21/05/12

Due ganzissime da conoscere, a San Sperate

Nonostante terremoti e terrorismo proseguiamo il viaggio alla ricerca degli amministratori da votare, un Ganzo da conoscere. In giro per la Sardegna, ovviamente. Sabato sono stato da Luca Mereu a Sant'Antioco. Oggi mi sposto nella provincia di Cagliari e vado a San Sperate, il paese museo.

Qui c’è una strana minoranza in una lista, quella maschile. Rarissimo caso.
Cose che capitano, per fortuna, quando la candidata sindaco è donna. Anzi, una giovane Donna.

Lei è Stefania Spiga, trent’anni, democratica e di sinistra. Vi ricorderete di lei perché è la fidanzata di Alessio, il pallavolista finito nei video di Repubblica.it per la difesa perfetta e un tacco divino. Fenomeno.
Stefania è una donna da sempre impegnata in politica, segretario del circolo di San Sperate, da sempre lotta per le pari opportunità.

Ma non solo. Potete ammirare di lei una campagna elettorale 2.0. Twitter, Facebook, Instagram. Addirittura il codice QR. Anzi, è un caso di studio. Il partito osservi perché Stefania ha capito. E spero che anche quando sarà in carica continui a essere 2.0 e a buttare in rete tutto quello che fa.

Gli aggettivi per descrivere Stefania sono interminabili. Posso garantire che avete davanti una donna capace, determinata, leale e soprattutto coraggiosa.

Tra le tante donne candidate c’è una che vi voglio far conoscere a tutti i costi. E’ Rosa Spanu. Rosa è acuta nel pensiero come uno spillo, capace nel tenere unite le idee come i bottoni le cose. Ha creatività  e fantasia  per colorare i giorni.
Forza e determinazione per costruire luoghi di confronto e di pace. Questo io penso di lei.
Una persona straordinaria per lealtà, generosità, capacità e correttezza.

Adesso tocca a voi. San Sperate bene comune. Ecco, per il vostro bene Sperate che siano loro ad amministrarvi.


19/05/12

Un ganzo da conoscere: Luca Mereu.

Da oggi parte la mia personalissima rubrica Un ganzo da conoscere.
Una rubrica dove vi chiedo di votare i miei candidati preferiti, senza nulla togliere agli altri.
Il mio viaggio tutto sardo parte dal Sud, esattamente da Sant'Antioco.

Sant'Antioco è una bella città che fa parte dell'ex provincia Sulcis Inglesiente, la provincia più povera d'Italia. Ma anche Sant'Antioco ha il suo eroe.
Un uomo affascinante, all'apparenza un amante del pop italiano, ma fan del Metal. Ha fondato anche la corrente interna del Partito Democratico MetalDem.
Un uomo che potrebbe svegliare un'intera città, la notte. Meno male che ha rivestito tutti i muri interni della casa con le scatole di cartone delle uova.
Come dice l'amico Emiliano Deiana, quest'uomo è l'unico, in Sardegna ma non solo, che può far tremare quel raffinato scrittore umoristico che risponde al nome di Stefano Benni.
E' un operatore sociale. Anche la moglie diventa operatrice sociale, con lui.
E' uno dei blogger più letti e più odiati nel Pd Sardo.
Segretario del circolo di Sant'Antioco.
Si definisce un cattocomunista, così lo definisce anche Mario Borghezio, ma stavolta non scriveremo a Schulz.
Il suo nome rimbomberà nella vostra testa come un uomo che russa per l'intera notte: Luca Mereu.

Non vuole le terme a Coaquaddus, nella Palmas Cave sì, ma non a Coaquaddus. Non vuole donne (è già sposato), non vuole rimanere in serie B.
Ah ecco, non vi ho detto che tifa il Torino. Anche dopo Superga. Anche dopo Mezzano, Rosina, Delli Carri e Scarchilli.

Scommetto che starete immaginando che è il candidato sindaco, e invece no. Sostiene Torello Massa.
Molti di voi gli chiederanno l'amicizia.
Il loro slogan è Scriviamo insieme una nuova storia.
E fidatevi, se la scrive il grande Luca Mereu la nuova storia, ci sarà da divertirsi.

