25/01/13

Cara Mila, c'eri quasi.

Ho letto la nota di Mila Spicola dove accusa Antonio Ingroia di essere un maschilista per aver detto alla Carfagna "stia calmina".

Diciamo che, cara Mila, c'eri quasi. Perché è pur vero che Ingroia è maschilista e arrogante, ma non per quella esplicita frase. Vengo al dunque.

Antonio Ingroia e i suoi alleati hanno candidato solo il 10% di donne in posizione eleggibile. Questo dato mette in evidenza che pensiero possa avere la sinistra estrema e giustizialista della donna nella politica. Il Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà hanno messo almeno il 40% di donne in posizioni eleggibili, uscenti vincitrici delle primarie.
Una differenza sostanziale.

I sostenitori di Ingroia affermano che le quote non sono sufficienti, ma che si deve premiare il merito.
Un'altra differenza sostanziale è che a riconoscere il merito c'era un milione di persone da una parte, dall'altra quattro o cinque, Ingroia più i segretari di partito che lo sostengono.
E come ci si può fidare del criterio della meritocrazia usato da Antonio Di Pietro che candidò gente come Scilipoti e Razzi?

L'arroganza di Ingroia è una conseguenza delle provocazioni, giuste e ben studiate, di Mara Carfagna. Ma questa sua arroganza è nota anche fuori dagli studi televisivi dove lo stesso Ingroia viene messo spesso e volentieri sotto scacco da avversari e giornalisti.

Sì Mila, le definizioni attribuite sono giuste, il contenuto è sbagliato.