25/01/13

Cara Mila, c'eri quasi.

Ho letto la nota di Mila Spicola dove accusa Antonio Ingroia di essere un maschilista per aver detto alla Carfagna "stia calmina".

Diciamo che, cara Mila, c'eri quasi. Perché è pur vero che Ingroia è maschilista e arrogante, ma non per quella esplicita frase. Vengo al dunque.

Antonio Ingroia e i suoi alleati hanno candidato solo il 10% di donne in posizione eleggibile. Questo dato mette in evidenza che pensiero possa avere la sinistra estrema e giustizialista della donna nella politica. Il Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà hanno messo almeno il 40% di donne in posizioni eleggibili, uscenti vincitrici delle primarie.
Una differenza sostanziale.

I sostenitori di Ingroia affermano che le quote non sono sufficienti, ma che si deve premiare il merito.
Un'altra differenza sostanziale è che a riconoscere il merito c'era un milione di persone da una parte, dall'altra quattro o cinque, Ingroia più i segretari di partito che lo sostengono.
E come ci si può fidare del criterio della meritocrazia usato da Antonio Di Pietro che candidò gente come Scilipoti e Razzi?

L'arroganza di Ingroia è una conseguenza delle provocazioni, giuste e ben studiate, di Mara Carfagna. Ma questa sua arroganza è nota anche fuori dagli studi televisivi dove lo stesso Ingroia viene messo spesso e volentieri sotto scacco da avversari e giornalisti.

Sì Mila, le definizioni attribuite sono giuste, il contenuto è sbagliato.

24/01/13

miglior spot elettorale.

Consegno il premio miglior spot elettorale 2013 a Sinistra Ecologia e Libertà per questo spot, semplice, efficace e geniale.




Davvero complimenti.

P.s: il Partito Democratico prenda appunti.

23/01/13

Lettera di un papà di una figlia lesbica


Sono il papà di una ragazza di diciannove anni che quando ne aveva appena 12, seduti davanti ad un fuocherello in campeggio, mi chiese come mai provava il desiderio di abbracciare una sua amica e parlandone, dopo qualche minuto, capii che si trattava del suo primo innamoramento, erano gli stessi sintomi che tutti abbiamo provato a quell'età. Da allora non ha mai smesso di comunicare a sua madre e a me i suoi stati d'animo.

L'abbiamo sempre sostenuta e aiutata anche con il benefico supporto di esperti, sebbene, può immaginare, con tanti dubbi e difficoltà ma senza darle mai il peso di sentirsi sola.Ricordo che la mia principale preoccupazione, quando era ancora così piccola, era di immaginare che con molta difficoltà i suoi innamoramenti sarebbero stati corrisposti, l'immagine che avevo in mente era di una adolescente che si sarebbe innamorata magari della sua compagna di banco senza esserne corrisposta e che per questo avrebbe sofferto più degli altri. La mia era una preoccupazione direi statistica che mi faceva pensare che avrebbe avuto molte più probabilità di altri di trovarsi sola. Mi sono ricreduto e ne sono felice.

Pochi anni dopo, aveva ancora 14 o 15 anni, dopo un periodo accompagnato certo anche da sue acute sofferenze dovute ad un percorso liberatorio che è e non può che essere comunque in larga parte personale, durante un meeting sulla omosessualità organizzato dalla sua scuola, prese liberamente la parola e dichiarò pubblicamente la sua omosessualità diventando quasi una piccola bandiera dell'associazione di lesbiche e gay della nostra città. Adesso è una ragazza felice, per quanto si possa essere felici a quell'età, ha avuto e ha le sue relazioni. Ha, molto semplicemente, vissuto esattamente alla pari di altri suoi coetanei.

Oggi che studia in un'altra città l'unica mia preoccupazione è legata alle notizie che sempre più spesso si sentono di azioni discriminatorie o, peggio, violente. La società pare stia regredendo da molti punti di vista. Non ho mai scritto a giornali o associazioni o raccontato ad altri, se non agli amici, questi brevi e, mi auguro, non così eccezionali fatti, lo faccio oggi con lei perché mi è piaciuto molto, oltre alla posizione che condivido pienamente sull'importanza personale e sociale del coming-out, vedere finalmente puntualizzare un fatto di cui non si parla spesso, il contrasto cioè all'idea comune che lega troppo fortemente l'omosessualità al sesso.

