06/12/11

traMONTIamo? riMONTIamo? sMONTIamo?

Non sono ne un economista ne un politologo. Ma sono un cittadino italiano, un militante del Partito Democratico, un elettore, un giovane che si impegna ma che è consapevole che il proprio futuro lo decidono a Roma.
Che piaccia o no, dirò la mia, come sempre ho fatto e aldilà di quanto pensano e dicono i rappresentanti istituzionali del mio partito.

Non potevamo aspettarci una riforma di sinistra. Non possiamo aspettarcelo da un economista, ne da un Presidente del Consiglio sostenuto dal Pd quanto dal Pdl, più dal Pdl che hanno la maggioranza. Le hanno vinte loro le elezioni, mica noi.
Non mi piace questa manovra. Non mi piace la riduzione agonizzante delle province. Dicevamo qualche giorno fa’ che il mercato del lavoro si migliora aggiungendo diritti ai lavoratori, non togliendoli. Stessa questione per le province. Già i dubbi sull’utilità delle province, abolendo le giunte e i numeri democratici la loro efficacia nel territorio diminuirà alquanto.

Se n’è parlato tanto nei giorni scorsi. Spese militari, chi ha di più paghi di più. Tutto condivisibile. Tutto contrario a ciò che ha fatto Berlusconi in 17 anni e fino a che la destra di Berlusconi ha in questo parlamento la maggioranza non possiamo chiedere a Monti di attuare politiche di sinistra. Perciò questa manovra va’ accettata momentaneamente. Poi subito una legge per abolire il Porcellum (per il Referendum si dovrebbe aspettare troppo) ed elezioni. Certo, tecnico è tecnico, ma senza maggioranza rimane un tecnico sterile.