15/12/12

Primarie Sardegna. (Video)*


A tutti i democratici sardi, quelli veri e autentici.
A quelli che hanno dedicato due domeniche consecutive d'autunno alle primarie.
A quelli che ci hanno creduto nelle primarie, da subito.
Ma anche a quelli che non ci hanno creduto da subito e si sono ricreduti.
Ci dicevano che il Partito Democratico è un partito finito.
Rispondiamo che il Partito Democratico è un partito, finito.
Un senso questa storia ce l'ha!
Viva la democrazia, viva le primarie, viva il PD.

*non lo posso mettere su youtube perché ci sono i copyright della canzone.

13/12/12

4 Princìpi.

Avremo le primarie per i parlamentari. Certo, una sfida difficile per tanti ma pur sempre una battaglia vinta.
E allora l'entusiasmo andrebbe accompagnato da quattro princìpi (e non principi).

1. Le primarie devono essere aperte a tutti gli elettori. Perché mettere barriere alle primarie? Manco siamo il Movimento 5 Stelle. Devono essere aperte, apertissime, perché non siamo solo tre milioni e qualcun altro, ma molti di più. E in tanti possono aver deciso, dopo aver visto che acqua c'è dagli altri, di votare Italia Bene Comune e di scegliere il parlamentare.
Che poi non ha tanto senso, elettoralmente, non permettere il voto a tanti. Insomma, questa è un'altra partita, mica il terzo set.

2. Chi non paga può votare comunque. Diciamocelo, ci sono tanti morosi tra gli eletti. Ecco, signori e signore se volete candidarvi saldate il debito verso il partito perché noi siamo per le regole uguali per tutti.

3. Deroghe. Anche no, anzi proprio no. Tre mandati sono stati sufficienti, vi ringraziamo e vi chiediamo di formare i giovani del partito. Le regole valgono per tutti, come detto prima. Quindi seguite l'esempio di Veltroni e D'Alema e non chiedetela la deroga.

4. Chi è già nelle istituzioni finisca il proprio mandato. Ecco, io spero che tutti coloro che hanno un mandato (esclusi i parlamentari) devono finire il loro mandato dato dai cittadini. Ci vuole rispetto per chi li ha votati gli anni scorsi. Perché è ora di finire con il gioco delle sedie.

12/12/12

Mi candido alle primarie dei parlamentari.

No, non è vero. Non ho neanche l'età.
Darò il mio contributo, seguirò la campagna elettorale di Caterina Pes. Ho deciso di sostenere Caterina perché le voglio bene, perché c'è una forte amicizia, perché ha lavorato benissimo e merita la conferma.
Ho deciso di sostenere Caterina a costo zero, così evitiamo anche una polemica inutile.

E se saranno collegi provinciali (come auspico) siate coscienti del fatto che andrò a fare campagna elettorale in un altro collegio che non mi appartiene. E questo è perché credo fortemente in questa candidatura.

E come potete ben capire, e l'ho dimostrato anche stavolta, spingo per alcune direzioni del partito non per interessi personali. Così la prossima volta ricorderete che il sottoscritto parla e lavora per il bene del partito e non di sé stesso.

E allora buone #primarieparlamentari a tutti e #SenzaDubbioPes




09/12/12

Democratici con almeno tre legislature.


