20/01/13

La vergogna di un funerale.

L'hanno chiamato Compagno. L'hanno applaudito e hanno alzato il pugno sinistro. Hanno cantato l'Internazionale. Piangevano. E c'era tutto il clan, quello delle Brigate Rosse. Quel clan degli attentati, delle morti e dei feriti. La banda del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro.

Prospero è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai. Me la ricordo questa frase, la urlavano al funerale di un Compagno, uno che ha lottato contro la mafia e che la mafia l'ha eliminato. Sì, ho detto eliminato perché del suo corpo non rimase nulla, era Peppino Impastato.

Ma Gallinari e Impastato non hanno nulla da condividere. Due idee diverse, due idee di rivoluzione totalmente opposte. Gallinari la rivoluzione la faceva con armi e bombe, Impastato con una radio, con le parole, con la politica.

E il pugno alzato, segno di libertà, usato per salutare per l'ultima volta un brigatista che l'Italia l'ha rovinata. E la canzone di un popolo, l'Internazionale.
I miei occhi e le mie orecchie non possono assistere a tutto questo. Non esiste nessun tributo da fare per un terrorista.

Io ho un'altra idea di Compagno/a, ho un'altra idea di rivoluzione, ho un'altra idea di comunismo. Quella è solo merda. E la merda non ha colori politici, è solo merda.

Un appello a tutti gli amministratori. Il rinnovamento passa dalle piccole cose.

Ci siamo fatti carico di cambiare l'Italia e di portare il rinnovamento. Un rinnovamento che deve colpire tutti, dal Parlamento al piccolissimo comune di Baradili.

La questione riguarda la scelta degli scrutatori. Come è ben noto, a sceglierli sono i gruppi politici presenti nei consigli comunali. Sarebbe giusto sorteggiare e non usare la rete clientelare e poco trasparente. Sino al 1992 si usava la chiamata diretta (la cosa non da fare), dal 1992 il metodo è cambiato e si è proceduto con il sorteggio elettronico.
Poi il governo Berlusconi ha reintegrato la chiamata diretta.

E voglio citare il comune di Guspini dove i gruppi politici, PD SEL e PRC, hanno deciso di tornare a questo metodo, scegliendo tra gli inoccupati, tra quelli che alle ultime elezioni non sono stati chiamati e inserendo solo una persona per nucleo familiare. Ovviamente devono essere iscritti all'albo. Invece i Presidenti di seggio sono scelti dalla Corte d'Appello che a sua volta sceglie il suo segretario. Una scelta coraggiosa e che deve fare da apripista per tutti gli altri.

Io ci conto su di voi perché il rinnovamento passa anche dalle piccole cose.