Perché è tutta colpa del web, di Facebook, di Twitter, delle note, delle interviste e anche di Farmville. Beh, anche Youporn ha le sue responsabilità, per carità.
Allora vorrei dirvi dieci cose, dieci. Così ci riflettete.
- Il popolo del web non esiste. Esiste un popolo, quello che vota, che fa uso dei social network.
- Il web è una minoranza, ma è destinata a diventare maggioranza o a estinguersi?
- Il web non si usa solo in campagna elettorale, si usa anche in campagna elettorale.
- Si parla sul web perché non ci sono altri spazi di discussione. Createli.
- Criticare il web sul web è un po' come andare a urlare froci di merda ad un gay pride.
- Per sentirsi 2.0 non basta scrivere, bisogna soprattutto leggere e interloquire.
- Se quello che vi scriviamo sul web ve lo mandiamo per posta, critichiamo le poste italiane?
- I politici che non sanno usare i social (vedi punto 6) finiranno la loro carriera politica al prossimo voto, più o meno.
- Chi critica il web sono gli stessi che hanno una pagina fans.
- A quelli del PD: avessimo diritto di parola negli organismi dirigenti non avremmo problemi a dire quello che scriviamo.
Vi regalo l'undicesimo, rileggete questi dieci punti dieci volte.