Comunque sia voglio avvisare i fieri e orgogliosi sostenitori (direi tifosi) di questo governo che ho tanti motivi per rimanere "fighetto". Per esempio, c'è la mozione Giachetti, ci sono sempre i 101, c'è la questione degli F35, c'è la questione Imu contro quella sulle tasse sul lavoro, c'è la modifica dell'art. 138 della Costituzione, c'è la fiducia ad Alfano. Ce ne sono e ce ne saranno. Ma ci vediamo al congresso con la mozione fighetti che vorrebbero le elezioni prima delle elezioni europee. Così ne approfitto anche per ricordare che elezioni politiche e elezioni europee non si possono fare insieme, così le scuse le chiediamo almeno in due.
30/07/13
Chiedo scusa.
Comunque sia voglio avvisare i fieri e orgogliosi sostenitori (direi tifosi) di questo governo che ho tanti motivi per rimanere "fighetto". Per esempio, c'è la mozione Giachetti, ci sono sempre i 101, c'è la questione degli F35, c'è la questione Imu contro quella sulle tasse sul lavoro, c'è la modifica dell'art. 138 della Costituzione, c'è la fiducia ad Alfano. Ce ne sono e ce ne saranno. Ma ci vediamo al congresso con la mozione fighetti che vorrebbero le elezioni prima delle elezioni europee. Così ne approfitto anche per ricordare che elezioni politiche e elezioni europee non si possono fare insieme, così le scuse le chiediamo almeno in due.
Che sia il Buonanno.
L'anno buono, questo, che si approvi la legge contro l'omofobia.
E magari l'anno prossimo (con un governo di strette intese, ma di sinistra) sarà l'anno buonissimo per fare i matrimoni per tutti, tra quelli che si vogliono bene e che si amano.
Perché è ora di finirla con questa ipocrisia, di dare i diritti poco a poco come la pappa a un bambino.
E non se ne può più di fare le unioni strane, civili o alla tedesca.
Facciamo i matrimoni per tutti.
Punto.
Perché ci siamo anche stancati di parlare di questi argomenti, ci siamo stancati di rispondere ai leghisti come Buonanno che oggi ha detto ai colleghi di SEL che sono una lobby di sodomiti.
Ecco, speriamo sia l'anno buono per zittire Buonanno e tutti gli altri omofobi come lui.
P.s. come dice Papa Francesco, chi siete voi per giudicare?
29/07/13
dall'evasione per convenienza all'evasione per sopravvivenza.
Poi ho letto i vari commenti sui social, perché il confronto serve sempre, e ho iniziato a riflettere. Ho riflettuto per giorni, anche ieri al mare con Caronte che mi consigliava di buttarmi in acqua e di lasciare a oggi la fase conclusiva della riflessione.
Che Fassina non è un grande comunicatore lo sappiamo tutti, non lo sono nemmeno io e capisco le difficoltà che incontra. Ma porca miseria, si rende conto delle parole che ha usato? Un viceministro non può constatare, deve dare soluzioni. Oppure constatare e dare soluzioni. Oppure dare soluzioni constatando. È veramente grave, gravissimo.
Per esempio, poteva dire che ci sono problemi di liquidità, che esistono metodi di pagamento che vengono incontro al pagatore come i ravvedimenti e le rateizzazioni. Poteva dire che lo Stato fa ben poco per far sopravvivere e che bisognerebbe iniziare a ridurre le tasse sul lavoro anziché l'Imu per tutti, che è una cosa talmente di sinistra che Fassina stesso sarebbe stato orgoglioso di dirlo. Oppure poteva dire che zia Peppina, che ha una piccola bottega, se davvero vuole bene ai nipotini deve fare gli scontrini tutti.
Se siamo oggi in questa situazione, dove si evade per sopravvivenza, è perché siamo da venti anni che evadiamo per convenienza. Questa è la purissima realtà. Ci sono centinaia di miliardi evasi, che non sono quelli che sta riscuotendo Equitalia perché quelli si conoscono e sanno quanti sono. Miliardi sottratti alla cosa pubblica (scuola, cultura, sanità, sicurezza, ecc.) e aumento esponenziale delle tasse.
C'è chi diceva che l'evasione di Zia Peppina non è come quella di Dolce e Gabbana. Vero, ma quante Zia Peppina ci sono in tutta Italia? Zia Peppina sta sottraendo, come Dolce e Gabbana, soldi pubblici a tutti noi. Zia Peppina se evade con una bottega piccola cosa farebbe se avesse una multinazionale di vendita degli alimentari? Ecco perché Zia Peppina è come sia Dolce che Gabbana.
E poi non c'è solo Zia Peppina in paese, c'è anche Zia Maria che fa tutti gli scontrini e ha più difficoltà a pagare le tasse. Sarebbe come se Peppina e Maria fossero due cicliste, Peppina si dopasse e arrivasse sempre prima. In una sana competizione Peppina non dovrebbe doparsi, e dovrebbe fare gli scontrini, perché la sua "giustificata" sopravvivenza ricade su tutti noi, è un comportamento egoista!
E le proposte non mancano. Copiare e non inventare. Come i modelli svedesi, finlandesi e brasiliani. Scontrini e fatture elettroniche, riduzione drastica del contante, fiscal card per accumulare l'Iva pagata negli acquisti e utilizzabile per pagare le tasse o fare altri acquisti.
