Che caduta di stile per il magistrato-politico.
Non mi pare che Renzi abbia messo in discussione il lavoro svolto da Ingroia a cui tutta l'Italia gli è riconoscente.
Ingroia non ha capito che il problema è che se n'è andato dal Guatemala dopo due mesi per candidarsi in un movimento chiamato Rivoluzione Civile e includendo ben poco di civile e tanto di politico, i partiti di estrema sinistra.
Quale miglior modo per confermare le tesi di Berlusconi che abbina la giustizia ai comunisti?
Poi lo hanno mandato ad Aosta, unico collegio dove non eri candidato, e ha fatto i capricci per non andarci. Tant'è che il CSM non ha voluto sentire storie e lo ha obbligato ad andarci.
Ecco, in tutta questa vicenda non ha fatto una bella figura. E oggi ha fatto di peggio, paragonando il suo lavoro nella magistratura con quello di un sindaco.
Sarebbe il caso che spiegasse ai suoi elettori, ma anche all'Italia che si deve sentire tutelata da un magistrato, che cosa vuole fare da grande Ingroia. Perché se farà politica nessuno gli dirà nulla, se invece continuerà a fare il suo vecchio e bellissimo mestiere molti avranno da dire. Soprattutto chi sciopera davanti al tribunale di Milano.