  1. Massimo D'Alema, 7 legislature 
  2. Livia Turco, 7 legislature 
  3. Walter Veltroni, 6 legislature 
  4. Rosi Bindi, 5 legislaure 
  5. Pierluigi Castagnetti, 5 legislature 
  6. Piero Fassino, 5 legislature 
  7. Giovanna Melandri, 5 legislature 
  8. A.Soro, 5 legislaure 
  9. S.Amici 4 legislature  
  10. G. Bressa 4 legislature 
  11. L. Duilio 4 legislature 
  12. G. Fioroni 4 legislature 
  13. A. Luongo 4 legislature 
  14. A. Maran 4 legislature 
  15. C.Marini 4 legislature 
  16. G. Merlo 4 legislature 
  17. A.M.L. Parisi 4 legislature 
  18. M.Pepe 4 legislature 
  19. G.Servodio 4 legislature  
  20. A. Sesa 4 legislature 
  21. U. Sposetti 4 legislature 
  22. M.Ventura 4 legislature 
  23. G. Albonetti 3 legislature 
  24. P. Bersani 3 legislature 
  25. O. D'Antona 3 legislature 
  26. S. D'Antoni 3 legislature 
  27. A. Fluvi 3 legislature 
  28. D. Franceschini 3 legislature
  29. P. S. Gentiloni 3 legislature 
  30. R. Giachetti 3 legislature 
  31. A. Giacomelli 3 legislature 
  32. E. Letta 3 legislature 
  33. A. Lulli 3 legislature 
  34. R. Mariani 3 legislature 
  35. A. Martella 3 legislature 
  36. M.P. Meta 3 legislature 
  37. M. Migliavacca 3 legislature 
  38. M. Minniti 3 legislature 
  39. C. Motta 3 legislature 
  40. R. Nannicini 3 legislature 
  41. E. Quartiani 3 legislature 
  42. N. N.Oliverio 3 legislature 
  43. L. Pistelli 3 legislature 
  44. B. Pollastrini 3 legislature 
  45. E. Realacci 3 legislature 
  46. A. Rugghia 3 legislature 
  47. B. M. Salvino 3 legislature 
  48. G.Santagata 3 legislature 
  49. M. Sereni 3 legislature 
  50. I. Tino 3 legislature 
  51. W. Tocci 3 legislature 
  52. R. Zaccaria 3 legislature 
  53. M. Zunino 3 legislature 
  54. Emma Bonino 8 legislature
  55. Anna Finocchiaro 7 legislature 
  56. Franco Marini 6 legislature 
  57. M.Serafini 6 legislature
  58. Giuseppe Lumia 5 legislature 
  59. Enrico Morando 5 legislature 
  60. M. Agostini 4 legislature 
  61. E. Bianco 4 legislature 
  62. Antonio Cabras 4 legislature 
  63. F.Chiaramonte 4 legislature 
  64. M.P. Garavaglia 4 legislature 
  65. Marco Follini 4 legislature 
  66. Paolo Giarretta 4 legislature 
  67. T.Treu 4 legislature 
  68. E. Baio 3 legislature 
  69. V. Chiti 3 legislature 
  70. M. Fistarol 3 legislature 
  71. V. Franco 3 legislature 
  72. C. Garraffa 3 legislature 
  73. M. Gasbarri 3 legislature 
  74. N. Latorre 3 legislature 
  75. G. Legnini 3 legislature 
  76. M. Magistrelli 3 legislature 
  77. M. M. Marino 3 legislature 
  78. M. Riccardo 3 legislature 
  79. A. Papania 3 legislature 
  80. R. Pinotti 3 legislature 
  81. N. Rossi 3 legislature 
  82. A. Rusconi 3 legislature 
  83. A. Soliani 3 legislature 
  84. G. Tonini 3 legislature 
  85. W.Vitali 3 legislature 
  86. L. Zanda 3 legislature 
  87. Sergio Zavoli 3 legislature 
  88. D. Mazzucconi 3 legislature

sfiducie e fiducie.

Sembravamo un Paese normale dove tutti (quasi tutti) lavoravano per un obiettivo comune e non facevano populismo.
Ci eravamo americanizzati, un poco poco. Monti aveva restituito credibilità all'Italia e, in buona parte, alla politica. Potevamo rimontare seriamente. Potevamo mettere da parte gli ultimi venti anni e ricostruire un Paese normale.
Ma la normalità non è italiana. E forse nemmeno Mario Monti è italiano.