Chi non sa, nel senso che non ha vissuto in prima persona, ha spesso in mente una tale raffigurazione che è incrostata da anni nella nostra cultura: quando sente parlare di omosessualità pensa in modo immediato a due corpi su un letto, come se sempre ci fosse il sottinteso di un altro termine antico nella nostra cultura: perversione.

Io che nel mio piccolo invece ho visto, so che si tratta di amore. Dai primi innamoramenti a quelli più maturi sono semplicemente legami d'amore che certamente, come dice anche lei contengono anche e per fortuna la sessualità ma che corrispondono in tutto allo stesso senso che il pensare comune attribuisce ai rapporti affettivi eterosessuali.
Mi piacerebbe che anche gli altri lo sapessero e che coloro che lo sanno lo dicessero più spesso e mi piacerebbe anche che in un mondo ideale persino il termine omosessualità venisse sostituito quando se ne parla con altri termini che contengano al posto della radice della parola sesso quella della parola amore.

Mi scusi se mi sono dilungato e se traspare dalle mie parole quel tantino di orgoglio per mia moglie e me e l'enorme orgoglio che proviamo per nostra figlia.

Grazie per avermi letto, un cordiale saluto.
Carlo Barucco


fonte: Huffingtonpost.it

Gonnosfanadiga. Il mio punto di vista sul Regno dei Cieli.

Ho letto alcune polemiche sui social network riguardo l'acquisto di un terreno da parte dei testimoni di Geova per la costruzione di un luogo di preghiera, chiamato Regno dei Cieli.

Le polemiche nascono dalla minoranza nei confronti, ovviamente, del sindaco. Come è noto, la minoranza si presta a fare demagogia pura.

Secondo loro, ma anche secondo alcuni cittadini, quel terreno sarebbe potuto essere destinato ad un uso più "sociale" come un asilo, un cinema o un teatro. Il terreno è stato acquistato dai testimoni di Geova dopo aver vinto un bando per la vendita.

Il Comune di Gonnosfanadiga non ha regalato nulla e non capisco il paragone che si fa con la chiesa di Santa Barbara. I costi per la riparazione della chiesa sono di seicento mila euro. Il ricavo dalla cessione dei terreni sarà destinato, probabilmente, alla messa in sicurezza della stessa chiesa. Il colmo è che i testimoni di Geova stanno pagando i lavori della Chiesa. Sarebbe opportuno che i cittadini, invece, chiedessero al comune di usare questo ricavo economico per creare occupazione.

In uno Stato laico, come quello italiano, a doversi occupare dei costi di riparazione deve essere il Vaticano. Gli stessi che non hanno mai versato un euro nelle casse dello Stato ma che hanno libertà di scegliere gli insegnanti di religione, pagati dallo Stato italiano. Lo stesso Stato che ha dovuto tagliare gli insegnanti di sostegno e non quelli di religione. E mi limito qui con i poteri del Vaticano sullo Stato italiano.

Dare diritti ad altri non vuol dire toglierli a chi li ha già. Questo discorso deve essere chiaro, e non solo per la religione. Difatti anche i testimoni di Geova hanno diritto di pregare come i cattolici. Hanno diritto ad avere un loro luogo di preghiera.

E se lo Stato spende per la Chiesa cattolica non capisco perché non deve spendere anche per i testimoni di Geova, per i musulmani e i buddisti.

Un invito lo faccio alla minoranza in consiglio comunale, evitate di usare la delusione dei cittadini verso la politica per fomentare polemiche che non stanno né in cielo né in terra.

22/01/13

Liste pulite, sporche, asciugate e strane.

Liste Pulite. Tutti, evidenzio il tutti, hanno accusato il Partito Democratico di aver fatto delle primarie per i parlamentari farlocche.
Poi andiamo a scoprire che il PD ha presentato le liste con il 40% di donne, senza un indagato, con un forte rinnovamento e con ben otto under 30, appartenenti anche ai Giovani Democratici, vincitori delle primarie. Sono talmente farlocche che il PD ha scelto solo il 25% dei parlamentari nel caso di vittoria.

