E' la prima estate senza te, nonno.
La nostra estate infrasettimanale era costellate da lamentele quotidiane riguardo il caldo afoso. Ricordi?
Quanti meloni e angurie vittime dei nostri pomeriggi.. la notte seduti al fresco a parlare di tutto, con qualche urla per avere la ragione.
E anche queste piccole cose continuano a mancarmi.
Ciao Nonno!
27/07/11
26/07/11
Ufficialmente fuori dall'esecutivo GD
Sono felicemente e liberamente fuori dall'esecutivo dei Giovani Democratici del Medio Campidano. Il segretario, verbalmente, ha accettato le mie dimissioni. Ora attendo il comunicato che esporrò pubblicamente. Nel mentre oggi ho avuto il confronto con l'esecutivo dove si è parlato delle vicissitudini di questi giorni. Ahimè non ho registrato il confronto, ma sono a disposizione di tutti per eventuali botta e risposta.
Borghezio in manette subito!
Dalla legge Mancino del 25 giugno 1993, citato in Wikipedia: L’articolo 1 ("Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi") dispone quanto segue: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato, [...] è punito: a) con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell'assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni". L'articolo 2 ("Disposizioni di prevenzione") stabilisce che "chiunque, in pubbliche riunioni, compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi" come sopra definiti "è punito con la pena della reclusione fino a tre anni e con la multa da lire duecentomila a lire cinquecentomila." Inoltre lo stesso articolo vieta la propaganda fascista e razzista negli stadi, disponendo che "è vietato l'accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni agonistiche alle persone che vi si recano con emblemi o simboli" di cui sopra. "Il contravventore è punito con l'arresto da tre mesi ad un anno". L'articolo 4 punisce con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 400.000 a lire 1.000.000 "chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Se il fatto riguarda idee o metodi razzisti, la pena è della reclusione da uno a tre anni e della multa da uno a due milioni". Chiediamo a un magistrato di aprire un serio fascicolo contro il criminale Mario Borghezio per le dichiarazioni rilasciate a Radio 24
Come una qualsiasi crema alle nocciole... -di Paola Piras-
Qualche anno fa , durante una lezione di “Economia e Gestione delle Imprese” nell’ambito dei miei studi in economia aziendale, si discuteva dell’impatto della marca di un prodotto sugli acquirenti e sull’importanza della pubblicità legata ai prodotti stessi. Ci soffermammo in particolare sulla Nutella. La Nutella è il prodotto italiano per eccellenza! Questo prodotto incarna evidentemente i valori nostrani e nessun italiano cambierebbe la Nutella con una crema alle nocciole qualsiasi! La Nutella è più buona indubbiamente!!!
I prodotti, quelli alimentari in particolare, vengono sottoposti ai panel test. I panel test sono dei procedimenti che permettono di verificare il vero valore degli alimenti. Servono per confrontare i caratteri organolettici, paragonano lo stesso prodotto di marche differenti per verificarne la migliore in termini di qualità. Si assaporano i gusti, si sentono gli odori e si sceglie il colore più gradito. In tal modo si arriva a stabilire il prodotto migliore, il preferito, senza poter vedere la marca.
Gli italiani a seguito dei panel-test non scelgono quasi mai la Nutella! Preferiscono altre creme alla nocciola, quelle comuni, le sottomarche per intenderci! E’ quasi paradossale… di fatto le comuni creme alla nocciola sono migliori della Nutella, di fatto queste piacciono di più!
Ragionando su quello che imparai il giorno, rifletto ora sul nostro partito. Il nostro partito ha un bellissimo colore, il sapore è gustoso, il profumo inebriante! Noi lo conosciamo bene il nostro prodotto, lo mettiamo con sicurezza nel carrello anche se sappiamo che qualche lotto non è perfetto… abbiamo il dovere di farlo assaporare anche agli altri, alle persone comuni, a quelle che si ostinano a comprare la Nutella senza aver assaggiato dell’altro, a quelli che non sanno che una crema alla nocciola qualsiasi supererebbe di gran lunga il giudizio finale del palato!