Nel mentre l'evasione per convenienza è diventata evasione per sopravvivenza con il benestare del centrosinistra e del centrodestra.
Ed ecco l'altro problema. Come è possibile che centrosinistra e centrodestra abbiano la stessa idea sul fisco? Come è possibile che entrambi applaudano Fassina per le sue parole? Questo è gravissimo. Ed ecco perché al congresso dobbiamo capire se abbiamo una nostra idea (io sostanzialmente ascolto Taddei, Castellani, Boeri Tito e Ruffini) o se ci va bene quella di Brunetta e Fassina.
26/07/13
La giustificazione di Esposito non basta, è game over.
25/07/13
Evasione, Fassina non è fico.
«In Italia – ha sottolineato Fassina – c’è un’evasione sopravvivenza: senza ambiguità nel contrastare l’evasione, senza voler strizzare l’occhio a nessuno, e certamente non è una questione prettamente di carattere morale: ci sono ragioni profonde e strutturali – ha aggiunto – che spingono tanti soggetti economici a comportamenti di cui farebbero volentieri a meno».Ma le reazioni positive non arrivano dal centrosinistra, bensì dal centrodestra.
#Fisco: Anche Fassina riconosce livello insostenibile della tassazione http://t.co/JD4MTkJO6I ST
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) July 25, 2013
#Fisco. Fassina sembra Berlusconi, benvenuto nel #Pdl @ilpdl http://t.co/xTE4Jq7B2S
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) July 25, 2013
C'e una sinistra ipocrita. @StefanoFassina ha osato dire come stanno le cose: molte persone evadono perché non possono pagare le tasse
— s prestigiacomo (@stefprest) July 25, 2013
Evasione fiscale di sopravvivenza, bene che la veda anche #Fassina. Dunque ora giù le #tasse, subito http://t.co/p2tBdDaCO9
— Deborah Bergamini (@DeborahBergamin) July 25, 2013
#Fassina usa altre parole ma il concetto è quello espresso da #Berlusconi : in tempi di crisi intollerabile carico fiscale.
— Margherita Boniver (@Maboniver) July 25, 2013
Ora qui c'è un problema serio perché in materia fiscale sinistra e destra, non possono pensarla e non l'hanno mai pensata allo stesso modo.
O Fassina si è adeguato o Berlusconi è sempre stato di sinistra, in entrambi i casi abbiamo sempre sbagliato tutto.
In alternativa (perché le alternative ci sono sempre, a differenza di come dice Letta e la Thachter) potete ascoltare Rita Castellani e Ernesto Ruffini sul Fisco2.0 e in un dialogo con un evasore.
24/07/13
Esposito dia il buon esempio, dimettendosi.
Mettiamo le cose in ordine. Esposito nella scorsa legislatura ha votato 222 volte diversamente dal gruppo quando era Deputato.
Per esempio, era
- assente quando si è votato sullo scudo fiscale (PD contrario),
- favorevole alla Spending Review (PD contrario),
- astenuto sulla riduzione numero di armi nucleari in Europa (PD contrario),
- contrario alla riduzione dei rimborsi elettorali ai partiti e ai movimenti (PD favorevole),
- contrario agli emendamenti al ddl anticorruzione (4 emendamenti dove il PD era contrario, astenuto, favorevole e astenuto) e favorevole all'unico emendamento dove il PD era contrario,
- contrario al riordino dei contributi all'editoria (PD favorevole),
- favorevole al riordino della protezione civile (PD contrario),
- contrario a una mozione di contrasto all'evasione fiscale (PD favorevole),
- contrario a escludere la partecipazione attiva del nostro Paese ai bombardamenti contro obiettivi in suolo libanese (PD astenuto),
- assente sull'incostituzionalità dell'aggravante omofobia e razzismo,
- assente alla sospensione esame legge per abolizione delle province,
- assente alla proroga delle missioni internazionali,
- assente per la riforma Gelimini dell'Università,
- assente sul lodo Alfano.
Questi sono solo alcuni voti chiave, ma per chi ha voglia può trovare tanto altro.
Intanto ha già votato cinque volte diversamente del gruppo PD al Senato, a un ordine del giorno e quattro emendamenti.
Ora, caro senatore Esposito, Lei potrebbe avere ragione o meno su Civati e Puppato. Però sappia che la sua è un'autodenuncia e magari, dimettendosi, potrebbe dare il buon esempio.
Rispondo a Marina anche se non mi chiamo Scalfarotto.
Intanto non mi piace la premessa con cui inizia la lettera, ossia avere tanti amici gay e trans, perché il fatto di avere o meno queste amicizie non impedisce di parlare delle questioni degli omosessuali. Inoltre se davvero si è interessata alla nuova legge contro l'omofobia (estensione della legge Mancino contro le discriminazioni) non si sentirebbe minimamente perseguibile dalla legge.
Fatte le dovute premesse, come Marina ha fatto le sue, arrivo al dunque e alla questione che pone Marina.
Se una donna decide di prestarsi per ospitare una gravidanza per conto terzi lo fa in assoluta coscienza e libertà in un Paese che lo permette.