Io non ti devo convincere di votare Luca Mereu. Ci mancherebbe. Sono sicuro che hai già deciso di votarlo.
Però voglio dare un consiglio a tutti voi Antiochensi: Domenica 10 Giugno, recati al seggio elettorale, vota Torello Massa e scrivi Luca Mereu, poi vai al mare con la tua famiglia o i tuoi amici, e perché no? Con la tua  famiglia e i tuoi amici. Però alle 17 devi essere a casa perché alle 18 c'è Italia - Spagna per gli Europei 2012.

Tanto anche Mereu farà così visto che sarà convocato anche Angelo Ogbonna.
Dai, scrivete insieme una nuova storia.
E la penna lasciatela a Luca, garantiamo noi.

Ps: non sono sicuro che si chiama Luca, forse Gianluca. Comunque di sicuro di cognome fa Mereu.

15/05/12

#qchenonho. La mia parole è Croce


Giocare con le parole mi è sempre piaciuto.
Quello che non ho è la conoscenza di tante altre parole.
Quello che ho è il significato (anche doppio, triplo) delle parole che conosco.

Fossi stato invitato da Saviano e Fazio (ovviamente no) avrei scelto la parola croce.
La croce è uno dei simboli più diffusi nel mondo, e tutti sappiamo perché.
Ma la croce ha un suo peso. Viene messa sulle persone, concittadini, senza prove. Questo avvenne anche 1979 anni fa. E poi tutti esultarono per la vittoria. Dai romani a Gesù che disse di aver vinto la morte. Poi tutti l'hanno rimpianto, Gesù.

E oggi la croce la mettiamo anche dentro un'urna. E lo facciamo leggendo un semplice slogan. O magari perché ce lo dice qualcuno. A volte non ci pensiamo, a volte ci pensiamo una volta, al massimo due. Occupa tempo riflettere su cosa si vota, quali sono le conseguenze. Lo so, io ci metto troppo tempo per votare. No, non all'urna ma a casa. All'urna so già cosa votare. Perché quando vai a votare ci metti una mezzora buona, a casa almeno un'ora. E se i quesiti sono dieci, magari ci vuole qualche ora in più.

Ecco, e se è la maggioranza a votare in un certo modo ricordo anche che la stessa maggioranza aveva messo la croce sulla coalizione Berlusconi (un caso limite dove la croce si mette sul simbolo del partito e non sul candidato) e su quella di Cappellacci. E la stessa maggioranza voleva la croce su Gesù.
E allora dovete dirlo che la maggioranza non ha sempre ragione.

E chi si è rifiutato di mettere le croci ha provato ad evitare lo tsunami.
Uno tsunami che, per la prima volta, non ha messo croci ma è stato portato dalle croci, sul sì.

14/05/12

La risposta di Martin Schulz alla nostra lettera.



Come ricorderete abbiamo scritto tempo fa al Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, eravamo in 1014, a proposito delle dichiarazioni rilasciate da Mario Borghezio su Rossella Urru e il volontariato.

Oggi ci ha risposto:

Egregio Signor Sindaco (Emiliano Deiana, primo firmatario della lettera)

 La ringrazio sentitamente per il messaggio elettronico da lei trasmesso, anche a nome di altre 1012 persone, con il quale sottopone alla mia attenzione le dichiarazioni rilasciate dall'On. Borghezio su Rossella Urru, rapita in Algeria nell'ottobre scorso e tuttora detenuta.

Insieme con la famiglia e con il popolo italiano condivido le preoccupazioni per la sorte di Rossella che, come i due colleghi sequestrati con lei, possono essere considerati portatori dei valori dell'Europa.

Ritengo che l'aiuto allo sviluppo sia un'attività fondamentale per il ruolo strategico dell'Europa nel mondo e sono pertanto molto dispiaciuto per le dichiarazioni dell'On. Borghezio.

Desidero inoltre far notare come queste e altre precedenti dichiarazioni non abbiano avuto alcun eco al Parlamento europeo.

Nello stesso tempo ricordo che fa parte delle mie funzioni garantire la libertà di espressione nell'ambito del pluralismo rappresentato nell'Istituzione, anche quando personalmente disapprovo completamente certi punti di vista.

Con l'augurio che Rossella Urru sia rilasciata al più presto, voglio esprimere la mia simpatia e gratitudine alla famiglia e a tutte le persone che si attivano per farle ritrovare la libertà.


14 Maggio 2012
Martin Schulz



05/05/12

Referendum 2013. Domani si inizia la raccolta firme

Sulla falsa riga del referendum 2012 ho organizzato il referendum 2013 e da domani raccolgo le firme. Ovviamente a me 10 non bastano e quindi ne propongo 20.