I prodotti, quelli alimentari in particolare, vengono sottoposti ai panel test. I panel test sono dei procedimenti che permettono di verificare il vero valore degli alimenti. Servono per confrontare i caratteri organolettici, paragonano lo stesso prodotto di marche differenti per verificarne la migliore in termini di qualità. Si assaporano i gusti, si sentono gli odori e si sceglie il colore più gradito. In tal modo si arriva a stabilire il prodotto migliore, il preferito, senza poter vedere la marca.
Gli italiani a seguito dei panel-test non scelgono quasi mai la Nutella! Preferiscono altre creme alla nocciola, quelle comuni, le sottomarche per intenderci! E’ quasi paradossale… di fatto le comuni creme alla nocciola sono migliori della Nutella, di fatto queste piacciono di più!
Ragionando su quello che imparai il giorno, rifletto ora sul nostro partito. Il nostro partito ha un bellissimo colore, il sapore è gustoso, il profumo inebriante! Noi lo conosciamo bene il nostro prodotto, lo mettiamo con sicurezza nel carrello anche se sappiamo che qualche lotto non è perfetto… abbiamo il dovere di farlo assaporare anche agli altri, alle persone comuni, a quelle che si ostinano a comprare la Nutella senza aver assaggiato dell’altro, a quelli che non sanno che una crema alla nocciola qualsiasi supererebbe di gran lunga il giudizio finale del palato!
25/07/11
Ecco perché i commenti vanno letti attentamente uno ad uno.
"E' arrivato il momento di guardare al futuro, senza il rimpianto per il passato. Voi non potete, la vostra età non ve lo permette." [Gianni Sanna]
Una bella notte d'America, il coraggio di esserci per gli altri. - di Alessandra Pili -
La cena inizia in ritardo, in un tipical sunday americano di Chicago: pioggia lampi e tuoni tutta la notte, umidità per il resto del giorno, 85%. A fine cena mi sembrerà inutile tutto quello in cui cerco di applicarmi negli ultimi anni e che costituisce la ragione per la quale sono qui, nella città di Obama.
Barbeque in preparazione dalle quattro del pomeriggio, sospetto ci sia un ospite speciale. In effetti lo è.
E' un medico, Mohamed, PHD alla University of Chicago, viene dalla Libia. How is going, man? everything well?
No, ma non vi voglio annoiare, inizia. Dopo molto insistenze inizia a spiegare il motivo della sua insofferenza, serbata con dignità.
Il suo o la sua Visa è in scadenza, e per il rinnovo pare non funzioni neanche la potente burocrazia americana, in ritardo, che rischia di fargli perdere il suo posto come dottorando in una delle più prestigiose università del mondo e che pare non prenda in considerazione il fatto che in Libia si stia consumando una guerra; il dipartimento pare gli farà gentilmente anche il biglietto di back home.
Se non otterrò il rinnovo, tornerò in Libia ad aiutare la mia gente, è questo il mio compito prima che da medico, da cittadino libico, dice. La guerra sta esasperando il mio popolo, il mio paese, un paese in mano a un folle che per mantenere il potere è capace di assoldare mercenari da ogni parte del mondo e mandarli a sparare contro i suoi stessi cittadini.
La comunità internazionale sta facendo tanto, vi ringrazio, si gira verso me e Andrea, il mio amico italiano che vive con me, ma c'è bisogno di tutti noi.
E' sposato, sua moglie e la sua famiglia vivono a Bengasi, sua sorella è dovuta scappare in Tunisia perchè in Libia non poteva ottenere le cure per la sua bambina. Un popolo in fuga da se stesso che ha di fronte a se una battaglia per la libertà ancora molto lunga.
Poi menziona l'aiuto che la Tunisia e l'Egitto stanno fornendo al suo paese, scuole aperte ai cittadini libici, ospedali, le famiglie tunisine, le stesse che hanno combattuto per la propria rivoluzione di primavera, ospitano intere famiglie di profughi libici.
Un esempio di solidarietà, spontanea, un aiuto che porta necessariamente a una riflessione.
Chino la testa, e d'istinto l'unica cosa che mi viene in mente è chiedere scusa.
Scusa per il ruolo misero e miserabile che in questi anni ha svolto il mio paese, il mio stavolta, ogni volta che c'era di mezzo la parola immigrazione.