Interrompere il rapporto madre-figlio rientra nella decisione iniziale, ossia quando la donna decide di rimanere gravida. Ovviamente non è una decisione del bambino, ma quali sono le decisioni dei bambini? Quanti bambini rimangono senza famiglia? E dove è dimostrato che un bambino non possa crescere serenamente in una famiglia con due padri?
Perché se ci fosse la possibilità per le coppie omosessuali di adottare i tanti orfani o i tanti bambini in attesa di avere una famiglia magari l'amico gay non avrebbe pensato di affittare un ovocita. Ripeto il "magari" e provoco sulla questione dei diritti degli omosessuali in Italia. Che se ce lo vogliamo dire, questa prassi della gravidanza surrogata avviene anche per coppie eterosessuali.
Parlare di odio verso le donne per questa prassi mi pare strumentale e eccessiva come argomentazione. Direi al limite. Forse l'odio è di chi non rispetta la libertà, la libertà di mostrare il proprio corpo nudo o di ospitare, appunto, nel proprio ventre un bambino che poi non sarà suo.
Questa non è omofobia, questa è una posizione contro la libertà. E la legge contro l'omofobia andrebbe studiata, prima di parlarne a vanvera.
Il Porcellum tiene sotto scacco il Parlamento.
Un fattore che ha determinato la nascita di questo governo, ma anche quello precedente guidato dal Professore Monti, è la legge elettorale. Il famoso Porcellum.
È stato un fattore determinante perché entrambi i governi hanno messo tra le priorità la riforma della legge elettorale, essendo questa una legge che scontenta gli elettori ma non i partiti a quanto pare.
Di fatto, le segreterie dei partiti possono scegliere i loro rappresentanti, alla Camera c'è un premio di maggioranza smisurato mentre il Senato ad oggi e con questo scenario politico diventa ingovernabile. Cioè, un parlamento di nominati che devono fare alleanze post elezioni per poter governare per qualche mese.
Perché il parlamento non accelera per eliminare il Porcellum? Semplice, perché se venisse cambiata la legge elettorale a qualcuno potrebbe venire in mente di togliere la fiducia al governo. Il Porcellum è la garanzia del governo, è lo scacco al parlamento. Fin quando non verrà cambiato non si andrà a elezioni. Ecco perché la riforma elettorale si farà all'ultimo, addirittura forse con un altro governo e con lo stesso parlamento.
23/07/13
#CoeRenzi il ritorno.
E Renzi? Era il 3 Aprile e Renzi rilasciò un'intervista al CorSera, mentre Bersani tentava con una tattica suicida di convincere i pentastellati a votare la fiducia ad un suo eventuale governo, dicendo chiaramente
Noi non dobbiamo inseguire Grillo. Facciamo noi i tagli alla politica, aboliamo il finanziamento pubblico ai partiti, e poi vediamo chi insegue.In questo caso la strada da seguire è un governo con il PDL:
Andare al governo con Gasparri spaventa, lo so.. ma se il PD ha paura delle urne deve dialogare con chi ha i numeri.Il primo a pensare la strada politica per formare un governo con il PDL è tutta di Renzi. Chapeau! Difatti lo stesso Renzi era in lizza insieme ad Amato e Letta per la formazione del governo e la premiership.
Renzi, poi, dopo venti giorni esce nuovamente allo scoperto e in un'intervista da Fazio si dichiara soddisfatto del governo perché alla fine i nomi sono buoni, non ci sono i vecchi big, c'è la Kyenge che è un forte messaggio e diciamocelo, c'è il suo fedelissimo Delrio. Nella stessa intervista dice che non farà il segretario del partito perché non riuscirebbe a fare l'equilibrista tra le correnti.
Renzi continua poi a far finta di non essere spaventato dei tempi chiesti da Letta, 18 mesi. Dice di tifare questo governo perché essendo italiano spera che l'Italia esca da questa situazione economica.
Nel mentre Civati chiedeva, anche nel partito, programma e tempi del governo. Oggi a fare la stessa richiesta è Renzi, con 90 giorni di ritardo mentre i quotidiani amici iniziano a costruirgli la figura politica del grande oppositore a questo governo.
Provo a spiegare meglio, Renzi tre mesi fa voleva un governo con il PDL e non con il M5S, si dichiara soddisfatto del governo (anche perché il suo fedelissmo Delrio diventa ministro) e dice di non essere interessato alla segreteria del PD. Oggi inizia ad accusare i primi malumori sul governo, chiede tempi rapidi e soprattutto si candiderà alla segreteria del PD.
E poi c'è anche chi ha il coraggio di soprannominare Civati "Tentenna". Insomma, detto dai sostenitori di uno che cambia linea politica ogni giorno per finire sui giornali non è il massimo, se poi lo chiamano anche CoeRenzi..
21/07/13
Letta e i semi-leader hanno paura del PD, quello vero.
Un po' imitano il governo Letta con i rinvii. Un po' hanno paura di quei rompipalle che loro chiamano "popolo della rete".
Hanno fatto questo governo per fare la legge elettorale (e non hanno votato la mozione Giachetti) e fare delle cose urgenti (che sono state tutte rinviate) e infine Letta quando ha chiesto la fiducia alle camere ha parlato di riforme costituzionali (entro 18 mesi, che sono già 15). Nel mentre il nulla se non voti contrari rispetto al programma elettorale (e sono stati votati con quel programma), tanto gossip politico e il PDL che continua a tenere sotto ricatto il PD.
