L'Italia è preoccupata per le lunghe file davanti ai negozi per l'acquisto del nuovo prodotto telefonico di casa Apple, l'I-phone 5.
Sembrerebbe una novità, la coda per un nuovo prodotto.
In molti si dimenticano le interminabili code per il 33 giri dei Beatles, per l'ultimo cd di Madonna o di Michael Jackson, per la Play Station o per il Nokia 3310.
Le code che mi imbarazzano sono quelle alla caritas, o quelle dei bambini congolesi per un piatto di chissà cosa. Quelle sono le code di cui dovremo parlare.
Senza fare i drammatici, quanto sono imbarazzanti le code all'ufficio di collocamento?
E ha ragione la mia amica Francesca Zoccheddu che si preoccupa se le stesse persone sono in doppia fila, all'ufficio di collocamento o alla caritas e per l'I-Phone.
Insopportabili anche i paragoni con le piazze spagnole. Mica tutta l'Italia è in fila, gli altri qualche milione di italiani che fanno nel mentre? Eh, perché non sono né a comprare il telefono né in piazza.
Mi auguro che tra qualche mese o anno di trovare più gente in fila per l'I-Phone 6 che alla caritas o all'ufficio di collocamento, cari I-Taliani.