1. Volete voi abolire tutti i comuni?
2. Volete voi non pagare più tasse?
3. Volete voi che i politici non percepiscano più indennità?
4. Volete voi che vengano vietati i partiti politici?
5. Volete voi che la Sardegna diventi indipendente? (Se sì rispondi al quesito 9)
6. Volete voi che Sant'Antioco diventi indipendente?
7. Volete voi tornare alla monarchia?
8. Volete voi che venga abolita la Regione?
9. Volete voi Cagliari capitale della nazione Sardegna?
10. Volete voi aprire i campi di concentramento per tutti i politici?
11. Volete voi Nuoro e Sanluri bagnate dal mare?
12. Volete voi un lavoro a tempo indeterminato e ben retribuito?
13. Volete voi la neve tutto l'anno nel Gennargentu, nel Linas e nel Sette Fratelli?
14. Volete voi la nazionale sarda di calcio?
15. Volete voi eliminare qualsiasi tipo di elezione per risparmiare?
16. Volete voi i trasporti gratis?
17. Volete voi importare il modello universitario di Tirana?
18. Volete voi la moneta sarda?
19. Volete voi più pilu per tutti?
20. Vuoi tu abolire questo referendum

Ecco, facile vero?
A cavalcare l'onda dell'antipolitica siamo bravi tutti.
A legiferare in pochi, e sono pure pagati profumatamente.

Referendum. Decisione definitiva.


Ultimo atto prima del referendum.
Questo è l’ultimo post dove parlo del referendum e non sono un Soru o una Murgia che deve dare indicazione di voto.
Forse sono un po’ tuttologo, penserà giustamente qualcuno. Però sono da Febbraio che ascolto tutti. Ho ascoltato i presidenti di provincia, ho ascoltato parlamentari e consiglieri regionali, ho ascoltato i sindaci, ho ascoltato i militanti di ogni partito, ho ascoltato i liberi cittadini. Ognuno di voi ha le sue buone ragioni e a maggior ragione ribadisco che questo referendum non farà altro che complicare tutto.
Ho scritto tanto, soprattutto nell’ultima settimana, appunto per accendere discussioni interessanti sul merito del referendum. Sono sincero, è stato bello discuterne, è stato bello “litigare” su questioni politiche, finalmente. E dopo tutte queste chiacchierate sono giunto a una sintesi.

Referendum 1. "Volete voi che sia abrogata la legge regionale sarda 2 gennaio 1997, n. 4 e successive integrazioni e modificazioni recante disposizioni in materia di "Riassetto generale delle Province e procedure ordinarie per l'istituzione di nuove Province e la modificazione delle circoscrizioni provinciali?" 
Referendum 2. "Volete voi che sia abrogata la legge regionale sarda 1 luglio 2002, n. 10 recante disposizioni in materia di "Adempimenti conseguenti alla istituzione di nuove Province, norme sugli amministratori locali e modifiche alla legge regionale 2 gennaio 1997, n. 4?".
Referendum 3. "Volete voi che sia abrogata la deliberazione del Consiglio regionale della Sardegna del 31 marzo 1999 (pubblicata sul BURAS n. 11 del 9 aprile 1999) contenente "La previsione delle nuove circoscrizioni provinciali della Sardegna, ai sensi dell'art. 4 della legge regionale 2 gennaio 1997, n. 4?".
Referendum 4. "Volete voi che sia abrogata la legge regionale sarda 12 luglio 2001, n. 9 recante disposizioni in materia di "Istituzione delle Province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell'Ogliastra e di Olbia-Tempio?".

Voterò NO. Perché:
1. Vivo nel Medio Campidano e ho visto i vantaggi che ci ha portato la nuova provincia. Penso alla messa in sicurezza di molte strade, penso alla sicurezza nelle spiagge, penso al progetto Vivere la Campagna. Ma anche alla minor lentezza della burocrazia rispetto a quando si stava nella provincia di Cagliari. L’aumento dei servizi sociali. La valorizzazione del territorio.
2. Non c’è equità. Da lunedì potremo ritrovarci nella provincia di Cagliari e ci sono conseguenze soprattutto dal punto di vista burocratico. Tutti gli indirizzi dovranno essere cambiati da VS a CA. Questo obbligherà soprattutto aziende, partite iva e tanti altri a cambiare registratori di cassa e timbri. Chi fa parte delle nuove province dovrà effettuare spese, ulteriori spese in un momento di crisi. Sarà la Regione ad assumersi questi oneri di spesa?
3. Inoltre non viene rispettato il voto del 2010 dove i cittadini delle nuove province hanno dato mandato, per esempio, a Fulvio Tocco e non a Angela Quaquero. Non avremo nessun rappresentante nel consiglio provinciale di Cagliari, così come i cittadini delle altre nuove province.

