Ad oggi tutti si schierano, ognuno con i suoi motivi, condivisibili o meno, ma sempre da rispettare. E il rispetto comprende anche l'avversario, per favore.
Io, prima di tutto, ci metto il criterio. Io sostengo chi mi sostiene. Cioè chi coinvolge me e tanti altri democratici, iscritti ed elettori, nelle scelte per il futuro.
Badate bene che non è una banalità. Anzi, si tratta di un processo lungo e pieno di ostacoli.
Ed ecco perché avrei sostenuto volentieri un Giuseppe Civati che ci ha sempre coinvolto e nel suo ultimo libro ci sono sue proposte ma anche proposte di altri, eppure il libro l'ha scritto lui. O si pensi al referendum.
E vi posso fare l'esempio anche di Silvio Lai e del PD Sardo che hanno fatto la conferenza programmatica e hanno girato l'intera Sardegna ad ascoltare tecnici, elettori e iscritti.
Come ho già detto ieri, la democrazia prima di tutto. Io non riesco a sostenere un candidato autoreferenziale che ha scritto il programma da solo e che si gira l'Italia a cercare sostegno e candidati raccontando le solite cose con i soliti video. Non ci riesco proprio.
Ecco, carissima Cristiana Alicata, mi rivolgo a te perché proprio da te non mi aspettavo quella presa di posizione, ti sei dimenticata di questo. Io se non vedrò la candidatura di Civati andrò a votare segretamente senza cercare voti né all'uno né all'altro.
Perché a me Civati mi ha ascoltato, e anche a te e a tanti altri. E Renzi?