Bersani vince le primarie, è troppo di sinistra, c'è spazio per il centro destra di avanzare. Spazio che con Renzi non ci sarebbe stato. Alfano ha fatto perdere al PDL troppi punti percentuali. Meloni e Crosetto per pareggiarla con il PD pensano di fare le primarie. Il PDL ci sta ma non si fidano nemmeno di loro stessi e così, mentre Galliani organizza il colpo di Gennaio, Berlusconi prepara la sua discesa in campo.
La strategia deve cambiare, serve uno alla Sacchi. Ed ecco come nelle migliori soap opera il colpo di scena, lei è incinta e non sa di chi. Un grande colpo di scena che lascerebbe le casalinghe pensierose dalle 15 di oggi alle 14.30 di domani. Sfruttare i sacrifici di Monti per la campagna elettorale, andare oltre i comunisti e la magistratura. Dire da Trieste in giù che è stato Monti a tassare, a diminuire le pensioni, a creare disoccupazione. E a qualcuno avrebbero detto che loro a queste porcate di Monti e Fornero hanno sempre votato contro. Che quando c'erano loro si stava meglio.
E così gli dicono in faccia a Montecitorio, durante il voto sui tagli dei costi alla politica, che loro non se la sentono di sostenere questo governo che ha fatto solo danni. Alfano diventa influente nel PDL quanto un magazziniere con le scelte della formazione della Juventus, per intenderci. Loro volevano troppe cose per tenere Monti a galla, volevano l'election day perché nel Lazio prenderanno una sonora sconfitta e soprattutto c'è un patto con Maroni e la Lega per la Lombardia. Inoltre la legge per l'incandidabilità dei condannati non doveva passare, sulla magistratura può decidere solo il PDL, c'è il monopolio. Soprattutto vogliono votare con il Porcellum.

Ma Monti, in collaborazione con Giorgio Napolitano, smonta la strategia berlusconiana. Mario Monti si dimette e non è stato Berlusconi a mandarlo a casa. Perché Napolitano qualcuno lo rottamerebbe, ma anche stavolta forse ci ha salvato.
Quindi Mario Monti non è ricattabile. L'Election Day non ci sarà, le primarie nel centro destra non ci saranno, una parte del PDL vuole uscirne dal partito, Berlusconi si ricandida. Sembra che alla fine non è andata così male.

Invece qualcosa di storto c'è. Si vota con il Porcellum e dicono che non sarà possibile fare le primarie per i parlamentari.
Bisogna capire quando Mario Monti rassegnerà le dimissioni, se prima o dopo Natale. Se si porta la legge di stabilità sino a Gennaio (e si darebbe spazio a Berlusconi per organizzare compromessi e ricatti) si andrebbe a votare a Marzo.
Mettendo da parte lo statuto, io glielo voglio dire a Bersani che si possono fare le primarie per i parlamentari.
I segretari regionali convocano le assemblee entro 5 giorni. Ordine del giorno regolamento primarie per i parlamentari e si fanno dare il mandato dalle rispettive assemblee. E' più facile portare a Roma venti segretari anziché una Direzione intera.
Ora che il regolamento c'è, i candidati hanno sette giorni di tempo per trovare mille firme. Non è una missione impossibile.
I segretari provinciali verificano le firme in un giorno, non due, uno. Il Partito Democratico (e Sel se le vorrà fare come si spera) procede con la stampa delle schede e mette in moto la macchina organizzativa, quella da oltre centomila volontari. Non siamo nemmeno a Gennaio con i tempi e i candidati possono iniziare la campagna elettorale.

Le liste del Porcellum vanno consegnate 30 giorni prima della data delle elezioni. Male che vada le primarie si fanno il 3 Gennaio, oppure il 10 Gennaio, oppure il 10 Marzo se Monti decidesse di mangiare il panettone.
Siccome del segretario, sia a Gennaio che a Luglio, ci siamo fidati ora pretendiamo che il segretario mantenga la parola data. Si ponga il partito in una situazione straordinaria e si proceda. Male che vada ci resta una sola settimana di campagna elettorale per le primarie.

La situazione non è facile, e nessuno pensa di avere le risposte in tasca. Ma qui serve solo buona volontà e rispettare la parola data.
Perché se iniziamo da prima delle elezioni ad avere la sfiducia dei democratici, non oso immaginare cosa sarà tra qualche mese.



07/12/12

Lisa.

Lisa era una ragazza di 22 anni.
Lisa esisteva.
Lisa non esisteva per le forze dell'ordine.
Lisa aveva denunciato l'ex per ben tre volte.
Lisa era perseguitata dall'ex.
Lisa non è stata ascoltata.
Lisa non c'è più.
Lisa è l'ennesima vittima di femminicidio.

Un appello da sottoscrivere.


Ricostruire il Paese. Facciamo la nostra parte.