Liste Strane. I primi accusatori sono stati i Rivoluzionari. Prendo in prestito le parole di Alessandro Gilioli del suo post odierno Ingroiellum:
Funziona così: Ingroia è capolista in tutti i collegi, ma ovviamente dopo il voto dovrà “optare” per uno solo, quindi in tutte le altre circoscrizioni entreranno i secondi in lista. Questi secondi in lista sono appunto la cosiddetta ’società civile’. Tuttavia anche questi candidati sono stati piazzati in più di un collegio, sempre al secondo posto dopo Ingroia, quindi dovranno optare per uno dei due. Ecco che ai terzi posti, che quindi entrano di diritto, sono stati infilati i vertici di partito (ad esempio Di Pietro in Lombardia, ma come lui anche gli altri, secondo un ‘Cencelli’ concordato fra i quattro partiti).
Non so, vedete voi. A me sembra un uso estremo e un po’ spregiudicato del Porcellum. E credo che questo sistema non sia migliore – in termini di onestà e di trasparenza verso gli elettori – che mettere semplicemente in lista, dal primo all’ultimo, dirigenti e funzionari.
Poi c’è la ciliegina di Sandro Ruotolo, ottimo giornalista, che sarà il candidato governatore di Rivoluzione Civile nel Lazio. Ma Ruotolo è anche candidato alla Camera in Rivoluzione Civile, in posizione blindata. E questo perché il candidato governatore di una regione se non vince non diventa automaticamente consigliere regionale. Quindi resterebbe a spasso. Di qui la doppia candidatura. Che pertanto, nel caso della Regione, è una candidatura civetta.
Sono queste le pratiche che alla fine hanno prevalso in Rivoluzione civile. Aritmetiche e forse un po’ ingannevoli.
Nulla da aggiungere a quanto detto dal caro Alessandro.

Liste Asciugate. Poi è stato il turno di Grillo. Trentun mila votanti alle parlamentarie del movimento, quanto la Sardegna alle parlamentarie del PD. Tutti i candidati sono stati sconfitti alle amministrative e alle regionali degli ultimi anni. Quindi bocciati dai cittadini e promossi dagli attivisti. Attenzione, però. In molte città e regioni non si sono svolte elezioni negli anni scorsi, di conseguenza un'attivista di Firenze o Roma non ha potuto partecipare alla competizione. Errore, grosso.