La paura di Letta, diffusa ai vari semi-leader del PD, è netta. Non si spiegherebbe il perché di tante pressioni per rinviare il congresso (andando contro lo statuto). Sembra che i nostri dirigenti siano a conoscenza dei malumori della base (meno male) e per questo non se la sentono di affrontare un congresso dove il vincitore potrebbe essere il figlio di Lucrezia Ricchiuti (alcuni senatori hanno definito la senatrice Ricchiuti la mammina di Pippo Civati) e mettere in crisi le larghe intese.
Addirittura c'è chi ha proposto che il congresso non si interessi del governo e delle larghe intese. Nel mentre possiamo parlare di Sanremo e del Fantacalcio.
Sia chiaro che fin quando non si farà la nuova legge elettorale (o si torna alla vecchia, il Matarellum) questo governo non cadrà perché nessuno vuole tornare al voto con questa legge. E il ricatto è questo. Perciò si parlerà di legge elettorale tra almeno 15 mesi, ossia il tempo chiesto da Letta per le riforme costituzionali.
Allora Letta si presentasse con una sua mozione che parla del governo, metta chi vuole come candidato segretario (anche lui stesso, se vuole) e vinca il congresso, se ci riesce. Perché lo scontro è tutti qui, questa alleanza e cosa sta combinando il governo. Perché il sangue è concentrato tutti lì, a meno che a qualcuno non gli riesca di ributtarla sul personale, ma non penso che a questo giro gli convenga.
Ecco, Enrico Letta chieda la fiducia all'elettorato
Espulsioni. Ne rimarrà uno solo.
19/07/13
Il mio intervento in direzione regionale
Intervengo per la prima volta in direzione regionale e lo faccio nel peggior momento politico del partito, sia per la situazione nazionale sia per quella regionale.
Io vorrei capire come pensate di affrontare la prossima campagna elettorale per le regionali, e soprattutto come pensate di dimostrare di essere alternativi al centrodestra e a Cappellacci.
Noi siamo quel partito che impallina Prodi per vendicare Marini, obbliga la Idem a dimettersi per un ravvedimento operoso e salva Alfano perché non sa cosa succede nel suo decastero andando contro l’articolo 95 della Costituzione. E poi c’è anche chi ha il coraggio di parlare di visibilità verso chi critica queste cose.
E non sto qui a raccontare tutta la vicenda dal giorno delle elezioni a oggi, anche se in molti continuano a far finta di non saperla.
Non ho ancora capito se questo partito è commissariato da Napolitano o da Berlusconi e soprattutto non ho capito se c’è già qualcuno che ha chiesto ad Alfano di candidarsi al congresso del PD, visto che è l’unico uomo che tiene il partito unito.
Quanto è successo con le due donne kazake va contro la violazione dei diritti umani, è arrivato persino il monito dell’Onu. Votare contro la sfiducia ad Alfano ha dell’incredibile. Ditemi se siete disposti anche a votare che Ruby è la nipote di Mubarack in nome della responsabilità.
E poi c’è il discorso regionale. Sentire i renziani, che dicono di non essere un’area ma puntualmente si prestano al manuale Cencelli occupando scranni nelle segreterie, nel governo e nel sottogoverno, che chiedono le dimissioni del segretario mi fa sorridere. Non voglio metterla sul personale, ma ricordo l’intervento del renziano Chicco Porcu che disse di volere prima le primarie e poi il congresso. Questo è un attacco politico utile a cercare visibilità, a mettere una bandierina per dire che ci siete anche voi dopo che siete stati in silenzio per mesi. E mi viene da sorridere che a fare i renziani rottamatori siano due dei consiglieri regionali più longevi. Faccio finta di capire che dalla riunione di area di Tramatza siate andati oltre l’elaborazione di un documento con richiesta di dimissioni del segretario a tre mesi dal congresso. Lo spero. Perché io non sono renziano ma quando si fa la Leopolda si parla di tutto tranne di dimissioni del segretario.
Sulle dimissioni della Presidente c’è tanto da dire. Io ne condivido le motivazioni e i sentimenti di quella lettera, che sono i sentimenti di molti democratici, ma non condivido le dimissioni. Mi sono spesso scontrato con la Presidente e sempre pubblicamente. La ritengo responsabile come gli altri dirigenti ma entrando nel merito della questione non posso darle torto, anzi. Le cose si cambiano cambiandole e non scappandone. Il problema, cari dirigenti e caro segretario, è che se si dimette la Presidente c’è un impatto mediatico forte ma vi siete mai accorti di tutti quelli che non hanno più rinnovato la tessera? Abbiamo perso il 50% dei tesserati da quando c’erano i Ds e la Margherita, poi vabbè c’è chi da le colpe alle primarie. Ci sono delle inesattezze nella lettera, come sugli F-35 che non sono stati acquistati ma il PD non ha neanche detto non li compriamo più. E questo è il messaggio che passa.
Nel famoso patto che ci avete fatto firmare alle primarie c’era scritto chiaramente che la coalizione di Italia Bene Comune avrebbe bloccato l’acquisto dei cacciabombardieri, che per qualcuno erano elicotteri antincendio.