Referendum 5. "Siete voi favorevoli all'abolizione delle quattro province "storiche" della Sardegna: Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano?".
Voterò NO. Perché:
Non è specificato che è consultivo. Potrei essere d’accordo nell’eliminare il sistema provincia, purché mi venga proposta un’alternativa. Un’alternativa, però, che vada verso i comuni e non  verso la regione. Un federalismo più federato. Inoltre vorrei capire dove vengono destinate le risorse e i poteri delle province. Dopo i tagli dei consigli comunali non mi pare che la direzione sia quella di un super federalismo. Si parla di Unioni dei Comuni, ossia ottanta provincette anziché otto ben istituite. Anche perché i nostri comuni sono diversissimi, ci sono quelli montani e quelli costieri, ci sono quelli piccoli vicino a quelli grandi, ci sono quelli che vivono di agricoltura e quelli che vivono di turismo. Poi ci sono quelli isolati. La demografia sarda non permette l’importazioni di modelli toscani o tedeschi. 

Referendum 6. "Siete voi favorevoli alla riscrittura dello Statuto della Regione Autonoma della Sardegna da parte di un' Assemblea Costituente eletta a suffragio universale da tutti i cittadini sardi?".
Voterò NO, perché:
C’è già una legge della giunta Soru che sarebbe abbastanza rappresentativa di tutti i sardi e che eviterebbe il costo di un’elezione. (Qui la legge). A mio parere va benissimo così anche se è sempre migliorabile.

Referendum 7. "Siete voi favorevoli all'elezione diretta del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, scelto attraverso elezioni primarie normate per legge?".
Questa non la voto perché non l’ho proprio capita. Innanzi tutto quale sarebbe la norma? Chi la fa? Cosa si intende per elezione diretta attraverso elezioni primarie? Spiegatemela, per favore.

Referendum 8. "Volete voi che sia abrogato l'art. 1 della legge regionale sarda 7 aprile 1966, n. 2 recante "Provvedimenti relativi al Consiglio regionale della Sardegna" e successive modificazioni?".
Non so cosa voterò perché si vuole colpire il tetto massimo di indennità. Infatti la legge recita così: L’indennità spettante ai membri del Consiglio regionale della Sardegna e il rimborso delle spese di segreteria e rappresentanza sono stabiliti dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Sardegna in misura non superiore all’ottanta per cento di quella fissata dalla legge 31 ottobre 1965, n. 1261.Non parla di nessuna riduzione dell’indennità. Abolirei, semmai, i fondi di gruppo di cui non sono giustificate le spese.

Referendum 9. "Siete voi favorevoli all'abolizione dei consigli di amministrazione di tutti gli Enti strumentali e Agenzie della Regione Autonoma della Sardegna?".
I consigli di amministrazione sono strumenti di gestione e democrazia interna agli enti garantendo pluralità di vedute e maggiore consapevolezza nell'amministrazione dell'ente. L'abolizione dei cda farà sorgere una gestione monocratica in tutti gli enti regionali, tanto potere nelle mani di una singola persona non è sinonimo di democrazia e di buona gestione, anzi oggi gli enti, le agenzie, le aziende pubbliche prive di cda sono quelle con un'ampia discrezione della loro gestione. (Vedi Azienda Ospedaliera Brotzu).

Referendum 10. "Siete voi favorevoli alla riduzione a cinquanta del numero dei componenti del Consiglio regionale della Regione Autonoma della Sardegna?".
Voterò NO, perché:
Il Pd ha presentato in consiglio regionale una riforma per diminuire a 50 il numero dei consiglieri regionali. La proposta è stata bocciata e l’accordo si è trovato a 60. Così il PD grazie ai suoi senatori ha portato la riforma in senato dove è già passata e ora è all’esame della Camera. 

