Si chiama Ion Purice, ha 29 anni e vive da tempo in Italia. E' lui il camionista-eroe che ha salvato la bambina sulla A4 (Repubblica.it)
Bello, no? Commovente, no? Un grande, no? Un cazzo!
Immaginate se Ion Purice avesse investito la bambina.
Si chiama Ion Purice, ha 29 anni ed è rumeno. È lui il camionista che ha investito la bambina sulla A4. Possibili tracce di alcol e droghe nel sangue.
Questa è la verità. Il signor Purice è vero che vive da tempo in Italia (tre anni) ma è anche rumeno. È rumeno e vive in Italia, vive in Italia ed è rumeno.
Sembra che per il giornalista la nazionalità d'origine sia un dispregiativo. È così, perché non riuscirei a spiegarmi altrimenti questo comportamento. Nei vari servizi giornalistici, se il colpevole è straniero la sua nazionalità viene ripetuta dalle cinque alle dieci volte nello stesso servizio.
Quanto scritto da Repubblica sarebbe coerente se anche in passato negli innumerevoli servizi sugli incidenti stradali che vedevano coinvolti autisti stranieri si fossero limitati a non fornire la nazionalità di provenienza. Ma questo precedente non è mai esistito, in nessun giornale e in nessun telegiornale. Sarebbe bello se da domani l'informazione rimanesse indifferente alla nazionalità dei protagonisti, come in questo caso.
Ecco perché è importante dirlo, perché in passato la notizia non è mai stata la notizia in sé, ma il fatto che chi viene in Italia fa cazzate. Anche gli stranieri che hanno fatto cazzate vivevano da tempo in Italia, ma ci veniva detto che erano rumeni, ucraini, senegalesi, mai si sono limitati a dire che vivevano da tempo in Italia.
Onore e gloria a Ion per il gesto eroico. Mentre il giornalismo italiano xenofobo giudicatelo voi.