Che il Partito Democratico è più confuso di un anziano analfabeta con un computer è un dato di fatto. Confido ancora in un congresso, con primarie ovviamente.
L'ultimo è il caso Fiom, dopo il caso Lusi, prima del caso Palermo e il caso Genova. Sembrano i titoli della Serie Tv La Signora in Giallo.
Dell'adesione o meno del partito alla manifestazione Fiom ne ho parlato già nei giorni scorsi, prima che anche i No Tav accettarono l'invito di Landini.
Una motivazione cardine dello sciopero Fiom è la manovra Monti. Quella manovra votata anche dal PD. La politica non si fa per sillogismi, vero, ma con la coerenza e la responsabilità sì.
Mi pare evidente che se il Partito Democratico avesse aderito allo sciopero Fiom ci saremo imbattuti in un errore politico che avrebbe spinto il segretario Bersani a dare le dimissioni.
Premesso che le motivazioni Fiom per convocare uno sciopero possono essere ritenute anche condivisibili, ritengo un grosso errore organizzare uno sciopero con tante motivazioni diverse tra loro che non hanno nulla da condividere con la difesa dei diritti del lavoratore. Anche perché a manifestare, o a scioperare, si va perché si condivide l'intero manifesto e non solo una parte.
Lasciando da parte, (almeno qui) l'articolo 18, ritengo che il Partito Democratico non può più essere coinvolta in queste guerre di religione.
Il Partito Democratico non deve più schierarsi con una categoria e contro l'altra.
Il Partito Democratico deve rappresentare più cittadini possibili. Il Partito Democratico è un partito a vocazione maggioritaria (e non solo quando si deve scegliere un leader) e non può prendersi il lusso di aggregarsi in una posizione o contro quella posizione. Il Partito Democratico deve tentare di trovare una soluzione che mette d'accordo i due schieramenti.
E non accetto nemmeno che il Partito Democratico, nonostante la storia a sinistra, deve rappresentare i sindacati. O solo gli operai, o solo i metalmeccanici. No. Vorrei capire chi rappresenta gli artigiani, i piccoli imprenditori, i liberi professionisti, le partite iva. Vorrei capire se sono classi privilegiate che devono essere rappresentate dal centro destra.
A Pomigliano l'errore è stato schierarsi con Marchionne e/o con la Fiom, dovevamo mettere in campo le migliori menti del partito (e ce ne sono, anche se sono nascoste) e proporre una terza via che venisse incontro sia alla Fiat e alle proprie esigenze aziendali, sia ai metalmeccanici della Fiom.
Un ultimo appunto mi sembra obbligatorio. Se davvero si vuole dare una svolta, sarebbe il caso che i giornalisti riprendano a fare i giornalisti e i sindacalisti a fare i sindacati. Perché da qualche mese vedo giornalisti come politici, politici come ladri e sindacalisti come tuttologi.
Ma un dubbio continua a perseguitarmi, cosa deve fare questo Partito Democratico ora? Ah già, dobbiamo mettere in sicurezza le primarie.