Ma vado oltre le critiche, come sempre. Io vorrei evitare che queste primarie non diventino l’ennesimo scontro tra bande e soprattutto tra candidati. Non vorrei che si cadesse sul personale. Non vorrei che ci sia uno scontro come quello tra Renzi e Bersani. Vorrei che fossero anche le primarie delle idee e quindi chiedo a te, Segretario che sei il portavoce nella coalizione, di definire un regolamento e cinque temi da mettere al voto insieme alle primarie. Fare un referendum e dare un indirizzo politico su cinque temi e così li evitiamo anche al congresso. Perché gli elettori vogliono essere coinvolti, e non solo sulla scelta del premier. Abbiamo bisogno di parlare di temi, lo ripetete ogni volta. Questa è l’occasione, non lasciamocela sfuggire.
lL PD SECONDO RENZI.
In effetti siamo in pochi a capirlo e non perché Matteo ne abbia mai parlato, semplicemente per deduzioni, se sai che forma partitica vorrebbe Renzi è perché lo segui assiduamente e perché vai oltre alle sue "metafore".
Renzi semplicemente vorrebbe un PD all'americana. Generico? Macché, spiego meglio.
1. Finanziamenti privati.
Renzi è stato uno di quelli che ha il copyright sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti in favore di quello privato. Un po', casualmente, come funziona negli Stati Uniti. Poi prendo l'elenco dei finanziatori di Renzi delle primarie e trovo singoli cittadini che gli regalano 100 mila euro e qualche migliaio di cittadini che, sommando i pochi euro versati (sotto i 50 euro) non arrivano a un terzo dei 100 mila euro versati dall'uomo dell'alta finanza.
2. Il partito come comitato elettorale.
Negli Stati Uniti i partiti vengono aperti e chiusi per la campagna elettorale, dalle primarie all'esito delle elezioni. È il modello che vorrebbe Renzi, senza organismi dirigenti (li evita o abbandona le riunioni a metà) e con uno statuto snello e liquido.
3. Il partito ad personam.
Vorrebbe un partito maggiormente individualista, così come era predisposta la sua campagna elettorale delle primarie. Questo modello è tutto americano, ma Renzi dimentica che già la maggior parte degli altri partiti italiani sono molto più individualisti del Partito Democratico.
4. Il Segretario e il premier.
Su questo punto Renzi cambia idea ogni giorno. Negli Stati Uniti il presidente del partito organizza le primarie, convoca il congresso (presentazione del leader alla nazione), raccoglie i fondi e fa da assistente al candidato premier. Mentre il Presidente degli Stati Uniti è il leader del proprio partito.
Ecco perché ritengo che Renzi vuò fa' il PD americano.
18/07/13
Io insisto: Idem vs Alfano
i ministri sono responsabili, collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri, e individualmente degli atti dei loro decasteri. (Art.95 della Costituzione)A differenza della Idem, Alfano ha la responsabilità diretta.
3. Sessismo?
La domanda sorge spontanea, e se Josefa si chiamasse Josefh? Penso che ci sia anche una sorta di sessismo nella differenza di trattamento tra i due ministri.
4. Perché non è stata minacciata la caduta del governo?
Quasi quasi il Partito Democratico ha dato l'immagine di voler far fuori il suo ministro e invece di volersi tenere stretto il ministro del PDL. Nessuno ha minacciato la caduta del governo. Anche qui si nota la disparità tra PD e PDL. E anche qui è facilmente dimostrabile che questo governo è sotto ricatto.
5. Chi se ne frega delle Pari Opportunità?
Letta ha dimostrato che delle Pari Opportunità se ne può fare a meno. Spinge il ministro Idem a dimettersi e poi non nomina nessun ministro, consegna le deleghe al viceministro del lavoro Guerra.
Ora il parlamento ha due strade: o sfiducia Alfano e sinceramente sarei soddisfatto. Oppure tiene Alfano ministro ma a questo punto deve essere ripristinato il ruolo di Josefa Idem. Oppure pensavano seriamente che dopo le dimissioni forzate della Idem in futuro ci saremmo dimenticati del caso?
17/07/13
Chi poteva evitare di dimettersi è la sola Josefa.
16/07/13
Un ministro alle Pari Opportunità, se non ora quando?
Dopo le dimissioni forzate di Josefa Idem, il premier Letta ha deciso di distribuire le sue deleghe agli altri ministri. Le politiche giovanili sono andate al ministro Kyenge, quelle dello Sport a Delrio e a Biancofiore e le Pari opportunità al viceministro del lavoro Guerra.
Le battaglie possono essere portate avanti al di là del fatto che non c'è un ministro alle pari opportunità, ma ci sono tantissime disparità che affliggono trasversalmente i mondi del lavoro, della politica e della società e le classifiche solo del mondo occidentale ci danno sempre tra gli ultimi.
Il ministro Idem in pochi giorni aveva avviato una task force e un osservatorio che riguarda la violenza sulle donne e il femminicidio, inoltre era riuscita a far parlare tanto dentro e fuori dal parlamento di pari opportunità. Ora questo eccellente avvio dei lavori rischia di essere bloccato.
C'è l'urgenza di migliorare la legge sullo stalking di Mara Carfagna (che se ne dica, ottima ministra delle pari opportunità), incentivare il lavoro femminile, aumentare gli asili nido e diminuire i costi, incentivare la partecipazione politica delle donne e tanto altro.