Liste Sporche. Quelle del PDL. Cito Alfano e Berlusconi:
"Abbiamo in mente un grande rinnovamento" ... "il 90% delle liste sarà formato da chi non è mai stato parlamentare" ... "Presenteremo persone affidabili che non debbano far soldi con la politica" ... "Un bel mix tra innovazione ed esperienza, imprenditori, amministratori, professionisti, società civile ... una bella squadra". Certo, il Pdl ha lasciato fuori alcuni candidati scomodi, come Dell'Utri e Cosentino, ma sfogliando le "liste pulite" del "partito degli onesti" che dovevano essere "rivoluzionarie"
Nonleggerlo fa un elenco di indagati, condannati e nomi conosciutissimi e poco rivoluzionari:
Silvio Berlusconi (capolista in tutte le regioni)
Roberto Formigoni (sanità lombarda, indagato per corruzione)
Sandro Bondi
Manuela Repetti (moglie di Bondi)
Paolo Bonaiuti
Paolo Romani (tra le altre, creatore di "Colpo grosso")
Niccolò Ghedini (avvocato di Berlusconi)
Maurizio Sacconi
Augusto Minzolini (ex direttore Tg1)
Giulio Camber (condannato definitivamente per millantato credito)
Carlo Giovanardi
Franco Carraro (73 anni, record di cariche)
Altero Matteoli
Denis Verdini (indagini: P4, cricca, truffa ai danni dello Stato)
Maurizio Gasparri
Mariarosaria Rossi (assistente personale di Berlusconi)
Gaetano Quagliariello
Domenico Scilipoti
Antonio Razzi
Renato Schifani
Antonio D'Alì (indagato per concorso esterno in associazione mafiosa)
Mariastella Gelmini
Antonio Angelucci (indagato per associazione a delinquere, truffa e falso)
Renato "Betulla" Farina (ha patteggiato 6 mesi per favoreggiamento nel sequestro Abu Omar; da giornalista collaborò con i servizi segreti, pubblicando notizie false in cambio di denaro)
Daniela Santanché (indagata per interruzione di funzione religiosa)
Angelino Alfano
Daniele Capezzone
Osvaldo Napoli
Margherita Boniver
Demetrio Arena (da sindaco, Comune sciolto per mafia)
Elio Vito
Giancarlo Galan
Piero Longo (avvocato di Berlusconi)
Katia Polidori (per un breve periodo ultrà finiana)
Renato Brunetta
Maurizio Paniz (in Parlamento: "Ruby era la nipote di Mubarak!")
Michela Vittoria Brambilla
Fabrizio Cicchitto (ex P2)
Renata Polverini (a pochi mesi dagli scandali di Regione Lazio)
Michaela Biancofiore ("amazzone", fondamentalista berlusconiana)
Eugenia Maria Roccella
Dorina Bianchi (ex Pd, Udc, Margherita, Ccd)
Mario Baccini
Raffaele Fitto (tangenti: chiesti 6 anni di carcere)
Claudio Fazzone (indagato, lettere di raccomandazione Asl)
Nunzia De Girolamo
Elvira Savino ("Miss tacco 12")
Francesco Paolo Sisto
Saverio Romano
Nicola D'Ascola (già avvocato di Berlusconi e Tarantini)
Stefania Prestigiacomo (si definì "disgustata dal Pdl")
Simoneta Losi (moglie del pianista delle serate di Arcore)
Gianfranco Rotondi
Mara Carfagna 
Luigi Cesaro detto "Giggino 'a Purpetta" (indagato per i rapporti con il clan dei "Casalesi") 
Amedeo Laboccetta (caso Bpm e portatile "sparito") 
Francesco Nitto Palma (ex difensore di Cesare Previti, cultore dell'immunità parlamentare) 
Alessandra Mussolini.


A questo punto chiedo a voi chi sono i veri rivoluzionari, perché qui a parlare sono tutti bravi ma a mantenere le promesse sono davvero in pochi, o forse solo uno, Pierluigi Bersani.

La questione del voto utile.

Senza nessun giro di parole, tutti i voti sono utili. L'astensione è inutile.
La democrazia permette all'elettore di scegliere la coalizione e il partito che meglio lo rappresenta, dove si riconosce.

Esiste invece la coalizione inutile. Detta così sembra un'affermazione completamente sbagliata e antidemocratica. Mi spiego meglio. Sono un sostenitore convinto del bipolarismo e non penso ci sia la necessità di avere tanti schieramenti come quelli che si presentano alle prossime politiche. L'errore è dei grandi partiti (Pdl e Pd) che non riescono a includere i pensieri dei partiti che stanno "a fianco".

L'errore è anche dei "piccoli" partiti e delle "piccole" coalizioni che pur di avere due posti alla Camera e nessuno al Senato potrebbero permettere la vittoria dell'avversario anziché favorire la coalizione che un minimo li rappresenterebbe.

Nessun appello al voto utile deve essere fatto. I grandi partiti devono sudarseli uno per uno i voti. Devono convincere l'elettore a votarli perché sono in grado di rappresentarli. Trovo inopportuno basare una campagna elettorale sull'esito del voto al Senato. Trovo ingiusto incentrare questa campagna elettorale sulle alleanze post voto.

Manca poco più di un mese al voto. La speranza è che i cittadini siano informati sulle proposte, che siano coscienti di quali proposte sono quelle fattibili e quali non hanno possibilità di essere attuate. Che le televisioni, le radio e i giornali siano onesti a tal punto di incalzare i candidati sui temi, sulle proposte, e non sulle alleanze post voto e sull'esito del voto per il Senato.

Il vero cambiamento passa anche attraverso loro, i media, non è ancora tardi per capirlo.

21/01/13

Istruzioni per l'uso degli F35

Il Pentagono ha avvisato l'aviazione italiana di volare con gli F35 lontani dai fulmini. Ho intercettato la comunicazione tra il Pentagono e il ministero della difesa italiano.

Tra gli altri avvisi il documento dice:

Attenzione, volate lontano dalla pioggia perché il motore potrebbe spegnersi.

