L'ho lanciata come una provocazione al buongiorno su Facebook.
Ovviamente non mi candiderò ma ho elencato alcuni punti secondo me molto importanti per un possibile candidato leader del centrosinistra (più sinistra che centro).
Poi se Ilda Curti mi dice "ti voto" mi spavento, vorrei essere io a votare Ilda.
Ho elencato qualche punto, senza entrare nel merito. Ma alcuni concetti devono essere chiarissimi. E ha ragione il mio amico Emiliano Deiana: se su una posizione mediamo prima al nostro interno cosa riusciamo a ottenere dagli alleati? Nulla. Se noi partiamo dai Dico, Casini non ne vorrà sentir parlare di diritti degli omosessuali. Dobbiamo partire da una posizione estremista, i matrimoni gay. Ecco, così avremo ottenuto qualcosa in più dei Dico.
E allora facciamoli questi matrimoni gay, e concediamo anche lo Ius Soli. Abbiamo anche il consenso di Fli. Si parla di oltre un milione di cittadini cresciuti in Italia che ora, a 18 anni, non sono più italiani.
Poi c'è un'altra questione che era di sinistra ma che è diventata una questione troppo di sinistra e noi forse siamo di centro, la legalizzazione della canapa indiana. Che tasto doloroso. Sembra di legalizzare lo stupro o l'omicidio. Eppure in giro è più facile che riconosciate un ubriaco che uno che ha fumato Marijuana. E in molti dovrebbero informarsi su cosa è in realtà la canapa indiana, sul multiuso che se ne può fare, perché fumarla è l'uso più stupido che se ne può fare. Ma fa meno male dell'alcol, del tabacco e anche dell'aspirina.
Poi c'è la questione degli Open. L'Open Source, ossia il software creato da appassionati di informatica che condividono la conoscenza. La condivisione della conoscenza deve diventare uno dei valori primari del nostro tempo. Il Software libero, quello gratuito ed efficiente che abbatterebbe i costi nelle amministrazioni, scuole e ministeri. L'Open Data, ossia la pubblicazione sui siti istituzionali di tutti i dati delle amministrazioni, comprese ricerche, studi, delibere, allegati, bilanci. L'Open Government, trasparenza, partecipazione e collaborazione.
Internet gratis. E' un servizio indispensabile e in tanti non hanno ancora accesso, soprattutto nel Mezzogiorno. Sinonimo di sottosviluppo.
Stipendi e pensioni d'oro. Serve una forte redistribuzione del reddito. Oltre i politici, che devono sacrificarsi come tutti e soprattutto con un governo tecnico, ci sarebbero i manager delle aziende pubbliche o quasi pubbliche. Penso che 15, massimo 20, volte lo stipendio di un dipendente sia già eccessivo. Sarebbe opportuno anche bloccare le pensioni d'oro. Un Paese che deve ripartire, deve ripartire dall'equità.
Dobbiamo fermare il bicameralismo, limitare a tre i mandati per Costituzione, diminuire le spese della Camera ma anche del Quirinale. Limitare al 20% il massimo delle assenze altrimenti procedere con il recall.
Snellire la burocrazia, ma anche gli enti locali e le regioni.
Serve anche un federalismo più forte. La gestione della cosa pubblica non può essere più lasciata in mano alle regioni. Più poteri ai comuni, alleggerire il patto di stabilità, premiare i comuni non per il risparmio annuo ma per il rapporto spesa/servizi. I comuni sono il pilastro della società e dell'Italia e ogni anno si ritrovano con tagli e con patti di stabilità più rigidi e impegnativi. Serve un cambio di marcia, immediato.
Fisco 2.0. Come lo vorrebbe Ernesto Maria Ruffini. Scontrini e fatture elettroniche e online, in collegamento con l'agenzia delle entrate. Premio in restituzione dell'Iva a chi chiede lo scontrino o la fattura. Meno contanti.
Investire di più sulla scuola e sulla ricerca. Tenere i costi di gestione delle scuole (compresa l'edilizia scolastica, soprattutto anzi) fuori dal patto di stabilità.
Agevolare gli investimenti in Italia. Migliorare le infrastrutture e i trasporti. Una lotta dura contro la corruzione che ha superato il Mezzogiorno e ora fa affari al nord. Impedire la vendita di prodotti delle aziende che hanno chiuso in Italia per produrre in Paesi sottosviluppati. Snellire la burocrazia. Rivedere le trattenute dei dipendenti.
Concludere l'Operazione Guardie Svizzere. Ottenere dal governo svizzero informazioni sugli italiani che hanno nascosto beni e denaro in Svizzera.
Spostare tantissimi militari nei corpi interni quali Carabinieri, Polizia, Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Corpo Forestale e Vigili del fuoco. Per ora guerre non ce ne sono e l'Italia ha bisogno di sicurezza e di legalità. Paghiamo le tasse per avere un servizio e non per aspettare una guerra.
Infine il tema sulle alleanze. Sembra che per apparire responsabili agli occhi dei cittadini serve svoltare a destra. Dimenticando che a sostenere i governi Berlusconi non c'era né il Pd, né Sel, né Idv. La svolta la deve fare chi si è opposto al Berlusconismo negli ultimi 20 anni e non negli ultimi 2.
Comunque io non mi candido, ma se trovate qualcuno disposto a condividere questi punti avvisatemi che lo sosterrò anche io.