In un momento di crisi come questo c'è la necessità di favorire la partecipazione delle donne nei cda e nella politica, e i dati dimostrano che quando almeno il 50% sono donne le cose vanno necessariamente meglio. Bisogna immediatamente investire sulle donne.
Questo che hanno dato Letta, il governo e i partiti che lo sostengono, è un messaggio sbagliato e lo snobismo porterà a un regresso del mondo femminile nella società. Ecco perché è necessario dare questa delega a un ministro che si occupi solo di questo e che mandi avanti il programma iniziato dalla Idem. Se non ora, quando?
Miss Italia. La Boldrini si è persa.
Ricordo ancora quando qualcuno si permise di dire che per evitare violenze e femminicidi, le donne avrebbero dovuto rinunciare alla minigonna, ai tacchi, al rossetto e rincasare entro mezzanotte.
Nacque una feroce polemica dove le stesse donne si difesero e chiesero la libertà di essere donne.
La Boldrini parla di una scelta civile e moderna perché le donne possono esprimere il loro talento anche in altri modi. Civile e moderna perché non ci saranno più un centinaio di donne svestite con un numeretto. La Boldrini sta sostenendo la teoria del paragrafo di sopra, che se la donna non provocasse non ci sarebbero violenze.
Provo una profonda tristezza nelle parole della Boldrini.
La bellezza non deve essere motivo di schiavitù, le donne dovevano tenere questo spazio di libertà per dimostrare che la bellezza non alimenta la violenza. Perché c'è un limite enorme tra il mostrare la propria bellezza ed essere volgari. Perché in spiaggia il burqa non si usa e la pallavolo non si fa con i pantaloni lunghi, eppure non si registrano casi di violenza in spiaggia o in un campo di pallavolo.
Le violenze si consumano maggiormente in famiglia. E non mentre trasmettono Miss Italia.
La moralità, secondo la Boldrini, è censurare la bellezza. Poi però ci ritroviamo chiuso il ministero delle Pari Opportunità e non si modifica la legge sullo stalking di Mara Carfagna (a cui comunque va atto di aver scritto una legge storica per l'Italia). Oppure ci sarebbe da parlare della disparità di genere nel mondo del lavoro, nella politica e nella famiglia.
Ma soprattutto siamo sicuri che la Rai abbia rinunciato al concorsone di bellezza per moralità? O non se lo fila più nessuno, Miss Italia, e quindi non ci sarebbero abbastanza entrate pubblicitarie?
Insomma, sarebbe bene che la Boldrini mettesse in ordine le sue idee sulla libertà della donna. Non sono uno che giudica una persona per l'aspetto fisico, ma la Boldrini parte dal presupposto che chi partecipa a Miss Italia non abbia altri talenti e forse forse in torto è lei e non io.
15/07/13
La teoria renziana sulla cosa pubblica, sbagliata.
Matteo insiste sul fatto che siccome i partiti hanno usato male i finanziamenti pubblici (è vero, ma questo qualunquismo usato anche verso chi si fa certificare i bilanci è una roba che non gli fa onore) bisogna abolirli. Che è un po' la teoria che usa e si usa per le province.
Matteo però sta agevolando il radicamento di una teoria sbagliata, abolire uno strumento per uso sbagliato dell'essere umano.
Secondo Matteo, se un infermiere fa troppe pause caffè bisogna chiudere l'ospedale? Oppure se un carabiniere non arresta lo spacciatore bisogna chiudere la caserma? Se la professoressa non riesce a spiegare le derivate, aboliamo l'algebra o chiudiamo la scuola?
E a tutti i comuni in deficit che facciamo?
No caro Renzi, è completamente sbagliata la tua teoria. Se vuoi abolire i finanziamenti (e potrei anche convincermi che sia una cosa giusta) serve una motivazione più profonda e meno qualunquista. Potrei pensare che in periodo di crisi dove si fanno tanti sacrifici anche i partiti devono fare i sacrifici. Ma se poi citi casi di sbagliato uso dei fondi ai gruppi per giustificare la teoria dell'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti allora è anche disonestà intellettuale.
14/07/13
Alla violenza non si risponde con la violenza.
Oggi è arrivato un nuovo attacco razzista dal nord e mentre la Cecile risponde in maniera pacata, gli altri hanno usato lo stesso linguaggio di Calderoli.
E sta tutto qui il problema. Rispondere con la violenza alla violenza.
Il razzismo deve essere ripudiato, e la giustificazione della battuta ironica è la forma più pericolosa di razzismo. È il Calderoli che c'è in noi che mi preoccupa. Un razzismo che nasce dai luoghi comuni, il bambino rom fa l'elemosina, il rumeno ruba, l'africano puzza, ci rubano il lavoro e le donne, i rom girano in Ferrari ecc ecc.
Dobbiamo ripartire da qui, subito. Fermare i luoghi comuni per fermare il razzismo.
E dobbiamo imparare a non essere come loro. Perché la battutina su Brunetta l'abbiamo fatta tutti, perché qualsiasi donna del PDL diventa una puttana per gli uomini e soprattutto le donne di centrosinistra. Perché Calderoli è lo specchio di una società malata che nega di essere tale ma che in fonda sa di essere così.
È ovvio che da Calderoli mi aspettio le dimissioni, ma dal Partito Democratico mi aspetto un'accelerata sullo Ius Soli.