Questa è la mia scelta definitiva sui quesiti. Non sarà il mio voto a rendere la verginità a questi politici che hanno distrutto la Sardegna e che prendono oltre dieci mila euro al mese per legiferare e non lo fanno. Non sarà il mio voto a implementare l'antipolitica e l'anticasta in cambio del caos negli enti locali. No.
Ringrazio tutti coloro si sono cimentati nelle discussioni in quest'ultimo periodo. Ognuno di noi ha un po' di verità nella sua scelta.
Penso che sono in disaccordo totale con molti esponenti del mio partito. Da Lai a Soru.
Lo strumento del referendum è stato denigrato, questa volta.
A proposito, a chi va il rimborso referendario?

02/05/12

L'innovazione politica che da oggi farà la differenza.

Certo che in Italia ne vediamo ogni giorno di tutti i colori.
Ma che i tecnici subappaltassero il lavoro che dovrebbero svolgere loro ad altri tecnici ha dell'incredibile. L'amico Emiliano ha scritto un bel pezzo, come sempre. E come sempre, condivisibile.

Però Enrico Bondi (parte svantaggiato per il cognome) prende una decisione innovativa. Una decisione che aprirà una nuova stagione politica. Semplicemente ha chiesto ai cittadini di segnalare gli sprechi dello Stato, ma anche degli enti regionali e locali.
Non che ci volesse un tecnico per fare ciò, e nemmeno un subtecnico. Ma è l'unico che ha capito che strada deve prendere la politica.
Quindi da oggi potete segnalare al governo le minchiate locali. Fantastico. Finalmente.

Quindi da oggi, oltre a continuare a chiedere lo scontrino, possiamo segnalare le minchiate locali. 
E non serve nemmeno una Bmx come Brumotti. 

Ora se ne aprissero un altro di sito dove poter proporre dove investire e intervenire potremo rendere quest'Italia leggermente migliore.

Comunque caro Bondi, chapeu. 

Cagliari, città kilometropolitana?

La proposta di tre consiglieri regionali del Partito Democratico, Marco Espa, Chicco Porcu e Marco Meloni: Cagliari città metropolitana.
La proposta prevede una città metropolitana che comprende Cagliari, Quartu Sant'Elena, Selargius, Assemini, Capoterra, Sestu, Monserrato, Sinnai, Quartucciu, Elmas, Selargius, Settimo San Pietro, Maracalagonis e Decimomannu.
La proposta potrebbe essere buona, o forse no.
Ciò che reputo completamente sbagliato è il metodo e il percorso della proposta.
Quindi pongo i miei dubbi.

Cosa ne pensano i sindaci delle 13 città coinvolte?
Sono state interpellate le amministrazioni?
E i cittadini sono stati coinvolti?
Il Partito Democratico cosa ne pensa?

Insomma, siamo di punto e a capo. La vecchia politica. La non condivisione delle idee, che anche se buone senza un percorso condiviso diventano pessime.

Quartu più Sestu fa Decimo, ma per arrivare a Tredici (il numero dei comuni che verrebbero aggregati a Cagliari) serve anche la Trexenta, destinata a un prossimo futuro da solitaria. A meno che non si decida di fare la provincia di Senorbì, e con tutto il rispetto per i trexentesi questa roba pare molto strana.

01/05/12

Primo.


Oggi è la festa del lavoro. E se c'è una festa c'è il festeggiato. E se c'è il festeggiato si fanno gli auguri.

I miei auguri li faccio a tutti i calciatori, che ogni giorno devono presentarsi al campo e prendere a calci il pallone per qualche migliaio di euro.
Auguri anche a tutti i manager delle società spa che prendono solo almeno dieci volte lo stipendio di un dipendente.
Auguri anche a tutti i politici che non fanno nulla. Perché il non fare nulla deve essere premiato.
Auguri anche a tutto il mondo dello spettacolo che ricevono dieci mila euro per una puntata televisiva. 
I migliori auguri a quel dieci per cento di italiani che detengono il cinquanta per cento della ricchezza italiana.
Auguri anche a tutti coloro che i soldi non li lasciano in Italia.
Auguri a tutti coloro che portano le loro fabbriche nell'Est Europa e in Cina.

Buon Primo Aprile a tutti.
Per il Primo Maggio aspettiamo, non vorrei che anche quest'anno ci siano solo il concerto a Roma e Sant'Efisio a Cagliari.