Sull'immigrazione, sulle politiche dell'immigrazione, sulle politiche per l'immigrazione, abbiamo perso il coraggio di esserci per gli altri. Ho numerosi esempi nei quali abbiamo e continuiamo a fare bene, penso solo, per fare un esempio, al lavoro che la mia Provincia svolge da anni nel campo dell'immigrazione che seguo indirettamente anche attraverso il lavoro che molti amici volontari vi hanno svolto o il lavoro che i nostri parlamentari svolgono per migliorare una legislazione ai limiti della xenofobia.
E non vi è retorica in quello che scrivo, vi è solo un senso di rimprovero anche personale, su quello che potremmo fare e non abbiamo fatto, ma soprattutto su quello che come Paese, votato a una massiccia migrazione nei secoli, non abbiamo voluto fare.
Un reato di immigrazione clandestina, le barche piene di profughi che diventano problema internazionale per "chi se li deve prendere questi immigrati", le case comprate dal premier a Lampedusa, gli accordi anti immigrati firmati dal nostro Governo e da quello libico, la costituzione di "campi" per fermare gli immigrati alla frontiera libica, i Cie che di centri temporanei hanno ben poco, il clima di intolleranza che stiamo sviluppando, le ordinanze della Lega nel nord Italia, Rosarno. Pagine tristi.
Abbiamo un lungo e faticoso lavoro da fare.
I suoi occhi si illuminano mentre parla di tutto questo e mentre discutiamo tutti insieme di Libia, Europa, progetti e speranze.
Chi ha il proprio paese in difficoltà, lontano da sè, sviluppa o riscopre un senso di amore e appartenza, forse solo sopito prima di allora.
Chiude gli occhi e canta l'inno nazionale, non quello di Gheddafi, ma quello del popolo libico.
Una sera d'America, la più bella da quando sono qui.
Barbeque in preparazione dalle quattro del pomeriggio, sospetto ci sia un ospite speciale. In effetti lo è.
E' un medico, Mohamed, PHD alla University of Chicago, viene dalla Libia. How is going, man? everything well?
No, ma non vi voglio annoiare, inizia. Dopo molto insistenze inizia a spiegare il motivo della sua insofferenza, serbata con dignità.
Il suo o la sua Visa è in scadenza, e per il rinnovo pare non funzioni neanche la potente burocrazia americana, in ritardo, che rischia di fargli perdere il suo posto come dottorando in una delle più prestigiose università del mondo e che pare non prenda in considerazione il fatto che in Libia si stia consumando una guerra; il dipartimento pare gli farà gentilmente anche il biglietto di back home.
Se non otterrò il rinnovo, tornerò in Libia ad aiutare la mia gente, è questo il mio compito prima che da medico, da cittadino libico, dice. La guerra sta esasperando il mio popolo, il mio paese, un paese in mano a un folle che per mantenere il potere è capace di assoldare mercenari da ogni parte del mondo e mandarli a sparare contro i suoi stessi cittadini.
La comunità internazionale sta facendo tanto, vi ringrazio, si gira verso me e Andrea, il mio amico italiano che vive con me, ma c'è bisogno di tutti noi.
E' sposato, sua moglie e la sua famiglia vivono a Bengasi, sua sorella è dovuta scappare in Tunisia perchè in Libia non poteva ottenere le cure per la sua bambina. Un popolo in fuga da se stesso che ha di fronte a se una battaglia per la libertà ancora molto lunga.
Poi menziona l'aiuto che la Tunisia e l'Egitto stanno fornendo al suo paese, scuole aperte ai cittadini libici, ospedali, le famiglie tunisine, le stesse che hanno combattuto per la propria rivoluzione di primavera, ospitano intere famiglie di profughi libici.
Un esempio di solidarietà, spontanea, un aiuto che porta necessariamente a una riflessione.
Chino la testa, e d'istinto l'unica cosa che mi viene in mente è chiedere scusa.
Scusa per il ruolo misero e miserabile che in questi anni ha svolto il mio paese, il mio stavolta, ogni volta che c'era di mezzo la parola immigrazione.
