03/07/12

UPDC. (Unione Partiti Democratici Centristi)

A me fa impressione provare a spaccare il centrodestra per vincere le prossime elezioni.
Mi fa anche impressione accostare l'Udc al Pd, e molta di più me ne fa accostare Idv al Pd (e Giulio Cavalli di Sel mi ha dato ragione).
Mi fa anche impressione dire che democristiani si nasce e che sono tutti uguali. A me non sembra, ci sono quelli come Casini che Berlusconi l'hanno sostenuto per quindici anni.
Mi fa anche impressione sentir dire che si è responsabili solo se si sostiene il governo Monti, o al massimo se alle elezioni andiamo con l'Udc. Penso che sia più responsabile scrivere un programma basato su idee di centrosinsitra.
E quanta impressione vedere che il Pd non muove nulla per recuperare l'elettorato perso, si punta agli elettori di centrodestra.

A me questa linea politica fa impressione. E sì, sono ciw-haitiano. Colui che una linea politica l'ha dettata anni fa e che Bersani l'ha applicata solo oggi, e solo in parte. Mi fa impressione (positiva) la lungimiranza di Civati. 

Il matrimonio con l'Udc non s'ha da fare. Non ci vedo nulla di irresponsabile se decidessimo di proseguire un percorso con i progressisti che in ogni parte di Italia hanno fatto bene.
Magari dovremo dire a tutti che sia l'Udc che il Pd sono "maschili" e che sarebbe un matrimonio gay, così almeno quelli dell'Udc scappano, e anche quelli del Pd in parte. Non sia mai che che Casini e Bersani dal 2013 organizzeranno il Family Pride, così Bindi e company saranno soddisfatti.
Oppure dovremo spiegare che non esiste la somma algebrica in politica. E magari far notare che esiste una grossa fetta di elettorato perso negli ultimi anni, nonostante le numerose vittorie. E non per merito del Pd, ma per demerito del centrodestra. I dati parlano chiaro, noi abbiamo perso qualche voto, loro tanti voti.
E Vendola si metta in testa che il Pd non deve corteggiare nessuno. Se Vendola vuole un'alleanza con noi prima deve parlare con noi, poi con l'Idv.
E l'Idv riveda le sue posizioni, la sua democrazia interna, il suo modo di comunicare. Ormai non è più di moda. E non mettiamo a rischio la garanzia di un governo che nasce per far ripartire l'Italia per colpa dei dipietristi dispettosi.

A proposito, per far ripartire l'Italia servirebbe prima di tutto dare a tutti i cittadini gli stessi diritti: Ius Soli e diritti alle coppie civili.
Ecco, prima l'ugualianza, poi la legalità. Tipo che tutti coloro che sono sotto processo non devono essere candidati, giusto per toglierci ogni dubbio.
Poi sarebbe il caso di lasciare a casa chi ha fatto almeno tre legislature. Questo blog ci racconta che incrociando i dati di Metilparaben e quelli di OpenPolis si nota come alcuni membri della direzione nazionale del PD dovrebbero autoconcedersi la deroga al vincolo dei tre mandati per tornare in Parlamento e che alcuni di loro (in rosso nell'immagine sotto) hanno più del 30% di assenze. Se queste persone ritengono la loro azione sia più efficace stando fuori dal Parlamento immagino non chiederanno di venire ricandidati.
Ciò che ci chiede l'elettorato è questo. Responsabilità, trasparenza, uguaglianza, legalità e coraggio.
E come succede nei casi di emergenza, prima le donne e i bambini. Poi tutti gli altri. Ecco, appunto, salviamoci.