30/10/12

L'astensione sì, ma Grillo e i forconi?

Era tutto in regola, i siciliani potevano votare senza problemi, Il Palermo aveva già giocato sabato e il Catania a mezzogiorno.
Sinistra e destra spaccate. Il dato sorprendente è il numero di astensionisti, più della metà. La prima domanda che mi pongo e vi pongo è: perché il Movimento 5 Stelle e i Forconi non hanno intercettato questi voti?
C'è da capire se il Movimento 5 Stelle viene visto come un movimento che fa antipolitica, demagogia e populismo oppure un partito con delle proposte interessanti.
Io inizierei ad abbandonare la prima teoria, la stessa che ha lanciato il movimento nel palcoscenico politico, e prendere sul serio la seconda teoria, altrimenti non mi spiegherei il perché di tutti questi astenuti.

Capitolo PD. Crocetta sicuramente è un validissimo politico, il fatto che sia gay non basta a qualificarlo come novità.
Nonostante il PD ha candidato un sindaco antimafia come Crocetta, in quattro anni perde 400 mila voti, cioè l'80%. In questo caso faccio due inviti: al PD dico di non festeggiare ma di impegnarsi seriamente a recuperare il proprio elettorato. Il secondo invito lo faccio a chi crede che sia necessaria l'alleanza tra PD e UDC per vincere le politiche, la Sicilia non è l'Italia e se proprio dobbiamo dircela tutta l'UDC negli ultimi due anni l'abbiamo sconfitto spesso e volentieri alleandoci con SEL e a volte IDV.

Capitolo Sel-Idv. Forte della vittoria di Leoluca Orlando, l'Idv (senza Sonia Alfano) pensava di vincere facilmente anche le regionali. Ovviamente l'esperimento è per le politiche, dimostrare al PD quanto valgono IDV e SEL contano. Ennesimo errore, la Sicilia non è l'Italia.

In conclusione, non ci sono vincitori. M5S vince con pochi voti di preferenza (58%) e dimostra che i suoi elettori non si fidano dei suoi candidati ma del vicecapo, Beppe Grillo.