Dobbiamo indignarci ma farci anche l'esame di coscienza. Dobbiamo migliorarci immediatamente perché oggi c'è passata la Kyenge, ma ieri ci sono passate la Bindi e la Carfagna, e anche Brunetta.
13/07/13
Vorrei che Alfano e Bonino si fossero dimenticati di pagare l'ICI.
Poi succede che due donne kazake, Alma Shalabayeva e sua figlia Alua di 6 anni, vengono espulse dall'Italia. Si tratta della moglie e della figlia di un rifugiato politico kazako. La donna e la figlia godevano dell'immunità diplomatica. L'Huffington Post spiega bene, nei dettagli, tutta la vicenda.
Un caso diplomatico internazionale e politico gravissimo che come minimo dovrebbe portare le dimissioni dei ministri competenti, ossia il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il ministro degli Esteri Emma Bonino. E invece no. Per chiedere le dimissioni a un ministro in Italia bisogna essere morosi con il Comune di appartenenza per un mancato pagamento dell'ICI.
Ecco, il mio sogno è che Alfano e Bonino siano morosi con i loro comuni dove risiedono. Perché questi sono i casi politici dove si chiedono le dimissioni, mica quando si mette a rischio la vita di due donne infrangendo i loro diritti.
12/07/13
Se il PD avesse fatto il PDL, anche se solo per finta.
Due giorni fa il Parlamento della Repubblica italiana (così fa più gassosa) è stato bloccato per tre ore per via del PDL (con i voti del PD e di Lista Civica) perché aveva la necessità di riunire i gruppi parlamentari, non per parlare di disoccupazione ma del processo in Cassazione del leader Silvio Berlusconi.
Io, personalmente e in grado di intendere e di volere, reputo il voto favorevole di due giorni fa più grave dei vari impallinamenti durante le votazioni del Presidente della Repubblica o Formigoni presidente della commissione Agricoltura.
Questo voto ha un valore simbolico che i capigruppo Speranza e Zanda, in accordo con Franceschini e Epifani, in accordo con i portatori insani di parlamentari del PD, hanno sottovalutato.
Difatti con questo voto il Partito Democratico ha dato pieno sostegno alla battaglia contro la magistratura del Popolo delle Libertà in difesa di Silvio Berlusconi. Venti anni di battaglie andate in fumo con un voto, questo voto.
E hanno voglia Speranza e Zanda di mandare lettere. Nessuno vuole vietare al PDL di prendere qualche ora di riflessione per i loro problemi interni. Il problema è che volevano tre giorni di riflessione, una sorta di #OccupyParlamento. E il problema è soprattutto il motivo della riflessione. Visto che Franceschini ha fatto da pontiere e ha ottenuto tre ore (rimane una grande sconfitta) doveva fare una manovra diversa.
Non lo dico con il senno di poi. Doveva convincere il PDL a trovare un'altra motivazione. Fine. Per esempio, c'era il decreto Ilva. Il Partito Democratico, in accordo segreto con il PDL, poteva proporre una qualsiasi cosa sull'Ilva che mettesse in crisi il PDL stesso e quindi da questa mossa concordata poteva nascere la richiesta di sospensione dei lavori in aula. E nessuno si sarebbe lamentato (nemmeno quelle merde del PD, così come sono stati definiti gli astenuti e gli assenti del PD da altri esponenti dello stesso partito) contro la sospensione in aula. Anzi, il PDL poteva ottenere anche un giorno di sospensione.
È tutto spiegabile così, il PD per un giorno doveva fare il PDL. Anche se solo per finta.
11/07/13
Da Marini alla sospensione dei lavori. Non è cambiato nulla.
La Marini's story non ha insegnato nulla, anzi. Se per la scelta del Presidente della Repubblica almeno c'era il teatro dell'orrore del Capranica, questa volta non c'è stata nemmeno una discussione.
Il modello Bersani è stato ereditato dal giovane Speranza. Finché c'è vita c'è Speranza, finché ci sarà Speranza non ci sarà Partito Democratico.
Qualche mese fa, Bersani riunii i gruppi parlamentari e li mise davanti a una scelta che all'apparenza era democratica, votare Marini o no. Tutto questo dopo che il nome del buon Marini era stato concordato con le altre forze di centrodestra. Poi sapete come andò a finire, che Marini non trovò il sostegno del PD e non perché si trattava di Marini ma perché era l'operazione totalmente sbagliata.
Questa volta il Partito Democratico fa peggio, tratta sui giorni della sospensione con il maggiore alleato e poi invita i parlamentari a recarsi entro 14 minuti in aula per votare la sospensione dei lavori. Nemmeno una discussione interna e quando non si discute i dissidenti ci sono, per natura. Perché è ovvio che in una discussione interna c'era il pericolo che i contrari alla sospensione dei lavori avrebbero potuto convincere anche altri e mettere a rischio l'accordo fatto con la maggioranza.
Quindi è andata così: il PDL chiede la sospensione dei lavori perché deve elaborare una strategia per il suo leader che deve affrontare il processo della Cassazione tra venti giorni. Senza i voti del PD, alla Camera non si decide nulla. Il PD trova l'accordo con il PDL su un solo giorno di sospensione anziché tre. Il PD riunisce il segretario Epifani, il capogruppo Speranza e il ministro ai rapporti con il parlamento Franceschini. Ovviamente i vari portatori sani di parlamentari erano in contatto con uno dei tre mentre si svolgeva la riunione. Si decide di votare direttamente in modo tale che i dissidenti non avessero il tempo per poter convincere altri ad astenersi.