Sull'immigrazione, sulle politiche dell'immigrazione, sulle politiche per l'immigrazione, abbiamo perso il coraggio di esserci per gli altri. Ho numerosi esempi nei quali abbiamo e continuiamo a fare bene, penso solo, per fare un esempio, al lavoro che la mia Provincia svolge da anni nel campo dell'immigrazione che seguo indirettamente anche attraverso il lavoro che molti amici volontari vi hanno svolto o il lavoro che i nostri parlamentari svolgono per migliorare una legislazione ai limiti della xenofobia.
E non vi è retorica in quello che scrivo, vi è solo un senso di rimprovero anche personale, su quello che potremmo fare e non abbiamo fatto, ma soprattutto su quello che come Paese, votato a una massiccia migrazione nei secoli, non abbiamo voluto fare.
Un reato di immigrazione clandestina, le barche piene di profughi che diventano problema internazionale per "chi se li deve prendere questi immigrati", le case comprate dal premier a Lampedusa, gli accordi anti immigrati firmati dal nostro Governo e da quello libico, la costituzione di "campi" per fermare gli immigrati alla frontiera libica, i Cie che di centri temporanei hanno ben poco, il clima di intolleranza che stiamo sviluppando, le ordinanze della Lega nel nord Italia, Rosarno. Pagine tristi.
Abbiamo un lungo e faticoso lavoro da fare.
I suoi occhi si illuminano mentre parla di tutto questo e mentre discutiamo tutti insieme di Libia, Europa, progetti e speranze.
Chi ha il proprio paese in difficoltà, lontano da sè, sviluppa o riscopre un senso di amore e appartenza, forse solo sopito prima di allora.
Chiude gli occhi e canta l'inno nazionale, non quello di Gheddafi, ma quello del popolo libico.
Una sera d'America, la più bella da quando sono qui.
24/07/11
Oh Ragassi siam passi che non andiamo a vedere Crozza?
Mercoledì 27 Luglio alle ore 21 a Villacidro al Campo Comunale in via Stazione ci sarà lo spettacolo di Maurizio Crozza.
ELENCO DELLE PREVENDITE:
VILLACIDRO:
• Tabaccheria Aresti Via S.Gavino
• La Forestia Strada Provinciale Villacidro-San Gavino
• Sole mare Agenzia Viaggi Piazza Lavatoio, 1
• Pizzeria ESE Via Di Vittorio 101
• Net system computer via pascoli 4
VILLASOR:
• Betty boop ristorante
GUSPINI
• Hotel e resort Sa Rocca Strada Statale 196 Km. 42
• Agenzia GUS VIAGGI Via Gramsci 22
GONNOSFANADIGA
• Assicurazione Lloyd adriatico di Fausto Orrù
SAN GAVINO.
• INFINITY MODERN PUB PIAZZA CESARE BATTISTI 27
• Non Solo Bar di Ulzega Carlo F.te ospedale
ARBUS
• Bar Centrale 4.1.4 Viale Rinascita
ELENCO DELLE PREVENDITE:
VILLACIDRO:
• Tabaccheria Aresti Via S.Gavino
• La Forestia Strada Provinciale Villacidro-San Gavino
• Sole mare Agenzia Viaggi Piazza Lavatoio, 1
• Pizzeria ESE Via Di Vittorio 101
• Net system computer via pascoli 4
VILLASOR:
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GUSPINI
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• Agenzia GUS VIAGGI Via Gramsci 22
GONNOSFANADIGA
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SAN GAVINO.
• INFINITY MODERN PUB PIAZZA CESARE BATTISTI 27
• Non Solo Bar di Ulzega Carlo F.te ospedale
ARBUS
• Bar Centrale 4.1.4 Viale Rinascita
23/07/11
Su Baione. Buona la Prima!
Pienamente soddisfatto della giornata di oggi del PD Sardo a Su Baione. Interventi tecnici e ricchi di contenuti che hanno arricchito i presenti in sala. Molti i presenti, direi in tanti.. e tanti assenti, ma forse è meglio che fossero assenti.
E a me questo Segretario che quello che promette fa' piace sempre più.
E a me questo Segretario che quello che promette fa' piace sempre più.
21/07/11
Ecco la mia proposta bocciata dall'esecutivo GD Medio Campidano.
