiscono l’immagine di un’Italia che ha scommesso sul proprio futuro affidando al centrosinistra una grande responsabilità: il cambiamento.
Se la crisi economica del Paese e la crisi morale che ha attraversato la politica dipingevano un’Italia rassegnata, impaurita, arrabbiata o disinteressata, il 25 novembre e il 2 dicembre 2012 oltre tremilioni di elettrici ed elettori hanno voluto dare un segnale forte, chiedendo più coraggio, piùpartecipazione, più volontà di voltare pagina. Insieme, per restituire all’Italia la speranza.
Se, come è prevedibile, le prossime elezioni politiche saranno regolamentate dal Porcellum, una legge infame che ha tolto ai cittadini il potere di scelta, è però nelle nostre possibilità di donne e uomini di centrosinistra fare in modo che al popolo delle primarie, alle nostre elettrici e ai nostri elettori, siano date le chiavi per esprimersi sui rappresentanti in Parlamento che in primavera saranno chiamati a governare l’Italia nei prossimi cinque anni.
Diceva Gandhi: “Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Ecco perché noi, donne e uomini del centrosinistra, chiediamo ai partiti che hanno partecipato alle primarie Italia Bene Comune, PD SEL e PSI, di attivare tutti gli strumenti, dalle primarie alleassemblee popolari, per la discussione e la scelta dei candidati nelle nostre liste. Per restituire a chi ha partecipato alle primarie la fiducia che è stata riposta in noi.
C’è chi il cambiamento lo invoca a gran voce. Noi vogliamo esserlo, davvero.


Quanti vorranno sottoscrivere quest'appello, possono farlo scrivendo nei commenti Nome, Cognome, Città e indicando se iscritti a partiti della coalizione o elettori (QUI), oppure inviando una mail a 'facciamolanostraparte-2012@yahoo.it' con le stesse informazioni. Messaggi, commenti, critiche, suggerimenti sono i benvenuti, chiediamo solo di evitare battibecchi e riservare questa pagina per la raccolta delle firme , che verranno aggiunte man mano che arrivano e in rigoroso ordine alfabeticoSentitevi liberi di condividere quest'appello sulle vostre bacheche e di raccogliere firme tra i vostri contatti, mandando poi un elenco (in mail, o in formato txt-doc-xls) all'indirizzo sopra citato. Per ovvi motivi, non verranno considerate adesioni i "mipiace" alla nota. Arrivati a 100 sottoscrittori, la petizione continuerà online e chi ha firmato qui figurerà come promotore. Grazie!

06/12/12

SELezioniamoli noi.

La proposta è del coordinatore provinciale di Cagliari di Sinistra Ecologia e Libertà, Francesco Agus:
Il candidato premier della coalizione di centrosinistra è stato scelto con le primarie. La legge elettorale con cui dovrà confrontarsi però è ancora quella che permette alle segreterie dei partiti di nominare (e talvolta catapultare) i parlamentari a cui sarà affidata la rappresentanza dei cittadini.
Dopo i gazebo di qualche giorno fa un passo indietro da parte nostra sarebbe incomprensibile e sbagliato. In politica non si può stare fermi: o si rilancia e si va avanti o si torna indietro.
E allora credo che i partiti della coalizione "Italia. Bene Comune" debbano sforzarsi e fare di tutto per fare in modo che gli elettori che hanno scelto Bersani siano richiamati alle urne per scegliere anche i loro parlamentari.
Concretizzo una proposta, per ora limitata alla nostra Regione:
Pd e Sel (e eventualmente PSI e altre liste collegate) possono organizzare le primarie per la scelta dei loro parlamentari lo stesso giorno sfruttando la stessa organizzazione, negli stessi seggi in un sistema che possiamo chiamare "Un gazebo, due urne, due schede".
Al voto avrebbero accesso (gratuito) i 75mila elettori sardi che hanno partecipato alle primarie per la scelta del candidato Presidente. Sarà possibile integrare l'albo con nuove registrazioni riaprendo gli uffici elettorali per un tempo limitato nei giorni precedenti al voto.
L'unica differenza rispetto alle primarie appena concluse sta nel fatto che l'elettore dovrà scegliere al seggio se prendere la scheda di SEL (e scegliere quindi tra i candidati parlamentari proposti dal nostro partito) o quella del PD (e scegliere quindi uno tra i loro candidati). Ovviamente non sarà possibile prendere entrambe le schede.
Questo sistema:
1) permetterebbe di sfruttare l'albo degli elettori del centrosinistra e di avere quindi un elettorato "certificato" in cui pesa di più il voto d'opinione rispetto a quello di preferenza. Quest'albo non è utilizzabile solo dal Pd o solo da SEL: in Sardegna 1 elettore su 5 ha scelto Vendola, in provincia di Cagliari 1 su 4.
2) evitarebbe ogni tipo di inquinamento del voto: gli iscritti all'albo sono elettori che hanno votato Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci quindi in grandissima maggioranza elettori di SEL e PD. La registrazione preventiva scoraggerebbe l'infiltrazione di eventuali truppe cammellate di altri partiti. E il fatto che si tengano simultaneamente le due consultazioni azzera la possibilità che gli elettori del Pd "falsino" la scelta dei candidati SEL (votando alle primarie di un partito che non hanno intenzione di votare alle politiche) e viceversa.
3) sarebbe facilmente comprensibile: comunicativamente sarebbe sufficiente dire agli elettori che "si vota dove si è votato l'altra volta". E a differenza delle precedenti primarie sarebbe possibile dotare i seggi di un elenco degli aventi diritto al voto certo e inconfutabile.
4) permetterebbe di sfruttare le organizzazioni dei due partiti e garantire una copertura totale dei comuni della Sardegna. E toglierebbe ogni alibi organizzativo: per le primarie di coalizione è già tutto pronto, è sufficiente riconfermare volontari e seggi dell'altra volta.
5) è compatibile con differenti criteri di scelta interni ai partiti. In questo modo la direzione del PD potrebbe scegliere una ripartizione degli eletti affidata a collegi provinciali mentre quella di SEL un sistema a collegio unico regionale.
Sarebbe un segnale d'unità eccezionale, un ottimo viatico per l'unità del futuro governo e un tassello importante per la costruzione di un centrosinistra regionale che dovrà, spero presto, confrontarsi con il governo di una Regione in crisi come mai prima d'ora.
Non possiamo stare fermi: rilanciamo o torniamo indietro?

Personalmente mi trova d'accordo, ma il compagno Agus non va lasciato solo in questa sua proposta, quindi compagni e amici sosteniamolo e aiutiamolo. E' chiaro che c'è sempre più sintonia tra PD e SEL ed è giusto continuare questo percorso insieme.

Quindi io sottoscrivo.