E poi c'è anche chi la chiama normalità e democrazia. Come se i motivi per sospendere i lavori siano validi. Come se trovare l'accordo su un giorno anziché tre sia una vittoria. Sembra un patteggiamento. Roba da far accapponare la pelle anche alla dittatura cinese.
E c'è anche chi parla di dissenso per guadagnare consenso in vista del congresso. Tesi validissima se il fronte dissidente non fosse così plurale, Bindi, Civati, Gentiloni e altri.
No, il Partito Democratico non riesce a imparare dai propri errori, mentre il Popolo delle Libertà ogni giorno li mette in crisi. E poi ci dicono che le larghe intese sono un tema che non deve essere affrontato al congresso, o forse sarà il tema del congresso.
08/07/13
eMozione Civati. W la libertà.
Vedere quelle foto profilo evolversi in persone reali (come quel manga giapponese di Yu Gi Oh), sentire la loro voce, la loro risata, fare su e giù con la testa anziché mettere il mi piace, dialogare anziché commentare.
Ilda, Jacopo, Daniele, Bea, Samu, Valentina, Cal, Elly e tutti gli altri e tutte le altre.
Quando ascolti Pippo è come guardare una sfida a rigori dove speri che i rigoristi segnino e poi segnano. Sei lì che aspetti che la dica e Pippo la dice.
Ecco perché non esistono i civatiani, perché Civati è semplicemente quell'uomo di sinistra che manca nella politica italiana che esprime il pensiero della gente di sinistra. Esiste la gente di sinistra è c'è Civati.
Caro Pippo, le mozioni non bastano più, qui serve un'eMozione che eMozioni la sinistra. Che la gente torni da noi come hai spiegato in quel bellissimo intervento.
Queste sono eMozioni, anche congressuali.
W la Libertà, W Reggio Emilia, W NOI!
Il mio intervento al Forum Nazionale Immigrazione.
Marco Pacciotti e Livia Turco ci augurano buon lavoro.
02/07/13
Frank Custer, l'americano che spiava matteorenzi.
Matteo Renzi is a Catholic politician of the Christian Democrats. Near Pistelli, betrays him in the election campaign for the local elections of Florence and blowing the place of mayor.Dopo qualche anno viene fondato il Partito Democratico e nel 2009 Biondini si ricorda che è anche una spia.
Matteo Renzi announced that it will support his friend Dario Franceschini at the congress of the Democratic Party.E dopo qualche mese.
Oh my God, Mr. President, is a strange Renzi. After having betrayed Pistelli now want to betray Franceschini saying that it is to be scrapped. What does it mean scrapped? And how the fuck speaks Renzi?Nel mentre Biondini continua a giocare a calcio e Renzi a fare il sindaco.
Mr. President, Renzi is crazy, every day shoots against the apparatus. They say he's been to dinner at Arcore by Silvio Berlusconi. In that super villa anything goes. Orgies, sex, Apicella who plays Neapolitan music. The friend of Renzi, Civati, sent him to fuck off. Here the press is to discover everything. It will be a big mess.Così i due si separano ma la Casa Bianca ordina a Biondini di seguire Renzi e non Civati.
Mr. President, Renzi is intent on becoming the prime minister of Italy. It has not yet figured out if instead of Berlusconi in the center or the left. It's happening all over here in Italy. I knew that Europe wants to oust Berlusconi and put Monti and sustain them there will be those of Berlusconi, as well as the Democrats.Il governo Monti sta per cadere, e Renzi decide di candidarsi...
Mr President, the situation is very complex. Bersani, by statute, is the candidate of the Democratic Party. But Renzi wants to challenge him and try to take his premiership as he had done with Pistelli. Renzi says party secretary and candidate for prime minister must be two different roles and Bersani has accepted the challenge of the mayor of Florence and has suspended a rule of the Statute of PD. Crazy stuff these Italians. Renzi lose almost everything because the party is with the secretary Bersani.Renzi perde le primarie, Bersani perde le elezioni. Ma ora c'è il congresso.
Mr. President, this is my last report on this crazy Matteo Renzi. I do not understand anything. Now go to dinner with D'Alema, Veltroni and all those who wanted to scrap. Maybe Renzi will support the next congress. And if not, Mr. President, you've got to read everything that was said in the newspapers Renzi and D'Alema, and Fassina, and Veltroni, and Bersani.Then Renzi says now that the roles of secretary and candidate for prime minister may be the same person. You do not understand anything. That is, if Renzi is the secretary, the secretary is the candidate for prime minister. If Renzi is not the secretary, the secretary is not the candidate for prime minister.I learned to play football, I speak Italian well, and no one doubts about my identity. If you want I can go play in some foreign clubs. But I do not spy Renzi more.
Gli Stati Uniti continueranno a spiare il mondo intero. Biondini, in passato Lalas e in origine Generale Custer, continuerà a giocare a calcio in Italia sino a quando diventerà dirigente. Matteo Renzi continuerà a cambiare giudizio e idea politica su tutto e tutti fino a quando arriverà il giorno che rinnegherà di essere stato il sindaco di Firenze.