12/07/11

Rispondo all'On. Gianvalerio Sanna. Il ritorno.

Sono le 3.00, molti di voi ora saranno nel mondo dei sogni, io a leggere il nuovo post del blog di GVS. Forse voi donne starete sognando il vostro uomo con un bel mazzo di rose rosse, e voi uomini magari di regalare le rose rosse alla vostra donna. Altri staranno leggendo RosaRossa Online.

Un amico su Facebook mi avverte che GVS ha scritto ancora. Ancora parla di blog, blogger, Pd Sardo.
E allora mi dileguo nella lettura. L'alto tasso di demagogia e di interesse che alberga nei deliranti blog è una questione che andrebbe risolta urgentemente. Secondo la Chiesa Facebook è il diavolo, e forse anche secondo GVS. Continuo a chiedere ai nostri politici di differenziare demagogia da richieste del popolo. Sfido chiunque a fare un referendum con due temi:
  1. abolizione vitalizi per i politici.
  2. abolizione delle province.
Vorrei vedere le loro facce sbiancarsi e presentarsi in sala stampa spiegando che sono stati fraintesi e non capiti, che il giornalista ha scritto demagogia e non democrazia, che sono norme inapplicabili o chissà che altro si inventerebbero.
Vorrei capire qual'è l'interesse mio nell'avere un blog. Forse l'interesse di Emiliano Deiana, di Luca Mereu, di Massimo Marini o di Gianni Sanna nel scrivere liberamente le proprie idee su argomenti più o meno conosciuti, con opinioni a volte non condivisibili. Cosa potrebbe fare un piccolo pesce in un mare di pesci avvoltoi, squali e pesci cane, murene e orche. Forse da' fastidio la felicità nel leggere Deiana, la sottile ironia veritiera di Mereu e le provocazioni di Marini. Blogger deliranti, che non dicono ciò che squali, pesci cani, murene e orche vogliono sentir dire. La causa della perdita del 13% dei voti è nostra, noi abbiamo detto ai concittadini che il Pd fa' acqua ovunque, noi abbiamo votato leggi col Pdl, noi vogliamo la Tav.

Si rifiuta di rispondere a 10 domande fatte da un militante-blogger che non sa da quale partito viene. Forse per capire di chi si tratta GVS ha indagato tra i piani alti: ma questo Luca Mereu è un vostro ex? Era della Margherita? Era Soriano? Cazzo nel DB non trovo niente.
Cerca di appiccicare etichette, le cerca le etichette, forse l'unica che può trovare è Made in Sant'Antioco, come la Made in Bortigiadas e la Made in Gonnosfanadiga. Oppure 100% indipendente, 100% senza padrone ne padrini. E il costo non c'è, non ci vendiamo. La taglia identifica la cultura: XXL Deiana e Mereu, io mi accontento di una M. Chi sarà mai il capo bastone di questi individui? Gli devo dire di tenerli buoni, stanno sconfinando il perimetro deciso al secondo piano di Via Emilia.

Eh già e poi viene a fare il moralista sui problemi seri della gente reale nella vita reale. Non voglio vantarmene, ma penso che dopo anni di 118, Servizi Sociali e Protezione Civile ho toccato con le mie mani i problemi della gente. Forse conoscerai molte più persone, forse conoscerai molti più disoccupati che vengono a chiederti un posto di lavoro perché sei un onorevole. Ma tutti abbiamo una vita reale e una virtuale, due vite che si intersecano tra loro.
La vita virtuale non è parallela, ma è una carreggiata della vita reale. E non penso nemmeno che un sindaco di una piccola comunità come Bortigiadas non conosca i problemi della vita reale dei suoi cittadini. Ma oggi sono sotto gli occhi di tutti, ogni giorno una categoria di lavoratori è a manifestare, poi ci vanno i disoccupati e poi i cassaintegrati. Cosa ne sappiamo noi degli operai Vinlys auto esiliati in un carcere abbandonato. Cosa ne sappiamo noi dei nostri genitori o nonni che vivono con una pensione di 500 euro al mese. Cosa ne sappiamo noi della società? Ce lo raccontano ogni giorno nella vita virtuale. Lo leggiamo lì, gli occhi esprimono la disperazione, ma le parole la raccontano. Ma d'altronde vorrei capire cosa ne sa un uomo che ha 14 anni di consiglio regionale alle spalle con 14 mila euro di stipendio, e che ha accumulato abbastanza vitalizi da poter andare in pensione oggi stesso. Proprio tu cosa ne sai delle cartelle esattoriali di Equitalia ti chiedo io.


Poi pensi a un partito diverso da quello che è. Un partito di cui sei un capo bastone. Un partito che ha subito anche i tuoi tatticismi: prima con Soru, poi contro Soru, poi con Soru. Quando finiranno i petali della margherita che spogli ogni volta che devi prendere una posizione?
Continuo a chiedermi cosa chiedere.

Perché queste cose che scrivi nel tuo Blog non le hai esposte in un intervento in assemblea regionale? Perché stavi in via Canepa? La tua corrente, area, ha fatto scena muta per tutta l'assemblea. Avrebbero esposto il problema. Invece no, lì in silenzio ad ascoltare. Mentre un'altra componente pressava per dirottare la 2D di Baradili. Noi stavamo lì a fare demagogia? Non stavamo in uno spazio virtuale, ma reale e non c'eri. Io voglio leggere cosa vuoi dal Pd Sardo, o cosa vuoi dall'Udc sardo. Mentre noi scriviamo quando il nostro partito sbaglia, voi agite contro il nostro partito.


E poi parli di programma e di progetto. Chiedo, allora, ma la Conferenza Programmatica che è? Da lì nasce un progetto con un programma? O è un copia-incolla di Prossima Fermata?
Ci stiamo lavorando quotidianamente, anche virtualmente. Dialoghiamo e costruiamo, virtualmente.

E poi continui con questi moralismi su aree, correnti e sinonimi vari quando sei il primo a dire che ci sono almeno 10 anime nel PD sardo? Ma a che gioco stiamo giocando?

I poveri che non hanno tempo di leggere e curare i blog, non hanno nemmeno il tempo di andare alla tua prossima campagna elettorale a sentire la tua demagogia, le tue promesse. Con quale coraggio andrai da loro a dire di voler cambiare la Sardegna se al vitalizio e al terzo mandato non hai rinunciato?

E non venitemi a dire che l'assessorato era tecnico, a parer mio era tattico.

La politica non è più credibile.
Noi non siamo dalla parte della ragione, ma dalla parte della libertà.