22/01/13

La questione del voto utile.

Senza nessun giro di parole, tutti i voti sono utili. L'astensione è inutile.
La democrazia permette all'elettore di scegliere la coalizione e il partito che meglio lo rappresenta, dove si riconosce.

Esiste invece la coalizione inutile. Detta così sembra un'affermazione completamente sbagliata e antidemocratica. Mi spiego meglio. Sono un sostenitore convinto del bipolarismo e non penso ci sia la necessità di avere tanti schieramenti come quelli che si presentano alle prossime politiche. L'errore è dei grandi partiti (Pdl e Pd) che non riescono a includere i pensieri dei partiti che stanno "a fianco".

L'errore è anche dei "piccoli" partiti e delle "piccole" coalizioni che pur di avere due posti alla Camera e nessuno al Senato potrebbero permettere la vittoria dell'avversario anziché favorire la coalizione che un minimo li rappresenterebbe.

Nessun appello al voto utile deve essere fatto. I grandi partiti devono sudarseli uno per uno i voti. Devono convincere l'elettore a votarli perché sono in grado di rappresentarli. Trovo inopportuno basare una campagna elettorale sull'esito del voto al Senato. Trovo ingiusto incentrare questa campagna elettorale sulle alleanze post voto.

Manca poco più di un mese al voto. La speranza è che i cittadini siano informati sulle proposte, che siano coscienti di quali proposte sono quelle fattibili e quali non hanno possibilità di essere attuate. Che le televisioni, le radio e i giornali siano onesti a tal punto di incalzare i candidati sui temi, sulle proposte, e non sulle alleanze post voto e sull'esito del voto per il Senato.

Il vero cambiamento passa anche attraverso loro, i media, non è ancora tardi per capirlo.