A Pierluigi Bersani, Nichi Vendola, Riccardo Nencini;
Alle assemblee nazionali di Partito DemocraticoSinistra Ecologia e Libertà Partito Socialista Italiano;

Le primarie dei Progressisti appena terminate hanno regalato una bellissima pagina di partecipazione e di festa ad un Paese, il nostro, offeso e ferito da troppi anni di pessima politica che hanno allontanato i cittadini dall'idea di bene comune e ci restituiscono l’immagine di un’Italia che ha scommesso sul proprio futuro affidando al centrosinistra una grande responsabilità: il cambiamento.
Se la crisi economica del Paese e la crisi morale che ha attraversato la politica dipingevano un’Italia rassegnata, impaurita, arrabbiata o disinteressata, il 25 novembre e il 2 dicembre 2012 oltre tremilioni di elettrici ed elettori hanno voluto dare un segnale forte, chiedendo più coraggio, piùpartecipazione, più volontà di voltare pagina. Insieme, per restituire all’Italia la speranza.
Se, come è prevedibile, le prossime elezioni politiche saranno regolamentate dal Porcellum, una legge infame che ha tolto ai cittadini il potere di scelta, è però nelle nostre possibilità di donne e uomini di centrosinistra fare in modo che al popolo delle primarie, alle nostre elettrici e ai nostri elettori, siano date le chiavi per esprimersi sui rappresentanti in Parlamento che in primavera saranno chiamati a governare l’Italia nei prossimi cinque anni.
Diceva Gandhi: “Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Ecco perché noi, donne e uomini del centrosinistra, chiediamo ai partiti che hanno partecipato alle primarie Italia Bene Comune, PD SEL e PSI, di attivare tutti gli strumenti, dalle primarie alleassemblee popolari, per la discussione e la scelta dei candidati nelle nostre liste. Per restituire a chi ha partecipato alle primarie la fiducia che è stata riposta in noi.
C’è chi il cambiamento lo invoca a gran voce. Noi vogliamo esserlo, davvero.


Quanti vorranno sottoscrivere quest'appello, possono farlo scrivendo nei commenti Nome, Cognome, Città e indicando se iscritti a partiti della coalizione o elettori (QUI), oppure inviando una mail a 'facciamolanostraparte-2012@yahoo.it' con le stesse informazioni. Messaggi, commenti, critiche, suggerimenti sono i benvenuti, chiediamo solo di evitare battibecchi e riservare questa pagina per la raccolta delle firme , che verranno aggiunte man mano che arrivano e in rigoroso ordine alfabeticoSentitevi liberi di condividere quest'appello sulle vostre bacheche e di raccogliere firme tra i vostri contatti, mandando poi un elenco (in mail, o in formato txt-doc-xls) all'indirizzo sopra citato. Per ovvi motivi, non verranno considerate adesioni i "mipiace" alla nota. Arrivati a 100 sottoscrittori, la petizione continuerà online e chi ha firmato qui figurerà come promotore. Grazie!

Vai a dormire

Questo è il cuscino.


Hanno sbagliato onorevole, il cuscino serviva alla Binetti.


Due cosette sulle parlamentarie.

Sarò io quello sbagliato che ha un concetto ben preciso di democrazia e di primarie ma le parlamentarie del M5S di democrazia non hanno proprio nulla.

Il primo errore è limitare la candidarura a coloro che si sono già candidati alle amministrative negli anni precedenti e hanno perso. Questi candidati entreranno in parlamento in quanto primi nel listino. Molti territori, dove non si sono svolte le amministrative in questi anni, rimarranno scoperti.

Un'altra prassi antidemocratica è la limitazione del voto ai solo iscritti al blog. A votare anche il M5S ci sarà l'Italia intera e non solo gli illuminati che si sono potuti iscrivere al blog.

Ad accettare le candidature è il duo Grillo-Casaleggio in base al curriculum. Inoltre i candidati hanno firmato una delibera in cui una sostanziale parte dello stipendio andrà ad un'associazione di comunicazione intestata a Grillo-Casaleggio. Ma se non spendono un euro per l'attività politica e per le campagne elettorali a cosa servono quei soldi?

Quindi chi voterà cinque stelle manderà in parlamento candidati di altri territori non votati nei loro comuni e decisi da pochi fedelissimi. Se questa è democrazia...

06/12/12

SELezioniamoli noi.

