16/11/11

Differenze tra Militante2.0, Militante-Blogger2.0 e Militante.


E' nata una nuova polemica sui blogger. Qualche mese fa' l'onorevole del Partito Democratico Gian Valerio Sanna criticò i Blogger in modo poco costruttivo e molto denigratorio. Ieri un episodio analogo.
C'è chi pensa che i blogger non siano militanti, sbagliato. Non tutti i militanti sono blogger e/o utenti di social network.
Ci sono militanti che chiedono il rinnovamento e l'innovazione. I tempi cambiano, il linguaggio politico cambia, i luoghi dove fare politica cambiano.  
Identifichiamo subito due categorie per chiarezza, i blogger sono coloro che hanno e gestiscono un blog. Gli utenti di Facebook e/o Twitter  non sono blogger, ma frequentatori di Social Network.
Un’altra sostanziale differenza è che i Social Network non sono gli antagonisti dei circoli e dei faccia a faccia, ma una valida alternativa che è bene usare nel miglior modo possibile.

Pensate che Obama ha vinto le elezioni grazie a Facebook, e che Soru durante la campagna elettorale crea una pagina su Facebook dove in pochi giorni diventa il politico di centro sinistra più amato nel social network, tanto che il Corriere.it lo candida tra i possibili leader di un'alleanza di centro sinistra a livello nazionale e nel sondaggio raggiunge il 75%.

Ma i blogger del Pd Sardo sono militanti, alcuni con incarichi istituzionali e all'interno del partito. Niente di più, niente di meno.
La differenza tra un militante, un militante 2.0 e un militante-blogger 2.0  è che il terzo tiene un blog, il secondo è un frequentatore dell’Web e, più precisamente, tiene un profilo Facebook e/o Twitter. Cosa c'è di sbagliato ad avere un blog o un profilo in un social network dove parlare di politica?

Il problema è un altro, che molti "anziani" del partito sono poco capaci di innovarsi e di far parte della Politica 2.0, e meglio del PD 2.0. Ma anche i meno anziani non sono capaci.
Scrivere in rete significa scrivere a gratis, scrivere per tutti, rischiando anche. E' un nuovo mezzo di comunicazione.
E non è un gioco, no. E' un impegno quotidiano, è raccogliere i militanti in un luogo virtuale come in una nota o in una foto su Facebook e dialogare, discutere, approfondire, scambiare idee. E’ aprire una discussione in un blog.  Ciò che andrebbe fatto nei circoli o nelle piazze lo si fa' anche qui a costo zero, visibile a tutti. E' il mezzo che ha avvicinato la classe politica e dirigente ai militanti e al popolo.

E allora spiegate agli arretrati che i blogger sono persone fisiche, esistono, partecipano e contribuiscono. E spiegate a loro anche che prima di blogger siamo democratici, siamo uomini e donne, giovani e meno giovani, siamo persone indipendenti che hanno una testa propria con cui pensare.

E il Partito Democratico a tutti i livelli ha apprezzato questo. E da qui che nasce il forum Nuovi Linguaggi, coordinato da Pippo Civati al nazionale e da Egildo Tagliareni al regionale.

Mi auguro che sia l'ultima volta che devo affrontare un discorso del genere, al mondo non frega niente se non ti metti al passo dei tempi, o sei 2.0 o sei fuori dal mondo.
E il Partito Democratico 2.0 esiste.

Mirko Solinas.