Non camminate scalzi perché potreste rimanere fulminati.

Tenere lontano dalla portata dei bambini.

Sopra i mille piedi l'aria climatizzata non funziona.

Nel cassetto sotto il sedile trovate il CID.

Chi è più basso di 1.70 cm deve mettere un cuscino.

Per farlo decollare servono cinquanta persone a spingere.

Se non caricate i missili l'aereo non ha bisogno della spinta al decollo.

Ci siamo dimenticati di togliere le bandiere americane, se volete mettere quelle italiane occupatevene voi.

A causa di questi piccoli problemi, due cacciabombardieri ve li regaliamo noi.

20/01/13

La vergogna di un funerale.

L'hanno chiamato Compagno. L'hanno applaudito e hanno alzato il pugno sinistro. Hanno cantato l'Internazionale. Piangevano. E c'era tutto il clan, quello delle Brigate Rosse. Quel clan degli attentati, delle morti e dei feriti. La banda del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro.

Prospero è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai. Me la ricordo questa frase, la urlavano al funerale di un Compagno, uno che ha lottato contro la mafia e che la mafia l'ha eliminato. Sì, ho detto eliminato perché del suo corpo non rimase nulla, era Peppino Impastato.

Ma Gallinari e Impastato non hanno nulla da condividere. Due idee diverse, due idee di rivoluzione totalmente opposte. Gallinari la rivoluzione la faceva con armi e bombe, Impastato con una radio, con le parole, con la politica.

E il pugno alzato, segno di libertà, usato per salutare per l'ultima volta un brigatista che l'Italia l'ha rovinata. E la canzone di un popolo, l'Internazionale.
I miei occhi e le mie orecchie non possono assistere a tutto questo. Non esiste nessun tributo da fare per un terrorista.

Io ho un'altra idea di Compagno/a, ho un'altra idea di rivoluzione, ho un'altra idea di comunismo. Quella è solo merda. E la merda non ha colori politici, è solo merda.

Un appello a tutti gli amministratori. Il rinnovamento passa dalle piccole cose.

Ci siamo fatti carico di cambiare l'Italia e di portare il rinnovamento. Un rinnovamento che deve colpire tutti, dal Parlamento al piccolissimo comune di Baradili.

La questione riguarda la scelta degli scrutatori. Come è ben noto, a sceglierli sono i gruppi politici presenti nei consigli comunali. Sarebbe giusto sorteggiare e non usare la rete clientelare e poco trasparente. Sino al 1992 si usava la chiamata diretta (la cosa non da fare), dal 1992 il metodo è cambiato e si è proceduto con il sorteggio elettronico.
Poi il governo Berlusconi ha reintegrato la chiamata diretta.

E voglio citare il comune di Guspini dove i gruppi politici, PD SEL e PRC, hanno deciso di tornare a questo metodo, scegliendo tra gli inoccupati, tra quelli che alle ultime elezioni non sono stati chiamati e inserendo solo una persona per nucleo familiare. Ovviamente devono essere iscritti all'albo. Invece i Presidenti di seggio sono scelti dalla Corte d'Appello che a sua volta sceglie il suo segretario. Una scelta coraggiosa e che deve fare da apripista per tutti gli altri.

Io ci conto su di voi perché il rinnovamento passa anche dalle piccole cose.

18/01/13

Ora posso fare campagna elettorale.

Ora posso iniziare con la campagna elettorale. Diciamo che non ho mai smesso di farla perché per chi milita e per chi gestisce un blog politico è ogni giorno campagna elettorale. Però ho voluto aspettare che la commissione nazionale di garanzia del Partito Democratico decidesse sull'espulsione di alcuni soggetti loschi.

E così il caro Luigi Berlinguer ricorda le parole del cugino Enrico sulla questione morale e i cari personaggi loschi tornano da dove sono venuti con un bel cartellino rosso.

Ora abbiamo una lista pulita, l'80% dei candidati scelti dalle primarie, un premier scelto con le primarie e il 40% di donne. Si sarebbe potuto fare meglio, ma si è fatto tanto, sicuramente più di tutti gli altri.

Ora si riprende il viaggio, con l'Italia Giusta.