04/07/11

Pdindignados!

Era il 24 Giugno 2011, una calda notte d'estate, ore 23.38. Il consiglio regionale della Sardegna si accingeva a votare l'emendamento 3bis che recita così: L’assegno di vitalizio di Consigliere regionale della Sardegna non è cumulabile con l’assegno di vitalizio di parlamentare della Repubblica Italiana e/o parlamentare Europeo.

L'On. Capelli del gruppo Misto mette in rete quasi in tempo reale il voto sull'emendamento. Presenti 68, contrari 39, Favorevoli 8, Astenuti 15. Si dice che il gruppo Pd si è astenuto, quindi quei 15 erano riconducibili al gruppo del Partito Democratico.

Partono le richieste di spiegazioni dei militanti al Capogruppo Mario Bruno che replica “Il tema dei costi della politica è da affrontare in modo serio, nel gruppo (e lo farò alla prima occasione - tra qualche giorno - con una proposta), nel partito (a cominciare dalla imminente conferenza programmatica). Ieri notte, ripeto, e non voglio giustificarmi, non ho prestato la necessaria attenzione (ero concentrato su altri temi quali Abbanoa, Quirra, Aeroporti, la tensione nei rapporti con SEL) ed ho sottovalutato perfino il valore simbolico di quel voto. Non guidavo io nell'indicazione di voto, ma poco importa. Mi assumo tutta la responsabilità. Ho sbagliato, ma non avevo interessi personali nè di casta da difendere. Come capogruppo ho il cruccio di non aver chiesto una sospensione e affrontato comunque il voto dopo una valutazione più approfondita. Le affermazioni sulla non applicabilità della norma da parte della presidenza del Consiglio (che non vuol dire non ammissibilità al voto) mi hanno confuso.Spero salviate la buona fede che tuttavia non giustifica, mi rendo conto. Se serve al partito sono pronto anche a lasciare l'incarico di presidente del gruppo...tengo molto alla opinione dei cittadini e ho impostato tutta la mia attività politica nella partecipazione...non al mantenimento di cariche. Vi ringrazio per le critiche e per la vostra costante azione di controllo. Vi chiedo scusa. Questa è democrazia. “

Ieri sono stati saltati fuori i votanti e come hanno votato.
Risultano 10 astenuti PD e non 15 come si sapeva 4 giorni fa'. Gli altri 5 erano assenti? No, hanno votato con il centrodestra. Stiamo parlando di Valerio Meloni, Franco Sabatini, Giuseppe Cuccu, Cesare Moriconi e Gavino Manca.

Sono disgustato dal voto di questi cinque consiglieri, cinque persone delegate dai cittadini di area centrosinistra ad essere rappresentati. Cinque consiglieri che hanno preso i voti di giovani speranzosi, di disoccupati, di inoccupati, di cassaintegrati, di pensionati, di lavoratori in nero e di lavoratori precari.
Queste persone se siedono lì e prendono 14 mila di euro al mese lo devono a noi militanti che in ogni campagna elettorale andiamo a cercare i voti per loro.
Hanno fatto gli interessi della Casta, hanno perso l'ennesima occasione per distruggere la teoria dei qualunquisti del PD-L.
Ogni giorno noi ci impegniamo per un partito migliore, ogni giorno proviamo a convincere gli astenuti a diventare elettori del centrosinistra, ogni giorno accettiamo il confronto con altre forze politiche e antipolitiche.
E domani con quale faccia questi elementi si presentano alla Conferenza Programmatica per dialogare sui tagli alla politica?
Chiedo ufficialmente come militante Pd, come precario, come cittadino, come elettore Pd di spiegare il loro voto.
Mirko Solinas.