Per la Festa Democratica di San Gavino Monreale ho proposto, in quanto incaricato dal Segretario a ricoprire la carica di organizzatore di eventi, manifestazioni e campagne, il seguente dibattito:
Tema: I giovani nella società e nella politica. Il ricambio generazionale nelle classi dirigenti. I nuovi linguaggi.
Intervengono:
Giuseppe Civati. Consigliere regionale Lombardia PD, membro della direzione nazionale e responsabile nazionale del Forum Nuovi Linguaggi.
Egildo Tagliareni. Responsabile regionale del Forum Nuovi Linguaggi.
Antonio Meloni. 26 anni, Assessore ai servizi sociali di Villacidro e consigliere della provincia del Medio Campidano.
Marta Ecca. 27 anni, Assessore della Provincia di Cagliari.
Alessio Mandis. 25 anni. Sindaco Comune Gonnostramatza.
Massimo Zedda. 35 anni. Sindaco di Cagliari.
Questa è la mia idea bocciata in particolare da un membro dell'esecutivo in quanto Civati non è del territorio e non è giovane.
Ovviamente la proposta era aperta a modifiche e dibattito.
Forse, è molto più giovane dei giovani.
Tema: I giovani nella società e nella politica. Il ricambio generazionale nelle classi dirigenti. I nuovi linguaggi.
Intervengono:
Giuseppe Civati. Consigliere regionale Lombardia PD, membro della direzione nazionale e responsabile nazionale del Forum Nuovi Linguaggi.
Egildo Tagliareni. Responsabile regionale del Forum Nuovi Linguaggi.
Antonio Meloni. 26 anni, Assessore ai servizi sociali di Villacidro e consigliere della provincia del Medio Campidano.
Marta Ecca. 27 anni, Assessore della Provincia di Cagliari.
Alessio Mandis. 25 anni. Sindaco Comune Gonnostramatza.
Massimo Zedda. 35 anni. Sindaco di Cagliari.
Questa è la mia idea bocciata in particolare da un membro dell'esecutivo in quanto Civati non è del territorio e non è giovane.
Ovviamente la proposta era aperta a modifiche e dibattito.
Forse, è molto più giovane dei giovani.
Dimissioni dall'esecutivo dei GD del Medio Campidano.
Gonnosfanadiga, 21 Luglio 2011.
Al Segretario Provinciale dei Giovani Democratici Eliana Tatti.
All'esecutivo Provinciale dei Giovani Democratici del Medio Campidano.
Al Segretario Provinciale dei Giovani Democratici Eliana Tatti.
All'esecutivo Provinciale dei Giovani Democratici del Medio Campidano.
Alla Direzione Provinciale dei Giovani Democratici del Medio Campidano.
Dopo un'attenta valutazione e riflessione, prendo la decisione di rassegnare le dimissioni dall'esecutivo dei Giovani Democratici del Medio Campidano.
La scelta è dovuta all'incompatibilità con alcuni membri dell'esecutivo stesso, dalla mancanza di rispetto della delega “organizzazione di eventi, manifestazioni e campagne”assegnatomi dal Segretario Eliana Tatti.
Il fatto risale a pochi giorni fa' quando il segretario del circolo di San Gavino Mirko Vacca offre uno spazio per un dibattito dei Giovani Democratici concedendo la libertà dell'organizzare il dibattito con tema e ospiti.
Questa proposta ha coinvolto l'intero esecutivo dove ogni singolo componente si è occupato di fare la propria personale proposta senza rispettare l'autonomia della mia delega.
In un secondo momento dove ho messo per scritto tema e ospiti, l'ospite Pippo Civati è stato bocciato da un membro in quanto non giovane e fuori dal nostro territorio.
Dopo varie accuse come infantile, non umile e altre, e addirittura è stata tirata in ballo in una discussione mia sorella in modo provocatorio e offensivo, ripongo delega e incarico di membro dell'esecutivo al segretario Eliana Tatti.
Dopo varie accuse come infantile, non umile e altre, e addirittura è stata tirata in ballo in una discussione mia sorella in modo provocatorio e offensivo, ripongo delega e incarico di membro dell'esecutivo al segretario Eliana Tatti.
Ringrazio il segretario per la fiducia datomi e auguro a tutti buon lavoro.
Mirko Solinas.
Mirko Solinas.
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