La proposta è del coordinatore provinciale di Cagliari di Sinistra Ecologia e Libertà, Francesco Agus:
Il candidato premier della coalizione di centrosinistra è stato scelto con le primarie. La legge elettorale con cui dovrà confrontarsi però è ancora quella che permette alle segreterie dei partiti di nominare (e talvolta catapultare) i parlamentari a cui sarà affidata la rappresentanza dei cittadini.
Dopo i gazebo di qualche giorno fa un passo indietro da parte nostra sarebbe incomprensibile e sbagliato. In politica non si può stare fermi: o si rilancia e si va avanti o si torna indietro.
E allora credo che i partiti della coalizione "Italia. Bene Comune" debbano sforzarsi e fare di tutto per fare in modo che gli elettori che hanno scelto Bersani siano richiamati alle urne per scegliere anche i loro parlamentari.
Concretizzo una proposta, per ora limitata alla nostra Regione:
Pd e Sel (e eventualmente PSI e altre liste collegate) possono organizzare le primarie per la scelta dei loro parlamentari lo stesso giorno sfruttando la stessa organizzazione, negli stessi seggi in un sistema che possiamo chiamare "Un gazebo, due urne, due schede".
Al voto avrebbero accesso (gratuito) i 75mila elettori sardi che hanno partecipato alle primarie per la scelta del candidato Presidente. Sarà possibile integrare l'albo con nuove registrazioni riaprendo gli uffici elettorali per un tempo limitato nei giorni precedenti al voto.
L'unica differenza rispetto alle primarie appena concluse sta nel fatto che l'elettore dovrà scegliere al seggio se prendere la scheda di SEL (e scegliere quindi tra i candidati parlamentari proposti dal nostro partito) o quella del PD (e scegliere quindi uno tra i loro candidati). Ovviamente non sarà possibile prendere entrambe le schede.
Questo sistema:
1) permetterebbe di sfruttare l'albo degli elettori del centrosinistra e di avere quindi un elettorato "certificato" in cui pesa di più il voto d'opinione rispetto a quello di preferenza. Quest'albo non è utilizzabile solo dal Pd o solo da SEL: in Sardegna 1 elettore su 5 ha scelto Vendola, in provincia di Cagliari 1 su 4.
2) evitarebbe ogni tipo di inquinamento del voto: gli iscritti all'albo sono elettori che hanno votato Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci quindi in grandissima maggioranza elettori di SEL e PD. La registrazione preventiva scoraggerebbe l'infiltrazione di eventuali truppe cammellate di altri partiti. E il fatto che si tengano simultaneamente le due consultazioni azzera la possibilità che gli elettori del Pd "falsino" la scelta dei candidati SEL (votando alle primarie di un partito che non hanno intenzione di votare alle politiche) e viceversa.
3) sarebbe facilmente comprensibile: comunicativamente sarebbe sufficiente dire agli elettori che "si vota dove si è votato l'altra volta". E a differenza delle precedenti primarie sarebbe possibile dotare i seggi di un elenco degli aventi diritto al voto certo e inconfutabile.
4) permetterebbe di sfruttare le organizzazioni dei due partiti e garantire una copertura totale dei comuni della Sardegna. E toglierebbe ogni alibi organizzativo: per le primarie di coalizione è già tutto pronto, è sufficiente riconfermare volontari e seggi dell'altra volta.
5) è compatibile con differenti criteri di scelta interni ai partiti. In questo modo la direzione del PD potrebbe scegliere una ripartizione degli eletti affidata a collegi provinciali mentre quella di SEL un sistema a collegio unico regionale.
Sarebbe un segnale d'unità eccezionale, un ottimo viatico per l'unità del futuro governo e un tassello importante per la costruzione di un centrosinistra regionale che dovrà, spero presto, confrontarsi con il governo di una Regione in crisi come mai prima d'ora.
Non possiamo stare fermi: rilanciamo o torniamo indietro?

Personalmente mi trova d'accordo, ma il compagno Agus non va lasciato solo in questa sua proposta, quindi compagni e amici sosteniamolo e aiutiamolo. E' chiaro che c'è sempre più sintonia tra PD e SEL ed è giusto continuare questo percorso insieme.

Quindi io sottoscrivo.