Cagliari. "Il modo di lavorare del partito è fermo a dieci, o forse venti, anni fa. I tempi cambiano, il mondo si rinnova, la società si innova. Per questo riteniamo che nel 2012 serva un nuovo modo di fare politica. E lo proponiamo noi giovani". Comincia così l'appello-proposta lanciato da quattro giovani del Pd Sardo Mirko Solinas, Alessandra Pili, Luca Pirisi e Federico Porcu. Vale a dire una parte degli animatori della conferenza programmatica del Pd "Sardegna: è una regione per giovani?" Il punto di partenza? L'abbecedario del Pd secondo i quattro giovani militanti. "Ripartiamo dal basso, dall'alfabeto, come nelle scuole elementari. La politica non può andare avanti con circa il 30 per cento di italiani astenuti. La politica con solo la politica non ha futuro, ha bisogno di un partner: la società civile. Da qui dobbiamo ripartire, da qui siamo ripartiti". E dunque:
A come Apertura. Il Partito Democratico deve aprire le porte a tutti, la società è pieno di intelligenze e il partito le deve mettere a disposizione della società.
B come Benetutti. E’ l’ultimo sindaco in ordine di tempo ad essere vittima di un attentato. Combatteremo la violenza verso chiunque.
C come Collaborazione. Se le amministrazioni si avvalessero della collaborazione dei cittadini si otterrebbero risultati migliori. Vogliamo importare l’Open Government.
D come Donne, l'altra metà del cielo che non vuole stare alla finestra a guardare.
E come Esempio. Quello che la politica deve dare. La credibilità è andata persa e abbiamo la necessità di riacquistarla. Abbiamo a disposizione nuovi strumenti, usiamoli.
F come Fisco 2.0. Se non avessimo l’evasione fiscale le casse italiane si ritroverebbero 150 miliardi in più.
G come Giovani, la speranza, il futuro. I giovani devono uscire dagli schematismi degli adulti. Se ci si vuole candidare come alternativa a questa classe dirigente occorre essere indipendenti. Lo siamo e lo chiediamo a tutti.
H come Habitat, il partito come ambiente per crescere e confrontarsi. Non solo nei circoli, anche sul Web nella totale trasparenza dei Social Network.
I come Immigrati. Non un peso ma una risorsa. Hanno affrontato la fame e la miseria per giungere qua e vivere da essere umani. Dobbiamo elaborare nuove forme di integrazione. Ricordiamo che anche noi abbiamo affrontato umiliazioni nella speranza di un futuro migliore.
L come Lavoro. pari opportunità, piu garanzie, più tutele, meno precarietà. Dignità e crescita. Meno tipi contratti e più contratti.
M come Master & Back, partire, arricchirsi, tornare.
N come Nero, quegli uomini neri fuori sono coloratissimi dentro. Dobbiamo far emergere questa moltitudine di colori. Perché il bianco e il nero appartiene a decine di anni fa. Vogliamo un’Italia a colori, magari in HD.
O come Open, Open Source, Open Data e Open Governament. Condivisione della conoscenza, liberare i dati pubblici che possono aiutare i giovani nella creazione di nuovi servizi per la società. Creare una collaborazione di partecipazione con i civilissimi.
P come Partecipazione, Primarie e Doparie. Sono un metodo di partecipazione. Le vogliamo sempre e ovunque.
Q come Qualità, in un Paese che non riesce a premiarla. Vogliamo la cultura del merito.
R come Riduzione dei privilegi. Per chiedere sacrifici bisogna essere credibili.
S come Sardegna, leggendo Novecento di Baricco abbiamo capito quanto il piccolo è bello e tuo. Con 88 tasti si possono comporre melodie bellissime. Anche con sei corde. Riprendiamoci la Sardegna. Facciamola crescere.
T come Trasparenza, la politica ha bisogno di essere chiara con i cittadini per ritrovare credibilità.
U come Unità. Invochiamo l’unità del partito sulla base delle idee.
V come Volontà, l'ottimismo della Volontà. Come diceva Gramsci.
Z come Zona Grigia, questa è la meta da raggiungere. E’ qui che sta un terzo dell’elettorato. Coinvolgiamolo, attiriamolo.